Omaggio a Gibran Kahlil,  (Bsarri 1883 - New York 1931), poeta e pittore libanese di raffinata educazione cosmopolita, vissuto fra il Medio Oriente e gli Stati Uniti.

 

 

 

 

 

1.     Il silenzio dell'invidioso fa molto rumore.

2.     Com'e' meschina quella visione della vita che esalta l'operosita' della formica e la pone al di sopra del canto della cicala.  

3.     Le tartarughe, in fatto di strade, ne sanno più delle lepri.  

4.     Non sono mai stato d'accordo con me stesso totalmente. La verità della questione sembra giacere tra me e me.  

5.     Ogni uomo ama due donne: l'una creata dalla sua immaginazione, l'altra deve ancora nascere.  

6.     Un funerale per gli uomini è forse una festa di nozze per gli angeli.

7.     E' strano come tutti difendiamo i nostri torti con più vigore dei nostri diritti.  

8.     Disse un filosofo ad uno spazzino: "Ti compiango. Che lavoro duro e sporco e' il tuo!". E lo spazzino a lui: 'Grazie, signore. Ma Voi, ditemi, che lavoro fate?". E il filosofo rispose dicendo: "Studio la mente dell'uomo, le sue azioni e i suoi desideri'" Allora lo spazzino riprese a ramazzare e disse con un sorriso : 'Anche io vi compiango".  

9.     Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine.  

10.  Aver paura del diavolo è uno dei motivi per dubitare di Dio.  

11.  Deve esserci qualcosa di stranamente sacro nel sale. E' nelle nostre lacrime e nel mare.  

12.  Senso dell'umorismo e' senso delle proporzioni.  

13.  La notte è silenziosa, e nel suo silenzio si nascondono i sogni.  

14.  Il lavoro è l'amore reso visibile.  

15.  Chi ti dà una serpe quando chiedi un pesce, può darsi che abbia solo serpi da dare. La sua, dunque, è generosità.  

16.  Il desiderio è metà della vita; l'indifferenza è metà della morte.  

17.  Ho appreso il silenzio dai loquaci, la tolleranza dagli intolleranti, e la gentilezza dagli scortesi; stranamente, tuttavia, non sono riconoscente a questi insegnanti.  

18.  Quando mangi lo fai affrettatamente, quando passeggi lo fai in tutta tranquillità. Perché dunque non mangi con i piedi e non cammini sulle palme delle mani?  

19.  L'ovvio è quello che non si vede mai finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità.  

20.  Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.  

21.  Il mio nemico mi ha detto: “Ama il tuo nemico”. Io gli ho obbedito e ho amato me stesso.