1. "Caro, passami la scopa, che voglio finire di mettere la macchina in garage".
  1. SARAH. Secondo le scritture, moglie di Simone il Belota e madre di Paolo il Levitico. Seppure sterile (GN 11:30), Dio le concesse un figlio all'eta' di 90 anni. Mori' a Canaan all'eta' di 127 anni (GN 23), ivi sepolta nella grande grotta di Shilva. Una delle rare citazioni a sfondo umoristico presenti nella Bibbia. L'autore sacro maliziosamente pone l'accento su un uomo vecchio e impotente, una donna ormai frigida e nel climaterio e la promessa di un parto felice: un'evidente assurdita' che fa scattare l'ironia in Sarah e nel Signore stesso. Dalla Genesi si evince l'episodio in questione e il decesso di Sarah. (GN 17) 16 Io la benediro' e da lei ti daro' un figlio, visto che non sai come si fa; la benediro' a modo mio e un figlio casto e pio uscira' da lei". 17 Allora Simone si prostro', si rotolo' ridendo, e disse in cuor suo: "Nascera' un figlio a un uomo di cent'anni? E Sarah partorira' ora che ha novant'anni?" 19 il Signore rispose: " Sarah ti partorira' un figlio e tu lo chiamerai Paolo. Io stabiliro' un patto eterno con lui, 21 dopo che Sarah ti partorira' in questa stagione il prossimo anno". (GN 18) 2 Simone alzo' gli occhi e vide che tre uomini stavano davanti a lui. Corse loro incontro e disse: 4 "Lavatevi i piedi e riposatevi sotto quest'albero, un fico, come me" 8 Prese del latte e il vitello e li pose davanti a loro, e quelli dissero: "Non e' latte". 9 Poi essi gli dissero: "Dov'e' Sarah, tua moglie?" Ed egli rispose: "E' la' nella tenda". 10 E l'altro: "Tornero' certamente da te fra un anno; allora Sarah, tua moglie, avra' un figlio". Sarah intanto ascoltava all'ingresso della tenda. 11 Simone e Sarah erano vecchi, e Sarah non aveva piu' i corsi ordinari delle donne. 12 Sarah rise dicendo: "Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il mio signore e' vecchio!" 13 Zaph, il messaggero divino, disse a Simone: "Perche' mai ha riso Sarah? 14 Vi e' forse qualcosa che sia troppo difficile per l'Eterno? Al tempo fissato, l'anno prossimo, tornero' e Sarah avra' un figlio". 15 Allora Sarah nego' dicendo: "Non ho riso". Ma egli disse: "Invece hai riso!" "Non e' vero!" Entrambi rosicavano nel nome del Signore. (GN 21) 1 Zaph visito' Sarah come aveva detto, essendo medico. 2 Sarah concepi' e partori' un figlio a Simone, al tempo che Zaph gli aveva fissato. 3 Simone chiamo' Paolo il figlio che Sarah gli aveva partorito. 5 Simone aveva cent'anni quando nacque suo figlio. 6 Sarah disse: "Motivo di riso gioioso mi ha dato Zaph: chiunque lo verra' a sapere ridera' di me. Rotfl".  (NDR: qui la spiegazione del nome Paolo, che significa "II Signore ha riso"). (GN 23) 2 Sarah mori' nel paese di Canaan, e Simone venne a far lutto per Sarah. 3 Poi Simone si alzo' e parlo' ai figli di Phut dicendo: 4 "Io sono straniero; datemi la proprieta' di una tomba in mezzo a voi". 5 I figli di Phut risposero a Simone: "Principe d'Alemah; seppellisci la tua salma nella migliore delle nostre tombe". 7 Simone si alzo', s'inchino' davanti al popolo del paese stando ben attento a chi gli stava dietro, Sodoma era un ricordo che gli bruciava ancora 8 e parlo' loro cosi': "Se piace a voi, intercedete per me presso Prosph, figlio di Phut, perche' mi ceda la grotta di Shilva". 10 Prosph stava seduto rosicando in mezzo ai figli di Puth; e Ludovico, l'Ittita, rispose a Simone in presenza dei figli di Phut: 11 "Belomo! Io ti do la grotta di Shilva; te ne faccio dono, in presenza dei figli del mio popolo; seppellisci la salma, dopo averla svuotata". 12 Allora Simone s'inchino' davanti a Ludovico, il quale ne profitto' subito 13 e, in presenza del popolo del paese, disse a Ludovico: 14 "Ti daro' il prezzo dovuto per la prestazione, accettalo, e io seppelliro' li' la salma". Ludovico rispose a Simone: 15 "Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'e' tra me e te, in pegno d'amore? Svuota e seppellisci dunque la salma". 16 Simone diede ascolto a Ludovico: solo Prosph non concordo', ma su Ludovico non oso' mettere lingua. 17 Cosi' la grotta di Shilva fu assicurata in proprieta' di Simone, in presenza dei figli di Phut. 19 Subito dopo, Simone seppelli' sua moglie Sarah nella grande grotta, nel paese di Canaan. 21 E dopo la morte di Simone, la proprieta' segui' ai discendenti di Simone, e il figlio Paolo uso' il sepolcro a sua dimora per tutti i secoli dei secoli. Amen (Redazione Tregatti)
  1. Se racconti qualcosa ad un uomo, entra da un orecchio ed esce dall'altro. Se lo racconti ad una donna, entra da entrambe le orecchie ed esce dalla bocca.
  1. Il lavoro e' una brutta cosa, tant'e' che si viene pagati per farlo.
  1. Moretti, figlio ribelle di questa sinistra, dopo la sua uscita ha deciso che fara' un nuovo film. Ma a causa di problemi con la futura nuora non ha ancora deciso se intitolare il film: L'istanza del figlio o La stronza del figlio.
  1. Un recente studio statistico ha rivelato un fatto allarmante: il 95% dei politici si dichiara ateo. A seguito di una analisi del campione, si e' scoperta la causa: risulta loro impossibile credere che dopo questa vita possa esisterne una migliore.
  1. Oggi ho due notizie, una buona e una cattiva: la buona e' che Berlusconi ha l'AIDS e lascera' il governo. La cattiva e' che purtroppo ci ha fottuti tutti.
  1. Pinocchio si accorse che era di legno la prima volta che si masturbo'. Prese fuoco.
  1. Questa ossessione del suicidio mi sta uccidendo.
  1. Una volta Naomi Campbell la chiamavano la Barbi Nera, ora la chiamano la Barbi Turica.
  1. Essere grasso ha i suoi vantaggi. Per esempio, nessuno ti chiede di aiutarlo a sistemare il tetto.
  1. Un naso non puo' misurare 12 pollici, sarebbe un piede.
  1. Ci sono due parole che ti apriranno molte porte: Tirare e spingere.
  1. Inserzione giornalistica: Uomo di buoni costumi cerca ragazza che glieli tolga.
  1. L'uomo che non ha fortuna con le donne non sa la fortuna che ha.
  1. L'altra sera parlai sarcasticamente a mia moglie di quella statistica secondo cui gli uomini usano mediamente 15 mila parole al giorno, contro le 30 mila delle donne. Lei ci penso' un momento, poi mi rispose che le donne usano il doppio di parole degli uomini perche' devono sempre ripetere tutto cio' che dicono. E io, sovrapensiero: "Eh?".
  1. Fu allora che arrivo' tutta trafelata la bella addormentata, dicendo: "Scusatemi, mi si e' rotta la sveglia".
  1. Un tale, o un tizio, o chi cazzo volete voi, entro' in un negozio di antichita' e noto' su uno scaffale un topo d'oro. Incuriosito, chiese all'antiquario: "E questo topo d'oro a che serve? E' in vendita?". "Oh, si. E' frutto di una leggenda molto antica e la sua storia e' molto, molto lunga, tanto lunga e particolare che se compra il topo, la storia la deve comprare a parte". "Allora compro solo il topo. La storia non m'interessa". Cosi' fece, e usci' dal negozio col suo bel topo d'oro in mano. Mentre camminava, s'accorse che era inseguito da un numero sempre crescente di topi. Giunto a casa, ben presto questa si riempi' di tutti i topi del paese. Preoccupato, prese il topo d'oro, usci' e si diresse dall'antiquario, sempre seguito dalla lunga schiera di topi. A meta' strada, giunto sul ponte, getto' il topo d'oro nel fiume, e tutti i topi che lo seguivano si gettarono a loro volta nel fiume, affogando. Quando fu di nuovo nel negozio, l'antiquario gli si avvicino' e gli chiese: "E' venuto per acquistare la storia?". "No. Sono venuto a chiederle se per caso ha un avvocato d'oro".
  1. Due becchini stanno vestendo il cadavere di un uomo per la sepoltura. Impossibile non notare le dimensioni smisurate del membro del defunto. "Toni, vedi anche tu quello che vedo io?". "Si, Bepi, lo vedo...e' proprio come il mio". "Cosi' lungo?". "No, cosi' morto".
  1. Si racconta che quando Paolo era ancora un bambino fosse molto, ma molto brutto. Quando lo portarono a casa, fu un trauma per tutti. Persino il cane si spavento' a morte e da allora si rifiuto' di entrare in casa, preferendo l'addiaccio. La prima volta che la madre porto' il pargolo in autobus, la persona che stava seduta a fianco guardo' il bimbo ed esclamo': "Mio dio, che brutto!" e si alzo' disgustato. Le persone vicine si comportarono alla stessa maniera, manifestando repulsione ad una vista tanto orrenda. Ad un certo punto (pare ieri) sali' un uomo, il quale con assoluta noncuranza si sedette a fianco della madre. Guardo' distrattamente il piccolo e non disse nulla. "Che persona gentile e sensibile" penso' la donna. Poi, con un gesto abitudinario l'uomo prese dalla tasca un'arancia, comincio' a sbucciarla, la mangio' ed educatamente mise le bucce nel fazzoletto. Si guardo' intorno, guardo' il bambino e domando' alla madre : "Scusi, il suo animaletto qui mangia le bucce?".
  1. Un adultero della classe alta e' un playboy, della classe media e' un licenzioso, della classe bassa e' uno scostumato.
  1. Cosa ci si puo' aspettare da un giorno che comincia con il doversi alzare? (Legge di Stankov)
  1. Se sei sfigato, non cagare mai in un pagliaio: potresti pungerti il culo con un ago.
  1. Il danaro non fa la felicita'. La compra fatta.
  1. Che cosa strana e' il pene: piu' si pompa, prima si sgonfia.
  1. "Papa', papa', la sordita' e' ereditaria?". "Come dici, figliolo?". "Eh, papa'?".
  1. Due mercatini stanno volando. Improvvisamente, uno dei due mercati dice all'altro: "Hey, com'e' 'sta storia? I mercati non volano!". "Si, ma noi siamo supermercati".
  1. Due amici stanno conversando, quando all'improvviso uno dei due molla una portentosa scoreggia, lunga quasi un minuto. E l'amico interviene: "Caramba, Ciccio, sei proprio marcio... e che scoreggia lunga, non ne avevo mai sentita una cosi'...". "E meno male che non era anche larga, senno' sarei rimasto senza culo".
  1. VIKINGO. Navigante scandinavo orgoglioso di portare le sue corna.
  1. Discorso virtuale tenuto da Mauroemme all'incontro di Bologna, con il grande Dr Zap, se solo fosse stato presente invece di andar per tope. Cari frateli e sorele...Ehm...Scusate, ho sbagliato foglio.
    Cari amici convenuti,
    E' con vero piacere che accolgo l'invito ad un breve discorso, seppur virtuale. Trev non si preoccupi, eventualmente glielo spiego dopo. Non vi nascondo anzitutto un certo disagio nell'esporre un'argomentazione si' tanto seria dinanzi ad un pubblico di tale bellezza, come direbbe Bocelli guardandosi attorno. Tuttavia, ritengo doveroso cogliere questa occasione faceta per sottolineare un pensiero molto serio, che finora non ha avuto il rilievo che merita. Un pensiero di profondo rispetto e gratitudine per un venerando personaggio che e' colonna portante di questo gnusgrup e per il quale - non neghiamolo - tutti noi nutriamo un inconscio e profondo rispetto, sia per la sua eta' avanzata sia per la sua notoria e storica competenza nel campo delle barzellette. E' lui infatti l'antesignano, il precursore, guida e maestro indiscusso, la mano destra del Biso, istituzione barzica fin dai tempi dell'antico Egitto, ispiratore del faraone Paolevis IV e dei suoi celebri scritti di Ihutiful, tuttora indecifrati. Lui entita' astratta e concreta presenza. Lui che del sesso conosce solo le barzellette. Pero' tutte. Lui cosi' vecchiardo, sempiterno monito per tutti gli umoristi postsumerici. L'uomo fatto barza, il verbo ridere fatto carne, il Paolo fatto e basta. Dinanzi a tanti variopinti umoristi quivi raccolti, quale occasione migliore per celebrarlo come merita, con profonda gratitudine e rispetto. Insomma, vi invito caldamente a gridare alto il suo nome, doniamogli un meritato evviva a perenne memoria; brindiamo insieme e gridiamo in coro tutta la nostra ammirazione, un grazie profondo e di cuore all'unico vero grande vecchio della barzelletta, che da sempre vigila attento su di noi: Tutti insieme...Per il Cucco...hip hip...
  1. "Eh, caro Lopezzone, quest'anno ho scopato il triplo dell'anno scorso". "Cazzo, Kappa, non puo' essere. L'anno scorso di scopate non ne hai fatte neanche una, niente". "Appunto, quest'anno invece niente di niente di niente".
  1. Il divorzio e' quando tua moglie decide di vivere con i tuoi soldi, ma senza di te. E' quando ti separi da tua moglie e ti sposi con un avvocato. Il divorzio e' il maggior problema dei nostri tempi, dopo il matrimonio. E' quando discutere con tua moglie e' diventata una cosa noiosa e chiamate due avvocati perche' animino un po' la discussione. Vita dopo la morte. E' quando la felicita' ti va a costare il doppio. E' il correttore ortografico della vita.
  1. Differenza tra dissoluzione e soluzione. La dissoluzione e' mettere una donna in un bagno di acido solforico e che si dissolva. La soluzione e' metterle tutte.
  1. Le donne sono come il ketchup: servono per dare gusto alla salsiccia.
  1. Matematicamente, la donna puo' definirsi un insieme di curve e rette anatomiche capace di elevare il membro alla sua massima espressione.
  1. I quattro poteri dell'uomo: Da 25 a 35 anni: il potere sessuale. Da 35 a 45: il potere economico. Da 45 a 60: il potere politico. Dopo i 60: il potere... orinare.
  1. "Cara, sei comoda in quel sedile?". "Si, amore, comodissima". "Davvero lo schienale non e' troppo duro?". "No, caro, e' perfetto". "E hai sufficiente posto per le gambe?". "Certo caro". "E non e' troppo inclinato in avanti?". "No, tesoro, e' perfetto". "Allora amore, ti spiacerebbe se ci scambiassimo di posto?".
  1. Non esistono donne brutte, solo bellezze rare.
  1. Qual e' la formula dell'acqua benedetta? H Dio O.
  1. C'era un tizio con un pene cosi' grande, ma cosi' grande che aveva l'antepuzio, il prepuzio, il puzio e il postpuzio.
  1. E' difficile capire il recente incremento del prezzo delle sepolture, causato dell'aumento del costo della vita.
  1. Anche IHU decise di partecipare al grande concorso internazionale di scoregge tenutosi a Romingen, in Germania. Il comitato incarico' tre dei suoi piu' validi esponenti del settore: Pirotti, Spatatlash e Max, i quali sbaragliarono il campo ritrovandosi tutti e tre in finale. Il primo a esibirsi fu Pirotti, il quale si mise il microfono nel culo e suono' un trascinante Rock&Roll, strappando un lungo applauso da parte del pubblico convenuto. Fu poi la volta di Spatatracchete che, per nulla intimorito dalla performance dell'amico avversario, si infilo' il microfono nel culo con evidente piacere e suono' l'inno italiano in versione politimbrica a quattro voci: una eccellente performance che fece letteralmente impazzire pubblico e giuria. Fu quindi la volta di Max, che sali' sul palco e disse: "Bene, coglioni, visto che questi cazzoni di partecipanti si sono preparati al meglio, ho preso la decisione di non partecipare piu' al concorso, giacche' non avrei alcuna possibilita' di vincere. Colgo pertanto l'occasione per fare i miei migliori auguri ai concorrenti e che vinca il migliore". La folla applaudi' a lungo e lui, visibilmente soddisfatto, si tolse il microfono dal culo.
  1. Eh no, cara, piuttosto che scoparti me lo taglio. E ci gioco a golf.
  1. Due gay si incontrano. "Ciao caro. Uh, ma che caldo che fa, andiamo a succhiarci un gelato?". "Ehi, buona idea!". E si avviarono felici all'obitorio.
  1. Un giornalista di Tuttosport sta facendo il giro d'Italia per i campi di calcio minori, cercando notizie particolari e curiose da pubblicare. Un giorno giunge in uno sperduto paesino della barbagia e nota che tutti vanno allo stadio con la doppietta in spalla. Incuriosito, ne chiede il motivo al vicino di posto, anch'egli armato. Questi gli risponde che era ormai tradizione del pubblico festeggiare il gol della squadra di casa a colpi di doppietta in aria. Allora il giornalista insiste: "E quando segnano gli avversari?". E il vicino, seccamente: "Gli avversari? ...Mai successo".
  1. Se la Legge di Murphy puo' sbagliare, sbagliera'.
  1. Solo gli adulti presentano problemi con gli strumenti a prova di bambino.
  1. Se qualcosa e' finalmente andata bene, alla lunga sarebbe stato sicuramente meglio che fosse andata male.
  1. La stupidita' della tua azione e' direttamente proporzionale al numero di persone che ti stanno osservando.
  1. In una organizzazione burocratica, tutti i burocrati ascenderanno nella catena di comando fino al raggiungimento del loro livello di massima incompetenza.
  1. Il pianoforte fu inventato affinche' i musicisti avessero un posto dove appoggiare la birra.
  1. La prima cosa che chiede un arbitro italiano quando entra in una casa chiusa e': "Quant'e'?" La prima cosa che chiede invece un arbitro ecuadoregno e': "C'e' mia madre?".
  1. Al termine della contestata partita Italia - Corea, l'arbitro Moreno e i suoi collaboratori sono sotto la doccia. Ad un certo punto, l'arbitro si rivolge al vicino collaboratore: "Escucha, me puedes dar un poco de shampoo?". "Pero Moreno, sei rincojonitos? Porque no usi il tuyo?". "No puedo! En el mio esta' escrito: para capellos secos, y io ya me li sonos  bagnatos!".
  1. Un tifoso coreano entra in un negozio di articoli sportivi. "Pel coltesia, vendete qui magliette della Colea?". "Celto! La vuole da giocatore, da poltiele o da albitlo?".
  1. Campionato universale di calcio. Anche quest'anno la finale vede di fronte Angeli contro Diavoli. Nel prepartita, i due allenatori si incontrano negli spogliatoi. Quello degli Angeli dice un po' borioso: "Non vi temiamo, noi abbiamo i migliori giocatori". "Oh, nemmeno noi: abbiamo tutti gli arbitri".
  1. Sii stronzo, e qualcuno finalmente ti caghera'.
  1. Due cartomanti si incontrano. La prima: "Ehila' ciao, come sto?". L'altra: "Bene, grazie, e io?".
  1. Era cosi' brutto, ma cosi' brutto che quando succhiava un limone, il limone assumeva un'espressione ripugnante.
  1. Due carabinieri sono seduti in uno scompartimento del treno, con il finestrino aperto. Ad un certo punto, uno dei due si strofina l'occhio con le dita: "Accidenti, mi dev'essere andato un carboncino nell'occhio". "Deficiente, questo e' un treno elettrico!". "Ah, allora forse era un volt".
  1. NAPOLI. Celebre citta' campana e pertanto campanilista, oziosamente adagiata sulla costa tirrenica, con un alto battacchio fumante (=> Vesuvio), al centro di una vasta area metropolitana e grande centro terziario. E cio' non e' affatto secondario, ma primario. Le circostanti colline del Vomero e Posillipo (=> specialita' pesce) oggi sono pressoche' totalmente cementificate, con eccezione dell'orticello di Oronzo detto O' Scugnizzo; ma pare che anch'egli voglia costruirci un garage abusivo per l'Ape. La cementificazione ha invaso anche gran parte delle depressioni crateriche (=> Campi Flegrei, Bilanci Comunali). A causa dell'aggravarsi delle condizioni ambientali dopo il sisma del 1980, la popolazione cittadina e' diminuita del 13% a vantaggio soprattutto dei centri dell'hinterland (=> Cordoba, Materazzi, Vieri). D'altra parte, i fondi della ricostruzione hanno favorito una notevole crescita economica locale, come ad esempio l'incremento di fatturato della Camorra snc, una locale impresa di costruzioni oggi specializzata in operazioni di borsa (=> scippi). Inutili gli sforzi delle recenti amministrazioni comunali per combattere la piaga dell'abusivismo edilizio, non e' facile trovare sufficiente uranio arricchito sul mercato. Sono tuttavia in corso radicali interventi di ristrutturazione urbanistica, con nuovi centri commerciali  e residenziali abusivi. Dal punto di vista industriale, rilevante l'esportazione dei prodotti tipici locali (=> assenteismo, disoccupazione). Molto avanzata nel campo delle ristrutturazioni (=> Bagnoli, Alfasud), carrozzerie, claxon, stendibiancheria, antifurto. Per contro, fallimentari esperienze industriali si sono avute nel campo degli accessori motoristici (caschi, cinture di sicurezza).  Molto sviluppato il commercio, notissimi i mercatini rionali, ove si puo' trovare di tutto, dalla nonna rincoglionita perdutasi tre giorni fa, ai mattoni imballati con cura, all'autoradio accidentalmente smarrita poche ore prima. Il turismo e' una preziosa fonte di ricchezza, molti sono i turisti che vi arrivano ricchi e ripartono spogli e a piedi. Principali attrazioni turistiche sono: Ferlaino e il Napoli Calcio, il traffico, Villa Maradona ed i suoi inebrianti profumi di coca, il Bassolino rosso e la Jervolino rosa, le pizzerie con la celebre mozzarella di bufala, che prende il nome dal fatto che e' prodotta col latte di mucca. Di probabile fondazione greca (=> Neopolis, ovvero Nuova Cera per scarpe), gli abitanti mostrarono subito un pessimo carattere entrando in lotta con etruschi, cartaginesi e sanniti, che non apprezzavano il rum sui babba'. Poi federata dai romani, da questi sviluppo' l'arte della politica e del lavora tu che magno io. Con gli ostrogoti e i bizantini ebbe importanza militare (=> O' Milite Ignoto). Venne poi conquistata dai normanni, ma fu una cotta passeggera e si lasciarono presto. Sede universitaria con Federico II, forgio' molti ingegneri, e grazie a dio rimase l'unica universita' nel sud per 7 secoli. Conobbe un periodo di poverta' e ristrettezze sotto il dominio di Carlo I d'Angio' Nalira, passando poi agli Asburgo di Spagna, i parenti della celebre cantante. Nel 1647 vi fu la celebre rivolta popolare di Masaniello, a seguito della legge sulla obbligatorieta' del casco. Nel 1656 per colpa di un gruppo di cuochi genovesi fu colpita da una grave epidemia di pesto. Passo' poi agli Asburgo di Vienna e quindi ai Borboni di Spagna (ancora i parenti della celebre cantante, che nel frattempo erano caduti in disgrazia), che la riconquistarono nel 1815 dopo una breve parentesi francese (di Marat, per buonaparte). Dopo l'unita' d'Italia, ha risentito dei propri mali secolari rimasti irrisolti. Ma dopo anni di inezia, il governo Berlusconi pare deciso a risolvere la annosa "questione meridionale". Con un decreto, sequestrera' tutti i mortaretti e i fuochi d'artificio della citta' e li gettera' nel cratere del Vesuvio. Quelli che non ci staranno, verranno gettati nell'Etna.
  1. E' accertato che i funzionari statali lavorano di piu' il lunedi'. Ovvio. Devono staccare ben tre fogli dal calendario.
  1. E' stata una decisione saggia quella di lasciare l'alcool. Il problema e' che non ricordo dove.
  1. "Papa' papa', perche' la mamma lavora di notte?". "Sta' zitto e dormi, figlio di puttana".
  1. Due panini si incontrano. "Ciao. Vieni, ti presento una michetta". . "E io ti presento mia cugina Rosetta, di Roma".
  1. "Comandante! Guardi quella spia accesa! Siamo rimasti senza combustibile! Mio Dio, ci sfracelliamo...Ahhh!! ...Ah, no, che scemo, e' la spia che indica che i passeggeri ci stanno ascoltando".
  1. In un tunnel ferroviario c'era una scritta che diceva: "Dio non es....."
  1. Tra allenatori: "Che te ne pare di Del Piero?". "Beh, e' un giocatore molto promettente". "Davvero e' cosi' bravo?". "No, sono anni che promette di giocare bene".
  1. Grave incidente sul lavoro: muore un illustre ginecologo. Sfiorando il grilletto, e' partito un colpo.
  1. Una ragione per sorridere. Ogni giorno, ogni sette minuti, qualcuno in una classe di aerobica si lesiona un muscolo.
  1. Vogliamo le puttane al governo! Perche' con i figli finora non ci e' andata un granche' bene.
  1. Cosa lanciare a un avvocato quando sta affogando? Il resto della famiglia.
  1. Il lato positivo di vivere in un piccolo paese e' che quando non sai quello che stai facendo, c'e' sicuramente qualcun altro che lo sa.
  1. L'amico migliore. Fino ad oggi pensavo che la peggiore frase che ti potesse dire una ragazza fosse: "Ti devo parlare...". Invece no, la peggiore e' "anch'io ti desidero... pero' solo come amico" Questo significa che per lei tu sei il piu' simpatico del mondo, il piu' bravo ad ascoltarla, il piu' vicino ai suoi sentimenti... pero' non uscira' con te ma con uno della peggiore risma, il cui unico scopo e' appunto la scopo. E cosi', quando rimarra' delusa delle intenzioni del compagno ti chiamera' per chiederti consiglio. E' come se tu andassi a cercar lavoro e ti dicessero: "Lei e' proprio la persona idonea per ricoprire quel posto, il piu' preparato, pero' non la assumiamo. Al suo posto abbiamo deciso di prendere un incompetente. E quando questo ci combinera' qualcosa, potremo chiamarla per toglierci dai guai?". Mi chiedo cosa ho fatto di male: siamo stati al cinema, abbiamo riso, siamo stati ore al bar a bere caffe'... a partire da quale caffe' siamo diventati amici? Dal quinto? Dal sesto? Cazzo, avvisami, no?  Un caffe' di meno e a quest'ora sarei a letto con lei. Per lei un amico e' come un Tampax: ci puoi andare in piscina, montare a cavallo, ballare... l'unica cosa che non puoi fare con lui e' avere rapporti sessuali. E poi pensi: se per una ragazza considerarti suo amico significa rovinare la tua vita sessuale, che fara' mai coi suoi nemici? Beninteso, mi pare una buona cosa essere suo amico, quello che non capisco e' perche' da amici non possiamo avere relazioni sessuali. Io credo che l'amicizia tra ragazzi e ragazze non esista, perche' se esistesse si saprebbe. Il fatto e' che quando lei ti dice che ti desidera solo come amico, per lei significa questo e punto. Pero' per te no. Per te significa che se una notte ti trovi in spiaggia, lei si ubriaca, c'e' la luna piena, si sono allineati i pianeti e un enorme meteorite minaccia la terra, allora ci provi. A questo aspiri, perche' non perdi mai la speranza. E se si dovesse incazzare con l'Oscar di turno? Magari si lasciano... quando lo fara' tu attacchi con la tecnica del "consolatore": "Non piangere, quell'Oscar e' una bestia... tu meriti di meglio...uno che ti capisca, che ti sia sempre vicino quando hai bisogno di lui... che non sia troppo bello perche' i belli sono presuntuosi... insomma uno come me!". Perlomeno, essendo amico, puoi seminare zizzania per eliminare la concorrenza. E' la tecnica del miserabile verme. Quando lei ti dice: "Ah, che bello che e' quel Tizio, vero?"  "Chi, Tizio? Si, bello... un po' strabico, no?" "No, non e' strabico, e' solo che ha uno sguardo molto sexy" "Beh, se e' per questo hai ragione... in effetti lo notai l'altro giorno, quando guardava Marta" "Ma non guardava lei, guardava me!!" "Lo vedi che e' strabico?". Il fatto e' che le ragazze ritengono di avere una relazione veramente superspeciale con un ragazzo quando possono dormire con lui nello stesso letto senza che accada nulla. Ma, dico io, superspeciale non lo sarebbe se accadesse qualcosa? Dopo una festa, ti fermi per aiutarla a sistemare, come fai sempre, e quando finisci di mettere a posto lei ti dice: "Uh, ma e' tardissimo! Perche' non ti fermi a dormire?" "E dove dormo?" "Beh, nel mio letto, no?" Ti tremano le gambe, e pensi: questa e' la mia notte, si sono allineati i pianeti. Presto pero' ti accorgi che non sono propriamente i pianeti quelli che si sono allineati, perche' lei, essendo amici e in tutta confidenza, rimane con la camicetta e mutandine, e tu vedendo tanto ben di dio pensi: Devo rimanere in mutandine, con l'allineamento di pianeti che mi ritrovo. E cosi' ti sistemi nel letto su un fianco, incrociando le ginocchia per dissimulare. Allora lei si ficca sotto le lenzuola, ti da' una pacca sul culo e ti dice: "A domani!" E si addormenta. Ma come fa ad addormentarsi cosi' in fretta? Ma come, neppure una misera preghierina, niente? E ti ritrovi a letto con la ragazza che ti piace. All'inizio non ti azzardi a muoverti, per non toccare nulla. Sai bene che se in quel momento si indicesse un concorso per l'uomo piu' attizzato del mondo vinceresti il primo premio. E che lunga la notte! Ti salgono alla mente una montagna di domande: "Toccarle la tetta con la spalla sara' un gesto da amico?" "E se fosse la tetta che tocca me?" Pero' dopo molte ore ti rimane in testa una sola domanda, sempre la stessa: "Ma saro' un coglione?" Non puoi credere che ti trovi nello stesso letto con lei e che non accada nulla. Speri sempre che in qualsiasi momento si giri e ti dica: "Vieni qui, tonto, hai sofferto abbastanza... fammi tua!". Invece no. Alle ragazze non sembra mai che tu abbia sofferto abbastanza. Eccome soffri!. Perche' hai tutto il sangue concentrato nello stesso posto. Si conoscono casi di ragazzi scoppiati. Pero' non termina li' la tua umiliazione. Alle sette del mattina suona il campanello della porta. "Ah, e' Oscar!" "Oscar? Ma non lo avevi mollato?" "Ah, si, ti raccontero' un'altra volta... ora ho fretta. A proposito, mi sono dimenticata di dirti che avrebbe portato il suo cane, perche' siccome andiamo in spiaggia, gli ho detto che il suo cane avrebbe potuto stare con te. Tu si che sei un caro amico!... Ma che faccia che hai... hai dormito bene?".  E li' ti trovi e resti con un palmo di naso e col cane che ti annusa il pisello, il miglior amico dell'uomo. Il cane, intendo.
  1. Un prete di campagna sta facendo la sua predica quando all'improvviso tutto comincia a tremare. Allora il prete dice: "L'Ave Maria" E tutti cominciano a pregare. Ma il terremoto continua, sempre piu' forte. Allora il prete dice: "Il rosario!" E la gente ricomincia a pregare. Il prete guarda il tetto e si accorge che alcune tavole di legno stanno per cadere. Allora grida: "Le tavole!" E la gente, sommessamente: "Uno per uno, uno; uno per due, due..."
  1. Colmo per un internauta: accedere al portale aprendo una finestra.
  1. "Papa', papa', perche' tutti mi chiamano bimbo peloso?". "Aaargh! Teresa, il cane mi ha parlato!!".
  1. Maschilista io? Maschilista e' Dio, che vi ha creato inferiori.
  1. L'estremita' piu' lunga della donna e' la scopa.
  1. Ho conosciuto un uomo cosi' meschino, ma cosi' meschino che confesso' alla moglie di essere sterile solo dopo che lei gli disse di essere incinta.
  1. "Sai, mio marito e' impotente al 100%". "Ah, beh, mio marito invece al 200%". "Ma come e' possibile?". "Stamattina si e' morso la lingua".
  1. Una coppia sta dormendo, quando all'improvviso s'ode un rumore. La donna si sveglia di soprassalto, scuote il compagno e gli dice: "Presto, scappa, e' arrivato mio marito!". L'uomo si alza ancora assonnato, raccoglie precipitosamente pantaloni e camicia, inforca la finestra e scappa. Dopo cinque minuti, l'uomo riappare alla finestra e si rivolge alla donna: "Stronza... ma se tuo marito sono io!".
  1. E' comprovato che il caffe' bollente riduce di due terzi la potenza sessuale di un uomo. Prima gli brucia le dita e poi la lingua.
  1. Due automobili si scontrano ad un incrocio. Scendono subito i due conducenti: "Io vengo da destra e c'ho la freccia!". "Io vengo da sinistra e c'ho la pistola!". "Vabbè... parliamone…"
  1. Per tutti sono Natascia, ma non e' il mio vero nome: in realta' mi chiamo' Aleksej Borodinov Penev. Quando nacqui, mia madre Lisavjeta voleva a tutti i costi una femmina che l'aiutasse coi lavori domestici, e invece ebbe un figlio maschio. Mio padre mi chiamo' Aleksej, ma per lei sono sempre stato Natascia. Questa ambiguita' ha da sempre segnato la mia vita. La mia era una famiglia povera ma dignitosa. Il babbo Vladimjr lavorava in una miniera di bauxite. Da bambino gli chiesi cosa fosse un travestito e lui mi rispose seccamente di chiederlo alla mamma. Siccome non volevo che conoscesse da altri la mia vera natura, un giorno decisi di dirglielo io stesso. Mi feci coraggio e gli dissi schiettamente: "Babbo, io sono gay". Ascolto' in silenzio, con quella sua tipica espressione dura, poi si sfilo' la cinghia dei pantaloni e mi possedette piu' volte. Era il suo modo per dimostrarmi il suo affetto, per farmi capire che infondo era soddisfatto di me. Molto soddisfatto. I miei compagni di scuola mi prendevano continuamente in giro, chiamandomi "Checca, checca", e io reagivo brutalmente prendendoli a borsettate. Finche' un giorno abbandonai la famiglia per seguire il mio destino. Mia madre pianse a lungo, da allora dovette riprendere i lavori domestici. Ma cio' che ricordo con maggiore pena fu mio padre, in piedi sull'uscio, che mi salutava e piangeva. Il pensiero che da quel momento avrebbe dovuto tornare a farsi quello sgorbio di sua moglie lo faceva disperare. Mori' pochi anni dopo, in miniera, per colpa del Grisu'. Grisu' era un minatore ucraino di due metri e passa, che lo pesto' a sangue dopo che mio padre gli aveva palpato il culo. Mia madre invece vive ancora ed e' molto orgogliosa di me. Col tempo, con lei ho sviluppato un rapporto molto intimo e cordiale. Ogni tanto le mando qualche regalo, frutto di questa distorta cultura capitalistica. Per esempio, tempo fa mi chiese di mandarle un libro. Io le spedii una copia del Kamasutra: visto che non sa leggere guardi almeno le figure. Poi una volta mi chiese qualcosa per passare le lunghe e fredde giornate della steppa russa.  Io le mandai un vibratore, di quelli elettrici a batteria. Un mese dopo ricevetti una sua lettera con una scrittura tremolante, nella quale mi chiedeva come cazzo si facesse a spegnerlo. Eh, li' il capitalismo non e' ancora arrivato, con tutti i suoi maledetti ON e OFF. Ma il momento piu' importante per me fu quando andai a Casablanca per l'operazione. Ricordo che ero molto emozionato. Mi chiesero come volessi la vagina, e da buon russo purosangue antimperialista convinto non la volli usa. Al massimo seminova. Quando mi risvegliai dopo l'operazione mi sentii piu' leggero, mi avevano proprio tolto un peso. Il chirurgo era bravo ma gli assistenti erano un po' disattenti, difatti mi fecero cadere le palle. E la strana sensazione di risvegliarsi col mio bel seno nuovo di zecca?  Avevo chiesto che stesse in una coppa di champagne, ma da quelle parti non e' una merce molto conosciuta, cosi' adesso sta in una scodellina di kuskus. Una volta diventato donna, all'inizio non cuccavo molto, anzi per niente, e non capivo perche'. Mi ritenevo molto sexy con i miei lunghi e fluenti capelli neri, la mia maglietta corta ed attillata, la mia gonna cortissima, le mie lunghissime gambe ben tornite ed avvolte dalla morbida seta delle calze francesi. Come di solito accade, fu una coincidenza a determinare la svolta. Un passante si fermo' e mi consiglio' di tagliarmi i folti baffi neri. Fu un'illuminazione. Ho pochi amici, ma molto cari. Uno fa il trans a Los Angeles, un trans pacifico. L'altro fa il trans a New York, praticamente un trans atlantico. Fa il traduttore, e' molto bravo, anche se un po' lento, lo chiamano Miss Trans late. Avrei potuto transferirmi anch'io, ma ammetto che adoro l'Italia. Dopo il resto del mondo, e' la mia seconda patria. Qui il capitalismo e' diverso, non e' esasperato come in America. Qui c'e' ancora spazio per i veri valori, come l'amore, la solidarieta'. Mi hanno detto che qui i politici amano i cittadini, ovvero fanno spesso l'amore con loro, e quando poi devono pagare non danno valore al capitale in se' ma al valore intrinseco della solidarieta'. Una volta conobbi un ricco industriale, il quale mi disse che qui ogni lavoratore inizia quando gli pare, lavora poco e finisce quando gli pare. Mica come in Russia, dico io, che sono sempre tutti puntuali e lavorano sodo. Ma qui i lavoratori sono tutti comunisti, mi rispose lui. Si, mi piace questo posto. Il passaggio da gay a donna e' stato un passo importante. Lo consiglio. Ora sono piu' me stessa, piu' completa, anche se non potro' mai realizzare il mio sogno di maternita'. Ma un giorno, chissa'... trovero' un buon marito, magari adotteremo un figlio... lo chiamero' Lisavjeta, come mia madre. Intanto pero' mi guadagno da vivere onestamente sulla strada, come tante mie colleghe. Per questo sono certa che mio figlio un giorno sara' un grande politico. Adoro gli uomini, la loro rudezza, la loro forza, il loro calore, e il mio lavoro lo faccio volentieri. Vivo il mio trans trans quotidiano con molta dignità. Nell'ambiente mi hanno soprannominato "la trans siberiana". Non mi dispiace, e' un modo per ricordare le mie orgogliose origini, di cui vado fiero. E poi qui posso lottare per un mondo migliore, anticonsumistico, un mondo uguale per tutti, dove tutti possano avere pari opportunita', dove l'unica vera merce di scambio sia l'amore. Come piu' o meno gia' accade da decenni nelle mie fredde sconfinate terre d'origine, dove non hanno mai visto un rublo. Ora scusate ma devo andare, ho lasciato il bmw in doppia fila.
  1. E' difficile spiegare in poche righe il concetto di globalizzazione. Forse ci puo' venire in aiuto un esempio riguardante la principessa Diana. Era una principessa britannica con fidanzato egiziano che usava un cellulare svedese e che ha avuto un incidente in un tunnel francese con un'auto tedesca e motore olandese, guidata da un autista belga ingozzato di whisky scozzese. Li seguiva un paparazzo svizzero su una moto giapponese. Ebbe i primi soccorsi da un medico russo con assistente filippino, che fecero uso di medicinali olandesi... Questo articolo e' stato tradotto dall'inglese da un italoamericano, ed ora lo sta leggendo un cazzone fannullone italiano che non ha nient'altro di meglio da fare. E' chiaro ora cos'e' la globalizzazione?
  1. Durante un processo, il giudice avverte: "Silenzio! Vi avverto che il prossimo che osa dire <abbasso il giudice> lo sbatto fuori immediatamente!". "Abbasso il giudice!" S'udi' nuovamente. "L'avvertimento non riguardava lei, imputato".
  1. Qualche anno fa dovevo chiamare un'amica e digitai il suo numero sul mio cellulare. Mi rispose la voce di un uomo. Tranquillamente ed educatamente, gli dissi: "Buonasera, Mi chiamo Peppino Rosiconi, posso parlare con Lorena, per favore?" L'uomo brontolo' e riattacco' violentemente. Verificai il numero e mi resi conto che avevo erroneamente scambiato le ultime due cifre. Dopo aver parlato con l'amica, ricomposi volutamente il numero sbagliato e dall'altro capo dell'apparecchio mi rispose lo stesso tale di prima. Gli gridai: "Coglione di merda!" e riattaccai. Annotai il numero e la frase. Ogni due settimane, quando ero particolarmente arrabbiato con i miei clienti o dopo un pessimo giorno di lavoro, lo chiamavo. Il tale rispondeva ed io gli gridavo: "Coglione di merda!" poi riattaccavo. Questo mi riappacificava con me stesso. Poi un pensiero mi preoccupo': la Telecom aveva introdotto il sistema di identificazione del numero chiamante. Rattristato, pensai che avrei dovuto smettere di chiamare il mio coglione di merda, ma mi sovvenne un'idea. Lo chiamai da un telefono pubblico alterando la voce, e gli dissi: "Buonasera, signore, sono della compagnia dei telefoni. Lei ha gia' dimestichezza col nuovo sistema di identificazione di chiamata?" Lui mi rispose: "No, non ne ho la piu' pallida idea". Riattaccai immediatamente. Presi il mio cellulare e lo tornai a chiamare: "Questo perche' lei e' un coglione di merda!" e riattaccai. Ero felice come non mai. Seguitate a leggere, che ora viene la parte interessante.
    Una vecchietta stava tardando ad uscire dal parcheggio di un centro commerciale, ed io stavo pazientemente aspettando per parcheggiare al suo posto. Quando la vecchietta parti', un fuoristrada Mitsubishi nero che arrivava dalla direzione contraria mi attraverso' la strada e parcheggio' davanti a me. Gli gridai: "Ehi, stronzo, questo non si fa! Io stavo aspettando questo posto da un pezzo!" Il tizio nonmi cago' neppure. Scese dall'auto e si diresse verso il centro commerciale. Pensai per un momento alla grande quantita' di coglioni di merda che ci sono al mondo, quando notai un cartello appeso al parabrezza posteriore. Diceva: "Vendesi". Annotai il numero di telefono e me ne andai a parcheggiare lontano, purtroppo. Una settimana piu' tardi, dopo un durissimo giorno di lavoro, feci la mia solita chiamata al coglione di merda, ma non mi rispose. Allora mi ricordai del tale della Mitsubishi nera, e lo chiamai. Mi rispose subito. Gli chiesi cortesemente: "Lei ha in vendita una Mitsubishi nera?" "Si" "Mi puo' dire dove posso venire a vedere l'auto?" "Si, certo, in Via Vivaldi 37. Vivo in una casa gialla ed il fuoristrada e' parcheggiato sul vialetto." "Grazie. Mi scusi, ma lei come si chiama?" "Daniele Culetto" "A che ora la posso trovare, signor Culetto?" "Sono in casa tutte le sere dopo le sei" "Senta, signor Culetto, le posso dire una cosa in tutta confidenza?" "Certamente!" "Lei e' un coglione di merda!" E naturalmente riattaccai. Cosi' avevo due coglioni di merda con cui potermi sfogare nei momenti di tensione. Poi le cose andarono meglio. In quel periodo cominciavo a sentirmi veramente bene. Avevo buoni affari fra le mani, vendevo e guadagnavo molto. A volte passavo davanti al coglione della Mitsubishi, e godevo nel vedere il fuoristrada ancora li' parcheggiato e invenduto. Ormai non lo chiamavo piu' da un pezzo. Inoltre, sempre piu' gente stava installando l'identificatore di chiamate. Cosi' decisi di dare alla situazione il colpo definitivo. E assoluto. Erano le sei del pomeriggio. Prima chiamai il coglione di merda No. 1. L'uomo, con la sua voce educata di sempre disse: "Pronto?" Stavolta gli parlai con calma: "Come stai, coglione di merda?" e aspettai senza riattaccare. Il coglione di merda disse: "Sei ancora li'?" Io gli risposi di si, e lui incomincio' a gridare esasperato, finche' mi disse: "Senti, disgraziato, smetti una buona volta di chiamarmi!" Io naturalmente gli risposi fermamente di no. Allora lui mi chiese: "Come ti chiami, fetente disgraziato?" Gli risposi: "Daniele Culetto, vivo in via Vivaldi 37. E' una casa gialla, e ho un fuoristrada Mitsubishi nero parcheggiato nel vialetto, con un cartello Vendesi." "Mo' prendo la mia macchina e ti vengo immediatamente a trovare, Signor Culetto. E ti faccio una cresta che neanche te la immagini. Sono un pugile in attivita'" "Ah, si? Ma guarda... sto tremando, coglione di merda!" e riattaccai.  Subito dopo, chiamai il coglione di merda No. 2. "Pronto?" "Ehila', coglione di merda!" e aspettai in linea. "Maledetto bastardo... se un giorno scopro chi sei..." Lo interruppi: "E perche' mai vorresti incontrarmi, coglione di merda?" "Per spaccarti la faccia, imbecille!" "Se e' per questo, non ti devi disturbare, coglione di merda! Prendo la mia auto e sono da te in pochi minuti" E riattaccai. Quindi, chiamai i carabinieri: "Per favore, mandate rinforzi. I miei vicini omosessuali del numero 37 di via Vivaldi si vanno ad ammazzare di botte! Uno ha scoperto il compagno fra le braccia di un altro uomo. E' uno scandalo!" Riattaccai. Quindi chiamai il cronista di una tivu' locale e gli raccontai la stessa storia. Salii in auto e mi diressi in via Vivaldi 37 per non perdermi lo spettacolo. Fu tremendo. Tremendo ed emozionante. Due coglioni di merda che si pestavano a sangue, davanti a due pattuglie dei carabinieri e una stazione mobile della tivu' che trasmetteva l'evento in diretta. Ho ancora la videocassetta. Quando mi sento un po' depresso la guardo e mi distendo dalle risate. E' stata una delle migliori esperienze della mia vita.
  1. Staremo sempre a fianco del governo Berlusconi, perche' se stiamo davanti ci fotte, se stiamo dietro ci caga.
  1. Il paese dove abito e' cosi' vecchio, ma cosi' vecchio, che i semafori sono in bianco e nero.
  1. Hanno regalato una radio AM a Bush. Ha scoperto solo dopo due settimane che si poteva ascoltare anche il pomeriggio.
  1. Ho visto un tale con due pomodori nelle orecchie. Ascoltava la salsa.
  1. Elenco dei libri Mondadori meno venduti del 2001:
    Il segreto della mia intelligenza, di Valeria Marini.
    I vantaggi di Windows 98.
    Guida alle democrazie arabe.
    Unix facile.
    Controllo di centrali nucleari con Windows 95.
    Le grandi bellezze britanniche.
    100 anni di umorismo tedesco.
    Enciclopedia del carabiniere.
    Tecniche di memorizzazione avanzata,  di R. Reagan.
    Tutto quello che l'uomo sa delle donne.
    Tutto cio' che le donne sanno di qualsiasi cosa.
    Guida dell'avvocato onesto.
    La mia visione del mondo, di Stevie Wonder.
    Il futuro del mio paese, di S. Berlusconi.
    Guida ad un appuntamento romantico, di M. Tyson.
    La seduzione della voce, di R. Bindi.
  1. Il vocabolario italiano e' maschilista. Alcuni altri esempi:
    Patrimonio: Insieme di beni
    Matrimonio: Insieme di mali
    Eroe: Idolo
    Eroina: Droga
    Uomo ambizioso: Uomo con obiettivi
    Donna ambiziosa: Interessata, arpia, sanguisuga
    Cane: Il miglior amico dell'uomo
    Cagna: Disgraziata, vile
    Uomo audace: Coraggioso, valente
    Donna audace: Insolente, maleducata
    Scapolo: Intelligente, abile, scaltro
    Zitella: Chiaccherona, brutta, odiosa
    Maschilista: Uomo macho
    Femminista: Lesbica
    Dongiovanni: Uomo in tutti i sensi
    Donnagiovanna: La donna delle pulizie
  1. Il primo anno del fidanzato.
    - Primo mese: Non si siede, a meno che non glielo chiedano. Non accetta caffe', men che meno accetta di fermarsi a cena. Tutta va bene, dice sempre "per favore" e "grazie". Cerca di farsi amico l'insopportabile pechinese.
    - Secondo mese: Si siede per iniziativa propria, prende un caffe' pero' non accetta di fermarsi a cena. Per la prima volta occupa il bagno per pisciare. Accarezza il pechinese.
    - Terzo mese: Pranza a casa della fidanzata, prende un whisky con il suocero, apre il frigorifero da solo e fissa il culo della cognata.
    - Quarto mese: Si sdraia sul sofa' e poggia i piedi sul tavolino. Va al bagno direttamente a cagare, rutta di fronte alla fidanzata e comincia ad esprimere liberamente le sue opinioni.
    - Quinto mese: Entra senza essere invitato, si serve da mangiare da solo, si pulisce la bocca con la tovaglia e si scopa la fidanzata sul sofa'. Chiede in prestito le mutande al cognato.
    - Sesto mese: Pranza e cena a casa dei suoceri, chiede in prestito l'auto al suocero, scoreggia liberamente davanti alla fidanzata, senza nessuna vergogna, e mostra i denti cariati alla suocera.
    - Settimo mese: Dorme con la fidanzata nei fine settimana. Il mattino si fa la doccia per primo. Durante la cena si sistema le palle e continua a mangiare.
    - Ottavo mese: Protesta con la suocera per il pranzo, piscia con la porta del bagno aperta, si scaccola il naso in pubblico con il fazzoletto, palpa il culo alla cognata.
    - Nono mese: Caga e non tira la catena. Da' una pedata al pechinese. Si scopa la fidanzata nel letto della suocera e si pulisce nelle tende.
    - Decimo mese: Passa piu' tempo nella casa della suocera che nella propria, tratta la fidanzata come una serva e chiede soldi in prestito al suocero (senza restituirli). Incidenta l'auto del suocero.
    - Undicesimo mese: Discute animatamente con tutti i familiari della fidanzata, rida' un calcione al pechinese, insulta la suocera, prende il cognato per le palle, si scopa la cognata.
    - Dodicesimo mese: Lui decide di lasciare la fidanzata, perche' non ne sopporta piu' la famiglia.
  1. Come si cambia una lampadina in una impresa pubblica: Anzitutto si cerca l'incaricato per il cambio della lampadina, pero' siccome non c'e' mai, il suo ufficio e' regolarmente chiuso a chiave, per cui si deve andare a cercarlo a casa. Trovatolo, riferisce che nei giorni in cui non lavora lascia la chiave a Giovannino, l'uomo delle pulizie. Pero' questo Giovannino e' uno furbo, si porta a casa le lampadine e le rivende. A questo punto gli impiegati esasperati, per non restare al buio, tolgono una lampadina dallo scantinato, la montano nell'ufficio e si chiude il discorso. Ma quando Giovannino scende nello scantinato si ferisce la spalla a causa del buio, per cui l'impresa pubblica e' costretta a pagargli un indennizzo milionario per danni alla sua integrita' dovuti a mancanza di sicurezza.
    Come si cambia una lampadina in una grossa impresa privata: Serve un'impresa di consulenza che determini il modo piu' economico e funzionale per cambiare la lampadina. Questa impresa contatta un battaglione di esperti in lampadine, dopodiche' determinera' che una impresa esterna di manutenzione tecnica si faccia carico del cambio di lampadina, per ridurre i costi. La direzione e' felice, come l'impresa di manutenzione, giacche' hanno ora installato un sistema di illuminazione che solo i paesi tecnologicamente avanzati hanno.
    Come si cambia una lampadina al Palazzo del governo: Il ministro protempore per l'energia emette un appalto per trovare un'impresa efficiente in grado di cambiare una lampadina in modo rapido, professionale ed economico. Casualmente, viene scelta l'impresa gestita dal cugino del ministro, la quale importa lampadine a basso costo da un paese sperduto dell'estremo oriente. Dopo qualche milione speso, nasce il problema che l'impresa fabbricante e' fallita, e purtroppo tutti i supporti filettati sono stati gia' sostituiti.  A questo punto, non e' piu' possibile sostituire le lampadine e pertanto non vengono cambiate ma rimontate provvisoriamente con delle piastrine di rame. Dopo qualche mese, le piastrine provocano un corto circuito che brucia tutto il sistema di illuminazione. In seguito al disastro, viene contattata un'impresa belga che risolve il problema sostituendo tutto il sistema, con un costo dieci volte superiore al precedente. Siccome pero' la gente se ne dimentica presto, il Presidente del Consiglio inaugura la nuova centrale di cambio di lampadine con il re del Belgio, affermando che con cio' abbiamo progredito come paese.
  1. Pompei. La guida con un gruppo di turisti al seguito: "Vedete queste mura? Ebbene, c'era una volta...". "Ma che cazzo, mica siamo qui per sentire le favole!". "Macche' favole! C'era una volta che reggeva il tetto, ma come potete vedere e' crollata".
  1. "Cameriere, per favore, le dispiace togliere il dito dalla mia bistecca?". "Va bene, va bene, pero' non mi dia la colpa se torna a cadere".
  1. Ogni volta che mi collego e' un turbinìo di violini, viole, faluti, corni... no corni no. Una musica celestiale s'eleva dal pc, una sinfonia mi avvolge. E la finestra sul video infatti avverte: Composizione in corso.
  1. Ieri ho telefonato a un negozio di sanitari. Era occupato.
  1. Evita gli incidenti sulle strade. Guida sui marciapiedi.
  1. Dislessici di tutto il mondo, utinevi!
  1. Un vecchio detto dice: Occhio non vede, piede che pesta merda.
  1. Amatevi gli uni sugli altri.
  1. Il naso di un inglese non puo' essere lungo 12 pollici, perche' senno' sarebbe un piede.
  1. Era talmente vecchio che invece di portarlo la cicogna pare l'abbia portato uno pterodattilo.
  1. Il moscerino dice alla mamma: "Mamma, oggi vorrei andare a teatro". "Va bene, figliolo, pero' stai attento agli applausi".
  1. Una coppia sta facendo l'amore e lui le dice: "Muoviti un poco, sorda schifosa!". "Si', anch'io ti voglio, amore".
  1. La gente oggi legge sempre sempre meno. L'ho sentito alla tivu'.
  1. Ad una conferenza: "Per favore, potrebbe ripetere quello che ha detto dopo "Ascoltate con attenzione"?
  1. Era un tipo talmente povero che per consolarsi e sentire il gusto della carne si mordeva la lingua.
  1. "Dottore, vedo elefanti azzurri da tutte le parti!". "Uhm... ha gia' visto uno psicologo?". "No, le ho detto che vedo solo elefanti azzurri".
  1. Un canguro, un avvocato e Ronaldo hanno una cosa in comune: tutti e tre somigliano a topi giganti.
  1. "Pippo, muoviti, vai a bagnare il giardino". "Ma Maria, sta piovendo...". "E allora? prendi l'ombrello, no?".
  1. Vuoi sapere qual e' la posizione adeguata per fare un figlio brutto? Chiedilo a tua madre. (Su un SMS)
  1. Era molto tardi e fuori diluviava. La madre della ragazza osservo' il ragazzo sulla soglia, pronto a tuffarsi nella bufera per tornarsene a casa. Colta da compassione, lo fermo' e gli disse che per quella sera avrebbe potuto dormire li'. Ma attenzione, niente strane idee: sarebbe andato nella camera piu' lontana da quella della fidanzata, a scanso di equivoci. Piu' precisamente avrebbe dormito nella stanza del fratellino di pochi mesi, che dormiva placidamente nella sua culla. In piena notte, il ragazzo venne preso da un incontenibile desiderio di pisciare. Ma non poteva andare in bagno, penso', perche' questo era accanto alla camera della ragazza, e se lo avessero scoperto a vagare di notte per la casa, i genitori avrebbero pensato che voleva fare il furbo. Cosi' ebbe un'idea folgorante. Tolse il bimbo dalla culla e lo poso' sul suo letto, poi piscio' soddisfatto dentro la culla. Cosi' tutti avrebbero pensato che il bambino aveva fatto la pipi' e non avrebbero dato peso alla cosa. Terminato lo sfogo fisico, si complimento' con se stesso per la brillante idea, riprese il bambino, lo ricolloco' nella sua culla e...sorpresa: il bebe' aveva fatto una tremenda cagata nel suo letto.
  1. "Di chi e' questa boccuccia?". "Boh, non so...". "E di chi sono questi begli occhietti azzurri?". "Non ho idea". E questa gelida manina, di chi e'?". "Non ne ho la piu' pallida idea". "Infermiera! La verita' e' che questo obitorio e' un vero disastro!".
  1. Un uomo conosce una bellissima donna e decide di sposarla subito, in quel preciso momento. Lei ha dapprima una timida reazione: "Ma come, non sappiamo nulla l'una dell'altro". "Non c'e' problema, ci conosceremo lungo la marcia". Si accordano, si sposano e vanno in luna di miele in un lussuoso albergo. Il mattino dopo, si stendono a prendere il sole sul bordo della piscina. Poi lui sale sul trampolino di 10 metri ed esegue una perfetta dimostrazione di tutti gli stili di tuffi. Poi risale e si risiede accanto alla donna, che esclama sorpresa: "Incredibile! Sei bravissimo". "Sai, sono stato campione olimpico di tuffi. Te l'ho detto che ci saremmo conosciuti lungo la marcia". Allora lei si alza, entra in piscina e comincia a nuotare a lungo. Dopo trenta vasche, risale e si siede accanto al marito. "Pero'! Sei stata campionessa olimpica di nuoto?". "No, puttana a domicilio, a Venezia".
  1. La vita e' bella. Anche il busto non e' male.
  1. Gli animali della foresta sono annoiati, non succede mai nulla. Allora per passare il tempo decidono di organizzare una gara di barzellette. Per evitare i noiosi principianti, inseriscono una clausola crudele: il giudice unico sara' la tartaruga. Se la tartaruga non ridera' il concorrente sara' decapitato. La scimmia e' il primo coraggioso concorrente, e racconta una barzelletta sulle monache che fa ridere a crepapelle tutti i convenuti, meno la tartaruga. E la decapitano. Poi e' la volta del leone, che racconta una barza sugli ubriachi. Di nuovo, tutti ridono tranne la tartaruga e il leone perde la testa. Poi arriva l'elefante. Quando arriva a meta' della barza, si sente la tartaruga che inizia a ridere a crepapelle mentre grida: "Hahahaha, quella delle monache era bellissima".
  1. Durante un'esternazione, pare che Berlusconi abbia detto che non c'e' poi tanto da lamentarsi, perche tutto sommato in Italia stanno male solo sei persone. Io, tu, egli, noi, voi, essi.
  1. Il brutto di essere eschimese e' che passi una notte con la tua fidanzata e il giorno dopo te la ritrovi in cinta di sei mesi.
  1. Se vuoi essere positivo, perdi un elettrone.
  1. Mia suocera un giorno si trovo' faccia a faccia col diavolo, questo prese un crocifisso e le grido': "Vade retro, Satana!".
  1. Ci sono tre tipi di negri: i negri di pelle, i negri di anima e i negri di merda.
  1. C'era una chiesa cosi' ricca che le ostie le servivano col pate'.
  1. C'era un paesello cosi' piccolo, ma cosi' piccolo che invece di una casa di appuntamenti aveva una casa di seghe.
  1. C'era un tale cosi' pigro, ma cosi' pigro che invece di fare l'amore lo comprava gia' fatto.
  1. Dalla prima lettera di San Drilevi ai Pippaioli. In quel tempo, Berlu' di Arcoreth si stava preparando alla Pasqua e aveva organizzato una grande festa. Tutti avevano aderito tranne Agnelli, che in quel periodo, si sa, non esce mai di casa. Berlu' era gia' stato crocifisso una volta nel 94, ma era miracolosamente risorto. Ora non si sarebbe fatto fregare, si disse. E guardo' accigliato Bossi, relegato in un angolo a grattarsi i Maroni, contando in silenzio i trenta miliardi di denari. Ma un altro pensiero assillava Berlu' in quei giorni: l'ultima volta, aveva trasformato l'acqua in vino, grazie all'aiuto di Buttiglione, ma ora avrebbe dovuto stupire il mondo con un miracolo ancor piu' sorprendente. Allora si levo' e si rivolse ai suoi discepoli, dicendo: "Mi consenta, in verita' vi dico: Io sconfiggero' la poverta'". Letta, il suo discepolo preferito, scosse il capo, che si irrito' e gli diede uno scappellotto; Letta non ci fece caso, quindi gli disse fra i denti: "Ughn upmgn umpfh iumngh...". Poi si sistemo' la dentiera e riprese: "Dicevo, mio amato Berlu', e' semplice, basta che distribuisci parte dei tuoi capitali al popolo italiano. In breve, tutta la nazione diverrebbe piu' ricca della Svizzarea". Berlu' si guardo' attorno e noto' lo sguardo di approvazione dei suoi discepoli. Allora si incazzo' e disse: "Io sono il Signore Dio tuo! Mica so' scemo". Poi riflette' qualche minuto e chiese a tutti i convenuti di pregarlo. Tutti obbedirono e cominciarono a dirgli: "Per favore, per favore, pensa a un miracolo. Amen". Berlu' scosse a sua volta il capo, il quale non apprezzo' e lo colpi' con un fulmine. Non e' poi cosi' raro che un fulmine ti colpisca in casa, a Gino Paoli per esempio era capitato, lui che aveva il cielo nella stanza. Il fulmine gli vaporizzo' la spillina della P2 e lui ebbe un gesto di irritazione, a causa delle emorroidi. Allora alzo' le braccia al cielo nella stanza e disse: "Io sono l'unto da me stesso, mi consenta, chi mi ama mi segua. Io sono l'unica via, piazza e autostrada. Io dico: daro' un lavoro a tutti!". Ma Letta intervenne ancora, lo prese per un braccio e gli bisbiglio' all'orecchio: "Psi...psi...psi...". "No, mio discepolo prediletto..." disse Berlu' "...queste sono cose passate, errori di gioventu'. Anche i miracoli possono fare ben poco". Allora Letta sbuffo' e alzo' il tono della voce: "Berlu', dicevo, non funziona, non puoi dare un lavoro a tutti, va a finire che al sud ti fanno un culo cosi'". Fece una pausa, si guardo' attorno e riprese: "Senza contare che passeresti per uno sporco capitalista sfruttatore, facendo il gioco delle sinistre". Allora Berlu' si gratto' la capa e disse: "E' cosa buona e giusta" e si chiuse in se stesso, senza proferire parola fino all'ora di cena. Si era talmente chiuso in se' stesso che il portiere aveva messo un cartello: chiuso per lutto, e i cinesi passavano davanti e luttavano e scoleggiavano. Venne dunque l'ora della cena, e tutti attendevano l'ora del discorso. E c'erano proprio tutti, D'Alema, Fini, Bertinotti, Fassino, Rutelli, Ciampi... quando ce sta' da magna' nun manca mai nessuno. La cena inizio' e tutti magnavano e bevevano a piu' non posso, temendo che questa volta trasformasse il vino in olio di ricino, o le aragoste in scatolette di tonno, o ancora che facesse il miracolo di far pagar il conto di tasca loro. Siccome era un tipo democratico, Berlu' aveva obbligato ognuno dei partecipanti a fare una proposta per migliorare l'Italia. Inizio' Ciampi, che propose di aumentare lo stipendio dei parlamentari, affinche' tutti i politici si sentissero piu' motivati a  lavorare per il bene della nazione, e tutti applaudirono la neutralita' del presidente. Poi si alzo' Rutelli, che propose di abolire il vecchio concetto di destra - sinistra, di travalicare i tempi e dare inizio ad una nuova era: l'era del centro e della periferia. Fu poi la volta di Bossi, che per incrementare il lavoro nel mezzogiorno propose di creare nuove piantagioni di cotone. Intervenne anche Pirotti, che come si sa e' un apprezzato servitore del palazzo, ma prima che dicesse MinKia i compari infuriati gli strapparono l'account e glielo buttarono nell'Etna, che erutto' con un BURP. In questo periodo l'Etna e' abbastanza pulito, perche' si lava. Berlu' si alzo',  dopo che Casini gli aveva lavato i piedi. Cosa gli avesse fatto Pera lo si puo' intuire. Zitti' i convenuti e disse: "Io sono un signore, anzi il  Signore Dio tuo, non amerai nessuno all'infuori di me" e i convenuti risposero: "Amen". E lui riprese: "Io sono l'unto da me stesso, mi consenta, in verita' in verita' vi dico che il nostro sara' un governo di sinistra". Vi fu stupore generale e meraviglia. Allora Lui riprese: "Tutti gli industriali saranno esiliati in Svizzera, a godersi i loro beni. Io stesso trasformero'  Mediaset in una cooperativa. La Rai passera' alle associazioni dei consumatori. Con i miei capitali privati risanerò il debito pubblico. Tutta l'Italia diverra' una grande, immensa cooperativa con a capo Me, il grande distributore, e i suoi apostoli come revisori". Bossi non perse tempo, lo bacio' e chiese subito la scissione in due cooperative: quella del nord e quella del sud. Un brusio si sparse tra le genti. Un raggio di luce intensa investi' Berlu' di Arcoreth tra cori di angeli ed arcangeli, creando un alone mistico sui convenuti. Vi fu un forte tremore tutt'intorno, e una voce dall'alto come un tuono squarcio' il cielo in una stanza e disse: "Io sono il Padre del Figlio,  il Nonno del nipote e l'Alzhaimer del Papa, la Via la Verita' e la vita. Io sono la Legge e in verita' vi dico: mo' mi ha rotto i coglioni. Prendetelo e  crocifiggetelo!".
  1. E' stato un divorzio consensuale. Abbiamo diviso la casa in parti uguali, mia moglie si e' presa la parte dentro e io quella fuori.
  1. Non sopporto Murphy, era troppo ottimista.
  1. "Ho voglia di scoparmi la Schiffer un'altra volta". "Come un'altra volta?". "E' che anche ieri ho avuto la stessa voglia".
  1. Stazione carabinieri. Arriva dal comando l'ordine del giorno che dice: "Arrestare il Sergente Lojacono con il maggior segreto possibile". Una settimana dopo, arriva il rapporto al comando: "Sergente Lojacono arrestato. STOP. Senza esito finora le ricerche di tale Maggiore Segreto Possibile. STOP".
  1. Ho visto il film Apollo 13, e ho notato una grossa cazzata. A un certo punto, infatti,  il protagonista ha detto: "Houston, abbiamo un problema". Come vuoi che non avessero problemi, se avevano fatto pilotare la navetta da Forrest Gump!
  1. La fedelta' e' la mia migliore qualita'. Lo dico a tutte e pare che funzioni.
  1. Quelli che non passano l'esame in Scienze della Comunicazione si chiamano scomunicati?
  1. E' vero che le donne hanno un 1% di imperfezione. Se non fossero state create dalla costola di un uomo sarebbero perfette al 100%.
  1. Il maschilismo e' quando gli uomini credono di essere migliori delle donne, mentre il femminismo e' quando le donne sono coscienti di essere migliori degli uomini.
  1. E' stato chiesto da un giornalista a Bossi se anche lui - come molti altri personaggi prestigiosi del nostro paese - presentera' un libro con le sue memorie. Bossi ha affermato di si', e che verra' presentato non appena avra' finito di colorarlo.
  1. "Hai saputo che con le nuove rivendicazioni sindacali si lavorera' solo' di lunedi'?". "Tutti i lunedi'? E nessuno cade di festa?".
  1. Il parlamento e' nel panico piu' assoluto. E' stato invaso da migliaia di scarafaggi e di topi, e non c'e' modo di scacciarli. Disperato, Ciampi annuncia che dara' qualsiasi cosa a chi risolvera' questo terribile problema, indegno di una societa' civile. Il giorno dopo, si presenta un omone grosso grosso che chiede ai parlamentari riuniti di trovargli lo scarafaggio piu' piccolo. Quando glielo portano, lui gli sussurra qualcosa all'orecchio e lo lascia libero sul pavimento. Lo scarafaggio infila la porta e con lui tutti gli scarafaggi abbandonano l'aula e si gettano nel Tevere. "Molto bene!" Esclama Ciampi entusiasta "Ora ci liberi anche dei topi e potra' chiedere la ricompensa che vuole". L'omone grosso grosso chiede che gli portino il topo piu' piccolo. Quando glielo portano, gli sussurra qualcosa all'orecchio e lo posa per terra. Il topo infila la porta ed esce, accompagnato da tutti gli altri topi, che in fila indiana si vanno a gettare tutti nel Tevere. Ciampi lo abbraccia e lo bacia, e gli dice di chiedere qualunque cosa, che lui personalmente lo avrebbe esaudito. L'omone grosso grosso si guarda intorno e gli dice: "Portatemi Berlusconi...."
  1. Andava Tobias triste triste per L'Avana, brontolando tra se' e se', quando incontro' il suo caro amico Ramon, che gli chiese: "Ohe', Tobias, che te sucede? Porche' estas cosi' incazado?". "Es toda culpa de Fidel!". "Culpa de cosa, amigo?". "Que para comprar el zuquero me toca far la coda, para comprar farina me toca far una maldita coda, e cosi' por la gasolina, por la carne... estoy estufo! Ho deciso: me vado a matar Fidel!". "Ohe', estay loco de la cabeza, amigo? Que vay diciendo?". "Si, Ramon, ho decidido, me vado ahora a matar Fidel, que tiene la culpa de todo esto!". E cosi' Tobias se ne va per L'Avana, col coltello in tasca, verso il palazzo presidenziale. Dopo alcune ore, Ramon ripassa per il centro e nota l'amico Tobias seduto sconsolato sugli scalini della piazza: "Ohela', Tobias, allora come es andada? Non sei riuscito a matar Fidel eh? Que paso'?". "Mira, amigo, certo que ci sono andado! Ma porca mierda, por matar Fidel c'era una maldita coda!".
  1. I politici non ascoltano mai la loro coscienza. Non si fidano degli sconosciuti.
  1. Ho visto due ragazzi di quinta elementare litigare, uno di loro voleva fare l'ingegnere, l'altro invece il politico. Ha vinto quello che voleva fare il politico, perche' aveva 17 anni.
  1. Certo, e' facile dire: fateci ridere. Come se bastasse agitare una bacchetta di 30 cm, o di 10 cm nel caso di beneforti. Ma cari amici no, non e' per niente facile! Oggi tutti fanno battute, aforismi, gargarismi, tutti raccontano barzellette, agli amici o alle mogli che li aspettano. Ed e' facile che una cosa che pensiamo sia in realta' gia' stata pensata da altri cento, mille, milioni, miliardi di milioni di migliaia di centinaia di decine di persone. Oggi far ridere pare un'ardua impresa, si  sa. Eppoi non siamo mica delle macchinette, dove inserisci un gettone, il piu' delle volte falso, bastardi, e zacchete... ne esce una battuta ilare (forbito, eh?). Ma cari amici la realta' e un'altra, tangibile, palpabile, poti poti. Siamo uomini. Si, siamo uomini tranne forse Ale e SSSilvia e poche altre che invece sono trombabili. Allora mi chiedo, dalle piu' recondite profondita' del mio essere, no, non dal culo, idioti, come possiamo stare a galla, come disse il gallino, come possiamo noi degnamente rappresentare questo gnusgrup se siamo minati alla base da tali dubbi e da tale spietata concorrenza? Oggi che basta un semplice balasso per dire alle donne "se fossi sarto ti vestirei, se fossi medico ti curerei, ma purtroppo sono solo un trombettista", ebbene, come competere con tanta competenza e professionalita', ani e ani di studio, come direbbe lui, e di polvere di palcoscenico contro quattro tasti battuti con gli accenti sbagliati e una vita comune tutta pippe-lavoro e lavoro-pippe (si, lo so, per alcuni solo pippe)? Non c'e' paragone. Ma orbene, c'e' una forza trasparente e pura che ci contraddistingue e ci fa ben sperare per l'avvenire dei nostri figli, sempreche' beninteso siano nostri, e dei nipoti di PLS: e' la forza dell'uomo comune, l'inventiva, l'istinto di sopravvivenza che dorme placido dentro ognuno di noi. Risvegliate il sonno del vostro umorismo sopito, con l'accento circonciso o circonflesso sulla i che cazzo me ne frega, fate voi. Date una svolta alla vostra vita! Scrivete cio' che vi passa per la testa, se per caso e' il vostro neurone pazienza. Ma datevi da fare, per Dio! Non lasciate che la paura o l'accidia o la sodomia vi vincano in un torpore perenne, che non e' la sensazione che avvertite quando vi fate una pera. Reagite - e qui mi rivolgo in particolar modo ai lurker sparpagliati qua e la' - orsu' intervenite numerosi, dite la vostra, sparate a zero, soprattutto su PLS e beneforti che tanto se lo meritano. Avrete in questo modo contribuito a rivitalizzare un NG in fase calante come il pisello di kappa. Avrete dato il vostro contributo al progresso civile e sociale, avrete regalato un sorriso a una persona alienata dalla monotonia della vita di tutti i giorni, costretta a trascinarsi il pesante fardello delle proprie palle, lasciando dietro se' un solco profondo. Scrivete la vostra! Non importa se all'inizio non fa ridere, e' normale, c'e' gente che e' riuscita a far ridere solo dopo anni, quando se n'e' andata. Date il vostro contributo morale e culturale, date date date. Se avete battute in serbo, ditele, anche se non le capira' nessuno. Date tutti voi stessi, il mondo vi sorridera' e altri migliaia di lurker dagli occhioni spalancati e profonde occhiaie vi ringrazieranno con un cenno del capo, sempre li' a controllarli quando entrano in internet. Date. Comitato per la sopravvivenza del NG.
  1. 400 Bad Request                          Dimmelo coi fiori
    401 Unathorized                           Sono sposata
    402 Payment Required                  Fanno 10.000, piu' la camera
    403 Forbidden/Access Required     SCCCCIAFFF
    404 Not Found                              Sono rimasta dalle amiche
    405 Method Not Allowed                No, per dietro no...
    406 Method Not Acceptable           ...e con la bocca ancor meno
    407 Proxy Auth. Required              Ne parlero' con mia madre
    408 Request Timeout                    Sai da quanto non mi chiami?
    409 Conflict                                  E chi era questa?
    410 Document Removed                Voglio il D-I-V-O-R-Z-I-O!
    411 Lenght Required                     E questo lo chiami pisello?
    412 Precondition Failed                 Non hai portato preservativi?
    413 Request Entity Too Large        Questo non mi entra!
    414 Request URL Too Large          E neanche questo mi entra!
    415 Unsupported Media Type        Alla pecorina non lo sopporto
    500 Internal Server Error               Ho le mie cose
    501 Not Implemented                   "Quello" non lo farei mai
    502 Bad Gateway                        ...e dietro meno che mai
    503 Service Unavailable                Ho l'emicrania
    504 Gateway Timeout                  Gia' fatto?
  1. L'omicidio Pecorelli in realta' e' nato da un'incomprensione. Quando i picciotti chiesero ad Andreotti cosa dovevano fare col giornalista, Andreotti disse di trattarlo coi piedi di piombo. E invece di gettarlo a mare con la zavorra, hanno fatto di testa loro.
  1. Il fantasma era disperato, non sapeva come fare a farsi passare il singhiozzo.
  1. Hanno ordinato a Saddam di distruggere i missili a lunga gittata, perche' non permessi dall'onu. Se non lo fara', Bush ha gia' detto che li distruggera' lui, a costo di usare i missili intercontinentali.
  1. Saddam ha armi di distruzione di massa. La CIA ne ha le prove, lo ha visto distruggere a fucilate molte prese di corrente.
  1. Anche l'Italia partecipera' al conflitto nel piatto deserto dell'Iraq, e' certo. Berlusconi ha affermato che e' gia' pronto a partire un battaglione di specialisti, del corpo degli alpini.
  1. Bush ha detto che per Saddam non c'e' piu' scampo. Saddam ha risposto che non importa, che tanto lui preferisce la carne.
  1. Chirac - Shroeder, i nuovi paladini della pace. Bush ha riferito in un'intervista che li ha contattati piu' volte per convincerli, ma loro non ne hanno voluto sapere, quei grandi figli di putin.
  1. Gli USA effettueranno l'attacco all'Iraq con una operazione a tenaglia. Blair invece operera' con la chiave inglese. Berlusconi, come sempre, con la sega.
  1. La CIA ha mostrato oggi all'assemblea dell'ONU le prove sulle armi di distruzione di massa dell'Iraq. Sono armi cosi' potenti che hanno allarmato persino Israele, tanto che a Tel Aviv hanno iniziato a distribuire maschere antigas. Il filmato presentato dalla CIA e' sconcertante: si vede distintamente Saddam scoreggiare.
  1. La CIA ha scoperto che Saddam in realta' non e' piu' alto di un metro e sessantacinque. Il tappetto persiano.
  1. L'Italia ha assicurato che mandera' in Kuwait i suoi aerei da combattimento. Sugli hangar, durante le missioni, metteranno il cartello: Tornado subito.
  1. Molti si chiederanno perche' i modernissimi aerei da combattimento italiani sono stati chiamati Tornado. E' presto detto. Durante l'ultima guerra nel Golfo, ogni volta che ne rientrava uno, tutti correvano felici e si abbracciavano, gridando: "E' tornado, e' tornado!".
  1. Esagerazioni e insulti:
    Spendi piu' dell'incredibile Hulk in camicie.
    Sei piu' temerario della manicure di Freddy Krugger.
    Lavori meno dei Re Magi, che lo fanno solo una volta l'anno, ed e' pure falso.
    Sei piu' triste di Adamo nel giorno della Mamma.
    Lavori meno del parrucchiere di Collina.
    Sei piu' perso di una scoreggia in una vasca idromassaggio.
    Ci sono meno luci che nel camerino di Stevie Wonder.
    Sei piu' pericoloso di Rambo in un ristorante vietnamita.
    Sei piu' bruciato del portacenere del Challenger.
    E' piu' divertente che giocare a nascondino con Bocelli.
    Sono piu' nervoso di Pinocchio nella macchina della verita'.
    E' piu' perfido che portare Bocelli a vedere un film muto.
    Si spende meno di Superman in un volo charter.
    Ha la coda piu' lunga di quella della cometa di Haley vestita da sposa.
    Sei piu' inutile di un tergicristallo in un sottomarino.
  1. Io ringrazio sempre la mia donna dopo aver fatto l'amore. E' un fatto di educazione sessuale.
  1. E' morto Giovanni Rana. Per chiudere la bara hanno usato lo stagno.
  1. La lepre e' un coniglio con l'eiaculazione precoce.
  1. E' un bene tutto questo movimento per la pace. E' giusto. Non vedevo una mobilitazione cosi' vasta dai tempi dell'invasione russa all'afghanistan e alla cecenia, quando Casarini andava a bloccare i treni di carri armati russi a Vladivostok. E' piu' grande persino della grande mobilitazione di massa contro l'invasione irachena al kuwait.
  1. Stasera mia moglie mi ha detto che come cuoco sono una frana. Ah, ma io le ho risposto per le rime! L'ho guardata fissa negli occhi e le ho detto che d'ora in poi le bistecche se le bollira' da sole. Quando ci vuole ci vuole.
  1. "Dottore, posso fare la doccia con la diarrea?". "Si', se riesce a stare per tutto il tempo in verticale sulle mani".
  1. Eh quand'ero giovane non riuscivo a piegare il membro quand'era duro. Adesso invece si. Sto diventando sempre piu' forte.
  1. Alla festa della birra il presidente ha dichiarato, alzando il Buttiglione: "Bevi birra e Ciampi cent'anni".
  1. Tempo fa ero ad una festa in casa di un amico. Vedendo il pianoforte, non ho resistito e mi sono messo a suonare. Poco dopo, una bella ragazza si e' avvicinata e si e' appoggiata al piano con aria sognante. Allora, per rompere il ghiaccio le ho chiesto: "Ti piace la musica?" E lei, distrattamente: "Moltissimo. Pero' non importa, continua pure a suonare".
  1. Durante un concerto, il flautista si toglie una caccola impressionante. Uno del pubblico grida: "Flautista animale!". Il direttore d'orchestra guarda severo verso la platea, pero' continua a dirigere. Poco dopo, altra caccola del flautista, e la solita voce che grida: "Flautista animale!". Il direttore lancia uno sguardo di fuoco verso il pubblico, ma prosegue ancora. Ancora una caccolona del flautista, e ancora la voce: "Flautista animale!". Allora il direttore interrompe il concerto, prende il flautista e lo mette sul podio, poi si rivolge incazzatissimo all'auditorio: "Vorrei proprio sapere chi, dall'anonimato della platea, ha osato gridare "Flautista" a questo animale!".
  1. Incongruenze della giustizia. Hanno arrestato uno che aveva rubato un pezzo di pane, e adesso in prigione gliene danno uno gratis tutti i giorni.
  1. Saddam e' incazzato nero. La Siria gli ha mandato la bolletta del gas.
  1. Un botanico chiede a un vigile: "Scusi, signor vigile, queste piante appartengono alla famiglia delle Fanerogame?". "No, signore, queste piante sono del municipio".
  1. Prima linea, il capitano dei marines si rivolge al sergente: "Sergente! Si puo' sapere perche' i soldati non mi cagano?". "E' un problema di gradi, signore". "Di gradi?". "Si, signore. Lei e' capitano, ma la paura e' generale".
  1. Una coppia passeggia per il centro e incontra un amico, che subito si rivolge al marito: "Heila', ciao, come stai?". "Male, ho l'AIDS. I medici mi danno tre mesi di vita". L'amico impressionato saluta e se ne va rapidamente. Allora la donna rimprovera il marito: "Ma perche' racconti alla gente che hai l'AIDS mentre in realta' hai un cancro ai polmoni?". "Io moriro' presto, ma voglio proprio vedere che ti scopera' dopo".
  1. Coppia gay. Uno dei due ritorna a casa dopo un lungo viaggio, ansioso di fare sesso. Si avvicina al compagno ma l'altro lo ferma: "No, oggi non posso, ho le mie cose". "Uhm... Un'altra volta con la diarrea?".
  1. Le tre forme di fare l'amore dentro casa: 1) In tutta la casa - Tipico degli sposini novelli, fanno sesso dappertutto, in cucina, in camera, in bagno, etc.; 2) In camera - Tipico delle coppie sposate da un po' di tempo, fanno sesso solo nel letto; 3) Nei corridoi - Tipico delle copppie sposate da molto tempo. Normalmente si incontrano nel corridoio, e si dicono: "Fottiti".
  1. In una toilette per signore: "Aiuto! Sono disperata! Mio marito mi segue dappertutto!". Piu' sotto: "Non e' vero. Non lo faccio".
  1. Il pelo piu' lungo del corpo umano e' quello del naso. Quando te ne togli uno, ti fa male anche il culo.
  1. Era cosi' brutto che quando nacque suo padre ando' allo zoo e sparo' a tutte le cicogne.
  1. Una star del cinema effettua diversi interventi di chirurgia plastica: stiratura facciale, ingrossamento del seno, ritocco al naso, ispessimento delle labbra. Dopo l'intervento, il chirurgo le chiede: "La signora desidera qualcos'altro?". "Oh, si. Mi piacerebbe avere gli occhi piu' grandi ed espressivi". "Ah, questa e' la parte piu' semplice di tutte. Aspetti che le faccio portare il conto".
  1. Se una donna ti dice che preferisce fare all'amore sul pavimento, e' per essere sicura di sentire qualcosa di duro.
  1. I vecchi preferiscono le feste di Natale all'atto sessuale. Passano piu' in fretta.
  1. Certo che credo nell'amore a prima vista. Se l'avessi guardata due volte non mi sarei sposato.
  1. Ricordo che era sera, di molti anni fa, una gelida serata invernale. Un vento siberiano mi sibilava attorno, davvero un tempo da beneforti, ed io ero li', sul ciglio della strada a fare autostop. Avevo ormai perso le speranze quando all'improvviso due luci comparvero magicamente all'orizzonte. Un'auto. Mi agitai disperatamente, avrei dato qualunque cosa meno una per un passaggio. Non mi persi d'animo, e la buona stella mi ricompenso'. Vent'anni di sfighe, e tutti gli arretrati si concentrarono in quei pochi magici minuti. L'auto si fermo' e mi accolse a bordo. Ci volle poco a rendermi conto che alla guida c'era una splendida ragazza, con una vertiginosa minigonna, simile a quelle che usa Law quando non e' in servizio. Ripartimmo, e lei attacco' subito bottone. Io ero un po' imbranato, inesperto, imbarazzato. Non facemmo che poche centinaia di metri quando si udi' un botto e la macchina sbando'. Aveva forato. Per tirarmi fuori d'imbarazzo, mi offrii per sostituire la ruota. Uscii. Faceva un freddo boia. A meta' dell'opera non ce la facevo piu', non sentivo praticamente piu' le mani. Allora risalii sull'auto e lei capi' al volo la situazione. "Non preoccuparti..." mi disse "... metti le tue mani qui, tra le mie gambe, vedrai che si scaldano subito". Io ero rosso come un peperone, e dopo molti tentennamenti accettai. Fu meraviglioso, ma ero davvero imbranato, cosi' quando riacquistai l'uso delle mani le dissi timidamente: "Adesso va meglio, lascia che vada a terminare il lavoro". Lei acconsenti'. Cosi' scesi di nuovo e finii di sostituire la ruota. Risalii in auto, ghiacciato come la libido di PLS. Lei mi guardo' con un occhio voglioso e l'altro anche, e mi disse: "Oh, poveretto, hai le orecchie tutte gelate..."
  1. "A volte penso al Titanic e alla fortuna che ha avuto mio nonno, che si e' salvato". "Ha viaggiato col Titanic?". "No, e' per questo che si e' salvato".
  1. Una coppia in auto. Lei dice: "Trombardo, Trombardo, dove mi porti?". "Ehi, mi chiamo Edoardo". "Oh, scusa, chissa' a cosa stavo pensando...".
  1. PRIMA E DOPO IL MATRIMONIO
    Prima: Tre per notte
    Dopo: Tre al mese.
    Prima: Mi lasci senza fiato!
    Dopo: Mi stai soffocando!
    Prima: Non fermarti!
    Dopo: Non cominciare!
    Prima: Febbre del sabato sera.
    Dopo: Domenica di calcio.
    Prima: Mi piaccione le donne in carne
    Dopo: Non ho mai sopportato le grasse!
    Prima: Mi domando cosa farei senza di lui.
    Dopo: Mi domando cosa faccio con lui.
    Prima: Erotica.
    Dopo: Neurotica.
    Prima: Sembra che stiamo insieme da sempre.
    Dopo: Stiamo sempre assieme!
    Prima: Stanotte l'abbiamo fatto sul sofa'.
    Dopo: Stanotte ho dormito sul sofa'.
    Prima: C'era una volta...
    Dopo: ...Fine
  1. I miei hobby preferiti sono le donne e la caccia. Cosa caccio? Le donne, naturalmente.
  1. Paolo entro' nel grande ospedale con la consapevolezza di fare finalmente qualcosa di buono. E camminava fiero, col petto rigonfio d'orgoglio e silicone. Varco' la sogliola sotto gli occhi di un attento vigilante, che guardava intensamente il suo culo e quello degli altri. Infatti, piu' che una guardia, era un guardiano. Paolo si avvicino' agli ascensori, assieme ad  una torma di gente, e attese pazientemente il tuo turno. Esendo in un ospedale, essere paziente e' una cosa normale. Poi comincio' ad agitarsi, si agito', si agito' sempre di piu' finche' finalmente venne, il suo turno. Si fumo' una sigaretta, mentre l'ascensore si apri'. Quattrocentocinquanta persone si accalcarono all'interno, le porte si richiusero tranciando di netto dodici braccia e ventisette gambe; ma che culo che avevano avuto, erano gia' all'ospedale. Giunti al primo piano, si contavano gia' due parti e tredici infarti. Paolo non pote' non apprezzare l'organizzazione dell'ospedale: al primo piano, infatti, si trovava ilreparto di ostetricia e cardiologia. Scese al secondo piano, dove un  cartello diceva: prelievi del sangue. Si fece coraggio e poco dopo si ritrovo' seduto su una poltrona sgualcita, mentre un omone grande e grosso con spessi occhiali al naso tentava di penetrarlo. In un braccio, con un grosso ago. Paolo era terrorizzato, e cerco' di tranquillizzarsi buttandola sulla professionalita'. Chiese all'omone: "E' da molto che fa questo mestiere, vero?". "Oh, no, solo pochi giorni..." Paolo sbianco' "...ma non si preoccupi ho una lunga esperienza. Sono vent'anni che lavoro ai prelievi, ufficio imposte dirette di Roma". Paolo si senti' piu' tranquillo. D'altronde, lo aveva deciso lui di donare il sangue, per quei poveri bambini malati; che diamine, qualcuno doveva pur dare il buon esempio. L'omone occhialuto sollevo' l'ago al cielo, si chiese se quello che stava palpeggiando fosse un braccio o una gamba, poi avuta rassicurazione che era il collo, una tetra risata riecheggio' a lungo nella stanza, seguita dall'urlo agghiacciante di Paolo. (Si omette questa parte, in rispetto alla particolare sensibilita' dei lettori. Eccheccazzo, non e' mica un racconto horror). Paolo, pallido ed emaciato, segnato dalla tremenda esperienza, si avvio' tentennante all'ascensore. Si senti' immerso nella calca fino al collo. C'era talmente tanta gente stipata che una scoreggia avrebbe creato un'embolia al vicino. La porta si apri' e furono subito cazzi meteorologici. Una corrente fresca di cinquemila persone usci' dall'ascensore, scontrandosi con una corrente calda di quattromilacinquecento persone proveniente da sud, che cercavano di entrare. Da est, gli ipertesi formavano un nucleo di alta pressione, che conflui' su una corrente nordica, una donna di Bolzano rimasta appesa a un filo elettrico. Venti freddi calarono su venti calde, dandoci dentro a piu' non posso. Dopo venti minuti, il temporale si placo' e Paolo pote' finalmente entrare in ascensore. Fu li' che inavvertitamente mise il piede su qualcosa di caldo e flaccido. Era Kappa. "Ehi, Paolo, e tu che ci fai qui?". "Beh, sono venuto per donare il sangue, al secondo piano, e tu?". "Sangue? Oh, no. Io vengo qui una volta alla settimana, al terzo piano, alla banca del seme. Pensa, ti accolgono delle infermiere fichissime, ti fanno vedere un filmetto porno, godi e alla fine ci guadagni pure venti euro tondi tondi per ogni donazione". Paolo allora ripenso' tristemente ai suoi miseri cinque euro, ma tutto sommato in cuor suo era felice, quanti bambini malati aveva salvato? Una settimana dopo, l'impavido Paolo era ancora in quell'ascensore dell'ospedale. Combinazione, dietro di lui arrivo' pimpante Kappa: "Ehi, Paolo, ancora qui, come va?" Paolo era di spalle e non rispose. Kappa non ci fece caso, si avvicino' ai bottoni dell'ascensore e chiese gentilmente: "Che piano?" Paolo si giro', e con la bocca strapiena disse "Mmmhhh", indicando con la mano il numero tre.
  1. Tempo fa io e mia moglia decidemmo di ripulire gli armadi, per donare alla croce rossa tutti gli indumenti che non usiamo piu'. Fu cosi' che trovai in una tasca di un vecchio paio di pantaloni una ricevuta di una calzoleria. Osservai la data, risaliva addirittura a dodici anni fa. Allora chiesi a mia moglie: "Sara' possibile che abbiano ancora le scarpe?". "Bah, non credo" mi rispose lei. "Forse vale la pena andare a vedere" le dissi, e misi la ricevuta nel portafoglio. Poi andai al negozio. Il vecchio calzolaio era li', chino a sistemare un paio di scarpe malconce. Gli consegnai la ricevuta. Senza dire una parola,  scomparve nel retrobottega per cercare le scarpe. Poco dopo udii la sua voce: "Eccole qui!!". "Davvero?" Chiesi io incredulo "Che fortuna! Non lo credevo davvero, dopo cosi' tanto tempo". Il calzolaio ricomparve poco dopo, senza le scarpe, e mi disse: "Saranno pronte per giovedi'".
  1. L'avvocato al cliente: "Ho una buona notizia. Sua moglie rinuncia alla ripartizione dell'eredita' che lei ricevera' dopo il divorzio". "Fantastico, ma come ha fatto?". "L'ho convinta a sposare suo padre".
  1. Paolo si sposa, e la prima notte di nozze lui e lei si ritrovano finalmente soli in camera. Allora Paolo prima di spogliarsi si avvicina alla donna e le dice: "Cara, ti devo confessare una cosa... vedi, ho una gamba di legno... mi vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti amore". "Non e' tutto, vedi... io ho un braccio artificiale. Mi vergognavo troppo a dirtelo". "Non preoccuparti, caro". "Ancora una cosa, tesoro, mi dispiace di non avertelo detto prima, ma ho anche un occhio di vetro e un cuore artificiale. Mi vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti, caro". Un attimo di pausa poi lui riprende: "Tesoro, io...". "Ehi, ma insomma! Non hai proprio niente di naturale tu?". "Si, un figlio, ma mi vergognavo a dirtelo".
  1. Pelche' tutti tilano alla polta dell'Intel? Pelche' li' c'e' un Toldo.
    Il terzino dell'inter e' rimasto a terra dopo il fallo al basso ventre. E' stata colpita la noce di Coco.
    Da quando c'e' Materazzi, la difesa dell'inter dorme sempre.
    Deve avercelo bello grosso, hanno detto "che gran fallo di Okan"
    Il centrocampo dell'inter ha giocato da cani, in particolare Dalmat.
    L'inter ormai ci ha abituato a perdere le occasioni importanti. Ma non ce la prendiamo piu', ormai ci abbiamo fatto il Kallon.
    L'Inter ha la sua arma biologica, El Chino. Lo mandano in campo sperando che gli avversari temano la Sars.
    Bella prova del debuttante terzino dell'Inter. La sorpresa Pasquale.
    La difesa dell'Inter e' appesa a una Cordoba. (MM©)
  1. Mi sono incazzato come una iena con mia moglie. L'altro giorno il capo mi chiama e mi dice che sarei dovuto partire per un viaggio di lavoro a Praga. Allora io, sapendo che mia moglie da tempo desiderava ardentemente di andarci, ho chiesto al capo se la mia signora mi poteva accompagnare. Il capo ha storto un po' il naso, ma visto che tutto sommato un premio me lo meritavo, ha acconsentito. Allora tutto contento ho telefonato a mia moglie e le ho chiesto a bruciapelo: "Tesoro, vuoi venire con me a Praga?". E lei entusiasta mi ha risposto: "Certo, molto volentieri... ma chi parla?".
  1. L'altra sera e' venuta a trovarci un'amica di mia moglie. Abbiamo chiaccherato tutti insieme del piu' e del meno, visto che lei insegna matematica al liceo, poi inevitabilmente il discorso e' caduto sul suo recente matrimonio. Allora lei ci ha confessato tra le lacrime che era molto delusa, perche' Mario non aveva piu' fatto l'amore con lei dalla notte precedente il matrimonio. "Ma e' orribile..." ha esclamato mia moglie "...dovresti chiedere il divorzio!" E Lei: "Il divorzio? Che c'entra, Mario non e' mica mio marito".
  1. Ultimamente ho aperto gli occhi sul ruolo della donna entro le mura di casa, su quanto indispensabile sia. Penso che sia giunto il momento di parlare seriamente con mia moglie. Si, mi sono finalmente reso conto di quanto sia difficile tirare avanti una famiglia e una casa, e penso sia giunta l'ora di lasciar perdere l'egoismo e la pigrizia che da sempre ci contraddistingue... Si, ci ho riflettuto e ho deciso, le diro' che da domani ci divideremo da buoni coniugi tutti i lavori domestici e i doveri di casa. No, non e' che voglio sembrare un marito modello, e' che mi sono rotto i coglioni di fare tutto io.
  1. "Lo voglio cotto a puntino" come disse la virgola.
  1. Alle olimpiadi, la finalissima di lotta libera si disputa tra il campione russo e quello italiano. Poco prima dell'incontro, l'allenatore italiano avverte il suo lottatore: "Attento! Questo russo ha una mossa speciale, la Pretzel. Tutti quelli che l'hanno subita sono finiti all'ospedale, non esiste modo di uscirne. Quindi, per nessun motivo devi permettergli che te la applichi. Se ti prende, sei fottuto!". Comincia l'incontro. Il russo e l'italiano si girano attorno, guardinghi. All'improvviso, il russo attacca e applica all'italiano la temuta Pretzel. Tra il pubblico, i piu' sensibili svengono alla vista della terribile presa, mentre l'allenatore italiano si copre gli occhi. All'improvviso, si ode un grido terrificante. L'istruttore riapre gli occhi e vede il suo atleta sollevare il russo e gettarlo violentemente a terra, poi gettarcisi sopra e vincere l'incontro, tra il tripudio generale. Cosi' l'italiano vince la medaglia d'oro. Incredulo, mentre ritornano negli spogliatoi, l'allenatore italiano chiede all'atleta: "Dimmi... ma come hai fatto a liberarti dalla Pretzel? Finora nessuno c'era mai riuscito". "Veda, mister, quando mi ha applicato la Prentzel, mi stavo per arrendere. Ma all'improvviso ho aperto gli occhi e mi son visto davanti un paio di palle. In quel momento, ho morso quelle palle con tutta la forza che mi era rimasta". "E allora?". "Sa una cosa, mister? Lei non ha idea della forza che uno acquisisce quando si morde le palle!".  
  1. Quando l'avvocato impazzisce, perde il giudizio.
  1. Non era una grande cima, a scuola. Ogni volta che il maestro cancellava la lavagna, lui cancellava il quaderno.
  1. Anche il consumismo ha la sua etica, o meglio, etichetta.