- "Caro,
       passami la scopa, che voglio finire di mettere la macchina in
       garage". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - SARAH.
       Secondo le scritture, moglie di Simone il Belota e madre di Paolo il
       Levitico. Seppure sterile (GN 11:30), Dio le concesse un figlio all'eta'
       di 90 anni. Mori' a Canaan all'eta' di 127 anni (GN 23), ivi sepolta
       nella grande grotta di Shilva. Una delle rare citazioni a sfondo
       umoristico presenti nella Bibbia. L'autore sacro maliziosamente pone
       l'accento su un uomo vecchio e impotente, una donna ormai frigida e nel
       climaterio e la promessa di un parto felice: un'evidente assurdita' che
       fa scattare l'ironia in Sarah e nel Signore stesso. Dalla Genesi si
       evince l'episodio in questione e il decesso di Sarah. (GN 17) 16 Io la
       benediro' e da lei ti daro' un figlio, visto che non sai come si fa; la
       benediro' a modo mio e un figlio casto e pio uscira' da lei". 17
       Allora Simone si prostro', si rotolo' ridendo, e disse in cuor suo:
       "Nascera' un figlio a un uomo di cent'anni? E Sarah partorira' ora
       che ha novant'anni?" 19 il Signore rispose: " Sarah ti
       partorira' un figlio e tu lo chiamerai Paolo. Io stabiliro' un patto
       eterno con lui, 21 dopo che Sarah ti partorira' in questa stagione il
       prossimo anno". (GN 18) 2 Simone alzo' gli occhi e vide che tre
       uomini stavano davanti a lui. Corse loro incontro e disse: 4
       "Lavatevi i piedi e riposatevi sotto quest'albero, un fico, come
       me" 8 Prese del latte e il vitello e li pose davanti a loro, e
       quelli dissero: "Non e' latte". 9 Poi essi gli dissero:
       "Dov'e' Sarah, tua moglie?" Ed egli rispose: "E' la'
       nella tenda". 10 E l'altro: "Tornero' certamente da te fra un
       anno; allora Sarah, tua moglie, avra' un figlio". Sarah intanto
       ascoltava all'ingresso della tenda. 11 Simone e Sarah erano vecchi, e
       Sarah non aveva piu' i corsi ordinari delle donne. 12 Sarah rise
       dicendo: "Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il
       mio signore e' vecchio!" 13 Zaph, il messaggero divino, disse a
       Simone: "Perche' mai ha riso Sarah? 14 Vi e' forse qualcosa che sia
       troppo difficile per l'Eterno? Al tempo fissato, l'anno prossimo,
       tornero' e Sarah avra' un figlio". 15 Allora Sarah nego' dicendo:
       "Non ho riso". Ma egli disse: "Invece hai riso!"
       "Non e' vero!" Entrambi rosicavano nel nome del Signore. (GN
       21) 1 Zaph visito' Sarah come aveva detto, essendo medico. 2 Sarah
       concepi' e partori' un figlio a Simone, al tempo che Zaph gli aveva
       fissato. 3 Simone chiamo' Paolo il figlio che Sarah gli aveva partorito.
       5 Simone aveva cent'anni quando nacque suo figlio. 6 Sarah disse:
       "Motivo di riso gioioso mi ha dato Zaph: chiunque lo verra' a
       sapere ridera' di me. Rotfl".  (NDR: qui la spiegazione del
       nome Paolo, che significa "II Signore ha riso"). (GN 23) 2
       Sarah mori' nel paese di Canaan, e Simone venne a far lutto per Sarah. 3
       Poi Simone si alzo' e parlo' ai figli di Phut dicendo: 4 "Io sono
       straniero; datemi la proprieta' di una tomba in mezzo a voi". 5 I
       figli di Phut risposero a Simone: "Principe d'Alemah; seppellisci
       la tua salma nella migliore delle nostre tombe". 7 Simone si alzo',
       s'inchino' davanti al popolo del paese stando ben attento a chi gli
       stava dietro, Sodoma era un ricordo che gli bruciava ancora 8 e parlo'
       loro cosi': "Se piace a voi, intercedete per me presso Prosph,
       figlio di Phut, perche' mi ceda la grotta di Shilva". 10 Prosph
       stava seduto rosicando in mezzo ai figli di Puth; e Ludovico, l'Ittita,
       rispose a Simone in presenza dei figli di Phut: 11 "Belomo! Io ti
       do la grotta di Shilva; te ne faccio dono, in presenza dei figli del mio
       popolo; seppellisci la salma, dopo averla svuotata". 12 Allora
       Simone s'inchino' davanti a Ludovico, il quale ne profitto' subito 13 e,
       in presenza del popolo del paese, disse a Ludovico: 14 "Ti daro' il
       prezzo dovuto per la prestazione, accettalo, e io seppelliro' li' la
       salma". Ludovico rispose a Simone: 15 "Un pezzo di terreno di
       quattrocento sicli d'argento, che cos'e' tra me e te, in pegno d'amore?
       Svuota e seppellisci dunque la salma". 16 Simone diede ascolto a
       Ludovico: solo Prosph non concordo', ma su Ludovico non oso' mettere lingua.
       17 Cosi' la grotta di Shilva fu assicurata in proprieta' di Simone, in
       presenza dei figli di Phut. 19 Subito dopo, Simone seppelli' sua moglie
       Sarah nella grande grotta, nel paese di Canaan. 21 E dopo la morte di
       Simone, la proprieta' segui' ai discendenti di Simone, e il figlio Paolo
       uso' il sepolcro a sua dimora per tutti i secoli dei secoli. Amen
       (Redazione Tregatti)
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       racconti qualcosa ad un uomo, entra da un orecchio ed esce dall'altro.
       Se lo racconti ad una donna, entra da entrambe le orecchie ed esce dalla
       bocca. 
 
   
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   - Il
       lavoro e' una brutta cosa, tant'e' che si viene pagati per farlo. 
 
   
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   - Moretti,
       figlio ribelle di questa sinistra, dopo la sua uscita ha deciso che
       fara' un nuovo film. Ma a causa di problemi con la futura nuora non ha
       ancora deciso se intitolare il film: L'istanza del figlio o La stronza
       del figlio. 
 
   
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   - Un
       recente studio statistico ha rivelato un fatto allarmante: il 95% dei
       politici si dichiara ateo. A seguito di una analisi del campione, si e'
       scoperta la causa: risulta loro impossibile credere che dopo questa vita
       possa esisterne una migliore. 
 
   
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   - Oggi
       ho due notizie, una buona e una cattiva: la buona e' che Berlusconi ha
       l'AIDS e lascera' il governo. La cattiva e' che purtroppo ci ha fottuti
       tutti. 
 
   
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   - Pinocchio
       si accorse che era di legno la prima volta che si masturbo'. Prese
       fuoco. 
 
   
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   - Questa
       ossessione del suicidio mi sta uccidendo. 
 
   
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   - Una
       volta Naomi Campbell la chiamavano la Barbi Nera, ora la chiamano la
       Barbi Turica. 
 
   
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   - Essere
       grasso ha i suoi vantaggi. Per esempio, nessuno ti chiede di aiutarlo a
       sistemare il tetto. 
 
   
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   - Un
       naso non puo' misurare 12 pollici, sarebbe un piede. 
 
   
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   - Ci
       sono due parole che ti apriranno molte porte: Tirare e spingere. 
 
   
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   - Inserzione
       giornalistica: Uomo di buoni costumi cerca ragazza che glieli tolga. 
 
   
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   - L'uomo
       che non ha fortuna con le donne non sa la fortuna che ha. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'altra
       sera parlai sarcasticamente a mia moglie di quella statistica secondo cui
       gli uomini usano mediamente 15 mila parole al giorno, contro le 30 mila
       delle donne. Lei ci penso' un momento, poi mi rispose che le donne usano
       il doppio di parole degli uomini perche' devono sempre ripetere tutto
       cio' che dicono. E io, sovrapensiero: "Eh?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Fu
       allora che arrivo' tutta trafelata la bella addormentata, dicendo:
       "Scusatemi, mi si e' rotta la sveglia". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       tale, o un tizio, o chi cazzo volete voi, entro' in un negozio di
       antichita' e noto' su uno scaffale un topo d'oro. Incuriosito, chiese
       all'antiquario: "E questo topo d'oro a che serve? E' in
       vendita?". "Oh, si. E' frutto di una leggenda molto antica e
       la sua storia e' molto, molto lunga, tanto lunga e particolare che se
       compra il topo, la storia la deve comprare a parte". "Allora
       compro solo il topo. La storia non m'interessa". Cosi' fece, e
       usci' dal negozio col suo bel topo d'oro in mano. Mentre camminava,
       s'accorse che era inseguito da un numero sempre crescente di topi.
       Giunto a casa, ben presto questa si riempi' di tutti i topi del paese.
       Preoccupato, prese il topo d'oro, usci' e si diresse dall'antiquario,
       sempre seguito dalla lunga schiera di topi. A meta' strada, giunto sul
       ponte, getto' il topo d'oro nel fiume, e tutti i topi che lo seguivano
       si gettarono a loro volta nel fiume, affogando. Quando fu di nuovo nel
       negozio, l'antiquario gli si avvicino' e gli chiese: "E' venuto per
       acquistare la storia?". "No. Sono venuto a chiederle se per
       caso ha un avvocato d'oro". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       becchini stanno vestendo il cadavere di un uomo per la sepoltura.
       Impossibile non notare le dimensioni smisurate del membro del defunto.
       "Toni, vedi anche tu quello che vedo io?". "Si, Bepi, lo
       vedo...e' proprio come il mio". "Cosi' lungo?". "No,
       cosi' morto". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Si
       racconta che quando Paolo era ancora un bambino fosse molto, ma molto
       brutto. Quando lo portarono a casa, fu un trauma per tutti. Persino il
       cane si spavento' a morte e da allora si rifiuto' di entrare in casa,
       preferendo l'addiaccio. La prima volta che la madre porto' il pargolo in
       autobus, la persona che stava seduta a fianco guardo' il bimbo ed
       esclamo': "Mio dio, che brutto!" e si alzo' disgustato. Le
       persone vicine si comportarono alla stessa maniera, manifestando
       repulsione ad una vista tanto orrenda. Ad un certo punto (pare ieri)
       sali' un uomo, il quale con assoluta noncuranza si sedette a fianco
       della madre. Guardo' distrattamente il piccolo e non disse nulla.
       "Che persona gentile e sensibile" penso' la donna. Poi, con un
       gesto abitudinario l'uomo prese dalla tasca un'arancia, comincio' a
       sbucciarla, la mangio' ed educatamente mise le bucce nel fazzoletto. Si
       guardo' intorno, guardo' il bambino e domando' alla madre : "Scusi,
       il suo animaletto qui mangia le bucce?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       adultero della classe alta e' un playboy, della classe media e' un
       licenzioso, della classe bassa e' uno scostumato. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Cosa
       ci si puo' aspettare da un giorno che comincia con il doversi alzare?
       (Legge di Stankov) 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       sei sfigato, non cagare mai in un pagliaio: potresti pungerti il culo
       con un ago. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       danaro non fa la felicita'. La compra fatta. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Che
       cosa strana e' il pene: piu' si pompa, prima si sgonfia. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Papa',
       papa', la sordita' e' ereditaria?". "Come dici,
       figliolo?". "Eh, papa'?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       mercatini stanno volando. Improvvisamente, uno dei due mercati dice
       all'altro: "Hey, com'e' 'sta storia? I mercati non volano!".
       "Si, ma noi siamo supermercati". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       amici stanno conversando, quando all'improvviso uno dei due molla una
       portentosa scoreggia, lunga quasi un minuto. E l'amico interviene:
       "Caramba, Ciccio, sei proprio marcio... e che scoreggia lunga, non
       ne avevo mai sentita una cosi'...". "E meno male che non era
       anche larga, senno' sarei rimasto senza culo". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - VIKINGO.
       Navigante scandinavo orgoglioso di portare le sue corna. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Discorso
       virtuale tenuto da Mauroemme all'incontro di Bologna, con il grande Dr
       Zap, se solo fosse stato presente invece di andar per tope. Cari frateli
       e sorele...Ehm...Scusate, ho sbagliato foglio. 
 
       Cari amici convenuti, 
       E' con vero piacere che accolgo l'invito ad un breve discorso, seppur
       virtuale. Trev non si preoccupi, eventualmente glielo spiego dopo. Non
       vi nascondo anzitutto un certo disagio nell'esporre un'argomentazione
       si' tanto seria dinanzi ad un pubblico di tale bellezza, come direbbe
       Bocelli guardandosi attorno. Tuttavia, ritengo doveroso cogliere questa
       occasione faceta per sottolineare un pensiero molto serio, che finora
       non ha avuto il rilievo che merita. Un pensiero di profondo rispetto e
       gratitudine per un venerando personaggio che e' colonna portante di
       questo gnusgrup e per il quale - non neghiamolo - tutti noi nutriamo un
       inconscio e profondo rispetto, sia per la sua eta' avanzata sia per la
       sua notoria e storica competenza nel campo delle barzellette. E' lui
       infatti l'antesignano, il precursore, guida e maestro indiscusso, la
       mano destra del Biso, istituzione barzica fin dai tempi dell'antico
       Egitto, ispiratore del faraone Paolevis IV e dei suoi celebri scritti di
       Ihutiful, tuttora indecifrati. Lui entita' astratta e concreta presenza.
       Lui che del sesso conosce solo le barzellette. Pero' tutte. Lui cosi'
       vecchiardo, sempiterno monito per tutti gli umoristi postsumerici.
       L'uomo fatto barza, il verbo ridere fatto carne, il Paolo fatto e basta.
       Dinanzi a tanti variopinti umoristi quivi raccolti, quale occasione
       migliore per celebrarlo come merita, con profonda gratitudine e
       rispetto. Insomma, vi invito caldamente a gridare alto il suo nome,
       doniamogli un meritato evviva a perenne memoria; brindiamo insieme e
       gridiamo in coro tutta la nostra ammirazione, un grazie profondo e di
       cuore all'unico vero grande vecchio della barzelletta, che da sempre
       vigila attento su di noi: Tutti insieme...Per il Cucco...hip hip...  
   
   | 
 
 
  
  
   - "Eh,
       caro Lopezzone, quest'anno ho scopato il triplo dell'anno scorso".
       "Cazzo, Kappa, non puo' essere. L'anno scorso di scopate non ne hai
       fatte neanche una, niente". "Appunto, quest'anno invece niente
       di niente di niente". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       divorzio e' quando tua moglie decide di vivere con i tuoi soldi, ma
       senza di te. E' quando ti separi da tua moglie e ti sposi con un
       avvocato. Il divorzio e' il maggior problema dei nostri tempi, dopo il
       matrimonio. E' quando discutere con tua moglie e' diventata una cosa
       noiosa e chiamate due avvocati perche' animino un po' la discussione.
       Vita dopo la morte. E' quando la felicita' ti va a costare il doppio. E'
       il correttore ortografico della vita. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Differenza
       tra dissoluzione e soluzione. La dissoluzione e' mettere una donna in un
       bagno di acido solforico e che si dissolva. La soluzione e' metterle
       tutte. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Le
       donne sono come il ketchup: servono per dare gusto alla salsiccia. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Matematicamente,
       la donna puo' definirsi un insieme di curve e rette anatomiche capace di
       elevare il membro alla sua massima espressione. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - I
       quattro poteri dell'uomo: Da 25 a 35 anni: il potere sessuale. Da 35 a
       45: il potere economico. Da 45 a 60: il potere politico. Dopo i 60: il
       potere... orinare. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Cara,
       sei comoda in quel sedile?". "Si, amore, comodissima".
       "Davvero lo schienale non e' troppo duro?". "No, caro, e'
       perfetto". "E hai sufficiente posto per le gambe?".
       "Certo caro". "E non e' troppo inclinato in
       avanti?". "No, tesoro, e' perfetto". "Allora amore,
       ti spiacerebbe se ci scambiassimo di posto?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Non
       esistono donne brutte, solo bellezze rare. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Qual
       e' la formula dell'acqua benedetta? H Dio O. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - C'era
       un tizio con un pene cosi' grande, ma cosi' grande che aveva
       l'antepuzio, il prepuzio, il puzio e il postpuzio. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       difficile capire il recente incremento del prezzo delle sepolture,
       causato dell'aumento del costo della vita. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Anche
       IHU decise di partecipare al grande concorso internazionale di scoregge
       tenutosi a Romingen, in Germania. Il comitato incarico' tre dei suoi
       piu' validi esponenti del settore: Pirotti, Spatatlash e Max, i quali
       sbaragliarono il campo ritrovandosi tutti e tre in finale. Il primo a
       esibirsi fu Pirotti, il quale si mise il microfono nel culo e suono' un
       trascinante Rock&Roll, strappando un lungo applauso da parte del
       pubblico convenuto. Fu poi la volta di Spatatracchete che, per nulla
       intimorito dalla performance dell'amico avversario, si infilo' il
       microfono nel culo con evidente piacere e suono' l'inno italiano in
       versione politimbrica a quattro voci: una eccellente performance che
       fece letteralmente impazzire pubblico e giuria. Fu quindi la volta di
       Max, che sali' sul palco e disse: "Bene, coglioni, visto che questi
       cazzoni di partecipanti si sono preparati al meglio, ho preso la decisione
       di non partecipare piu' al concorso, giacche' non avrei alcuna
       possibilita' di vincere. Colgo pertanto l'occasione per fare i miei
       migliori auguri ai concorrenti e che vinca il migliore". La folla
       applaudi' a lungo e lui, visibilmente soddisfatto, si tolse il microfono
       dal culo. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Eh
       no, cara, piuttosto che scoparti me lo taglio. E ci gioco a golf. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       gay si incontrano. "Ciao caro. Uh, ma che caldo che fa, andiamo a
       succhiarci un gelato?". "Ehi, buona idea!". E si
       avviarono felici all'obitorio. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       giornalista di Tuttosport sta facendo il giro d'Italia per i campi di
       calcio minori, cercando notizie particolari e curiose da pubblicare. Un
       giorno giunge in uno sperduto paesino della barbagia e nota che tutti
       vanno allo stadio con la doppietta in spalla. Incuriosito, ne chiede il
       motivo al vicino di posto, anch'egli armato. Questi gli risponde che era
       ormai tradizione del pubblico festeggiare il gol della squadra di casa a
       colpi di doppietta in aria. Allora il giornalista insiste: "E
       quando segnano gli avversari?". E il vicino, seccamente: "Gli
       avversari? ...Mai successo". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       la Legge di Murphy puo' sbagliare, sbagliera'. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Solo
       gli adulti presentano problemi con gli strumenti a prova di bambino.
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       qualcosa e' finalmente andata bene, alla lunga sarebbe stato sicuramente
       meglio che fosse andata male.
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       stupidita' della tua azione e' direttamente proporzionale al numero di
       persone che ti stanno osservando. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       una organizzazione burocratica, tutti i burocrati ascenderanno nella
       catena di comando fino al raggiungimento del loro livello di massima
       incompetenza. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       pianoforte fu inventato affinche' i musicisti avessero un posto dove
       appoggiare la birra. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       prima cosa che chiede un arbitro italiano quando entra in una casa
       chiusa e': "Quant'e'?" La prima cosa che chiede invece un
       arbitro ecuadoregno e': "C'e' mia madre?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Al
       termine della contestata partita Italia - Corea, l'arbitro Moreno e i
       suoi collaboratori sono sotto la doccia. Ad un certo punto, l'arbitro si
       rivolge al vicino collaboratore: "Escucha, me puedes dar un poco de
       shampoo?". "Pero Moreno, sei rincojonitos? Porque no usi il
       tuyo?". "No puedo! En el mio esta' escrito: para capellos
       secos, y io ya me li sonos  bagnatos!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       tifoso coreano entra in un negozio di articoli sportivi. "Pel
       coltesia, vendete qui magliette della Colea?". "Celto! La
       vuole da giocatore, da poltiele o da albitlo?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Campionato
       universale di calcio. Anche quest'anno la finale vede di fronte Angeli
       contro Diavoli. Nel prepartita, i due allenatori si incontrano negli
       spogliatoi. Quello degli Angeli dice un po' borioso: "Non vi
       temiamo, noi abbiamo i migliori giocatori". "Oh, nemmeno noi:
       abbiamo tutti gli arbitri". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Sii
       stronzo, e qualcuno finalmente ti caghera'. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       cartomanti si incontrano. La prima: "Ehila' ciao, come sto?".
       L'altra: "Bene, grazie, e io?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       cosi' brutto, ma cosi' brutto che quando succhiava un limone, il limone assumeva
       un'espressione ripugnante. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       carabinieri sono seduti in uno scompartimento del treno, con il
       finestrino aperto. Ad un certo punto, uno dei due si strofina l'occhio
       con le dita: "Accidenti, mi dev'essere andato un carboncino
       nell'occhio". "Deficiente, questo e' un treno
       elettrico!". "Ah, allora forse era un volt". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - NAPOLI.
       Celebre citta' campana e pertanto campanilista, oziosamente adagiata
       sulla costa tirrenica, con un alto battacchio fumante (=> Vesuvio),
       al centro di una vasta area metropolitana e grande centro terziario. E
       cio' non e' affatto secondario, ma primario. Le circostanti colline del
       Vomero e Posillipo (=> specialita' pesce) oggi sono pressoche'
       totalmente cementificate, con eccezione dell'orticello di Oronzo detto
       O' Scugnizzo; ma pare che anch'egli voglia costruirci un garage abusivo
       per l'Ape. La cementificazione ha invaso anche gran parte delle
       depressioni crateriche (=> Campi Flegrei, Bilanci Comunali). A causa
       dell'aggravarsi delle condizioni ambientali dopo il sisma del 1980, la
       popolazione cittadina e' diminuita del 13% a vantaggio soprattutto dei
       centri dell'hinterland (=> Cordoba, Materazzi, Vieri). D'altra parte,
       i fondi della ricostruzione hanno favorito una notevole crescita
       economica locale, come ad esempio l'incremento di fatturato della
       Camorra snc, una locale impresa di costruzioni oggi specializzata in
       operazioni di borsa (=> scippi). Inutili gli sforzi delle recenti
       amministrazioni comunali per combattere la piaga dell'abusivismo
       edilizio, non e' facile trovare sufficiente uranio arricchito sul
       mercato. Sono tuttavia in corso radicali interventi di ristrutturazione
       urbanistica, con nuovi centri commerciali  e residenziali abusivi.
       Dal punto di vista industriale, rilevante l'esportazione dei prodotti
       tipici locali (=> assenteismo, disoccupazione). Molto avanzata nel
       campo delle ristrutturazioni (=> Bagnoli, Alfasud), carrozzerie,
       claxon, stendibiancheria, antifurto. Per contro, fallimentari esperienze
       industriali si sono avute nel campo degli accessori motoristici (caschi,
       cinture di sicurezza).  Molto sviluppato il commercio, notissimi i
       mercatini rionali, ove si puo' trovare di tutto, dalla nonna
       rincoglionita perdutasi tre giorni fa, ai mattoni imballati con cura,
       all'autoradio accidentalmente smarrita poche ore prima. Il turismo e'
       una preziosa fonte di ricchezza, molti sono i turisti che vi arrivano
       ricchi e ripartono spogli e a piedi. Principali attrazioni turistiche
       sono: Ferlaino e il Napoli Calcio, il traffico, Villa Maradona ed i suoi
       inebrianti profumi di coca, il Bassolino rosso e la Jervolino rosa, le
       pizzerie con la celebre mozzarella di bufala, che prende il nome dal
       fatto che e' prodotta col latte di mucca. Di probabile fondazione greca
       (=> Neopolis, ovvero Nuova Cera per scarpe), gli abitanti mostrarono
       subito un pessimo carattere entrando in lotta con etruschi, cartaginesi
       e sanniti, che non apprezzavano il rum sui babba'. Poi federata dai
       romani, da questi sviluppo' l'arte della politica e del lavora tu che
       magno io. Con gli ostrogoti e i bizantini ebbe importanza militare
       (=> O' Milite Ignoto). Venne poi conquistata dai normanni, ma fu una
       cotta passeggera e si lasciarono presto. Sede universitaria con Federico
       II, forgio' molti ingegneri, e grazie a dio rimase l'unica universita'
       nel sud per 7 secoli. Conobbe un periodo di poverta' e ristrettezze
       sotto il dominio di Carlo I d'Angio' Nalira, passando poi agli Asburgo
       di Spagna, i parenti della celebre cantante. Nel 1647 vi fu la celebre
       rivolta popolare di Masaniello, a seguito della legge sulla obbligatorieta'
       del casco. Nel 1656 per colpa di un gruppo di cuochi genovesi fu colpita
       da una grave epidemia di pesto. Passo' poi agli Asburgo di Vienna e
       quindi ai Borboni di Spagna (ancora i parenti della celebre cantante,
       che nel frattempo erano caduti in disgrazia), che la riconquistarono nel
       1815 dopo una breve parentesi francese (di Marat, per buonaparte). Dopo
       l'unita' d'Italia, ha risentito dei propri mali secolari rimasti
       irrisolti. Ma dopo anni di inezia, il governo Berlusconi pare deciso a
       risolvere la annosa "questione meridionale". Con un decreto,
       sequestrera' tutti i mortaretti e i fuochi d'artificio della citta' e li
       gettera' nel cratere del Vesuvio. Quelli che non ci staranno, verranno
       gettati nell'Etna. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       accertato che i funzionari statali lavorano di piu' il lunedi'. Ovvio.
       Devono staccare ben tre fogli dal calendario. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       stata una decisione saggia quella di lasciare l'alcool. Il problema e'
       che non ricordo dove. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Papa'
       papa', perche' la mamma lavora di notte?". "Sta' zitto e
       dormi, figlio di puttana". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       panini si incontrano. "Ciao. Vieni, ti presento una michetta".
       . "E io ti presento mia cugina Rosetta, di Roma".
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Comandante!
       Guardi quella spia accesa! Siamo rimasti senza combustibile! Mio Dio, ci
       sfracelliamo...Ahhh!! ...Ah, no, che scemo, e' la spia che indica che i
       passeggeri ci stanno ascoltando". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       un tunnel ferroviario c'era una scritta che diceva: "Dio non
       es....." 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Tra
       allenatori: "Che te ne pare di Del Piero?". "Beh, e' un
       giocatore molto promettente". "Davvero e' cosi' bravo?".
       "No, sono anni che promette di giocare bene". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Grave
       incidente sul lavoro: muore un illustre ginecologo. Sfiorando il
       grilletto, e' partito un colpo. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       ragione per sorridere. Ogni giorno, ogni sette minuti, qualcuno in una
       classe di aerobica si lesiona un muscolo. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Vogliamo
       le puttane al governo! Perche' con i figli finora non ci e' andata un
       granche' bene. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Cosa
       lanciare a un avvocato quando sta affogando? Il resto della famiglia. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       lato positivo di vivere in un piccolo paese e' che quando non sai quello
       che stai facendo, c'e' sicuramente qualcun altro che lo sa. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'amico
       migliore. Fino ad oggi pensavo che la peggiore frase che ti potesse dire
       una ragazza fosse: "Ti devo parlare...". Invece no, la
       peggiore e' "anch'io ti desidero... pero' solo come amico"
       Questo significa che per lei tu sei il piu' simpatico del mondo, il piu'
       bravo ad ascoltarla, il piu' vicino ai suoi sentimenti... pero' non
       uscira' con te ma con uno della peggiore risma, il cui unico scopo e'
       appunto la scopo. E cosi', quando rimarra' delusa delle intenzioni del
       compagno ti chiamera' per chiederti consiglio. E' come se tu andassi a
       cercar lavoro e ti dicessero: "Lei e' proprio la persona idonea per
       ricoprire quel posto, il piu' preparato, pero' non la assumiamo. Al suo
       posto abbiamo deciso di prendere un incompetente. E quando questo ci
       combinera' qualcosa, potremo chiamarla per toglierci dai guai?". Mi
       chiedo cosa ho fatto di male: siamo stati al cinema, abbiamo riso, siamo
       stati ore al bar a bere caffe'... a partire da quale caffe' siamo
       diventati amici? Dal quinto? Dal sesto? Cazzo, avvisami, no?  Un
       caffe' di meno e a quest'ora sarei a letto con lei. Per lei un amico e'
       come un Tampax: ci puoi andare in piscina, montare a cavallo, ballare...
       l'unica cosa che non puoi fare con lui e' avere rapporti sessuali. E poi
       pensi: se per una ragazza considerarti suo amico significa rovinare la
       tua vita sessuale, che fara' mai coi suoi nemici? Beninteso, mi pare una
       buona cosa essere suo amico, quello che non capisco e' perche' da amici
       non possiamo avere relazioni sessuali. Io credo che l'amicizia tra
       ragazzi e ragazze non esista, perche' se esistesse si saprebbe. Il fatto
       e' che quando lei ti dice che ti desidera solo come amico, per lei
       significa questo e punto. Pero' per te no. Per te significa che se una
       notte ti trovi in spiaggia, lei si ubriaca, c'e' la luna piena, si sono
       allineati i pianeti e un enorme meteorite minaccia la terra, allora ci
       provi. A questo aspiri, perche' non perdi mai la speranza. E se si
       dovesse incazzare con l'Oscar di turno? Magari si lasciano... quando lo
       fara' tu attacchi con la tecnica del "consolatore": "Non
       piangere, quell'Oscar e' una bestia... tu meriti di meglio...uno che ti
       capisca, che ti sia sempre vicino quando hai bisogno di lui... che non
       sia troppo bello perche' i belli sono presuntuosi... insomma uno come
       me!". Perlomeno, essendo amico, puoi seminare zizzania per
       eliminare la concorrenza. E' la tecnica del miserabile verme. Quando lei
       ti dice: "Ah, che bello che e' quel Tizio, vero?" 
       "Chi, Tizio? Si, bello... un po' strabico, no?" "No, non
       e' strabico, e' solo che ha uno sguardo molto sexy" "Beh, se
       e' per questo hai ragione... in effetti lo notai l'altro giorno, quando
       guardava Marta" "Ma non guardava lei, guardava me!!"
       "Lo vedi che e' strabico?". Il fatto e' che le ragazze
       ritengono di avere una relazione veramente superspeciale con un ragazzo
       quando possono dormire con lui nello stesso letto senza che accada
       nulla. Ma, dico io, superspeciale non lo sarebbe se accadesse qualcosa?
       Dopo una festa, ti fermi per aiutarla a sistemare, come fai sempre, e
       quando finisci di mettere a posto lei ti dice: "Uh, ma e' tardissimo!
       Perche' non ti fermi a dormire?" "E dove dormo?"
       "Beh, nel mio letto, no?" Ti tremano le gambe, e pensi: questa
       e' la mia notte, si sono allineati i pianeti. Presto pero' ti accorgi
       che non sono propriamente i pianeti quelli che si sono allineati,
       perche' lei, essendo amici e in tutta confidenza, rimane con la
       camicetta e mutandine, e tu vedendo tanto ben di dio pensi: Devo
       rimanere in mutandine, con l'allineamento di pianeti che mi ritrovo. E
       cosi' ti sistemi nel letto su un fianco, incrociando le ginocchia per
       dissimulare. Allora lei si ficca sotto le lenzuola, ti da' una pacca sul
       culo e ti dice: "A domani!" E si addormenta. Ma come fa ad
       addormentarsi cosi' in fretta? Ma come, neppure una misera preghierina,
       niente? E ti ritrovi a letto con la ragazza che ti piace. All'inizio non
       ti azzardi a muoverti, per non toccare nulla. Sai bene che se in quel
       momento si indicesse un concorso per l'uomo piu' attizzato del mondo
       vinceresti il primo premio. E che lunga la notte! Ti salgono alla mente
       una montagna di domande: "Toccarle la tetta con la spalla sara' un
       gesto da amico?" "E se fosse la tetta che tocca me?"
       Pero' dopo molte ore ti rimane in testa una sola domanda, sempre la
       stessa: "Ma saro' un coglione?" Non puoi credere che ti trovi
       nello stesso letto con lei e che non accada nulla. Speri sempre che in
       qualsiasi momento si giri e ti dica: "Vieni qui, tonto, hai
       sofferto abbastanza... fammi tua!". Invece no. Alle ragazze non
       sembra mai che tu abbia sofferto abbastanza. Eccome soffri!. Perche' hai
       tutto il sangue concentrato nello stesso posto. Si conoscono casi di
       ragazzi scoppiati. Pero' non termina li' la tua umiliazione. Alle sette
       del mattina suona il campanello della porta. "Ah, e' Oscar!"
       "Oscar? Ma non lo avevi mollato?" "Ah, si, ti raccontero'
       un'altra volta... ora ho fretta. A proposito, mi sono dimenticata di
       dirti che avrebbe portato il suo cane, perche' siccome andiamo in
       spiaggia, gli ho detto che il suo cane avrebbe potuto stare con te. Tu
       si che sei un caro amico!... Ma che faccia che hai... hai dormito
       bene?".  E li' ti trovi e resti con un palmo di naso e col
       cane che ti annusa il pisello, il miglior amico dell'uomo. Il cane,
       intendo. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       prete di campagna sta facendo la sua predica quando all'improvviso tutto
       comincia a tremare. Allora il prete dice: "L'Ave Maria" E
       tutti cominciano a pregare. Ma il terremoto continua, sempre piu' forte.
       Allora il prete dice: "Il rosario!" E la gente ricomincia a
       pregare. Il prete guarda il tetto e si accorge che alcune tavole di
       legno stanno per cadere. Allora grida: "Le tavole!" E la
       gente, sommessamente: "Uno per uno, uno; uno per due, due..." 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Colmo
       per un internauta: accedere al portale aprendo una finestra. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Papa',
       papa', perche' tutti mi chiamano bimbo peloso?". "Aaargh!
       Teresa, il cane mi ha parlato!!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Maschilista
       io? Maschilista e' Dio, che vi ha creato inferiori. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'estremita'
       piu' lunga della donna e' la scopa. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ho
       conosciuto un uomo cosi' meschino, ma cosi' meschino che confesso' alla moglie
       di essere sterile solo dopo che lei gli disse di essere incinta. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Sai,
       mio marito e' impotente al 100%". "Ah, beh, mio marito invece
       al 200%". "Ma come e' possibile?". "Stamattina si e'
       morso la lingua". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       coppia sta dormendo, quando all'improvviso s'ode un rumore. La donna si
       sveglia di soprassalto, scuote il compagno e gli dice: "Presto,
       scappa, e' arrivato mio marito!". L'uomo si alza ancora assonnato,
       raccoglie precipitosamente pantaloni e camicia, inforca la finestra e
       scappa. Dopo cinque minuti, l'uomo riappare alla finestra e si rivolge
       alla donna: "Stronza... ma se tuo marito sono io!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       comprovato che il caffe' bollente riduce di due terzi la potenza
       sessuale di un uomo. Prima gli brucia le dita e poi la lingua. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Due
       automobili si scontrano ad un incrocio. Scendono subito i due
       conducenti: "Io vengo da destra e c'ho la freccia!". "Io
       vengo da sinistra e c'ho la pistola!". "Vabbè...
       parliamone…" 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Per
       tutti sono Natascia, ma non e' il mio vero nome: in realta' mi chiamo'
       Aleksej Borodinov Penev. Quando nacqui, mia madre Lisavjeta voleva a
       tutti i costi una femmina che l'aiutasse coi lavori domestici, e invece
       ebbe un figlio maschio. Mio padre mi chiamo' Aleksej, ma per lei sono
       sempre stato Natascia. Questa ambiguita' ha da sempre segnato la mia
       vita. La mia era una famiglia povera ma dignitosa. Il babbo Vladimjr
       lavorava in una miniera di bauxite. Da bambino gli chiesi cosa fosse un
       travestito e lui mi rispose seccamente di chiederlo alla mamma. Siccome
       non volevo che conoscesse da altri la mia vera natura, un giorno decisi
       di dirglielo io stesso. Mi feci coraggio e gli dissi schiettamente:
       "Babbo, io sono gay". Ascolto' in silenzio, con quella sua
       tipica espressione dura, poi si sfilo' la cinghia dei pantaloni e mi possedette
       piu' volte. Era il suo modo per dimostrarmi il suo affetto, per farmi
       capire che infondo era soddisfatto di me. Molto soddisfatto. I miei
       compagni di scuola mi prendevano continuamente in giro, chiamandomi
       "Checca, checca", e io reagivo brutalmente prendendoli a
       borsettate. Finche' un giorno abbandonai la famiglia per seguire il mio
       destino. Mia madre pianse a lungo, da allora dovette riprendere i lavori
       domestici. Ma cio' che ricordo con maggiore pena fu mio padre, in piedi
       sull'uscio, che mi salutava e piangeva. Il pensiero che da quel momento
       avrebbe dovuto tornare a farsi quello sgorbio di sua moglie lo faceva
       disperare. Mori' pochi anni dopo, in miniera, per colpa del Grisu'.
       Grisu' era un minatore ucraino di due metri e passa, che lo pesto' a sangue
       dopo che mio padre gli aveva palpato il culo. Mia madre invece vive
       ancora ed e' molto orgogliosa di me. Col tempo, con lei ho sviluppato un
       rapporto molto intimo e cordiale. Ogni tanto le mando qualche regalo,
       frutto di questa distorta cultura capitalistica. Per esempio, tempo fa
       mi chiese di mandarle un libro. Io le spedii una copia del Kamasutra:
       visto che non sa leggere guardi almeno le figure. Poi una volta mi
       chiese qualcosa per passare le lunghe e fredde giornate della steppa
       russa.  Io le mandai un vibratore, di quelli elettrici a batteria.
       Un mese dopo ricevetti una sua lettera con una scrittura tremolante,
       nella quale mi chiedeva come cazzo si facesse a spegnerlo. Eh, li' il
       capitalismo non e' ancora arrivato, con tutti i suoi maledetti ON e OFF.
       Ma il momento piu' importante per me fu quando andai a Casablanca per
       l'operazione. Ricordo che ero molto emozionato. Mi chiesero come volessi
       la vagina, e da buon russo purosangue antimperialista convinto non la
       volli usa. Al massimo seminova. Quando mi risvegliai dopo l'operazione
       mi sentii piu' leggero, mi avevano proprio tolto un peso. Il chirurgo
       era bravo ma gli assistenti erano un po' disattenti, difatti mi fecero
       cadere le palle. E la strana sensazione di risvegliarsi col mio bel seno
       nuovo di zecca?  Avevo chiesto che stesse in una coppa di
       champagne, ma da quelle parti non e' una merce molto conosciuta, cosi'
       adesso sta in una scodellina di kuskus. Una volta diventato donna,
       all'inizio non cuccavo molto, anzi per niente, e non capivo perche'. Mi
       ritenevo molto sexy con i miei lunghi e fluenti capelli neri, la mia
       maglietta corta ed attillata, la mia gonna cortissima, le mie
       lunghissime gambe ben tornite ed avvolte dalla morbida seta delle calze
       francesi. Come di solito accade, fu una coincidenza a determinare la
       svolta. Un passante si fermo' e mi consiglio' di tagliarmi i folti baffi
       neri. Fu un'illuminazione. Ho pochi amici, ma molto cari. Uno fa il
       trans a Los Angeles, un trans pacifico. L'altro fa il trans a New York,
       praticamente un trans atlantico. Fa il traduttore, e' molto bravo, anche
       se un po' lento, lo chiamano Miss Trans late. Avrei potuto transferirmi
       anch'io, ma ammetto che adoro l'Italia. Dopo il resto del mondo, e' la
       mia seconda patria. Qui il capitalismo e' diverso, non e' esasperato
       come in America. Qui c'e' ancora spazio per i veri valori, come l'amore,
       la solidarieta'. Mi hanno detto che qui i politici amano i cittadini,
       ovvero fanno spesso l'amore con loro, e quando poi devono pagare non
       danno valore al capitale in se' ma al valore intrinseco della
       solidarieta'. Una volta conobbi un ricco industriale, il quale mi disse
       che qui ogni lavoratore inizia quando gli pare, lavora poco e finisce
       quando gli pare. Mica come in Russia, dico io, che sono sempre tutti
       puntuali e lavorano sodo. Ma qui i lavoratori sono tutti comunisti, mi
       rispose lui. Si, mi piace questo posto. Il passaggio da gay a donna e'
       stato un passo importante. Lo consiglio. Ora sono piu' me stessa, piu'
       completa, anche se non potro' mai realizzare il mio sogno di maternita'.
       Ma un giorno, chissa'... trovero' un buon marito, magari adotteremo un
       figlio... lo chiamero' Lisavjeta, come mia madre. Intanto pero' mi
       guadagno da vivere onestamente sulla strada, come tante mie colleghe.
       Per questo sono certa che mio figlio un giorno sara' un grande politico.
       Adoro gli uomini, la loro rudezza, la loro forza, il loro calore, e il
       mio lavoro lo faccio volentieri. Vivo il mio trans trans quotidiano con
       molta dignità. Nell'ambiente mi hanno soprannominato "la trans
       siberiana". Non mi dispiace, e' un modo per ricordare le mie
       orgogliose origini, di cui vado fiero. E poi qui posso lottare per un
       mondo migliore, anticonsumistico, un mondo uguale per tutti, dove tutti
       possano avere pari opportunita', dove l'unica vera merce di scambio sia
       l'amore. Come piu' o meno gia' accade da decenni nelle mie fredde
       sconfinate terre d'origine, dove non hanno mai visto un rublo. Ora
       scusate ma devo andare, ho lasciato il bmw in doppia fila. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       difficile spiegare in poche righe il concetto di globalizzazione. Forse
       ci puo' venire in aiuto un esempio riguardante la principessa Diana. Era
       una principessa britannica con fidanzato egiziano che usava un cellulare
       svedese e che ha avuto un incidente in un tunnel francese con un'auto
       tedesca e motore olandese, guidata da un autista belga ingozzato di
       whisky scozzese. Li seguiva un paparazzo svizzero su una moto
       giapponese. Ebbe i primi soccorsi da un medico russo con assistente
       filippino, che fecero uso di medicinali olandesi... Questo articolo e'
       stato tradotto dall'inglese da un italoamericano, ed ora lo sta leggendo
       un cazzone fannullone italiano che non ha nient'altro di meglio da fare.
       E' chiaro ora cos'e' la globalizzazione?
 
   
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   - Durante
       un processo, il giudice avverte: "Silenzio! Vi avverto che il
       prossimo che osa dire <abbasso il giudice> lo sbatto fuori
       immediatamente!". "Abbasso il giudice!" S'udi'
       nuovamente. "L'avvertimento non riguardava lei, imputato". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Qualche
       anno fa dovevo chiamare un'amica e digitai il suo numero sul mio
       cellulare. Mi rispose la voce di un uomo. Tranquillamente ed
       educatamente, gli dissi: "Buonasera, Mi chiamo Peppino Rosiconi,
       posso parlare con Lorena, per favore?" L'uomo brontolo' e
       riattacco' violentemente. Verificai il numero e mi resi conto che avevo
       erroneamente scambiato le ultime due cifre. Dopo aver parlato con
       l'amica, ricomposi volutamente il numero sbagliato e dall'altro capo
       dell'apparecchio mi rispose lo stesso tale di prima. Gli gridai:
       "Coglione di merda!" e riattaccai. Annotai il numero e la
       frase. Ogni due settimane, quando ero particolarmente arrabbiato con i
       miei clienti o dopo un pessimo giorno di lavoro, lo chiamavo. Il tale
       rispondeva ed io gli gridavo: "Coglione di merda!" poi
       riattaccavo. Questo mi riappacificava con me stesso. Poi un pensiero mi
       preoccupo': la Telecom aveva introdotto il sistema di identificazione
       del numero chiamante. Rattristato, pensai che avrei dovuto smettere di
       chiamare il mio coglione di merda, ma mi sovvenne un'idea. Lo chiamai da
       un telefono pubblico alterando la voce, e gli dissi: "Buonasera,
       signore, sono della compagnia dei telefoni. Lei ha gia' dimestichezza
       col nuovo sistema di identificazione di chiamata?" Lui mi rispose:
       "No, non ne ho la piu' pallida idea". Riattaccai
       immediatamente. Presi il mio cellulare e lo tornai a chiamare:
       "Questo perche' lei e' un coglione di merda!" e riattaccai.
       Ero felice come non mai. Seguitate a leggere, che ora viene la parte
       interessante. 
 
       Una vecchietta stava tardando ad uscire dal parcheggio di un centro
       commerciale, ed io stavo pazientemente aspettando per parcheggiare al
       suo posto. Quando la vecchietta parti', un fuoristrada Mitsubishi nero
       che arrivava dalla direzione contraria mi attraverso' la strada e
       parcheggio' davanti a me. Gli gridai: "Ehi, stronzo, questo non si
       fa! Io stavo aspettando questo posto da un pezzo!" Il tizio nonmi
       cago' neppure. Scese dall'auto e si diresse verso il centro commerciale.
       Pensai per un momento alla grande quantita' di coglioni di merda che ci
       sono al mondo, quando notai un cartello appeso al parabrezza posteriore.
       Diceva: "Vendesi". Annotai il numero di telefono e me ne andai
       a parcheggiare lontano, purtroppo. Una settimana piu' tardi, dopo un
       durissimo giorno di lavoro, feci la mia solita chiamata al coglione di
       merda, ma non mi rispose. Allora mi ricordai del tale della Mitsubishi
       nera, e lo chiamai. Mi rispose subito. Gli chiesi cortesemente:
       "Lei ha in vendita una Mitsubishi nera?" "Si"
       "Mi puo' dire dove posso venire a vedere l'auto?" "Si,
       certo, in Via Vivaldi 37. Vivo in una casa gialla ed il fuoristrada e'
       parcheggiato sul vialetto." "Grazie. Mi scusi, ma lei come si
       chiama?" "Daniele Culetto" "A che ora la posso
       trovare, signor Culetto?" "Sono in casa tutte le sere dopo le
       sei" "Senta, signor Culetto, le posso dire una cosa in tutta
       confidenza?" "Certamente!" "Lei e' un coglione di
       merda!" E naturalmente riattaccai. Cosi' avevo due coglioni di
       merda con cui potermi sfogare nei momenti di tensione. Poi le cose
       andarono meglio. In quel periodo cominciavo a sentirmi veramente bene.
       Avevo buoni affari fra le mani, vendevo e guadagnavo molto. A volte
       passavo davanti al coglione della Mitsubishi, e godevo nel vedere il
       fuoristrada ancora li' parcheggiato e invenduto. Ormai non lo chiamavo
       piu' da un pezzo. Inoltre, sempre piu' gente stava installando l'identificatore
       di chiamate. Cosi' decisi di dare alla situazione il colpo definitivo. E
       assoluto. Erano le sei del pomeriggio. Prima chiamai il coglione di
       merda No. 1. L'uomo, con la sua voce educata di sempre disse:
       "Pronto?" Stavolta gli parlai con calma: "Come stai,
       coglione di merda?" e aspettai senza riattaccare. Il coglione di
       merda disse: "Sei ancora li'?" Io gli risposi di si, e lui
       incomincio' a gridare esasperato, finche' mi disse: "Senti,
       disgraziato, smetti una buona volta di chiamarmi!" Io naturalmente
       gli risposi fermamente di no. Allora lui mi chiese: "Come ti
       chiami, fetente disgraziato?" Gli risposi: "Daniele Culetto,
       vivo in via Vivaldi 37. E' una casa gialla, e ho un fuoristrada
       Mitsubishi nero parcheggiato nel vialetto, con un cartello Vendesi."
       "Mo' prendo la mia macchina e ti vengo immediatamente a trovare,
       Signor Culetto. E ti faccio una cresta che neanche te la immagini. Sono
       un pugile in attivita'" "Ah, si? Ma guarda... sto tremando,
       coglione di merda!" e riattaccai.  Subito dopo, chiamai il
       coglione di merda No. 2. "Pronto?" "Ehila', coglione di
       merda!" e aspettai in linea. "Maledetto bastardo... se un
       giorno scopro chi sei..." Lo interruppi: "E perche' mai
       vorresti incontrarmi, coglione di merda?" "Per spaccarti la
       faccia, imbecille!" "Se e' per questo, non ti devi disturbare,
       coglione di merda! Prendo la mia auto e sono da te in pochi minuti"
       E riattaccai. Quindi, chiamai i carabinieri: "Per favore, mandate
       rinforzi. I miei vicini omosessuali del numero 37 di via Vivaldi si
       vanno ad ammazzare di botte! Uno ha scoperto il compagno fra le braccia
       di un altro uomo. E' uno scandalo!" Riattaccai. Quindi chiamai il
       cronista di una tivu' locale e gli raccontai la stessa storia. Salii in
       auto e mi diressi in via Vivaldi 37 per non perdermi lo spettacolo. Fu
       tremendo. Tremendo ed emozionante. Due coglioni di merda che si
       pestavano a sangue, davanti a due pattuglie dei carabinieri e una
       stazione mobile della tivu' che trasmetteva l'evento in diretta. Ho
       ancora la videocassetta. Quando mi sento un po' depresso la guardo e mi
       distendo dalle risate. E' stata una delle migliori esperienze della mia
       vita.  
   
   | 
 
 
  
  
   - Staremo
       sempre a fianco del governo Berlusconi, perche' se stiamo davanti ci
       fotte, se stiamo dietro ci caga. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       paese dove abito e' cosi' vecchio, ma cosi' vecchio, che i semafori sono
       in bianco e nero. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Hanno
       regalato una radio AM a Bush. Ha scoperto solo dopo due settimane che si
       poteva ascoltare anche il pomeriggio. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ho
       visto un tale con due pomodori nelle orecchie. Ascoltava la salsa. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Elenco
       dei libri Mondadori meno venduti del 2001:
 
       Il segreto della mia intelligenza, di Valeria Marini. 
       I vantaggi di Windows 98. 
       Guida alle democrazie arabe. 
       Unix facile. 
       Controllo di centrali nucleari con Windows 95. 
       Le grandi bellezze britanniche. 
       100 anni di umorismo tedesco. 
       Enciclopedia del carabiniere. 
       Tecniche di memorizzazione avanzata,  di R. Reagan. 
       Tutto quello che l'uomo sa delle donne. 
       Tutto cio' che le donne sanno di qualsiasi cosa. 
       Guida dell'avvocato onesto. 
       La mia visione del mondo, di Stevie Wonder. 
       Il futuro del mio paese, di S. Berlusconi. 
       Guida ad un appuntamento romantico, di M. Tyson. 
       La seduzione della voce, di R. Bindi. 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       vocabolario italiano e' maschilista. Alcuni altri esempi:
 
       Patrimonio: Insieme di beni 
       Matrimonio: Insieme di mali 
       Eroe: Idolo 
       Eroina: Droga 
       Uomo ambizioso: Uomo con obiettivi 
       Donna ambiziosa: Interessata, arpia, sanguisuga 
       Cane: Il miglior amico dell'uomo 
       Cagna: Disgraziata, vile 
       Uomo audace: Coraggioso, valente 
       Donna audace: Insolente, maleducata 
       Scapolo: Intelligente, abile, scaltro 
       Zitella: Chiaccherona, brutta, odiosa 
       Maschilista: Uomo macho 
       Femminista: Lesbica 
       Dongiovanni: Uomo in tutti i sensi 
       Donnagiovanna: La donna delle pulizie 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       primo anno del fidanzato.
 
       - Primo mese: Non si siede, a meno che non glielo chiedano. Non accetta
       caffe', men che meno accetta di fermarsi a cena. Tutta va bene, dice
       sempre "per favore" e "grazie". Cerca di farsi amico
       l'insopportabile pechinese. 
       - Secondo mese: Si siede per iniziativa propria, prende un caffe' pero'
       non accetta di fermarsi a cena. Per la prima volta occupa il bagno per
       pisciare. Accarezza il pechinese. 
       - Terzo mese: Pranza a casa della fidanzata, prende un whisky con il
       suocero, apre il frigorifero da solo e fissa il culo della cognata. 
       - Quarto mese: Si sdraia sul sofa' e poggia i piedi sul tavolino. Va al
       bagno direttamente a cagare, rutta di fronte alla fidanzata e comincia
       ad esprimere liberamente le sue opinioni. 
       - Quinto mese: Entra senza essere invitato, si serve da mangiare da
       solo, si pulisce la bocca con la tovaglia e si scopa la fidanzata sul
       sofa'. Chiede in prestito le mutande al cognato. 
       - Sesto mese: Pranza e cena a casa dei suoceri, chiede in prestito
       l'auto al suocero, scoreggia liberamente davanti alla fidanzata, senza
       nessuna vergogna, e mostra i denti cariati alla suocera. 
       - Settimo mese: Dorme con la fidanzata nei fine settimana. Il mattino si
       fa la doccia per primo. Durante la cena si sistema le palle e continua a
       mangiare. 
       - Ottavo mese: Protesta con la suocera per il pranzo, piscia con la
       porta del bagno aperta, si scaccola il naso in pubblico con il
       fazzoletto, palpa il culo alla cognata. 
       - Nono mese: Caga e non tira la catena. Da' una pedata al pechinese. Si
       scopa la fidanzata nel letto della suocera e si pulisce nelle tende. 
       - Decimo mese: Passa piu' tempo nella casa della suocera che nella
       propria, tratta la fidanzata come una serva e chiede soldi in prestito
       al suocero (senza restituirli). Incidenta l'auto del suocero. 
       - Undicesimo mese: Discute animatamente con tutti i familiari della
       fidanzata, rida' un calcione al pechinese, insulta la suocera, prende il
       cognato per le palle, si scopa la cognata. 
       - Dodicesimo mese: Lui decide di lasciare la fidanzata, perche' non ne
       sopporta piu' la famiglia.  
   
   | 
 
 
  
  
   - Come
       si cambia una lampadina in una impresa pubblica: Anzitutto si cerca
       l'incaricato per il cambio della lampadina, pero' siccome non c'e' mai,
       il suo ufficio e' regolarmente chiuso a chiave, per cui si deve andare a
       cercarlo a casa. Trovatolo, riferisce che nei giorni in cui non lavora
       lascia la chiave a Giovannino, l'uomo delle pulizie. Pero' questo
       Giovannino e' uno furbo, si porta a casa le lampadine e le rivende. A
       questo punto gli impiegati esasperati, per non restare al buio, tolgono
       una lampadina dallo scantinato, la montano nell'ufficio e si chiude il
       discorso. Ma quando Giovannino scende nello scantinato si ferisce la
       spalla a causa del buio, per cui l'impresa pubblica e' costretta a
       pagargli un indennizzo milionario per danni alla sua integrita' dovuti a
       mancanza di sicurezza.
 
       Come si cambia una lampadina in una grossa impresa privata: Serve
       un'impresa di consulenza che determini il modo piu' economico e
       funzionale per cambiare la lampadina. Questa impresa contatta un
       battaglione di esperti in lampadine, dopodiche' determinera' che una
       impresa esterna di manutenzione tecnica si faccia carico del cambio di
       lampadina, per ridurre i costi. La direzione e' felice, come l'impresa
       di manutenzione, giacche' hanno ora installato un sistema di illuminazione
       che solo i paesi tecnologicamente avanzati hanno. 
       Come si cambia una lampadina al Palazzo del governo: Il ministro
       protempore per l'energia emette un appalto per trovare un'impresa
       efficiente in grado di cambiare una lampadina in modo rapido, professionale
       ed economico. Casualmente, viene scelta l'impresa gestita dal cugino del
       ministro, la quale importa lampadine a basso costo da un paese sperduto
       dell'estremo oriente. Dopo qualche milione speso, nasce il problema che
       l'impresa fabbricante e' fallita, e purtroppo tutti i supporti filettati
       sono stati gia' sostituiti.  A questo punto, non e' piu' possibile
       sostituire le lampadine e pertanto non vengono cambiate ma rimontate
       provvisoriamente con delle piastrine di rame. Dopo qualche mese, le piastrine
       provocano un corto circuito che brucia tutto il sistema di
       illuminazione. In seguito al disastro, viene contattata un'impresa belga
       che risolve il problema sostituendo tutto il sistema, con un costo dieci
       volte superiore al precedente. Siccome pero' la gente se ne dimentica
       presto, il Presidente del Consiglio inaugura la nuova centrale di cambio
       di lampadine con il re del Belgio, affermando che con cio' abbiamo
       progredito come paese.  
   
   | 
 
 
  
  
   - Pompei.
       La guida con un gruppo di turisti al seguito: "Vedete queste mura?
       Ebbene, c'era una volta...". "Ma che cazzo, mica siamo qui per
       sentire le favole!". "Macche' favole! C'era una volta che
       reggeva il tetto, ma come potete vedere e' crollata". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Cameriere,
       per favore, le dispiace togliere il dito dalla mia bistecca?".
       "Va bene, va bene, pero' non mi dia la colpa se torna a
       cadere". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ogni
       volta che mi collego e' un turbinìo di violini, viole, faluti, corni...
       no corni no. Una musica celestiale s'eleva dal pc, una sinfonia mi
       avvolge. E la finestra sul video infatti avverte: Composizione in corso.
       
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ieri
       ho telefonato a un negozio di sanitari. Era occupato. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Evita
       gli incidenti sulle strade. Guida sui marciapiedi. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Dislessici
       di tutto il mondo, utinevi! 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       vecchio detto dice: Occhio non vede, piede che pesta merda. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Amatevi
       gli uni sugli altri. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       naso di un inglese non puo' essere lungo 12 pollici, perche' senno'
       sarebbe un piede. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       talmente vecchio che invece di portarlo la cicogna pare l'abbia portato
       uno pterodattilo. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       moscerino dice alla mamma: "Mamma, oggi vorrei andare a
       teatro". "Va bene, figliolo, pero' stai attento agli
       applausi". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       coppia sta facendo l'amore e lui le dice: "Muoviti un poco, sorda
       schifosa!". "Si', anch'io ti voglio, amore". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       gente oggi legge sempre sempre meno. L'ho sentito alla tivu'. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ad
       una conferenza: "Per favore, potrebbe ripetere quello che ha detto
       dopo "Ascoltate con attenzione"? 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       un tipo talmente povero che per consolarsi e sentire il gusto della
       carne si mordeva la lingua. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Dottore,
       vedo elefanti azzurri da tutte le parti!". "Uhm... ha gia'
       visto uno psicologo?". "No, le ho detto che vedo solo elefanti
       azzurri". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       canguro, un avvocato e Ronaldo hanno una cosa in comune: tutti e tre
       somigliano a topi giganti. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Pippo,
       muoviti, vai a bagnare il giardino". "Ma Maria, sta
       piovendo...". "E allora? prendi l'ombrello, no?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Vuoi
       sapere qual e' la posizione adeguata per fare un figlio brutto? Chiedilo
       a tua madre. (Su un SMS)
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       molto tardi e fuori diluviava. La madre della ragazza osservo' il
       ragazzo sulla soglia, pronto a tuffarsi nella bufera per tornarsene a casa.
       Colta da compassione, lo fermo' e gli disse che per quella sera avrebbe
       potuto dormire li'. Ma attenzione, niente strane idee: sarebbe andato
       nella camera piu' lontana da quella della fidanzata, a scanso di
       equivoci. Piu' precisamente avrebbe dormito nella stanza del fratellino
       di pochi mesi, che dormiva placidamente nella sua culla. In piena notte,
       il ragazzo venne preso da un incontenibile desiderio di pisciare. Ma non
       poteva andare in bagno, penso', perche' questo era accanto alla camera
       della ragazza, e se lo avessero scoperto a vagare di notte per la casa,
       i genitori avrebbero pensato che voleva fare il furbo. Cosi' ebbe
       un'idea folgorante. Tolse il bimbo dalla culla e lo poso' sul suo letto,
       poi piscio' soddisfatto dentro la culla. Cosi' tutti avrebbero pensato
       che il bambino aveva fatto la pipi' e non avrebbero dato peso alla cosa.
       Terminato lo sfogo fisico, si complimento' con se stesso per la
       brillante idea, riprese il bambino, lo ricolloco' nella sua culla
       e...sorpresa: il bebe' aveva fatto una tremenda cagata nel suo letto. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Di
       chi e' questa boccuccia?". "Boh, non so...". "E di
       chi sono questi begli occhietti azzurri?". "Non ho idea".
       E questa gelida manina, di chi e'?". "Non ne ho la piu'
       pallida idea". "Infermiera! La verita' e' che questo obitorio
       e' un vero disastro!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       uomo conosce una bellissima donna e decide di sposarla subito, in quel
       preciso momento. Lei ha dapprima una timida reazione: "Ma come, non
       sappiamo nulla l'una dell'altro". "Non c'e' problema, ci
       conosceremo lungo la marcia". Si accordano, si sposano e vanno in
       luna di miele in un lussuoso albergo. Il mattino dopo, si stendono a
       prendere il sole sul bordo della piscina. Poi lui sale sul trampolino di
       10 metri ed esegue una perfetta dimostrazione di tutti gli stili di
       tuffi. Poi risale e si risiede accanto alla donna, che esclama sorpresa:
       "Incredibile! Sei bravissimo". "Sai, sono stato campione
       olimpico di tuffi. Te l'ho detto che ci saremmo conosciuti lungo la
       marcia". Allora lei si alza, entra in piscina e comincia a nuotare
       a lungo. Dopo trenta vasche, risale e si siede accanto al marito.
       "Pero'! Sei stata campionessa olimpica di nuoto?". "No,
       puttana a domicilio, a Venezia". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       vita e' bella. Anche il busto non e' male. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Gli
       animali della foresta sono annoiati, non succede mai nulla. Allora per
       passare il tempo decidono di organizzare una gara di barzellette. Per
       evitare i noiosi principianti, inseriscono una clausola crudele: il
       giudice unico sara' la tartaruga. Se la tartaruga non ridera' il
       concorrente sara' decapitato. La scimmia e' il primo coraggioso
       concorrente, e racconta una barzelletta sulle monache che fa ridere a
       crepapelle tutti i convenuti, meno la tartaruga. E la decapitano. Poi e'
       la volta del leone, che racconta una barza sugli ubriachi. Di nuovo,
       tutti ridono tranne la tartaruga e il leone perde la testa. Poi arriva
       l'elefante. Quando arriva a meta' della barza, si sente la tartaruga che
       inizia a ridere a crepapelle mentre grida: "Hahahaha, quella delle monache
       era bellissima". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Durante
       un'esternazione, pare che Berlusconi abbia detto che non c'e' poi tanto
       da lamentarsi, perche tutto sommato in Italia stanno male solo sei
       persone. Io, tu, egli, noi, voi, essi. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       brutto di essere eschimese e' che passi una notte con la tua fidanzata e
       il giorno dopo te la ritrovi in cinta di sei mesi. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       vuoi essere positivo, perdi un elettrone. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Mia
       suocera un giorno si trovo' faccia a faccia col diavolo, questo prese un
       crocifisso e le grido': "Vade retro, Satana!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ci
       sono tre tipi di negri: i negri di pelle, i negri di anima e i negri di
       merda. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - C'era
       una chiesa cosi' ricca che le ostie le servivano col pate'. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - C'era
       un paesello cosi' piccolo, ma cosi' piccolo che invece di una casa di
       appuntamenti aveva una casa di seghe. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - C'era
       un tale cosi' pigro, ma cosi' pigro che invece di fare l'amore lo
       comprava gia' fatto. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Dalla
       prima lettera di San Drilevi ai Pippaioli. In quel tempo, Berlu' di
       Arcoreth si stava preparando alla Pasqua e aveva organizzato una grande
       festa. Tutti avevano aderito tranne Agnelli, che in quel periodo, si sa,
       non esce mai di casa. Berlu' era gia' stato crocifisso una volta nel 94,
       ma era miracolosamente risorto. Ora non si sarebbe fatto fregare, si
       disse. E guardo' accigliato Bossi, relegato in un angolo a grattarsi i
       Maroni, contando in silenzio i trenta miliardi di denari. Ma un altro
       pensiero assillava Berlu' in quei giorni: l'ultima volta, aveva
       trasformato l'acqua in vino, grazie all'aiuto di Buttiglione, ma ora
       avrebbe dovuto stupire il mondo con un miracolo ancor piu' sorprendente.
       Allora si levo' e si rivolse ai suoi discepoli, dicendo: "Mi consenta,
       in verita' vi dico: Io sconfiggero' la poverta'". Letta, il suo
       discepolo preferito, scosse il capo, che si irrito' e gli diede uno
       scappellotto; Letta non ci fece caso, quindi gli disse fra i denti:
       "Ughn upmgn umpfh iumngh...". Poi si sistemo' la dentiera e
       riprese: "Dicevo, mio amato Berlu', e' semplice, basta che
       distribuisci parte dei tuoi capitali al popolo italiano. In breve, tutta
       la nazione diverrebbe piu' ricca della Svizzarea". Berlu' si
       guardo' attorno e noto' lo sguardo di approvazione dei suoi discepoli.
       Allora si incazzo' e disse: "Io sono il Signore Dio tuo! Mica so'
       scemo". Poi riflette' qualche minuto e chiese a tutti i convenuti
       di pregarlo. Tutti obbedirono e cominciarono a dirgli: "Per favore,
       per favore, pensa a un miracolo. Amen". Berlu' scosse a sua volta
       il capo, il quale non apprezzo' e lo colpi' con un fulmine. Non e' poi
       cosi' raro che un fulmine ti colpisca in casa, a Gino Paoli per esempio
       era capitato, lui che aveva il cielo nella stanza. Il fulmine gli
       vaporizzo' la spillina della P2 e lui ebbe un gesto di irritazione, a
       causa delle emorroidi. Allora alzo' le braccia al cielo nella stanza e
       disse: "Io sono l'unto da me stesso, mi consenta, chi mi ama mi
       segua. Io sono l'unica via, piazza e autostrada. Io dico: daro' un lavoro
       a tutti!". Ma Letta intervenne ancora, lo prese per un braccio e
       gli bisbiglio' all'orecchio: "Psi...psi...psi...". "No,
       mio discepolo prediletto..." disse Berlu' "...queste sono cose
       passate, errori di gioventu'. Anche i miracoli possono fare ben
       poco". Allora Letta sbuffo' e alzo' il tono della voce:
       "Berlu', dicevo, non funziona, non puoi dare un lavoro a tutti, va
       a finire che al sud ti fanno un culo cosi'". Fece una pausa, si
       guardo' attorno e riprese: "Senza contare che passeresti per uno
       sporco capitalista sfruttatore, facendo il gioco delle sinistre".
       Allora Berlu' si gratto' la capa e disse: "E' cosa buona e
       giusta" e si chiuse in se stesso, senza proferire parola fino
       all'ora di cena. Si era talmente chiuso in se' stesso che il portiere
       aveva messo un cartello: chiuso per lutto, e i cinesi passavano davanti
       e luttavano e scoleggiavano. Venne dunque l'ora della cena, e tutti
       attendevano l'ora del discorso. E c'erano proprio tutti, D'Alema, Fini,
       Bertinotti, Fassino, Rutelli, Ciampi... quando ce sta' da magna' nun
       manca mai nessuno. La cena inizio' e tutti magnavano e bevevano a piu'
       non posso, temendo che questa volta trasformasse il vino in olio di
       ricino, o le aragoste in scatolette di tonno, o ancora che facesse il
       miracolo di far pagar il conto di tasca loro. Siccome era un tipo
       democratico, Berlu' aveva obbligato ognuno dei partecipanti a fare una
       proposta per migliorare l'Italia. Inizio' Ciampi, che propose di
       aumentare lo stipendio dei parlamentari, affinche' tutti i politici si
       sentissero piu' motivati a  lavorare per il bene della nazione, e
       tutti applaudirono la neutralita' del presidente. Poi si alzo' Rutelli,
       che propose di abolire il vecchio concetto di destra - sinistra, di
       travalicare i tempi e dare inizio ad una nuova era: l'era del centro e
       della periferia. Fu poi la volta di Bossi, che per incrementare il
       lavoro nel mezzogiorno propose di creare nuove piantagioni di cotone.
       Intervenne anche Pirotti, che come si sa e' un apprezzato servitore del
       palazzo, ma prima che dicesse MinKia i compari infuriati gli strapparono
       l'account e glielo buttarono nell'Etna, che erutto' con un BURP. In
       questo periodo l'Etna e' abbastanza pulito, perche' si lava. Berlu' si
       alzo',  dopo che Casini gli aveva lavato i piedi. Cosa gli avesse
       fatto Pera lo si puo' intuire. Zitti' i convenuti e disse: "Io sono
       un signore, anzi il  Signore Dio tuo, non amerai nessuno
       all'infuori di me" e i convenuti risposero: "Amen". E lui
       riprese: "Io sono l'unto da me stesso, mi consenta, in verita' in
       verita' vi dico che il nostro sara' un governo di sinistra". Vi fu
       stupore generale e meraviglia. Allora Lui riprese: "Tutti gli
       industriali saranno esiliati in Svizzera, a godersi i loro beni. Io
       stesso trasformero'  Mediaset in una cooperativa. La Rai passera' alle
       associazioni dei consumatori. Con i miei capitali privati risanerò il
       debito pubblico. Tutta l'Italia diverra' una grande, immensa cooperativa
       con a capo Me, il grande distributore, e i suoi apostoli come
       revisori". Bossi non perse tempo, lo bacio' e chiese subito la scissione
       in due cooperative: quella del nord e quella del sud. Un brusio si
       sparse tra le genti. Un raggio di luce intensa investi' Berlu' di
       Arcoreth tra cori di angeli ed arcangeli, creando un alone mistico sui
       convenuti. Vi fu un forte tremore tutt'intorno, e una voce dall'alto
       come un tuono squarcio' il cielo in una stanza e disse: "Io sono il
       Padre del Figlio,  il Nonno del nipote e l'Alzhaimer del Papa, la
       Via la Verita' e la vita. Io sono la Legge e in verita' vi dico: mo' mi
       ha rotto i coglioni. Prendetelo e  crocifiggetelo!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       stato un divorzio consensuale. Abbiamo diviso la casa in parti uguali,
       mia moglie si e' presa la parte dentro e io quella fuori. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Non
       sopporto Murphy, era troppo ottimista. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Ho
       voglia di scoparmi la Schiffer un'altra volta". "Come un'altra
       volta?". "E' che anche ieri ho avuto la stessa voglia". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Stazione
       carabinieri. Arriva dal comando l'ordine del giorno che dice:
       "Arrestare il Sergente Lojacono con il maggior segreto
       possibile". Una settimana dopo, arriva il rapporto al comando:
       "Sergente Lojacono arrestato. STOP. Senza esito finora le ricerche
       di tale Maggiore Segreto Possibile. STOP". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ho
       visto il film Apollo 13, e ho notato una grossa cazzata. A un certo
       punto, infatti,  il protagonista ha detto: "Houston, abbiamo
       un problema". Come vuoi che non avessero problemi, se avevano fatto
       pilotare la navetta da Forrest Gump! 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       fedelta' e' la mia migliore qualita'. Lo dico a tutte e pare che
       funzioni. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Quelli
       che non passano l'esame in Scienze della Comunicazione si chiamano
       scomunicati? 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       vero che le donne hanno un 1% di imperfezione. Se non fossero state
       create dalla costola di un uomo sarebbero perfette al 100%. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       maschilismo e' quando gli uomini credono di essere migliori delle donne,
       mentre il femminismo e' quando le donne sono coscienti di essere
       migliori degli uomini. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       stato chiesto da un giornalista a Bossi se anche lui - come molti altri
       personaggi prestigiosi del nostro paese - presentera' un libro con le
       sue memorie. Bossi ha affermato di si', e che verra' presentato non
       appena avra' finito di colorarlo. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Hai
       saputo che con le nuove rivendicazioni sindacali si lavorera' solo' di
       lunedi'?". "Tutti i lunedi'? E nessuno cade di festa?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       parlamento e' nel panico piu' assoluto. E' stato invaso da migliaia di
       scarafaggi e di topi, e non c'e' modo di scacciarli. Disperato, Ciampi
       annuncia che dara' qualsiasi cosa a chi risolvera' questo terribile
       problema, indegno di una societa' civile. Il giorno dopo, si presenta un
       omone grosso grosso che chiede ai parlamentari riuniti di trovargli lo
       scarafaggio piu' piccolo. Quando glielo portano, lui gli sussurra
       qualcosa all'orecchio e lo lascia libero sul pavimento. Lo scarafaggio
       infila la porta e con lui tutti gli scarafaggi abbandonano l'aula e si
       gettano nel Tevere. "Molto bene!" Esclama Ciampi entusiasta
       "Ora ci liberi anche dei topi e potra' chiedere la ricompensa che
       vuole". L'omone grosso grosso chiede che gli portino il topo piu'
       piccolo. Quando glielo portano, gli sussurra qualcosa all'orecchio e lo
       posa per terra. Il topo infila la porta ed esce, accompagnato da tutti
       gli altri topi, che in fila indiana si vanno a gettare tutti nel Tevere.
       Ciampi lo abbraccia e lo bacia, e gli dice di chiedere qualunque cosa,
       che lui personalmente lo avrebbe esaudito. L'omone grosso grosso si
       guarda intorno e gli dice: "Portatemi Berlusconi...." 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Andava
       Tobias triste triste per L'Avana, brontolando tra se' e se', quando
       incontro' il suo caro amico Ramon, che gli chiese: "Ohe', Tobias,
       che te sucede? Porche' estas cosi' incazado?". "Es toda culpa
       de Fidel!". "Culpa de cosa, amigo?". "Que para
       comprar el zuquero me toca far la coda, para comprar farina me toca far
       una maldita coda, e cosi' por la gasolina, por la carne... estoy estufo!
       Ho deciso: me vado a matar Fidel!". "Ohe', estay loco de la
       cabeza, amigo? Que vay diciendo?". "Si, Ramon, ho decidido, me
       vado ahora a matar Fidel, que tiene la culpa de todo esto!". E
       cosi' Tobias se ne va per L'Avana, col coltello in tasca, verso il
       palazzo presidenziale. Dopo alcune ore, Ramon ripassa per il centro e
       nota l'amico Tobias seduto sconsolato sugli scalini della piazza:
       "Ohela', Tobias, allora come es andada? Non sei riuscito a matar
       Fidel eh? Que paso'?". "Mira, amigo, certo que ci sono andado!
       Ma porca mierda, por matar Fidel c'era una maldita coda!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - I
       politici non ascoltano mai la loro coscienza. Non si fidano degli
       sconosciuti. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ho
       visto due ragazzi di quinta elementare litigare, uno di loro voleva fare
       l'ingegnere, l'altro invece il politico. Ha vinto quello che voleva fare
       il politico, perche' aveva 17 anni. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Certo,
       e' facile dire: fateci ridere. Come se bastasse agitare una bacchetta di
       30 cm, o di 10 cm nel caso di beneforti. Ma cari amici no, non e' per
       niente facile! Oggi tutti fanno battute, aforismi, gargarismi, tutti
       raccontano barzellette, agli amici o alle mogli che li aspettano. Ed e'
       facile che una cosa che pensiamo sia in realta' gia' stata pensata da
       altri cento, mille, milioni, miliardi di milioni di migliaia di
       centinaia di decine di persone. Oggi far ridere pare un'ardua impresa,
       si  sa. Eppoi non siamo mica delle macchinette, dove inserisci un
       gettone, il piu' delle volte falso, bastardi, e zacchete... ne esce una
       battuta ilare (forbito, eh?). Ma cari amici la realta' e un'altra,
       tangibile, palpabile, poti poti. Siamo uomini. Si, siamo uomini tranne
       forse Ale e SSSilvia e poche altre che invece sono trombabili. Allora mi
       chiedo, dalle piu' recondite profondita' del mio essere, no, non dal
       culo, idioti, come possiamo stare a galla, come disse il gallino, come
       possiamo noi degnamente rappresentare questo gnusgrup se siamo minati
       alla base da tali dubbi e da tale spietata concorrenza? Oggi che basta
       un semplice balasso per dire alle donne "se fossi sarto ti
       vestirei, se fossi medico ti curerei, ma purtroppo sono solo un
       trombettista", ebbene, come competere con tanta competenza e
       professionalita', ani e ani di studio, come direbbe lui, e di polvere di
       palcoscenico contro quattro tasti battuti con gli accenti sbagliati e
       una vita comune tutta pippe-lavoro e lavoro-pippe (si, lo so, per alcuni
       solo pippe)? Non c'e' paragone. Ma orbene, c'e' una forza trasparente e
       pura che ci contraddistingue e ci fa ben sperare per l'avvenire dei
       nostri figli, sempreche' beninteso siano nostri, e dei nipoti di PLS: e'
       la forza dell'uomo comune, l'inventiva, l'istinto di sopravvivenza che
       dorme placido dentro ognuno di noi. Risvegliate il sonno del vostro
       umorismo sopito, con l'accento circonciso o circonflesso sulla i che
       cazzo me ne frega, fate voi. Date una svolta alla vostra vita! Scrivete
       cio' che vi passa per la testa, se per caso e' il vostro neurone
       pazienza. Ma datevi da fare, per Dio! Non lasciate che la paura o
       l'accidia o la sodomia vi vincano in un torpore perenne, che non e' la
       sensazione che avvertite quando vi fate una pera. Reagite - e qui mi
       rivolgo in particolar modo ai lurker sparpagliati qua e la' - orsu'
       intervenite numerosi, dite la vostra, sparate a zero, soprattutto su PLS
       e beneforti che tanto se lo meritano. Avrete in questo modo contribuito
       a rivitalizzare un NG in fase calante come il pisello di kappa. Avrete
       dato il vostro contributo al progresso civile e sociale, avrete regalato
       un sorriso a una persona alienata dalla monotonia della vita di tutti i
       giorni, costretta a trascinarsi il pesante fardello delle proprie palle,
       lasciando dietro se' un solco profondo. Scrivete la vostra! Non importa
       se all'inizio non fa ridere, e' normale, c'e' gente che e' riuscita a
       far ridere solo dopo anni, quando se n'e' andata. Date il vostro
       contributo morale e culturale, date date date. Se avete battute in
       serbo, ditele, anche se non le capira' nessuno. Date tutti voi stessi,
       il mondo vi sorridera' e altri migliaia di lurker dagli occhioni
       spalancati e profonde occhiaie vi ringrazieranno con un cenno del capo,
       sempre li' a controllarli quando entrano in internet. Date. Comitato per
       la sopravvivenza del NG. 
 
   
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       Dimmelo coi fiori
 
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       Sono sposata 
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       Sono rimasta dalle amiche 
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       No, per dietro no... 
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       ...e con la bocca ancor meno 
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       Ne parlero' con mia madre 
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       Sai da quanto non mi chiami? 
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       E chi era questa? 
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       Voglio il D-I-V-O-R-Z-I-O! 
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       E questo lo chiami pisello? 
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       Alla pecorina non lo sopporto 
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       Ho le mie cose 
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       "Quello" non lo farei mai 
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       ...e dietro meno che mai 
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       Ho l'emicrania 
       504 Gateway
       Timeout                 
       Gia' fatto? 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'omicidio
       Pecorelli in realta' e' nato da un'incomprensione. Quando i picciotti chiesero
       ad Andreotti cosa dovevano fare col giornalista, Andreotti disse di
       trattarlo coi piedi di piombo. E invece di gettarlo a mare con la
       zavorra, hanno fatto di testa loro. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       fantasma era disperato, non sapeva come fare a farsi passare il singhiozzo.
       
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Hanno
       ordinato a Saddam di distruggere i missili a lunga gittata, perche' non
       permessi dall'onu. Se non lo fara', Bush ha gia' detto che li
       distruggera' lui, a costo di usare i missili intercontinentali. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Saddam
       ha armi di distruzione di massa. La CIA ne ha le prove, lo ha visto
       distruggere a fucilate molte prese di corrente. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Anche
       l'Italia partecipera' al conflitto nel piatto deserto dell'Iraq, e'
       certo. Berlusconi ha affermato che e' gia' pronto a partire un
       battaglione di specialisti, del corpo degli alpini. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Bush
       ha detto che per Saddam non c'e' piu' scampo. Saddam ha risposto che non
       importa, che tanto lui preferisce la carne. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Chirac
       - Shroeder, i nuovi paladini della pace. Bush ha riferito in un'intervista
       che li ha contattati piu' volte per convincerli, ma loro non ne hanno
       voluto sapere, quei grandi figli di putin. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Gli
       USA effettueranno l'attacco all'Iraq con una operazione a tenaglia.
       Blair invece operera' con la chiave inglese. Berlusconi, come sempre,
       con la sega. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       CIA ha mostrato oggi all'assemblea dell'ONU le prove sulle armi di
       distruzione di massa dell'Iraq. Sono armi cosi' potenti che hanno
       allarmato persino Israele, tanto che a Tel Aviv hanno iniziato a
       distribuire maschere antigas. Il filmato presentato dalla CIA e'
       sconcertante: si vede distintamente Saddam scoreggiare. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       CIA ha scoperto che Saddam in realta' non e' piu' alto di un metro e
       sessantacinque. Il tappetto persiano. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'Italia
       ha assicurato che mandera' in Kuwait i suoi aerei da combattimento.
       Sugli hangar, durante le missioni, metteranno il cartello: Tornado
       subito. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Molti
       si chiederanno perche' i modernissimi aerei da combattimento italiani
       sono stati chiamati Tornado. E' presto detto. Durante l'ultima guerra
       nel Golfo, ogni volta che ne rientrava uno, tutti correvano felici e si
       abbracciavano, gridando: "E' tornado, e' tornado!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Esagerazioni
       e insulti: 
 
       Spendi piu' dell'incredibile Hulk in camicie. 
       Sei piu' temerario della manicure di Freddy Krugger. 
       Lavori meno dei Re Magi, che lo fanno solo una volta l'anno, ed e' pure
       falso.  
       Sei piu' triste di Adamo nel giorno della Mamma.  
       Lavori meno del parrucchiere di Collina.  
       Sei piu' perso di una scoreggia in una vasca idromassaggio.  
       Ci sono meno luci che nel camerino di Stevie Wonder.  
       Sei piu' pericoloso di Rambo in un ristorante vietnamita.  
       Sei piu' bruciato del portacenere del Challenger.  
       E' piu' divertente che giocare a nascondino con Bocelli.  
       Sono piu' nervoso di Pinocchio nella macchina della verita'.  
       E' piu' perfido che portare Bocelli a vedere un film muto.  
       Si spende meno di Superman in un volo charter.  
       Ha la coda piu' lunga di quella della cometa di Haley vestita da sposa.  
       Sei piu' inutile di un tergicristallo in un sottomarino.  
   
   | 
 
 
  
  
   - Io
       ringrazio sempre la mia donna dopo aver fatto l'amore. E' un fatto di
       educazione sessuale. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       morto Giovanni Rana. Per chiudere la bara hanno usato lo stagno. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       lepre e' un coniglio con l'eiaculazione precoce. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       un bene tutto questo movimento per la pace. E' giusto. Non vedevo una
       mobilitazione cosi' vasta dai tempi dell'invasione russa all'afghanistan
       e alla cecenia, quando Casarini andava a bloccare i treni di carri
       armati russi a Vladivostok. E' piu' grande persino della grande
       mobilitazione di massa contro l'invasione irachena al kuwait. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Stasera
       mia moglie mi ha detto che come cuoco sono una frana. Ah, ma io le ho
       risposto per le rime! L'ho guardata fissa negli occhi e le ho detto che
       d'ora in poi le bistecche se le bollira' da sole. Quando ci vuole ci
       vuole. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Dottore,
       posso fare la doccia con la diarrea?". "Si', se riesce a stare
       per tutto il tempo in verticale sulle mani". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Eh
       quand'ero giovane non riuscivo a piegare il membro quand'era duro. Adesso
       invece si. Sto diventando sempre piu' forte. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Alla
       festa della birra il presidente ha dichiarato, alzando il Buttiglione:
       "Bevi birra e Ciampi cent'anni". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Tempo
       fa ero ad una festa in casa di un amico. Vedendo il pianoforte, non ho
       resistito e mi sono messo a suonare. Poco dopo, una bella ragazza si e'
       avvicinata e si e' appoggiata al piano con aria sognante. Allora, per
       rompere il ghiaccio le ho chiesto: "Ti piace la musica?" E
       lei, distrattamente: "Moltissimo. Pero' non importa, continua pure
       a suonare". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Durante
       un concerto, il flautista si toglie una caccola impressionante. Uno del
       pubblico grida: "Flautista animale!". Il direttore d'orchestra
       guarda severo verso la platea, pero' continua a dirigere. Poco dopo, altra
       caccola del flautista, e la solita voce che grida: "Flautista
       animale!". Il direttore lancia uno sguardo di fuoco verso il
       pubblico, ma prosegue ancora. Ancora una caccolona del flautista, e
       ancora la voce: "Flautista animale!". Allora il direttore interrompe
       il concerto, prende il flautista e lo mette sul podio, poi si rivolge
       incazzatissimo all'auditorio: "Vorrei proprio sapere chi,
       dall'anonimato della platea, ha osato gridare "Flautista" a
       questo animale!". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Incongruenze
       della giustizia. Hanno arrestato uno che aveva rubato un pezzo di pane,
       e adesso in prigione gliene danno uno gratis tutti i giorni. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Saddam
       e' incazzato nero. La Siria gli ha mandato la bolletta del gas. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       botanico chiede a un vigile: "Scusi, signor vigile, queste piante
       appartengono alla famiglia delle Fanerogame?". "No, signore,
       queste piante sono del municipio". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Prima
       linea, il capitano dei marines si rivolge al sergente: "Sergente!
       Si puo' sapere perche' i soldati non mi cagano?". "E' un problema
       di gradi, signore". "Di gradi?". "Si, signore. Lei
       e' capitano, ma la paura e' generale". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       coppia passeggia per il centro e incontra un amico, che subito si
       rivolge al marito: "Heila', ciao, come stai?". "Male, ho l'AIDS.
       I medici mi danno tre mesi di vita". L'amico impressionato saluta e
       se ne va rapidamente. Allora la donna rimprovera il marito: "Ma
       perche' racconti alla gente che hai l'AIDS mentre in realta' hai un
       cancro ai polmoni?". "Io moriro' presto, ma voglio proprio
       vedere che ti scopera' dopo". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Coppia
       gay. Uno dei due ritorna a casa dopo un lungo viaggio, ansioso di fare
       sesso. Si avvicina al compagno ma l'altro lo ferma: "No, oggi non
       posso, ho le mie cose". "Uhm... Un'altra volta con la
       diarrea?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Le
       tre forme di fare l'amore dentro casa: 1) In tutta la casa - Tipico
       degli sposini novelli, fanno sesso dappertutto, in cucina, in camera, in
       bagno, etc.; 2) In camera - Tipico delle coppie sposate da un po' di
       tempo, fanno sesso solo nel letto; 3) Nei corridoi - Tipico delle
       copppie sposate da molto tempo. Normalmente si incontrano nel corridoio,
       e si dicono: "Fottiti". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       una toilette per signore: "Aiuto! Sono disperata! Mio marito mi
       segue dappertutto!". Piu' sotto: "Non e' vero. Non lo
       faccio". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       pelo piu' lungo del corpo umano e' quello del naso. Quando te ne togli
       uno, ti fa male anche il culo. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       cosi' brutto che quando nacque suo padre ando' allo zoo e sparo' a tutte
       le cicogne. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       star del cinema effettua diversi interventi di chirurgia plastica:
       stiratura facciale, ingrossamento del seno, ritocco al naso,
       ispessimento delle labbra. Dopo l'intervento, il chirurgo le chiede:
       "La signora desidera qualcos'altro?". "Oh, si. Mi
       piacerebbe avere gli occhi piu' grandi ed espressivi". "Ah,
       questa e' la parte piu' semplice di tutte. Aspetti che le faccio portare
       il conto". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       una donna ti dice che preferisce fare all'amore sul pavimento, e' per
       essere sicura di sentire qualcosa di duro. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - I
       vecchi preferiscono le feste di Natale all'atto sessuale. Passano piu'
       in fretta. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Certo
       che credo nell'amore a prima vista. Se l'avessi guardata due volte non
       mi sarei sposato. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ricordo
       che era sera, di molti anni fa, una gelida serata invernale. Un vento
       siberiano mi sibilava attorno, davvero un tempo da beneforti, ed io ero
       li', sul ciglio della strada a fare autostop. Avevo ormai perso le
       speranze quando all'improvviso due luci comparvero magicamente
       all'orizzonte. Un'auto. Mi agitai disperatamente, avrei dato qualunque
       cosa meno una per un passaggio. Non mi persi d'animo, e la buona stella
       mi ricompenso'. Vent'anni di sfighe, e tutti gli arretrati si
       concentrarono in quei pochi magici minuti. L'auto si fermo' e mi accolse
       a bordo. Ci volle poco a rendermi conto che alla guida c'era una
       splendida ragazza, con una vertiginosa minigonna, simile a quelle che
       usa Law quando non e' in servizio. Ripartimmo, e lei attacco' subito
       bottone. Io ero un po' imbranato, inesperto, imbarazzato. Non facemmo
       che poche centinaia di metri quando si udi' un botto e la macchina
       sbando'. Aveva forato. Per tirarmi fuori d'imbarazzo, mi offrii per
       sostituire la ruota. Uscii. Faceva un freddo boia. A meta' dell'opera
       non ce la facevo piu', non sentivo praticamente piu' le mani. Allora
       risalii sull'auto e lei capi' al volo la situazione. "Non
       preoccuparti..." mi disse "... metti le tue mani qui, tra le
       mie gambe, vedrai che si scaldano subito". Io ero rosso come un
       peperone, e dopo molti tentennamenti accettai. Fu meraviglioso, ma ero
       davvero imbranato, cosi' quando riacquistai l'uso delle mani le dissi
       timidamente: "Adesso va meglio, lascia che vada a terminare il
       lavoro". Lei acconsenti'. Cosi' scesi di nuovo e finii di
       sostituire la ruota. Risalii in auto, ghiacciato come la libido di PLS.
       Lei mi guardo' con un occhio voglioso e l'altro anche, e mi disse:
       "Oh, poveretto, hai le orecchie tutte gelate..." 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "A
       volte penso al Titanic e alla fortuna che ha avuto mio nonno, che si e'
       salvato". "Ha viaggiato col Titanic?". "No, e' per
       questo che si e' salvato". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       coppia in auto. Lei dice: "Trombardo, Trombardo, dove mi
       porti?". "Ehi, mi chiamo Edoardo". "Oh, scusa,
       chissa' a cosa stavo pensando...". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - PRIMA
       E DOPO IL MATRIMONIO
 
       Prima: Tre per notte 
       Dopo: Tre al mese. 
       Prima: Mi lasci senza fiato! 
       Dopo: Mi stai soffocando! 
       Prima: Non fermarti! 
       Dopo: Non cominciare! 
       Prima: Febbre del sabato sera. 
       Dopo: Domenica di calcio. 
       Prima: Mi piaccione le donne in carne 
       Dopo: Non ho mai sopportato le grasse! 
       Prima: Mi domando cosa farei senza di lui. 
       Dopo: Mi domando cosa faccio con lui. 
       Prima: Erotica. 
       Dopo: Neurotica. 
       Prima: Sembra che stiamo insieme da sempre. 
       Dopo: Stiamo sempre assieme! 
       Prima: Stanotte l'abbiamo fatto sul sofa'. 
       Dopo: Stanotte ho dormito sul sofa'. 
       Prima: C'era una volta... 
       Dopo: ...Fine 
   
   | 
 
 
  
  
   - I
       miei hobby preferiti sono le donne e la caccia. Cosa caccio? Le donne,
       naturalmente. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Paolo
       entro' nel grande ospedale con la consapevolezza di fare finalmente qualcosa
       di buono. E camminava fiero, col petto rigonfio d'orgoglio e silicone.
       Varco' la sogliola sotto gli occhi di un attento vigilante, che guardava
       intensamente il suo culo e quello degli altri. Infatti, piu' che una
       guardia, era un guardiano. Paolo si avvicino' agli ascensori, assieme
       ad  una torma di gente, e attese pazientemente il tuo turno. Esendo
       in un ospedale, essere paziente e' una cosa normale. Poi comincio' ad
       agitarsi, si agito', si agito' sempre di piu' finche' finalmente venne,
       il suo turno. Si fumo' una sigaretta, mentre l'ascensore si apri'.
       Quattrocentocinquanta persone si accalcarono all'interno, le porte si
       richiusero tranciando di netto dodici braccia e ventisette gambe; ma che
       culo che avevano avuto, erano gia' all'ospedale. Giunti al primo piano,
       si contavano gia' due parti e tredici infarti. Paolo non pote' non
       apprezzare l'organizzazione dell'ospedale: al primo piano, infatti, si
       trovava ilreparto di ostetricia e cardiologia. Scese al secondo piano,
       dove un  cartello diceva: prelievi del sangue. Si fece coraggio e
       poco dopo si ritrovo' seduto su una poltrona sgualcita, mentre un omone
       grande e grosso con spessi occhiali al naso tentava di penetrarlo. In un
       braccio, con un grosso ago. Paolo era terrorizzato, e cerco' di
       tranquillizzarsi buttandola sulla professionalita'. Chiese all'omone:
       "E' da molto che fa questo mestiere, vero?". "Oh, no,
       solo pochi giorni..." Paolo sbianco' "...ma non si preoccupi
       ho una lunga esperienza. Sono vent'anni che lavoro ai prelievi, ufficio
       imposte dirette di Roma". Paolo si senti' piu' tranquillo.
       D'altronde, lo aveva deciso lui di donare il sangue, per quei poveri
       bambini malati; che diamine, qualcuno doveva pur dare il buon esempio.
       L'omone occhialuto sollevo' l'ago al cielo, si chiese se quello che stava
       palpeggiando fosse un braccio o una gamba, poi avuta rassicurazione che
       era il collo, una tetra risata riecheggio' a lungo nella stanza, seguita
       dall'urlo agghiacciante di Paolo. (Si omette questa parte, in rispetto
       alla particolare sensibilita' dei lettori. Eccheccazzo, non e' mica un
       racconto horror). Paolo, pallido ed emaciato, segnato dalla tremenda
       esperienza, si avvio' tentennante all'ascensore. Si senti' immerso nella
       calca fino al collo. C'era talmente tanta gente stipata che una
       scoreggia avrebbe creato un'embolia al vicino. La porta si apri' e
       furono subito cazzi meteorologici. Una corrente fresca di cinquemila
       persone usci' dall'ascensore, scontrandosi con una corrente calda di
       quattromilacinquecento persone proveniente da sud, che cercavano di
       entrare. Da est, gli ipertesi formavano un nucleo di alta pressione, che
       conflui' su una corrente nordica, una donna di Bolzano rimasta appesa a
       un filo elettrico. Venti freddi calarono su venti calde, dandoci dentro
       a piu' non posso. Dopo venti minuti, il temporale si placo' e Paolo
       pote' finalmente entrare in ascensore. Fu li' che inavvertitamente mise
       il piede su qualcosa di caldo e flaccido. Era Kappa. "Ehi, Paolo, e
       tu che ci fai qui?". "Beh, sono venuto per donare il sangue,
       al secondo piano, e tu?". "Sangue? Oh, no. Io vengo qui una
       volta alla settimana, al terzo piano, alla banca del seme. Pensa, ti
       accolgono delle infermiere fichissime, ti fanno vedere un filmetto
       porno, godi e alla fine ci guadagni pure venti euro tondi tondi per ogni
       donazione". Paolo allora ripenso' tristemente ai suoi miseri cinque
       euro, ma tutto sommato in cuor suo era felice, quanti bambini malati
       aveva salvato? Una settimana dopo, l'impavido Paolo era ancora in
       quell'ascensore dell'ospedale. Combinazione, dietro di lui arrivo'
       pimpante Kappa: "Ehi, Paolo, ancora qui, come va?" Paolo era
       di spalle e non rispose. Kappa non ci fece caso, si avvicino' ai bottoni
       dell'ascensore e chiese gentilmente: "Che piano?" Paolo si
       giro', e con la bocca strapiena disse "Mmmhhh", indicando con
       la mano il numero tre. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Tempo
       fa io e mia moglia decidemmo di ripulire gli armadi, per donare alla
       croce rossa tutti gli indumenti che non usiamo piu'. Fu cosi' che trovai
       in una tasca di un vecchio paio di pantaloni una ricevuta di una
       calzoleria. Osservai la data, risaliva addirittura a dodici anni fa.
       Allora chiesi a mia moglie: "Sara' possibile che abbiano ancora le
       scarpe?". "Bah, non credo" mi rispose lei. "Forse
       vale la pena andare a vedere" le dissi, e misi la ricevuta nel
       portafoglio. Poi andai al negozio. Il vecchio calzolaio era li', chino a
       sistemare un paio di scarpe malconce. Gli consegnai la ricevuta. Senza
       dire una parola,  scomparve nel retrobottega per cercare le scarpe.
       Poco dopo udii la sua voce: "Eccole qui!!". "Davvero?"
       Chiesi io incredulo "Che fortuna! Non lo credevo davvero, dopo
       cosi' tanto tempo". Il calzolaio ricomparve poco dopo, senza le
       scarpe, e mi disse: "Saranno pronte per giovedi'". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'avvocato
       al cliente: "Ho una buona notizia. Sua moglie rinuncia alla ripartizione
       dell'eredita' che lei ricevera' dopo il divorzio".
       "Fantastico, ma come ha fatto?". "L'ho convinta a sposare
       suo padre". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Paolo
       si sposa, e la prima notte di nozze lui e lei si ritrovano finalmente soli
       in camera. Allora Paolo prima di spogliarsi si avvicina alla donna e le
       dice: "Cara, ti devo confessare una cosa... vedi, ho una gamba di
       legno... mi vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti
       amore". "Non e' tutto, vedi... io ho un braccio artificiale.
       Mi vergognavo troppo a dirtelo". "Non preoccuparti,
       caro". "Ancora una cosa, tesoro, mi dispiace di non avertelo
       detto prima, ma ho anche un occhio di vetro e un cuore artificiale. Mi
       vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti, caro". Un
       attimo di pausa poi lui riprende: "Tesoro, io...". "Ehi,
       ma insomma! Non hai proprio niente di naturale tu?". "Si, un
       figlio, ma mi vergognavo a dirtelo". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Pelche'
       tutti tilano alla polta dell'Intel? Pelche' li' c'e' un Toldo.
 
       Il terzino dell'inter e' rimasto a terra dopo il fallo al basso ventre.
       E' stata colpita la noce di Coco. 
       Da quando c'e' Materazzi, la difesa dell'inter dorme sempre.  
       Deve avercelo bello grosso, hanno detto "che gran fallo di
       Okan" 
       Il centrocampo dell'inter ha giocato da cani, in particolare Dalmat. 
       L'inter ormai ci ha abituato a perdere le occasioni importanti. Ma non
       ce la prendiamo piu', ormai ci abbiamo fatto il Kallon. 
       L'Inter ha la sua arma biologica, El Chino. Lo mandano in campo sperando
       che gli avversari temano la Sars. 
       Bella prova del debuttante terzino dell'Inter. La sorpresa Pasquale. 
       La difesa dell'Inter e' appesa a una Cordoba. (MM©) 
   
   | 
 
 
  
  
   - Mi
       sono incazzato come una iena con mia moglie. L'altro giorno il capo mi
       chiama e mi dice che sarei dovuto partire per un viaggio di lavoro a
       Praga. Allora io, sapendo che mia moglie da tempo desiderava
       ardentemente di andarci, ho chiesto al capo se la mia signora mi poteva
       accompagnare. Il capo ha storto un po' il naso, ma visto che tutto
       sommato un premio me lo meritavo, ha acconsentito. Allora tutto contento
       ho telefonato a mia moglie e le ho chiesto a bruciapelo: "Tesoro,
       vuoi venire con me a Praga?". E lei entusiasta mi ha risposto:
       "Certo, molto volentieri... ma chi parla?". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'altra
       sera e' venuta a trovarci un'amica di mia moglie. Abbiamo chiaccherato
       tutti insieme del piu' e del meno, visto che lei insegna matematica al
       liceo, poi inevitabilmente il discorso e' caduto sul suo recente
       matrimonio. Allora lei ci ha confessato tra le lacrime che era molto
       delusa, perche' Mario non aveva piu' fatto l'amore con lei dalla notte
       precedente il matrimonio. "Ma e' orribile..." ha esclamato mia
       moglie "...dovresti chiedere il divorzio!" E Lei: "Il
       divorzio? Che c'entra, Mario non e' mica mio marito". 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ultimamente
       ho aperto gli occhi sul ruolo della donna entro le mura di casa, su
       quanto indispensabile sia. Penso che sia giunto il momento di parlare
       seriamente con mia moglie. Si, mi sono finalmente reso conto di quanto
       sia difficile tirare avanti una famiglia e una casa, e penso sia giunta
       l'ora di lasciar perdere l'egoismo e la pigrizia che da sempre ci
       contraddistingue... Si, ci ho riflettuto e ho deciso, le diro' che da
       domani ci divideremo da buoni coniugi tutti i lavori domestici e i
       doveri di casa. No, non e' che voglio sembrare un marito modello, e' che
       mi sono rotto i coglioni di fare tutto io. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Lo
       voglio cotto a puntino" come disse la virgola. 
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Alle
       olimpiadi, la finalissima di lotta libera si disputa tra il campione
       russo e quello italiano. Poco prima dell'incontro, l'allenatore italiano
       avverte il suo lottatore: "Attento! Questo russo ha una mossa
       speciale, la Pretzel. Tutti quelli che l'hanno subita sono finiti
       all'ospedale, non esiste modo di uscirne. Quindi, per nessun motivo devi
       permettergli che te la applichi. Se ti prende, sei fottuto!".
       Comincia l'incontro. Il russo e l'italiano si girano attorno,
       guardinghi. All'improvviso, il russo attacca e applica all'italiano la
       temuta Pretzel. Tra il pubblico, i piu' sensibili svengono alla vista
       della terribile presa, mentre l'allenatore italiano si copre gli occhi.
       All'improvviso, si ode un grido terrificante. L'istruttore riapre gli
       occhi e vede il suo atleta sollevare il russo e gettarlo violentemente a
       terra, poi gettarcisi sopra e vincere l'incontro, tra il tripudio
       generale. Cosi' l'italiano vince la medaglia d'oro. Incredulo, mentre
       ritornano negli spogliatoi, l'allenatore italiano chiede all'atleta:
       "Dimmi... ma come hai fatto a liberarti dalla Pretzel? Finora
       nessuno c'era mai riuscito". "Veda, mister, quando mi ha applicato
       la Prentzel, mi stavo per arrendere. Ma all'improvviso ho aperto gli
       occhi e mi son visto davanti un paio di palle. In quel momento, ho morso
       quelle palle con tutta la forza che mi era rimasta". "E
       allora?". "Sa una cosa, mister? Lei non ha idea della forza
       che uno acquisisce quando si morde le palle!".  
 
   
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   - Quando
       l'avvocato impazzisce, perde il giudizio. 
 
   
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   - Non
       era una grande cima, a scuola. Ogni volta che il maestro cancellava la
       lavagna, lui cancellava il quaderno. 
 
   
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   - Anche
       il consumismo ha la sua etica, o meglio, etichetta. 
 
   
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