Omaggio a Luciano Guareschi, battutista comico presente su Facebook

1.    La differenza fra Andreotti e Bossi? Il primo ha la testa attaccata direttamente alle spalle, il secondo direttamente alle palle. (Luciano Guareschi)

2.    Qualcuno ha detto che dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna. Verissimo, come è vero che dietro ogni grande donna c'è sempre un grande culo. (Luciano Guareschi)

3.    Le cifre parlano da sole, ma se è per questo anche i matti. (Luciano Guareschi)

4.    Cazzo o casso: parola esotica indicante stizza o maraviglia. (Luciano Guareschi)

5.    Non è vero che sia il fumo a danneggiare il cuore. Sono i grassi a fregarlo. Quando, per sistemarmi le coronarie, i cardiochirurghi mi aprirono come un pollastro da fare alla diavola, scoprirono che ad ostruire una di esse c'era una fetta di cotechino. (Luciano Guareschi)

6.    Ho intuito che mi stavo rimbambendo quando mio nipote Luca, cinque anni, mi ha chiesto: "Nonno, vuoi che ti racconti una favola?". (Luciano Guareschi)

7.    L'unico vantaggio che ti offre una città come Milano in confronto ad un paesotto come Portogruaro è che a Milano puoi scoreggiare per la strada, fra la gente, senza che nessuno se ne accorga. Non è mica poco. (Luciano Guareschi)

8.    Non di solo pane vivrà l'uomo. E non di solo pene la donna. (Luciano Guareschi)

9.    La pensione: moltissimo per pochi, pochissimo per molti. (Luciano Guareschi)

10. La prostituta: tutti per una, una per tutti. (Luciano Guareschi)

11. Prenderò sul serio la cibernetica quando vedrò un robot allacciarsi le scarpe. (Luciano Guareschi)

12. Un libro non si presta mai. Soprattutto non si restituisce mai. (Luciano Guareschi)

13. Non ho mai detto una bugia in vita mia. Questa è la prima. (Luciano Guareschi)

14. E' meglio essere coda di rospo che testa di cazzo. (Luciano Guareschi)

15. E' un nuovo ricco: è passato direttamente dalla tinozza alla Jacuzzi, senza nemmeno passare dalla vasca da bagno. (Luciano Guareschi)

16.  Ieri mattina ho perso ben due ore a pulire quattro o cinque seppie. Alla fine, mentre mi lavavo le mani, mi sono sorpreso a pensare che sarebbe stato meglio evitare le seppie a getto d'inchiostro e comprare quelle laser. Poi sono uscito dall'appartamento per fare due passi e nell'ascensore, dopo aver premuto il pulsante del piano, ho cercato il tasto "invio", senza trovarlo, naturalmente. Così, ho deciso di tenere spento il computer per qualche giorno per disintossicarmi. Questa roba l'ho scritta a manina, con la biro. Ma un paio di volte ho cercato il comando "salva". (Luciano Guareschi)

 

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