Omaggio a Erfonsinghelberg, nickname di un noto frequentatore di newsgroups umoristici (it.hobby.umorismo)

  

  1. A lezione di anatomia si doveva parlare di pene, ma il prof. non ha toccato l'argomento.
  1. Ho regalato alla mia ragazza una calcolatrice rotta. Il bigliettino diceva: è il pensiero che conta.
  1. La storia insegna. La geografia poster.
  1. Ieri hanno trasmesso un film con Rocco Siffredi, ma non si sono visti tutti i 30 cm, perchè il film era tagliato.
  1. Franco: "Ho comprato un abito nuovo". Roberto: "Ah, davvero? E' di uno stilista famoso?". Franco: "L'ho preso di Etro". Roberto: "Pervertito!".
  1. Nel mio ufficio non scoreggia nessuno! Dei miei colleghi, intendo.
  1. Altro che mela della Val di Non, mela della Val Venosta, Mela Melinda. A me piace la mela Dai.
  1. Dallo psichiatra: "Mi dica che ce la farà!". "... ce la farò...". "Più forte!". "CE LA FARO'!". "Con convinzione: mi dica che vincerà!". "... vincerò...". "Più forte! Ma insomma! Lei deve avere più fiducia in se stesso! Che lavoro fa?". "Gioco nell'Inter". "... capisco...".
  1. Ho imparato il nuovo stile a fatica, ma ce l'ho fatta. Ora so nuotare ad orso.
  1. Meglio soli... che lune.
  1. E' vero che la lunghezza del pene dipende da ciò che sta davanti? E che la larghezza dell'ano dipende da ciò che sta dietro?
  1. Quesito medico: Vorrei sapere come eliminare i gas intestinali in eccesso.
  1. Altro che caldo... qui a Venezia piove a dirotto: ci sono tutte le strade piene d'acqua.
  1. Cosa dice un boss mafioso al figlioletto che ha la sciolta? FALLA FUORI!
  1. A New York nessuno va in macchina: c'è troppo traffico!
  1. Conosco un cieco che fa l'attore. Si immedesima talmente nelle parti che deve interpretare che nei film ci vede!
  1. Mi gira attorno. Mi ha anche punto. Ma non riesco ad ammazzarla. Non posso. Dopotutto, è sangue del mio sangue.
  1. Sono andato al mare: c'era il sole, ma il tempo era bello lo stesso; ho telefonato a Sbrnz e siamo arrivati in spiaggia col solleone ma non ne ho visti nemmeno un paio. Mettersi il costume è stata la cosa più imbarazzante: era pieno di gente e io l'avevo portato in spiaggia senza dir niente a nessuno. Il mio era un costume da Zorro e quando una vecchia mi guardò stupefatta (era fatta di stupefacenti), non poté che dire: 'era dal '38 che non vedevo una cosa del genere... no, aspetta... mio fratello si è sposato nel '61, o era nel '54?'   Le dissi di piantarla e lei si mise a scavare per farlo. Poi decisi di immergermi e misi la maschera... scelsi quella di Paperoga, ma poi non andai per seguire una discussione del mio vicino di ombrellone che parlava della legge di gravità: a seconda di quanto uno era grave doveva leggere. Le pene erano leggere, ma non se ne accorgeva nessuno, né qualcuno lo notava. Fu a causa dello sterlocco se dovemmo rientrare tutti in fretta e infuria: alla TV avevano promesso di spiegare cos'era.
  1. Il mio capo mi dà pensieri.
  1. Un pomodorino al papà: "E' vero che i bambini nascono sotto i cavoli?". "No, tesoro, li porta la cicoria".
  1. Quando esco con una donna, mi comporto sempre da cavaliere, io. Per esempio, quando le verso da bere, dico sempre: mi consenta!
  1. Mia moglie m'ha regalato un orologio per il mio compleanno. "Ma costa troppo!" le ho detto. "Vero, ma va più veloce degli altri!".  IHU
  1. Mi piacerebbe molto lavorare in un posto affollato, con tanta gente ma poca confusione, a contatto colla natura, fiori, terra e clienti che sanno stare al proprio posto, quindi ho fatto domanda di lavorare come cimiter man: il lavoro è semplice come una palla di plastica: devi stare attento ai morti che devi dargli da bere sennò muoiono. Poi metti che uno arrivi lì e mi chieda dove è defunto il suo morto preferito, tu devi saperglielo dire: devi tenere tutto in ordine, chè non puoi non sapere dove è un morto. L'altro giorno è venuto l'impresario con un uccello posato sulla spalla, col becco tutto giallo e minuto.
      "Che bel becchino", ho detto, e l'altro: "Che fa, insinua?"
      Allora io mi frammentai e poi mi ricomposi: "Dov'è la salma", chiesi.
      "Là, morta", e indicommi il caro funebre.
      "Beh, la porti qui che la piantiamo: magari fa le noci di cocco, poi".
      "Guardi che è una salma, no una palma".
      Io, irretito, "Lo so, mica l'ho confusa colla salma rosa". Il pompe funereo se ne andò a prendere il morto e lo trasse dal caro funebre. Nel frattempo ne vide uno piantato di fresco e mi chiese: "Come morse?", tanto per fare due parole e io, tanto per disfarne quattro:
    "E' morto a morsi"
      "Morsi?"
      "No, lei non morve"
      "Lei chi?".
      Sbuffando mi misi ad osservare la bara che era marrone scuro e sembrava una bara di cioccolato, solo che non era vero perchè non era di cioccolato. Aprii la cassa e ne guardai incuriosito il cassiere che ne era contenuto.
      "Come è morta?", chiesi io stavolta.
      "Pare abbia smesso di batterle il cuore".
      Annuii, "Oppure?"
      "Oppure è morta in un incidente aereo dovuto all'abbassamento improvviso di quota non rapportato ad un altrettanto significativo allontanamento nello spazio di Madre Terra".
      Le presi la mano ma poi decisi che non me ne sarei fatto nulla quindi la posai: doveva trattarsi della famosa mano morta, quella con cui si batte alla porta.
      "Bella donna", dissi sistemandomi la cravatta.
      "Grazie, anche lei non scherza", e si riordinò i capelli.
      "Intendevo il cadavere", sbuffai.
      "Anch'io" ed esausto se ne andò a prendere una pala per scavarsi la fossa. La terra era dura come il burro appena tolto dal frigorifero, ma nessuno ci credeva. Dopo tre o quattro scavate ammirai che il becchino si era fermato e ammisi che se non avesse avuto la pala non sarebbe potuto rimanere impalato.
      "Perchè non mi aiuta?", domandò, ma la domanda cadde nel vuoto e morì: altro lavoro da fare per un tombarolo come me; allora cedetti e lo ausiliai nel lavoro di escavazione. Fu un buon lavoro, ma prima che se ne andasse il beccafico chiesemi: "Come mai esce acqua da quella piccola tomba?". "Perchè è un tombino, appunto", risposi e se ne andò.
  1. Coi tempi che corrono... meglio comprarsi la moto.
  1. Quando chiesero di dire in due parole se sarebbe andato a ritirare il nobel, Sakharov rispose: "Io Andrei".
  1. Sono andato in un locale con un amico. Io ho preso una fiorentina, lui una milanese. Abbiamo pagato alla romana.  
  1. Un tizio sta davanti allo specchio e si rimira da ore. Arriva la moglie: "Allora? Sei andato dal dottore?". "Sì, mi ha detto di riguardarmi".
  1. Superman vola tra i grattacieli. Spiderman, zompa tra i grattacieli. Musulman, passa attraverso i grattacieli.
  1. Perchè il caffè è perplesso? Perchè è estorrefatto.
  1. "Sei troppo arrendevole! Mettici più grinta!". "Hai ragione...".