209. Lettori tipici di Stefano
Benni.
(Alcuni clienti tipici delle
librerie).
Lettore del tipo
"sperduto" (Legens Fortuitus)
Questo tipo di lettore non ha
alcuna familiarità con le librerie. Vi entra solo una o due volte all'anno, a volte una o due volte nella vita. Si riconosce
dall'aria spaurita e impacciata, da alunno che teme di essere interrogato da un
momento all'altro. Cammina tra le pile di libri come tra mucchi di filo
spinato, o cespugli di rovi. Ogni tanto lo potete sorprendere mentre legge il
titolo di un volume con la stessa espressione preoccupata con cui guarderebbe la
sua radiografia del rachide. Sorride solo quando vede apparire, su una
copertina, il volto di qualche personaggio televisivo. Allora chiama il compare
(questi lettori viaggiano sempre in coppia per sostenersi a vicenda
nell'impresa) e con grandi cenni di giubilo, gli indica che c'è qualcosa di umano in quel pianeta alieno. A questo punto prende
coraggio, avanza e fa subito cadere una fila di pocket, ripiombando nel
terrore. Riprende fiato nel settore mappe geografiche,
dove lo si vede fingere interesse per la periferia di Hong Kong, mentre sta
solo cercando un commesso a cui rivolgersi. Individuatolo, si accosta, ma quasi sempre chiede l'informazione: - a un cliente; - alla
cassiera sommersa dagli scontrini; - alla sagoma in cartone di Umberto Eco. Se a questo punto un vero commesso impietosito si avvicina,
con aria abbastanza rassicurante da non metterlo in fuga, il lettore sperduto
gli rivolgerà una delle seguenti richieste:
- mi dà quel libro di cui
parlava un prete con la barba al Maurizio Costanzo Show? (alla richiesta del
commesso di fornire dati ulteriori, risponde: era
seduto vicino a Heather Parisi)
- mi dà un libro con la
copertina dove c'è una donna e nel titolo c'è la parola "amore"?
(alla richiesta del commesso di fornire dati ulteriori risponde: lo ha scritto uno che in
televisione è tifoso dell'Inter)
- mi dà il libro scritto in
questo biglietto?
- mi dà sei libri larghi
complessivamente 42 centimetri che devo riempire un
buco nella libreria?
- mi dà un libro per uno che non
legge? (domanda a cui più di un commesso reagisce con crisi epilettiche)
- mi dà un romanzo da regalare a
mia figlia per Natale dove la protagonista fa motocross e lui è uno dei Take That? No, non so se l'han
scritto davvero, chiedevo a lei...
- mi dà il libro che ha in mano
quella della pubblicità dello sciroppo per la tosse?
- mi dà un libro che si chiama
"il processo di Kafka" però non so dirle
l'autore?
- mi dà il libro che è primo in
classifica? Come sarebbe a dire, ci sono parecchie
classifiche? Oddio, adesso come facciamo?
- mi dà due Campielli uno Strega e due Viareggi ma mi
raccomando, che non abbiano la fascetta rovinata.
- mi dà tredici libri da
spendere in tutto duecentomila lire per tredici regali di Natale, ma faccia in
fretta che non ho tempo da perdere.
Completiamo la descrizione del
lettore sperduto segnalandovi una sua misteriosa particolarità. Il lettore
sperduto è magnetizzato. Qualunque sia il libro che ha
acquistato, con grande stress e tensione, quando uscirà dalla forca caudina del
rilevatore di furti, l'allarme suonerà. Decine di commessi tenteranno di
smagnetizzarlo ma sarà tutto vano e il lettore sperduto si troverà a lungo
esposto al pubblico ludibrio. La sua già scarsa propensione a
entrare in libreria uscirà massacrata da questa orribile esperienza. Il fatto è
che è lui, il lettore, a far scattare l'allarme, e non il libro! Il caso del
lettore magnetizzato è da tempo allo studio di medici,
editori e fisici. Per alcuni si tratterebbe di un'allergia all'ambiente, per
altri di una vendetta dei troll dei
libri: ma nessuno è ancora riuscito a sciogliere il mistero. (Stefano Benni)
Il lettore superiore (Lector Elitarius)
Questo lettore, oltre che dagli
occhiali e dal colore del viso, tra il bianco Fabriano
e il giallo pergamena, è riconoscibile dall'espressione di spregio e disgusto
con cui si aggira tra gli scaffali della libreria. Egli ha
infatti letto e riletto tutta l'umana grafomania, raccolta nella sua
biblioteca di un milione di volumi che nessuno ha mai visto, ma di cui lui
assicura l'esistenza. Al termine di questo Giudizio
Letterario Universale, egli non salva che tre o quattro rarissimi e scelti autori.
Il resto è un magma cartaceo che lo schifa, ma in cui ama tuffarsi per una
sublime forma di perversione. Eccolo perciò entrare in
libreria come in un tunnel dell'orrore, sospirare addolorato vedendo una
copertina che lo disturba, gemere di raccapriccio davanti alle pile di
scrittorucoli circostanti. Talvolta, arricciando il labbro, si avvicina a un volume, lo solleva per un angolo, come fosse il
cadavere di un topo, legge la prima pagina e lo lascia ricadere con espressione
schifata. Alcuni Lettori Superiori particolarmente teatrali simulano conati di
vomito o reazioni allergiche quali asma e prurito. Soltanto nella zona dei
Libri Superiori, da lui individuata in angolo apposito,
egli si placa per raggiungere l'Unico Degno, il Solo Leggibile, il Vero Autore,
Kostantin Markus Swolanowsky. Trovatolo sullo scaffale, lo sfiora con le
dita e poi volge intorno uno sguardo di rimprovero che
coinvolge:
- i lettori che non comprano
abbastanza Swolanowsky;
- i librai che non l'hanno messo
nella dovuta evidenza;
- la cultura occidentale in
genere.
Il Lettore Superiore diventa
particolarmente pericoloso quando si accompagna, in veste di Consigliere, a un Lettore Normale. In questo caso il protocollo è il
seguente: il Lettore Normale si avvicina timidamente ad un libro, lo sfoglia,
poi volge gli occhi verso il Consigliere. Se incontra
un'occhiata di disapprovazione, posa il libro e prosegue. Attraversa
chilometri di volumi, sempre marcato strettamente e sempre dissuaso.
Timidamente indica un libro, lassù sullo scaffale, che forse lo interesserebbe.
Ma il commento del Consigliere è sempre lo stesso
"Robetta, ciarpame, scrittore improvvisato, romanzuccio
stantio". A questo punto il Lettore Normale si dirige tristemente verso il
reparto Libri Superiori, dove rassegnato si lascia mettere in mano il terzo Swolanowsky mensile. Ma non è
finita qui! Dopo dieci minuti il Lettore Normale rientra in libreria da solo, e
si dirige svelto e furtivo verso il reparto Libri di Fantascienza. Ne compra
otto, più due gialli e un horror di duemila pagine.
Illuso! Da dietro la pila di best-sellers ove era in
agguato, sbuca il Lettore Superiore. Il Lettore Normale viene
privato del suo acquisto, redarguito, a volte picchiato, ed esce con un
ennesimo Swolanowsky in tasca. Se
siete un Lettore Normale, e siete perseguitato da uno di questi individui, c'è
un solo modo per liberarvene. Quando vi trovate in sua
compagnia, acquistate l'opera omnia dello Swolanowsky
e poi, saltando come un canguro, dirigetevi verso la cassa urlando: "Adoro
Swolanowsky, è mitico, me l'ha consigliato questo mio
amico, per me è come farsi una pera, peccato che non faccia televisione, lo
legga signore, compri Sera in campagna, c'è la descrizione di un campanile che Proust non gli fa neanche un baffo, e poi è gagliardo come
racconta le cene, fa venire un appetito che non le dico, io ogni volta che lo
leggo devo farmi un'amatriciana". Quindi
sbottonatevi la giacca sotto la quale avrete indossato
una maglietta con l'effigie di Swolanowsky e iniziate
ad urlare, sull'aria di un coro calcistico: " Alé
- oh - oh, Swolanowsky - oh - oh! ".
Dopo pochi minuti di questo show, sicuramente vedrete il Lettore Superiore
sgattaiolare via, fingendo di non conoscervi. Se proprio volete assaporare il
trionfo, gli avrete infilato in tasca, a sua insaputa, il libro di fantascienza Le vergini verdi di Andromeda.
Egli farà risuonare l'allarme e verrà redarguito
davanti a tutti con la seguente frase: "Va bene che lei ha la passione dei
libri di fantascienza, ma non è un buon motivo per rubarli". La vostra
vendetta sarà di qualità superiore.
Il lettore entusiasta.
Questo lettore, detto lettore E,
entra in libreria come in casa sua. Il sorriso con cui saluta i commessi è il
suo stendardo. In piedi, incurante degli altri
clienti, inizia a leggere tutto quello che trova. Alcuni libri li sottolinea con risate fragorose, o li commenta leggendone
brani ai presenti. Al reparto fumetti, si sdraia per terra e legge per ore. A
volte si porta la merenda. Una farcitura di briciole in un volume è il segno
del suo passaggio. Se il lettore E vede un lettore normale incerto su un
acquisto, lo assale alle spalle, gli fa leggere tutti i risvolti
di copertina oltre a bibliografie e brani scelti. Il suo incitamento a comprare
ha una martellante tenacia che nessun libraio possiede. Nel reparto libri
d'arte passa ore e ore, e non di rado, all'ora di
chiusura, lo si può trovare nascosto nel reparto tascabili mentre con occhi
imploranti dice "per favore, l'ho quasi finito". È insomma un lettore
avido e allegro, con un solo difetto: non compra quasi mai libri, non si sa se
per povertà, difetto genetico o scelta ideologica. [Mia aggiunta.] In ogni caso, per la sua già citata opera di
convincimento, il lettore entusiasta è per le librerie infinitamente meglio di
qualsiasi battage pubblicitario, e viene spesso
tollerato. Ogni libreria, in generale, ne ha uno o più d'uno,
e sono convinto che nel prossimo futuro si arriverà a una vera e propria
lotta tra librerie concorrenti per accaparrarsi i "lettori E" più
convincenti, capaci e caratteristici. Una battaglia a colpi
di cappuccini e cornetti offerti dalla casa, e comode poltrone riservate dove
accomodarsi a leggere.
Il lettore fissato.
Terrore di ogni
libraio, il lettore F si riconosce dagli occhiali molto spessi, dall'andatura
decisa e dal foglietto che tiene in mano. Questo lettore cerca da mesi, da
anni, forse dalla nascita, un libro introvabile, e in questa ricerca ha ormai
consumato l'esistenza. Ma non demorde. Eccolo avvicinarsi all'incauto libraio e chiedergli le Note sulla
composizione gregoriana nelle chiese trentine dell'abate Vermentin,
edizioni La Talpa Bianca, Castel Luvisonio. Il libraio, dopo aver consultato i suoi ricordi
e il computer, gli comunica di non avere nessun titolo simile. Alle ulteriori pressioni del lettore F vengono consultate prima
la voce Note, poi Gregoriano, poi Chiese, indi Trentino, Vermentin,
Talpa Bianca. Non appare alcun abate Vermentin nella
storia della letteratura. Le edizioni Talpa Bianca risultano
aver pubblicato un solo libro sui funghi nel 1953, e poi sono scomparse nel
nulla. Non esiste, sulle carte geografiche, la località Castel
Luvisonio. Ma il lettore F
non demorde. Resta fermo davanti al libraio, col suo biglietto, chiedendo se si
può fare qualcosa, magari consultare gli archivi della CIA. A volte si mette a piangere sommessamente, nei casi più gravi ha un
leggero mancamento. Dopo che l'intera libreria si è
mobilitata, si è chiesto aiuto a due librerie trentine, si è convocato
il parroco della chiesa limitrofa e si è litigato con tutte le centraliniste
d'Italia chiedendo la linea con Castel Luvisonio, il direttore della libreria in persona si
presenta dal lettore F e gli comunica ufficialmente: "Mi dispiace signore,
ma il suo libro è introvabile". "Grazie", risponde il lettore F,
"tornerò domani". Le ipotesi a questo punto sono molte:
- il lettore F è pazzo;
- il lettore F ha un sacco di
tempo libero;
- il lettore F è un provocatore
mandato dalla libreria concorrente;
- il lettore F è l'abate Vermentin in persona;
- il lettore F è Talpa Bianca;
- il lettore F è un venusiano,
mandato dal suo pianeta a studiare la resistenza psichica dei terrestri;
- il lettore F è un rompicoglioni.
A voi la risposta. Chi indovina,
vince una copia del libro dell'abate Vermentin,
firmata dall'autore.
Il lettore indeciso.
Il lettore I entra
in libreria, sceglie un libro, lo lascia, lo riprende in mano. Lo scambia con
quattro pocket. Va verso la cassa, si pente, rimette i pocket al loro posto
facendo crollare la pila, e li sostituisce con un libro d'arte da mezzo
milione. Lo consulta a lungo con aria afflitta. Lo ripone e prende due guide
turistiche della Camargue. Va alla cassa, si mette in fila, ma quando è il suo
turno all'improvviso si scusa, torna indietro, ripone le guide e acquista lo
Zibaldone di Leopardi. Si pente e nasconde Leopardi nel reparto fantascienza.
Prende un libro di fantascienza, lo cambia con sei volumi della Storia d'Italia
e poi alla fine compra un libro di barzellette. Tornerà il giorno dopo per
cambiarlo. Anche sul lettore I abbiamo alcune ipotesi:
- vorrebbe comprare tutto ma non
ha abbastanza soldi;
- non vorrebbe comprare nulla,
ma fuori piove;
- non vorrebbe comprare nulla,
ma fuori c'è un killer che lo bracca;
- è innamorato della cassiera;
- è innamorato del cassiere;
- non sa leggere;
- ha lasciato gli occhiali a
casa e non vuole ammetterlo;
- è pazzo;
- il libro che cerca gli serve per pareggiare le gambe di un tavolo;
- è in realtà il lettore F
travestito, e sta cercando il libro sul canto gregoriano perché non è convinto
che l'abbiano cercato abbastanza;
- è un rompicoglioni.
Chi indovina la risposta vince
l'opera completa dell'abate Vermentin. (Stefano Benni)