1. Una coppia in auto. Lei dice: "Trombardo, Trombardo, dove mi porti?". "Ehi, mi chiamo Edoardo". "Oh, scusa, chissa' a cosa stavo pensando...".   
  1. PRIMA E DOPO IL MATRIMONIO
    Prima: Tre per notte
    Dopo: Tre al mese.
    Prima: Mi lasci senza fiato!
    Dopo: Mi stai soffocando!
    Prima: Non fermarti!
    Dopo: Non cominciare!
    Prima: Febbre del sabato sera.
    Dopo: Domenica di calcio.
    Prima: Mi piaccione le donne in carne
    Dopo: Non ho mai sopportato le grasse!
    Prima: Mi domando cosa farei senza di lui.
    Dopo: Mi domando cosa faccio con lui.
    Prima: Erotica.
    Dopo: Neurotica.
    Prima: Sembra che stiamo insieme da sempre.
    Dopo: Stiamo sempre assieme!
    Prima: Stanotte l'abbiamo fatto sul sofa'.
    Dopo: Stanotte ho dormito sul sofa'.
    Prima: C'era una volta...
    Dopo: ...Fine
     
  1. I miei hobby preferiti sono le donne e la caccia. Cosa caccio? Le donne, naturalmente.   
  1. Paolo entro' nel grande ospedale con la consapevolezza di fare finalmente qualcosa di buono. E camminava fiero, col petto rigonfio d'orgoglio e silicone. Varco' la sogliola sotto gli occhi di un attento vigilante, che guardava intensamente il suo culo e quello degli altri. Infatti, piu' che una guardia, era un guardiano. Paolo si avvicino' agli ascensori, assieme ad  una torma di gente, e attese pazientemente il tuo turno. Esendo in un ospedale, essere paziente e' una cosa normale. Poi comincio' ad agitarsi, si agito', si agito' sempre di piu' finche' finalmente venne, il suo turno. Si fumo' una sigaretta, mentre l'ascensore si apri'. Quattrocentocinquanta persone si accalcarono all'interno, le porte si richiusero tranciando di netto dodici braccia e ventisette gambe; ma che culo che avevano avuto, erano gia' all'ospedale. Giunti al primo piano, si contavano gia' due parti e tredici infarti. Paolo non pote' non apprezzare l'organizzazione dell'ospedale: al primo piano, infatti, si trovava ilreparto di ostetricia e cardiologia. Scese al secondo piano, dove un  cartello diceva: prelievi del sangue. Si fece coraggio e poco dopo si ritrovo' seduto su una poltrona sgualcita, mentre un omone grande e grosso con spessi occhiali al naso tentava di penetrarlo. In un braccio, con un grosso ago. Paolo era terrorizzato, e cerco' di tranquillizzarsi buttandola sulla professionalita'. Chiese all'omone: "E' da molto che fa questo mestiere, vero?". "Oh, no, solo pochi giorni..." Paolo sbianco' "...ma non si preoccupi ho una lunga esperienza. Sono vent'anni che lavoro ai prelievi, ufficio imposte dirette di Roma". Paolo si senti' piu' tranquillo. D'altronde, lo aveva deciso lui di donare il sangue, per quei poveri bambini malati; che diamine, qualcuno doveva pur dare il buon esempio. L'omone occhialuto sollevo' l'ago al cielo, si chiese se quello che stava palpeggiando fosse un braccio o una gamba, poi avuta rassicurazione che era il collo, una tetra risata riecheggio' a lungo nella stanza, seguita dall'urlo agghiacciante di Paolo. (Si omette questa parte, in rispetto alla particolare sensibilita' dei lettori. Eccheccazzo, non e' mica un racconto horror). Paolo, pallido ed emaciato, segnato dalla tremenda esperienza, si avvio' tentennante all'ascensore. Si senti' immerso nella calca fino al collo. C'era talmente tanta gente stipata che una scoreggia avrebbe creato un'embolia al vicino. La porta si apri' e furono subito cazzi meteorologici. Una corrente fresca di cinquemila persone usci' dall'ascensore, scontrandosi con una corrente calda di quattromilacinquecento persone proveniente da sud, che cercavano di entrare. Da est, gli ipertesi formavano un nucleo di alta pressione, che conflui' su una corrente nordica, una donna di Bolzano rimasta appesa a un filo elettrico. Venti freddi calarono su venti calde, dandoci dentro a piu' non posso. Dopo venti minuti, il temporale si placo' e Paolo pote' finalmente entrare in ascensore. Fu li' che inavvertitamente mise il piede su qualcosa di caldo e flaccido. Era Kappa. "Ehi, Paolo, e tu che ci fai qui?". "Beh, sono venuto per donare il sangue, al secondo piano, e tu?". "Sangue? Oh, no. Io vengo qui una volta alla settimana, al terzo piano, alla banca del seme. Pensa, ti accolgono delle infermiere fichissime, ti fanno vedere un filmetto porno, godi e alla fine ci guadagni pure venti euro tondi tondi per ogni donazione". Paolo allora ripenso' tristemente ai suoi miseri cinque euro, ma tutto sommato in cuor suo era felice, quanti bambini malati aveva salvato? Una settimana dopo, l'impavido Paolo era ancora in quell'ascensore dell'ospedale. Combinazione, dietro di lui arrivo' pimpante Kappa: "Ehi, Paolo, ancora qui, come va?" Paolo era di spalle e non rispose. Kappa non ci fece caso, si avvicino' ai bottoni dell'ascensore e chiese gentilmente: "Che piano?" Paolo si giro', e con la bocca strapiena disse "Mmmhhh", indicando con la mano il numero tre.   
  1. Tempo fa io e mia moglie decidemmo di ripulire gli armadi, per donare alla croce rossa tutti gli indumenti che non usiamo piu'. Fu cosi' che trovai in una tasca di un vecchio paio di pantaloni una ricevuta di una calzoleria. Osservai la data, risaliva addirittura a dodici anni fa. Allora chiesi a mia moglie: "Sara' possibile che abbiano ancora le scarpe?". "Bah, non credo" mi rispose lei. "Forse vale la pena andare a vedere" le dissi, e misi la ricevuta nel portafoglio. Poi andai al negozio. Il vecchio calzolaio era li', chino a sistemare un paio di scarpe malconce. Gli consegnai la ricevuta. Senza dire una parola,  scomparve nel retrobottega per cercare le scarpe. Poco dopo udii la sua voce: "Eccole qui!!". "Davvero?" Chiesi io incredulo "Che fortuna! Non lo credevo davvero, dopo cosi' tanto tempo". Il calzolaio ricomparve poco dopo, senza le scarpe, e mi disse: "Saranno pronte per giovedi'".   
  1. L'avvocato al cliente: "Ho una buona notizia. Sua moglie rinuncia alla ripartizione dell'eredita' che lei ricevera' dopo il divorzio". "Fantastico, ma come ha fatto?". "L'ho convinta a sposare suo padre".   
  1. Paolo si sposa, e la prima notte di nozze lui e lei si ritrovano finalmente soli in camera. Allora Paolo prima di spogliarsi si avvicina alla donna e le dice: "Cara, ti devo confessare una cosa... vedi, ho una gamba di legno... mi vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti amore". "Non e' tutto, vedi... io ho un braccio artificiale. Mi vergognavo troppo a dirtelo". "Non preoccuparti, caro". "Ancora una cosa, tesoro, mi dispiace di non avertelo detto prima, ma ho anche un occhio di vetro e un cuore artificiale. Mi vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti, caro". Un attimo di pausa poi lui riprende: "Tesoro, io...". "Ehi, ma insomma! Non hai proprio niente di naturale tu?". "Si, un figlio, ma mi vergognavo a dirtelo".   
  1. Pelche' tutti tilano alla polta dell'Intel? Pelche' li' c'e' un Toldo.
    Il terzino dell'inter e' rimasto a terra dopo il fallo al basso ventre. E' stata colpita la noce di Coco.
    Da quando c'e' Materazzi, la difesa dell'inter dorme sempre.
    Deve avercelo bello grosso, hanno detto "che gran fallo di Okan"
    Il centrocampo dell'inter ha giocato da cani, in particolare Dalmat.
    L'inter ormai ci ha abituato a perdere le occasioni importanti. Ma non ce la prendiamo piu', ormai ci abbiamo fatto il Kallon.
    L'Inter ha la sua arma biologica, El Chino. Lo mandano in campo sperando che gli avversari temano la Sars.
    Bella prova del debuttante terzino dell'Inter. La sorpresa Pasquale.
    La difesa dell'Inter e' appesa a una Cordoba.   
  1. Mi sono incazzato come una iena con mia moglie. L'altro giorno il capo mi chiama e mi dice che sarei dovuto partire per un viaggio di lavoro a Praga. Allora io, sapendo che mia moglie da tempo desiderava ardentemente di andarci, ho chiesto al capo se la mia signora mi poteva accompagnare. Il capo ha storto un po' il naso, ma visto che tutto sommato un premio me lo meritavo, ha acconsentito. Allora tutto contento ho telefonato a mia moglie e le ho chiesto a bruciapelo: "Tesoro, vuoi venire con me a Praga?". E lei entusiasta mi ha risposto: "Certo, molto volentieri... ma chi parla?".   
  1. L'altra sera e' venuta a trovarci un'amica di mia moglie. Abbiamo chiaccherato tutti insieme del piu' e del meno, visto che lei insegna matematica al liceo, poi inevitabilmente il discorso e' caduto sul suo recente matrimonio. Allora lei ci ha confessato tra le lacrime che era molto delusa, perche' Mario non aveva piu' fatto l'amore con lei dalla notte precedente il matrimonio. "Ma e' orribile..." ha esclamato mia moglie "...dovresti chiedere il divorzio!" E Lei: "Il divorzio? Che c'entra, Mario non e' mica mio marito".   
  1. Ultimamente ho aperto gli occhi sul ruolo della donna entro le mura di casa, su quanto indispensabile sia. Penso che sia giunto il momento di parlare seriamente con mia moglie. Si, mi sono finalmente reso conto di quanto sia difficile tirare avanti una famiglia e una casa, e penso sia giunta l'ora di lasciar perdere l'egoismo e la pigrizia che da sempre ci contraddistingue... Si, ci ho riflettuto e ho deciso, le diro' che da domani ci divideremo da buoni coniugi tutti i lavori domestici e i doveri di casa. No, non e' che voglio sembrare un marito modello, e' che mi sono rotto i coglioni di fare tutto io.   
  1. "Lo voglio cotto a puntino" come disse la virgola.   
  1. Alle olimpiadi, la finalissima di lotta libera si disputa tra il campione russo e quello italiano. Poco prima dell'incontro, l'allenatore italiano avverte il suo lottatore: "Attento! Questo russo ha una mossa speciale, la Pretzel. Tutti quelli che l'hanno subita sono finiti all'ospedale, non esiste modo di uscirne. Quindi, per nessun motivo devi permettergli che te la applichi. Se ti prende, sei fottuto!". Comincia l'incontro. Il russo e l'italiano si girano attorno, guardinghi. All'improvviso, il russo attacca e applica all'italiano la temuta Pretzel. Tra il pubblico, i piu' sensibili svengono alla vista della terribile presa, mentre l'allenatore italiano si copre gli occhi. All'improvviso, si ode un grido terrificante. L'istruttore riapre gli occhi e vede il suo atleta sollevare il russo e gettarlo violentemente a terra, poi gettarcisi sopra e vincere l'incontro, tra il tripudio generale. Cosi' l'italiano vince la medaglia d'oro. Incredulo, mentre ritornano negli spogliatoi, l'allenatore italiano chiede all'atleta: "Dimmi... ma come hai fatto a liberarti dalla Pretzel? Finora nessuno c'era mai riuscito". "Veda, mister, quando mi ha applicato la Prentzel, mi stavo per arrendere. Ma all'improvviso ho aperto gli occhi e mi son visto davanti un paio di palle. In quel momento, ho morso quelle palle con tutta la forza che mi era rimasta". "E allora?". "Sa una cosa, mister? Lei non ha idea della forza che uno acquisisce quando si morde le palle!".   
  1. Quando l'avvocato impazzisce, perde il giudizio.   
  1. Non era una grande cima, a scuola. Ogni volta che il maestro cancellava la lavagna, lui cancellava il quaderno.   
  1. Anche il consumismo ha la sua etica, o meglio, etichetta.   
  1. Io non bacio piu' le donne sulle labbra. L'ultima volta, ha chiuso improvvisamente le cosce e mi ha rotto gli occhiali.   
  1. Conosco una ragazza che ha sposato un negro, per paura di passare la prima notte in bianco.   
  1. Io da grande voglio fare il coglione. Ogni volta che esco con mio padre, lui dice sempre: "che bella casa che ha sto coglione, che bella macchina che ha sto coglione..."   
  1. L'ultima litigata e' stata colpa mia, lo ammetto. Mia moglie mi ha chiesto: "Cosa vedi in Tivu'?" E io le ho risposto: "Abbastanza polvere".   
  1. Ogni volta che usciamo assieme, io e mia moglie ci teniamo sempre per mano. Se la mollo, comincia a girare per i negozi.   
  1. Colmo per una puttana francese: fare un Pompidou a un gran Le Pen con il mal De Gaulle.   
  1. La pianta sorrise brevemente. Gli stavano facendo una fotosintesi.   
  1. Un carabiniere viene mandato dal maresciallo a comprare il caffe per tutti i commilitoni della caserma, e gli consegna un thermos. Il carabiniere entra nel bar e chiede al barista: "Senta, secondo lei ci stanno sei tazze qui?". "Si, credo di si...". "Bene, allora mi da' due espressi, due macchiati, un cappuccino e un decaffeinato".   
  1. Mi sono trovato per caso a un congresso di avvocati, e sempre per caso ho conosciuto una persona molto cortese, affabile, sorridente, dall'aria onesta e disponibile. Insomma, veramente una brava persona, quel cameriere.   
  1. Una volta, molti anni fa, avevo una ragazza che si chiamava Viola. Ma era rosa, come tutte le altre. Una sera ci siamo appartati con l'auto in una stradina di campagna. Per fortuna non ci abbiamo trovato i cugini perche' stavano cantando con la loro vocina in citta'. Io ho cominciato a spogliarmi, mentre lei rimaneva ferma. Allora le ho detto di spogliarsi, e lei mi ha risposto candidamente: "Perche'?". E io, un po' seccato: "Viola carissima, ma come, non ti ha detto niente la mammola?".   
  1. Oggi il bigne' e' felice. E' diventato baba'.   
  1. "Metta la mano destra sulla Bibbia e giuri di dire la verità, tutta la verità, niente altro che la verità. Dica lo giuro!". "Lo giuro!" disse Mohammed.   
  1. L'avvocato telefona al suo cliente: "Ma come? Ha mandato una cassa di champagne al giudice? Quell'uomo è il più onesto ed incorruttibile che io abbia mai conosciuto! Non vinceremo mai la causa!!!". "Non ti preoccupare... l'ho mandata a nome del pubblico ministero..."   
  1. C'e' qualcosa in Novella che mi attrae, ma è la stessa cosa che hanno tutte.   
  1. "Ciao Gigi, ma te sei in pensione? E per cosa ci sei andato?". "Sono invalido di guerra...". "E dove ti hanno ferito?". "Sul CARSO...". "Uh, son parti tanto delicate!!!".   
  1. Si e' scoperto perche' Sharon non canta mai l'inno israeliano. Il fatto e' che Sharon... Stone.   
  1. Paolo Levi Sandri nacque molti, moltissimi anni fa, quando l'anagrafe ancora non esisteva. Per lui non fu bello venire alla luce, perche' si vergognava un po'. Infatti poi preferi' sempre venire al buio (quelle rare volte). Anche per le ciofeche che riusciva a abbordare. Nacque in una umida grotta silviense, piu' precisamente in una mangiatoia, riscaldato dall'alito due animali ghiotti di cipolle, un Koala ricchione e un Pocolione. Il Pocolione non e' un animale molto conosciuto, perche' si estinse molti e molti anni dopo, a causa del diluvio universale. Deve il suo nome al fatto che non volle salire sull'arca, perche' la riteneva poco sicura. PLS quando nacque era un bimbo bellissimo, peggioro' poi. Il suo viso irradiava un bagliore lucente, quasi sovrannaturale, riflesso. Anche allora aveva pochi capelli. Sua madre gia' vedeva per lui un radioso futuro come statale, nell'Enel, ed e' per questo che lui crebbe con il recondito desiderio di non fare un cazzo. La leggenda narra che quando nacque, in cielo comparve  una stella dalla luce molto intensa, che indicava la via ai viandanti erranti. Qualcuno la chiamo' fede, altri astro del ciel, altri ancora scoreggia divina. Studi successivi accertarono che invece si trattava di un fenomeno fotonico atipico, che si manifesta generalmente dall'alba al tramonto, meglio noto ai giorni nostri con il nome di "Sole". Secondo la tradizione, appena dopo la nascita la madre puli' il neonato. Era appena nato e gia' si era cagato addosso. Insomma si era adattato bene alla nuova importante esperienza che l'attendeva, quella della vita. Poi la madre lo poso' dolcemente ed amorevolmente sulla mangiatoia, e il Pocolione protesto': "Che cazzo, ha appena cagato e adesso lo metti dove dobbiamo mangiare noi? Saro' un Pocolione, ma non del tutto!" Il Koala ricchione invece non diceva nulla, osservava commosso la scena, aveva capito che quello che aveva davanti agli occhi era un evento storico, unico, e lui era li', avrebbe potuto raccontarlo ai posteri, a tutti gli altri koala ricchioni. Kappa piu', kappa meno. Guardo' fuori: tirava un fresco Venticello, che fece gol. Il koala allora alzo' gli occhi al cielo e grido' felice: "Questo magico momento e' ora tutto dentro di me. Evviva". E tutti gli angeli in coro gli risposero: "Ricchio'". Narra la leggenda che dopo tre giorni, tre importanti Re vennero da terre lontane per omaggiarlo, ma ogni traccia storica di questo fatto venne cancellata da un certo Mamo. Sempre secondo la leggenda, uno di essi, Re Chione gli porto' un vibratore, Re Cidivo gli porto' un vibratore, Re Gipetto gli porto' due bocce cosi'. Il bimbo ne fu molto felice, ma siccome il vibratore ce l'aveva doppio, uno venne regalato al Koala ricchione. Lui mostro' il vibratore alla madre e le chiese cosa fosse, lei gli rispose che era una specie di ciuccio. Allora lui capi' subito come funzionava, ricordandosi della sera prima, quando si era inavvertitamente seduto sul ciuccio. Le bocce invece per lui furono subito un'ossessione. Con quelle grosse palle ci giocava da mattina a sera. Un giorno disse: "Mi sono cadute le palle!" e sua madre disse: "Basta giocare con le palle, me le hai davvero rotte!" e tutta la gente convenuta grido': "Miracolo". C'era sempre molta gente a trovare il bambinello, per lo piu' poveri pastori, pedofili e testimoni di Geova di passaggio. E lui donava a tutti un sorriso, un ampio, benevolo sorriso. Si accorsero solo dopo molti anni della paresi. E tutti tessevano lodi, e lui si chiedeva: "Cazzo, ma a Lodi sono tutti sarti?". E tutti dicevano: "Un giorno questo bimbo sara' qualcuno", ma sarebbe stato meglio se fossero stati un po' piu' specifici. Pochi giorni dopo la nascita di PLS un altro bimbo venne alla luce poco lontano, in una grotta attigua, un uomo che sarebbe poi diventato una grande e controversa figura della storia dell'umanita', un uomo che con la sua conoscenza e sapienza cambio' le sorti del mondo. Il cucco.   
  1. La mia auto e' un po' vecchia, ma va ancora bene. I tergicristalli hanno un problema: da un po' di tempo ognuno va in senso opposto all'altro. Al distributore me li volevano cambiare. Pare che avessero dei polacchi in offerta. In compenso i vetri sono elettrici. Infatti ogni volta che tocco il pomello prendo la scossa. Le gomme sarebbero da cambiare perche' sono completamente lisce. Ho scoperto che ogni sera, in garage, si fanno la ceretta. Pero' ho dei bellissimi cerchi in lega. Un regalo di Bossi. Hanno solo un piccolo problema, ogni volta che incrocio una macchina del sud fanno uno strano rumore, una specie di "terùn terùn...". L'autoradio l'ho comprato di seconda mano da un croato. Prende solo le stazioni slave, ma in compenso funziona bene. L'antenna e' di tipo moderno, completamente incorporata nel lunotto posteriore. E' accaduto dopo l'ultimo incidente. Me lo ricordo, quell'incidente: stavo portando dei sacchetti di immondizie al centro raccolta, quando sono stato tamponato violentemente da un TIR caricato di bramme di acciaio. Il bagagliaio ora non si apre piu', e forse sara' per questo che ogni volta che parto sono sempre inseguito da tutti i gatti del quartiere. Funzionano bene anche le luci di cortesia. Pensate che ogni volta che premo l'interruttore, prima di accendersi chiedono sempre per favore. Il cric e' molto robusto, non ne ho mai visti di cosi' potenti. Invece di alzare la macchina, pensate, abbassa il mondo. Il motore, quando era nuovo, faceva un rombo impressionante. Adesso al massimo fa un triangolo. Ma mi va bene, perche' cosi' quando mi fermo mi fa anche da segnalatore di emergenza. La marmitta e' catalizzata. E' del tipo riconosciuto dal manuale delle giovani marmitte. Funziona bene, il suo unico difetto e' che fa un rumore che catalizza sempre l'attenzione della polizia. C'ho anche il condizionatore, in macchina. E' cosi' potente che ogni volta che l'accendo si allarga il buco dell'ozono, su Marte. Il cambio e' discreto, ma la retro e' marcia. Il contagiri e' un modello economico, funziona solo in testacoda. A volte dovrei tirare il freno a mano, ma non lo faccio mai. E' che mi secca poi doverlo andare a riprendere. Per la mia auto non ho bisogno di antifurto. C'e' tutta una procedura particolare per avviarla. Si mette la chiave, si alza il cofano motore, si da' una pedata alla ruota anteriore sx, si fa girare il volante tre volte a destra e cinque volte a sinistra, come una cassaforte. Poi si gira la chiave, tenendo fra i denti i cavi dello spinterogeno. Se la centralina rileva che hai una carie, l'auto non parte. E' comunque un'esperienza sempre elettrizzante. D'altra parte, l'auto e' cosi' malmessa che chi vuoi che me la rubi? Pensate che gli ho fatto un'assicurazione contro il furto, e il rischio era cosi' basso che  la compagnia ha deciso di pagarmi lei il premio annuale. Il mese scorso ho avuto dei problemi ai cilindri, cosi' ho portato l'auto da Berto, il meccanico, il mago dei motori. Non ci crederete: da uno dei cilindri ha estratto un coniglio. Gli ho chiesto quanta strada posso fare ancora e lui non mi ha dato molte speranze, tant'e' che al posto delle candele mi ha montato dei lumini. Pero' ho deciso che non la vendo, perche' per me ha un grosso valore sentimentale. Mi ricorda quando ero giovane, che andavo a fare cose sporche, molto sporche con la Pinuccia in aperta campagna. Dopo tutte quelle esperienze, ora lei ha aperto un autolavaggio. La cosa che mi fa pensare e' che lava anche le corriere.   
  1. In previsione della seconda serata di Vasco Rossi, la magistratura milanese ha sequestrato lo stadio di San Siro, per motivi di accertamento sulle norme di sicurezza. Solo in tarda serata lo stadio e' stato dissequestrato. La sera stessa, in sessantamila sono accorsi per assistere allo sconcerto di Vasco Rossi.   
  1. La differenza tra dittatura e democrazia e' che un sistema politico e' pieno di ladroni, assassini e truffatori, e nell'altro sistema uno puo' reclamare.   
  1. Ricordo quando a Londra entrai in un pub. E' stata davvero una bella scopat.   
  1. Io ho una vista eccezionale. Pensate che riesco a vedere fino a trecentomila chilometri di distanza anche se e' buio. Infatti, quando c'e', riesco a vedere distintamente la luna.   
  1. Mangiare peperoncini e' disastroso per la tua salute. Un recente studio ha infatti dimostrato che tutti quelli che hanno mangiato peperoncino dal 1845 al 1850 sono morti. Ora, se i peperoncini sono dannosi, immaginiamoci gli ospedali. Tutto il mondo sa che le tue probabilita' di morire in un ospedale sono molto piu' alte che quelle di morire in qualsiasi altro posto.   
  1. La barzelletta piu' corta del mondo e': "Lassativo!". ... Si', d'accordo, fa cagare.   
  1. La perversione sessuale del noto ricercatore Paolo Levi Sandri - finora solo sospetta - ha avuto oggi la sua ufficializzazione. L'uomo e' stato infatti colto in flagrante mentre armeggiava con una pila sul corpo nudo di una donna. Pare che il noto fisico si sia difeso dicendo che voleva solo fare luce sulla scoperta.   
  1. "Ehi John, lo sai che Jim è caduto dal 130° piano?". "E' morto?". "Ancora no!".   
  1. Fu grazie alla tredicesima mensilita', magnanimamente concessagli da Berlusconi, che Paolo Levi Sandri decise di fare il viaggio tanto bramato, alla fonte delle sue arcaiche origini: la piramide piu' antica, eretta da Imhotpe per il faraone Gioser, illustre antenato, padre e nonno di tutti i faraoni. Paolo era eccitato, avrebbe affrontato il lungo viaggio dal Cairo a Saqqara alla maniera dei suoi predecessori, seduto fra le gobbe di un cammello, visto che fra le gobbe di Silvia non era fisicamente possibile. Cosi' in un caldo meriggio di sole Paolo scese la scaletta dell'MD11 e poso' finalmente piede al Cairo, dicendo la storica frase: "Azz...l'ho pestata". Ah, l'Egitto... ne assaporo' l'essenza con un profondo respiro. Quanto aveva atteso quel momento, quegli effluvi inebrianti di cicoria fritta, sterco di cammello, cloaca e salmonella. Aria di casa. Si reco' nella locale agenzia Hertz, usata con frequenza, molte Volt. L'incaricato lo guardo' e sputo'. Paolo fece altrettanto. Era un'antica usanza, che in Europa e' sopravvissuta solo nei campi di calcio. "Buongiorno, vorrei noleggiare un cammello". L'impiegato smise di curarsi le lorde unghie dei piedi e gli tese cordialmente la mano. "Io avere giusto qui bel modelo, quaranta litri sedici pustole full optional turbo in ter culer scarico posteriore catarrizzato, sessanta sterline anticipate" Paolo tento' di scuotere il capo, ma il capo era fuori ufficio. "Non avrebbe qualcosa di piu' economico?" L'impiegato lo guardo' e sputo'. "Ci essere questo, venti litri, scarico libero e servosterco, potenza 1 CV (NdR Cammello Vapore - la potenza di un cammello non si misura in Cavalli), vekio ma bono gajardo...solo venti sterline". Paolo tratto' a lungo sul prezzo, come d'uso, e alla fine la spunto' a sole trenta sterline. L'impiegato sputo', gli consegno' le briglie e chiamo' l'attendente. Questi entro', guardo' Paolo e sputo'. Si avviarono stancamente al parco cammelli. In mezzo a tutte quelle gobbe, il pensiero di Paolo cadde inevitabilmente su Angie, ma non le fece male perche' il suo pensiero pesava poco. Il cammello prescelto era una vera catafecchia, non aveva neanche il clima. Si avvicino' e controllo' la dentatura, il cammello lo guardo' e sputo'. Paolo si ripuli', non perse altro tempo e lo monto' schiacciandosi le palle, come vuole la tradizione. Dopo averlo montato, si accese una sigaretta, si risollevo' i calzoni e sali', adagiandosi tra le flaccide gobbe. Il cammello protesto', sbraitando e ruminando qualcosa di assolutamente incomprensibile. "Si chiama Prospero, non gli faccia caso" disse l'attendente. Dopo vari giddap finalmente il cammello si mise in moto e Paolo punto' deciso verso sudest, in direzione del pietroso deserto di Hammada. D'altronde, cosi' facevano anche i suoi erranti antenati. In lontananza, poteva udire la dolce melodia dei graziosi uccelletti del deserto, i Gypaetus Barbatus, i famosi avvoltoi barbuti. Ma l'entusiasmo duro' poco. L'andatura del cammello era fiacca e indolente, il sole picchiava int'acapa piu' delle nocche di Angie, l'ondeggiare della nave del deserto sfracugliava ora la palla destra, ora la sinistra, mentre l'esiguo batacchio dondolava inerte come il campanaccio di San Vicente, che lo scuoti e l'agiti pe' gnente, o quello di santa Filippa, che s'agita solo per una pippa. Fu allora che a Paolo venne l'idea del turbo aspirato. Estrasse dalla sacca una manciata della sua erba preferita e la fece sniffare al cammello, il quale venne preso da una frenesia incontrollata e comincio' a correre all'impazzata, facendo ondeggiare al vento la fluente chioma dorata di Paolo... No no questa la taglio. Ma l'ebbrezza fu breve: dopo pochi chilometri il cammello si fermo' esausto. Paolo non si perse d'animo, prima che il cammello si mettesse di profilo se lo carico' sulle spalle e prosegui' il cammino (NdR Leggasi qui solita battuta sul fisico, che sottintendo). D'altronde, penso', cosi' facevano anche i suoi valorosi antenati. A lato del sentiero comparve un cartello. Era completamente giallo, e spiccava una freccia con una scritta: "Voi siete qui". Impreco'. Ma poco dopo un secondo cartello lo riempi' di gioia: "Kamel Center Ahmed - Rivitalizzazione cammelli 10 km". Tre ore dopo raggiunse esausto il Kamel Service. Un omone grande e grosso sedeva oziosamente sull'uscio. Paolo si avvicino'. L'omone lo guardo' e sputo'. Poi termino' di scaccolarsi e gli tese la mano: gli egiziani, si sa, sono persone cordiali. Paolo rabbrividi': infatti ruppe il ghiaccio e chiese con voce ansimante: "Mi scusi, sono diretto a Saqqara ma il mio cammello e' rimasto completamente senza forze, puo' fare qualcosa?". L'omone rispose con apparente noncuranza: "Io risolve problema. Dieci sterline. Tu mette kamelo in quela rampa". Paolo obbedi'. L'arabo si alzo' svogliatamente, si avvicino' al cammello e gli tiro' un portentoso calcione nei genitali. Il cammello parti' a razzo, perdendosi in breve all'orizzonte. Stupito, Paolo si rivolse nervosamente all'arabo: "Ehi, genio, e adesso mi spieghi come cazzo lo raggiungo?" L'arabo lo guardo' e sputo'. "No problema. Dieci sterline. Tu sale su quela rampa...". Meno di mezz'ora dopo, superato il cammello, Paolo raggiungeva Saqqara tra gli applausi e gli sputi dei molti curiosi. D'altronde, cosi' facevano anche i suoi ingegnosi antenati quando andavano di fretta.   
  1. (Materiale circolante in rete dai tempi in cui PLS era segretario personale di Nabucodonosor)
    Il sabato sera è un classico per gli ihuisti. Ti puoi rendere conto che la serata butta male dal tono di voce con cui la tua donna ti invita a seguirla al party dell'amica: più è mielosa, meno chances ci sono di divertirsi; e siccome il sabato sera non ti puoi inventare la scusa-tipo "... devo studiare" (scusa che solitamente adotti per poter trascorrere qualche ora in più davanti al monitor), eccoti bello e fregato costretto a "divertirti" e a "essere più sociale". Ogni volta la speranza è la stessa: la donna si ammala o non può uscire, e tu prepari birrozza fantozziana, panini e mars per una sessione di almeno 6 ore su Itapac; la realtà invece è che la tua donna sta benissimo, e ti sta guidando senza pietà verso la festa. La casa è piena di gente che non hai mai visto, e dopo appena 2 minuti cerchi se per caso da qualche parte (non si sa mai) hanno installato un terminale da poterci smanettare. Il classico amico che non vedi da un anno ti presenta alle donne come "quello del computer di cui vi parlavo...", ma le donne non gradiscono per niente, però l'uomo di una ti si avvicina e ne approfitta per estorcerti informazioni preziose sulla programmazione in BASIC del C64. Tu, che il C64 lo odi e che da poco cominci a credere di conoscere sul serio Unix, lo guardi male e pensi: bifolco. Lui insiste, divaga sul "drive" del suo giocattolo, tu annuisci e pensi "controlpi cielle-erre".
    La biondina che è arrivata sola ti si avvicina mentre tu, pensieroso, stai ripensando alla c-shell di uno strano Ultrix che hai hackato. Lei probabilmente pensa tu abbia dei problemi (vero, i metacaratteri della c-shell creano sempre problemi...) e ti rivolge un promettente "Ciao" tutto da interpretare (o compilare, a seconda di come ti senti). "ACP: COM", pensi dentro di te, e ricambi sorridendo il saluto; già ti stai facendo strane idee, quando alle tue spalle noti la sagoma inconfondibile della tua donna. "ACP: RESET RPE" le vorresti dire, ma la situazione è fin troppo chiara: la portante è già caduta. La festa è fiacca, si formano i gruppetti mentre tu pensi che in questo momento probabilmente c'è Pengo ad Altos che chiacchiera con Blau. Un tizio è tempestato di domande, scopri che fa deltaplano; li guardi mentre lo invidiano, loro non sanno che tu - proprio ieri! - sei entrato nel VAX della DynaComp, e hai fatto partire l'UAF... Dove si va in vacanza questa estate? Confusione spaventosa con proposte geograficamente azzardatissime (Kilimangiaro???); tu le idee in proposito le hai ben chiare: prima tappa a Monaco per visitare Altos, seconda tappa ad Essex (i terminali di Mud si devono vedere almeno una volta nella vita...), terza e ultima tappa Parigi, dove c'è un Univac 1100 che ti fa impazzire... Hey, c'è uno che fa informatica... bene bene, cerchi subito - come prima cosa - di sapere nome e codice di addebito della sua password sui terminale di facoltà. Si specializza in telecomunicazioni... mhm... sai che cos'è un dialout?". No, il tipo non conosce i dialout. "Ignorante" concludi. Grosso vociferare di maschi: è arrivata una sbarba scosciatissima. Per due ore con quella - tu pensi - saresti disposto a dare via la NUI a 1200 baud. Intanto arriva la torta; mentre azzanni una fetta, concludi che la prima cosa da fare una volta a casa è controllare se per caso hanno riaperto quella Gateway in Belgio... la donna ti guarda malissimo: in tutta la serata ti sei fatto i fatti tuoi alla grande; per farti perdonare balli un lento. Lei ti stringe, tu tentenni. Ripensando a Telenet, quella NUA che hai trovato non può essere un X25, al massimo è un vax-cluster... Finalmente finisce, se Dio vuole. Saluti e baci, ciao e grazie, di corsa a casa. La donna non molla: i parents sono out. Ahia... Un problema... cosa gli puoi raccontare? La balla del sonno non sta in piedi, si vede benissimo che sei talmente in forma che potresti sollevare un pad... Le chiavi, hai dimenticato le chiavi e quindi prima torni meglio è dato che devi svegliare i tuoi. Accipicchia che tardi (in chat ci saranno solo gli australiani), ciao e buonanotte. Il percorso garage-casa-modem lo copri in tre minuti, corsa in ascensore, accensione monitor, hard disk e computer, modem, itapac... ACP:CLR NC. Come NC??? Tutto NC, anche il Cilea. Un lungo, pietoso lamento disturba il sonno dei vicini. Pensi che, dopotutto, la vita è una continua commutazione dei tuoi pacchetti, entri nel letto maledicendo Itapac, spegni la luce.  Ti addormenti sperando, almeno, di sognare a 9600 baud...   
  1. Oroscopo del giorno: VERGINE: Datevi una mossa.   
  1. Finalmente una donna a capo della scuola italiana. Ha gia' annunciato che sviluppera' maggiormente l'insegnamento dell'educazione sessuale. Insomma, finalmente un ministro della pubica istruzione.   
  1. Accidenti, fa cosi' caldo che non riesco a spegnere la sigaretta.   
  1. I germi evitano XXXYYY. Non vogliono ammalarsi.   
  1. Quando XXXYYY ti gira le spalle, si riesce a parlare direttamente al suo cervello.   
  1. L'ultima volta che ho visto qualcosa come XXXYYY ho preso l'aspirina e ho chiamato il dottore.   
  1. Beh, ora non vorrei che XXXYYY pensasse male di me. Ma viste le volte che pensa, sono tranquillo.   
  1. La differenza fra XXXYYY e una scoreggia? La scoreggia a volte e' silenziosa e non puzza.
    La differenza tra XXXYYY e un mulo? Il mulo l'ha gia' capita.
    La differenza tra XXXYYY e una cagata? XXXYYY puzza.
    La differenza tra XXXYYY e un paio di corna? Le corna crescono libere.
    La differenza tra XXXYYY e Berlusconi? Uno e' unto dal signore, spara sempre cazzate e si crede padrone del mondo, l'altro e' un semplice presidente del consiglio.
    La differenza tra XXXYYY e il cervello? La Fossa delle Marianne.
    La differenza tra Picasso e XXXYYY? Uno e' morto di fama e l'altro di fame.
    La differenza tra XXXYYY e il legno? Il legno pensa.
    La differenza tra XXXYYY e PLS? PLS lavora.
     
  1. Era un matematico che aveva una personalita' tanto negativa, ma tanto negativa, che quando arrivava a una festa gli invitati si guardavano attorno stupiti e domandavano:"Chi se ne e' andato?".   
  1. Stamattina stavo cosi' male, ma cosi' male, che decisi di suicidarmi inghiottendo 1000 aspirine. Ma poi non lo feci, perche' dopo aver preso la seconda mi sono sentito meglio.   
  1. Un tale va in casa dell'amico e vede in bella esposizione una coppa: "Ehi, e questa coppa dove l'hai vinta?". "A un concorso di matematica". "Non sapevo tu fossi forte in matematica". "Beh, non e' stato facile, in effetti. Han chiesto quanto fa 7 + 7, io ho risposto 12, e sono arrivato terzo".   
  1. Anno 2050. Un tale va ad acquistare un biglietto per trascorrere un week end sulla luna. "Mi dispiace, signore, ma il volo e' stato cancellato". "Cancellato? E perche'?". "Perche' la luna e' piena".   
  1. Era cosi' brutto, ma cosi' brutto che quando nacque sua madre si costitui' alla polizia.   
  1. Io una volta ero un tipo indeciso, oggi pero' non ne sono piu' tanto sicuro.   
  1. VAPE: soprannome di Vaspes Aka Ghar, artista del secolo V, discepolo del Piaggio. Fin da bambino manifesto' una particolare predilizione per le cagate, tant'e' che tifava Inter. Appena adolescente, lascia la casa paterna per dedicarsi agli studi, trasferendosi presso la Sorbona, una vecchia baldracca bolognese. Dopo un lungo corso di studi e approfondimenti sulle pippe, forse influenzato dal Piaggio, decide di mollare tutto e cosi' fa una grossa cagata. Quella di cercare vie artistiche innovative. Ma i suoi esperimenti non ebbero grande successo, finirono sulcesso. Tra le sue opere maggiori si cita l'Ape Cross, la Vespa a pedali, il Ciao antizanzare. Detto anche "Il Diarrea" per l'inconfondibile stile delle sue opere, Vaspes non molla, tiene duro, e aspetta l'evolversi della situazione. Nonostante le lotte intestine, i sordi brontolii della critica, si trattiene dall'esplodere la sua forte carica artistica finche' un giorno, presso il villaggio di Tappinkullen, una violenta esplosione pose fine alla sua esistenza. Testimoni oculari riferirono di aver visto un grosso limone (altri sostennero si trattasse di un'anguria) schizzare via e cadere ad almeno cento leghe di distanza. Del V. restano oggi numerose opere, perlopiu' relegate nei gabinetti di diversi musei, in memore ricodo. (dall' "Enciclopedia Tregatti")   
  1. Mario va in vacanza e scrive un telegramma al padre: "Qui va tutto bene. Questo ping pong mi sta appassionando sempre più". La risposta del padre: "Non importa che sia cinese, basta che sia un bravo ragazzo".   
  1. Perche' le piume non fanno il solletico ai passeri?   
  1. Come si sa, il segnale di divieto di sorpasso e' rappresentato da un'auto rossa e una nera. Passando per Pontida, ho notato che sotto il segnale il comune ha fatto scrivere: "Per tutti i colori".   
  1. Era una strega cosi' brutta, ma cosi' brutta, che volava su uno scopettone del WC.   
  1. Un tale vuole portare la sua donna a teatro per celebrare le nozze d'argento. La moglie, di natura volgare, per non sfigurare inizia a spruzzarsi deodorante dappertutto, sulle ascelle, sul collo, sul petto, sui piedi, sulle braccia... Il marito, seccato di udire tutti quei psssss, le dice: "Oh Maria, tutti quei pssssss... e al buco dell'ozono non ci pensi?". "Ah, si', me n'ero scordata. Psssssssss".   
  1. Gesu' e San Pietro percorrono annoiati in Ferrari le vie della citta' quando San Pietro dice: "Maestro, guarda, li' c'e' Lazzaro". "Ah, bene, adesso gli facciamo prendere un bello spavento!". Detto e fatto, Gesu' accelera e investe il povero Lazzaro, che viene scaraventato violentemente a terra. Gesu' frena e retrocede fino al corpo esanime, abbassa il finestrino e dice: "Lazzaro, alzati e cammina!". Ma il cadavere rimane immobile. "Lazzaro, alzati e cammina!!". Ma non ottenne alcun risultato. Gesu' - un po' preoccupato - scende dall'auto e si avvicina al morto, lo osserva e ritorna di corsa all'auto, gridando: "Pietro, andiamocene di qui, presto! Quello non era Lazzaro!"
  1. Osservando il casino che c'e' in Italia dopo la salita al potere di Berlusconi, Dio manda a chiamare suo figlio. "Gesu', ho una missione per te. Va a vedere che cazzo succede in Italia e informami". "Ah, no... col cazzo! L'ultima volta che sono stato sulla terra mi hanno inchiodato su una croce, e mi ha fatto parecchio male". "Figlio, inutile che fai il viziato. Ora scendi e vai a vedere cosa succede. E' un ordine!". E cosi' Gesu' fu costretto a scendere dalla sua comoda nuvoletta, e sfiga volle che capitasse in pieno centro di Napoli durante l'ora di punta. In men che non si dica, venne investito da un camioncino, da un'auto truccata e da un'Ape cross. Scaraventato vicino al marciapiede, Gesu' e' conciato proprio male. Allora una donna che ha assistito all'incidente inizia a gridare: "Presto! Chiamate la croce, la croce rossa!". All'udire quel grido, Gesu' balza in piedi con uno scatto felino, si spolvera i vestiti malconci e dice con aria indifferente: "Ma che culo... Fatto niente!".   
  1. Tre parroci si trovano al bar e conversano sul problema comune che hanno, ossia la presenza di pipistrelli nella loro chiesetta di campagna. Uno dei tre inizia: "Io ho provato col fucile, ma l'unico risultato e' stato riempire di buchi la chiesa". "Io invece ho provato col veleno, e per un po' erano effettivamente spariti, ma non c'e' niente da fare, dopo poco tempo sono ricomparsi". "Io invece - dice il terzo - ho trovato la soluzione. Li ho battezzati, poi li ho cresimati, e da allora in chiesa non si sono fatti piu' vedere".   
  1. Una anziana signora chiama il manicomio: "Scusate, per caso vi e' scappato un pazzo, di recente?". ""Si". "Un pervertito sessuale?". "Si". "Bene, domani mattina ve lo riporto".   
  1. All'insigne artista di questo NG, PLS detta il suo numero di telefono: "Allora scrivi: tre quarantasei cinque zero quattro sette". E lui appunta: "46 46 46 00000 7777".   
  1. "Papa', papa', questa e' una rosa?". "No, e' una mora". "E perche' e' rossa?". "Perche' e' ancora verde".   
  1. Lo ammetto, essendo astemio raramente ricordo di mettere il vino in tavola. E' capitato anche l'altra sera, ad una cena di amici. Notando la grave mancanza, uno di loro mi ha chiesto: "Ehi, hai ancora quel vinello che abbiamo bevuto la scorsa settimana?" "Si', certo!" "Bene, allora portaci dell'acqua minerale".   
  1. La mia vecchia bicicletta. Ho un bellissimo ricordo della mia prima bicicletta. Era minuscola, con delle ruote piccolissime. Per gonfiarle non serviva la pompa: bastava un pompino. Erano cosi' piccole che invece delle camere d'aria aveva camerette e invece dei copertoni aveva copertine. Aveva anche dei piccoli cuscini, praticamente dei cuscinetti. I cerchioni non avevano raggi ma razze, di due colori: bianco e nero. La razza nera era quella piu' sollecitata e cio' provocava degli strani cigolii blues. Le razze erano collegate al mozzo: ricordo che era molto bravo, mi lavava la bici ogni giorno. Sulla ruota anteriore c'era una dinamo di zagabria, proveniva da una serie di partite difettose: infatti aveva perso molte volt. Sulla ruota posteriore avevo montato un grosso pignone, che proveniva da un grosso Abete, per gli amici Pino. Per un periodo ha avuto anche un brutto catarifrangente, che poi passo' grazie allo sciroppo per tosse. D'altra parte, devo dire che aveva ottimi riflessi. La catena la mettevo solo in caso di neve, perche' aveva le maglie di lana. La chiamavo Standa per le sue dimensioni, era una grande catena di distribuzione. La bici all'inizio aveva anche il carter, poi sostituito dal reagan, dal bush e dal clinton. A quel punto lo tolsi definitivamente, faceva casino con la pompa. Godevo molto nel montare la mia bici, perche' i freni inibitori non funzionavano mai e si lasciava andare che era un piacere. Aveva un pedigree di tutto rispetto, era nata da un incrocio tra una cyclette bulgara e un ciclo di Carnot. Tra gli avi, pare, un grande ciclo anarchico portoghese, il famigerato Anti-ciclone delle Azzorre. Quando nacque non fu un parto facile: si presentava in posizione pedalica. Io pero' non assistii al parto perche' ero partito. Ricordo che anche Lazio-Roma era partita. Inizialmente la bici era dotata di campanello, e per un certo periodo anche di portinaio. Poi installai un videocitofono, ma dopo un po' lo spensi. Ogni sera arrivava un tale che rompeva i coglioni chiedendo se c'era un certo Gigi. Io gli rispondevo che non c'era, e lui insisteva: "E la Cremagliera?". Il sellino era anatomico ed ergonomico, progettato appositamente per il mio culo, cosi' almeno mi disse il venditore. Bah, non capisco, era sempre rotto. Il telaio era in lega. Me lo aveva rubato Galliani. Anche il manubrio era in lega, e cio' mi metteva in imbarazzo. Infatti, ogni volta che incrociavo un terrone mi ripeteva: "Bravo, crocifiggili tutti!".   
  1. Era cosi' piccolo, ma cosi' piccolo, che quando passo' davanti a una pasticceria gli venne l'acquolina in bocca e annego'.   
  1. Il 90% degli incidenti stradali avvengono per colpa degli uomini. Per aver prestato l'auto alle donne.   
  1. C'era una volta un millepiedi che camminava nel bosco, ad un tratto sul viottolo cadde un ramo e lui inciampo', inciampo', inciampo', inciampo', inciampo'...   
  1. In farmacia: "Mi scusi... avete pastiglie per il nervosismo?". "Si', certo!". "Allora ne prenda una scatola. Questa e' una rapina!".   
  1. In un tribunale, entra il giudice. In quel preciso momento, il pm si alza e grida all'avvocato difensore: "Lei e' un ladrone delinquente!". E il difensore, di rimando: "E lei e' un maledetto truffatore!". Il giudice si siede e dice con aria tranquilla: "Bene. Adesso che le parti si sono identificate, possiamo dare inizio all'udienza".   
  1. "Ragazze, tutte sedute, che oggi parleremo di educazione sessuale". "Mi scusi, prof, quelle che sono incinte possono fare ricreazione?".   
  1. "Senta, desideravo dirle che sono pazzamente innamorato di sua figlia, e certamente non per i soldi". "Ah, bene... e di quale delle quattro?". "Ah, una qualsiasi, una qualsiasi".   
  1. "Mamma, mamma, perche' a scuola tutti mi chiamano Festiva?". "Ora basta, Domenica".   
  1. Era un ladro cosi' grasso che la polizia non riusci' a circondarlo.   
  1. Tempo fa sono rimasto senza luce a causa di un guasto e ho chiamato l'elettricista, il quale mi ha risposto che arrivava subito. Dopo quattro ore, innervosito dal fatto che non si era ancora presentato, lo richiamai. Lui mi disse che era stato a casa mia, aveva suonato piu' volte il campanello, ma nessuno gli aveva aperto.   
  1. Un impresario multimilionario possedeva, oltre ai soldi, una tenuta di migliaia di ettari, migliaia di capi di bestiame e una bellissima figlia di 20 anni, unica erede di tutte le sue ricchezze. Un giorno, decise di organizzare un party nella sua splendida villa e invito' tutto il jet-set del paese. Allo scoccare della mezzanotte, porto' tutti in giardino, dove si trovava una splendida piscina di 500 metri. Nella primi 100 metri la piscina era popolata da temibilissimi piranhas sudamericani, nel secondo tratto da coccodrilli africani, nel terzo da pericolosi barracuda dei Caraibi, nel quarto da murene dell'atlantico e nel quinto da terribili squali bianchi del Pacifico. L'impresario fece fare silenzio, poi raduno' tutti accanto ad un estremo della piscina e disse: "Credo fermamente che la gioventu' d'oggi sia tutta rammollita, non esistono piu' uomini veri. E allora se tra di voi qualcuno vuole dimostrarmi che e' un vero uomo, lo invito a tirar fuori il suo coraggio ed attraversare questa piscina! Chi ci riuscira' potra' scegliere tra la meta' delle mie terre, la meta' dei miei capi di bestiame o la mano della mia unica figlia". Non fece in tempo a terminare la frase che un giovanotto si tuffo' nella piscina, la attraverso' tra mille peripezie per poi risalire mezzo distrutto dalla parte opposta. Il vecchio impresario, molto emozionato ed impressionato dal coraggio del giovane, gli si avvicino' e gli disse: "Mai e poi mai avrei immaginato di vedere tanto coraggio prima di morire; dimmi, ragazzo, vuoi dunque la meta' delle mie terre?". "No" rispose fermamente il ragazzo. "Allora vuoi la meta' del bestiame?". "Niente affatto!" replico' il ragazzo. "Ah ha, ho capito... birbante! Vuoi sposare mia figlia e diventare unico erede, eh?". "No, non voglio niente di tutto cio'!" grido' il ragazzo, infastidito. "E allora cos'e' che vuoi?" chiese confuso il milionario. E il giovane, strizzandosi la giacca: "Voglio solo sapere chi e' stato quel figlio di puttana che mi ha spinto in acqua!".   
  1. Ti sei fatto la zia Cindy, e passi. Ti sei fatto mia figlia, e passi. Ti sei fatto pure mio marito, il nonno, il pastore Harold e tutta la citta', e passi anche questa. Ma non ti perdonero' mai di esserti fatto anche mia madre. Cazzo, (omissis) era morta da appena due ore!   
  1. Prima o poi anche la donna raggiungera' Plutone. Dopo che avra' pulito Marte, Giove, Saturno...   
  1. Le donne hanno un grosso vantaggio sugli uomini. Quello che non devono sposarsi con una donna.   
  1. Come si suddivide il braccio di una donna? Braccio, avambraccio e scopa.   
  1. Era cosi' brutto, ma cosi' brutto che invece dell'uccello aveva un pipistrello.   
  1. Cosa e' verde e vola per tutta la cucina? Superlattuga.   
  1. E' facile morire per una donna, il difficile e' vivere con lei.   
  1. Quando Berlusconi decidera' di suicidarsi, bastera' che salga sul suo ego e salti.   
  1. AAA ragazzo timido cerca una... ehm... no, niente.   
  1. "Ho visto Fassino un po' teso, ultimamente". "Bah, avra' qualcosa in serbo".   
  1. PLS è così vecchio, ma così vecchio che quando dorme i suoi parenti lo vegliano.   
  1. E' comprovato che gli uomini hanno milioni di neuroni più delle donne. Ma non facciamoci illusioni, in realtà funziona come con gli spermatozoi: bisogna averne tanti affinche' ne funzioni almeno uno.   
  1. La benzina e' una droga? L'abitudine ormai fa parte di noi, ci fa assimilare tutto. Assimilazione come droga, un'eroina molto diversa da Anita Garibaldi, un surrogato davvero stupefacente, dal quale non riusciamo a staccare il cordone ombellicoso. I giornali parlano di aumento della benzina? E noi protestiamo, ci rendiamo conto che un litro di benzina ormai costa più del trans di Via San Venerio (loro santo protettore) e ci ripromettiamo di protestare silenziosamente, di non mettere più piede in una stazione di servizio, non fare più benzina, cascasse il mondo su un piede. D'accordo, quelli che fanno gasolio sono avvantaggiati, ma questa e' un altro discorso. E tu ti ripeti ripetutamente ripetendoti che no, il benzinaio non l'avrà vinta, questa volta no no no e poi no. Ma è tutto inutile: la crisi di astinenza si fa sentire, il benzinaio lo sa e ride. Ride. Maledetto. Lo fa apposta. Quando ti presenti con una donna in macchina, lui ti strizza l'occhio e ti chiede: "Dotto'... pompatina?". Chettefrega, fatti i fatti tuoi! E l'arroganza dei benzinai? A mia moglie è arrivato persino a chiedere - quel depravato -  "Bella signo', guardi qui: che, me regge l'asta?". Ma controlla l'olio e lasciaci in pace, perdio. L'altro giorno, dopo fatto benzina, gli chiesi: "E i bollini?" e lui: "Subito dotto'!" e ha tirato un paio di calcioni sulla portiera. Maledetto. Ma niente in confronto a stamattina. Vado li', come al solito, e gli chiedo distrattamente di fare il pieno. Lui mi guarda con aria strafottente e mi fa: "Niente da fare, dotto', oggi la benzina non gliela fo" E io a insistere, a supplicare... ma lui nisba, irremovibile. Non c'è stato niente da fare. Allora, sconsolato e in piena crisi di astinenza, non ho potuto far altro che girare la bicicletta e andarmene.   
  1. La moglie del direttore, curiosa, interroga il marito, che come al solito è rincasato molto tardi. "Allora? E' arrivata la nuova segretaria?". "Si, ha cominciato oggi". "E ha belle gambe?". "Bah, non so, non ho fatto caso". "E di che colore sono i suoi occhi?". "Ah, guarda, non nemmeno avuto il tempo di farci caso". "E come si veste?". "Ah, si, molto rapidamente".   
  1. "Pierino, che mestiere fa tuo padre?". "Mio padre è prete". "E tua madre?". "Mia madre è suora". "Ah, hanno gettato gli abiti?". "No, solo rimboccati un po'".   
  1. Il generale dei carabinieri chiama il segretario: "Appuntato, convochi una riunione del vertice dell'arma per venerdì". "Scusi... signor generale... venerdì va con l'accento o senza?". "Uhm... spostala a sabato".   
  1. In occasione dell'inaugurazione del nuovo centro sportivo dell'arma dei carabinieri di Roma, il generale ha tagliato la rete di un campo di tennis.   
  1. Sono appena tornato dagli Stati Uniti. Lì hanno due grossi problemi: il primo è la pesantissima discriminazione razziale che esiste, il secondo è che il paese è pieno di maledetti negri.   
  1. Durante una recente sperimentazione a Frascati, PLS ha scoperto un elettrone che suonava la carica.   
  1. Un tizio va a confessarsi in chiesa: "Monsignore, le confesso che sono omosessuale". "Uh... allora mi chiami pure Monsi".   
  1. "Salve, come ti chiami?". "Benvenuto". "Ma che combinazione! Come il mio zerbino!".   
  1. Quella famiglia era così numerosa che la cicogna ormai dormiva con loro.   
  1. Cosa fa il cervello di una donna in un cucchiaino di caffè? Galleggia.   
  1. Secondo una recente statistica, su 10 politici, 11 si sentono superiori agli altri 10.   
  1. Gli uomini sono come la sigaretta: prima si accendono e poi è solo fumo.   
  1. Da quando mio zio ha iniziato a usare la tintura verde fosforescente non perde più i capelli. Beh, per cadere gli cadono lo stesso, ma con questo colore almeno li ritrova subito.   
  1. A seguito della recente grave siccità, le mucche hanno dato latte in polvere.   
  1. AAA Cambio pastore tedesco con uno che parli italiano.   
  1. AAA Venticinquenne scapolo e libero affitta mezzo letto.   
  1. Per fare i cubetti di ghiaccio, i carabinieri bevono un sorso d'acqua e poi infilano la testa nel congelatore.   
  1. "Hai cambiato la tua auto? Ora è rossa mentre prima, se ricordo bene, era bianca". "No, è la stessa. Solo che ogni tanto si surriscalda un po' ".   
  1. Il dottore mi ha tolto il whisky, le sigarette e le droghe. Come secondo lavoro fa il doganiere alla Malpensa.   
  1. Si racconta che quando Churchill incontrò Stalin a Yalta, i due statisti discussero tra l'altro dei loro hobby. Churchill disse: "Io raccolgo le barzellette che la gente racconta su di me". "Che coincidenza - ribattè Stalin - io raccolgo la gente che racconta barzellette su di me".   
  1. Pino gioca spesso a ramino.   
  1. In casa ho un libro veramente antico e raro, dal valore inestimabile. Si tratta di una Bibbia autografata.   
  1. Il balzello è una tassa che si paga saltellando.   
  1. Ieri sono andato dall'oculista perchè vedevo delle strane macchie davanti agli occhi. L'oculista mi ha prescritto un paio di occhiali ed ora devo dire che vedo ancora le macchie, ma molto più nitide.   
  1. Lettera dell'italiano medio a Berlusconi. Egregio Cav. Berlusconi,
    Non ci siamo mai incontrati, ma credo Lei mi conosca bene. Sono l'italiano medio, e visto che Lei mi pregia di scrivermi spesso, mi sono finalmente deciso di fare altrettanto. Lei sa bene che io non ho colore politico, voto sempre per chi mi pare, in genere chi garantisce i miei interessi e la mia famiglia. Nel buiame politico generale, qualche anno fa mi comparve improvvisamente la Sua figura, rilucente, unta dal Signore: mi mostrava il Suo verbo, che scoprii poi essere un contratto. Azz, mi dissi, questo è l'uomo che ci vuole, l'impresario, razionale, efficiente, che farà piazza pulita dei boriosi e dei corrotti, che abbasserà le tasse, che farà dell'Italia un'azienda affidabile, competitiva, efficiente. Ma soprattutto che garantirà alla mia famiglia un avvenire prospero e sereno, un liberismo che porrà fine alle tediose ingerenze dello stato nella vita del cittadino medio. Ebbene si, Le confesso che La votai entusiasta ed impaziente. Una volta al potere, prima di tutto Lei sistemò le Sue beghe personali. E vabbè, tutto sommato non mi rompeva i coglioni più di tanto, mi dissi. E così non ci feci caso. Qualche primo segno di preoccupazione lo ebbi quando rischiai di perdere il posto, grazie al famigerato art. 18. Ma poi tutto rientrò e così mi tranquillizzai. Con un po' di sospetto. Quando poi si scoprì la truffa delle assicurazioni ero estasiato dall'idea del rimborso. La vittoria del diritto. Ma siccome Lei è buono, condonò loro quel piccolo peccatuccio veniale.
    Che diamine, mi dissi a malincuore, siamo o non siamo garantisti? Infondo a rincuorarmi c'era il discorso della riduzione delle tasse. Poi fu la volta della crociata contro il fumo. Mi trovai costretto a eliminare il mio unico e amato vizio, quello della sigaretta. Certo, lo so che la mia salute è al primo posto delle Sue attenzioni: chissà quanto avrà investito il Suo governo per la ricerca sul cancro al piloro o all'intestino, dove le sigarette non c'entrano un cazzo. E aspetto fiducioso la prossima campagna contro lo smog di Marghera, che di malati ne produce molti di più di una misera sigaretta. Ho buttato un amato vizio - mi son detto - ma vuoi mettere i vantaggi di avere le tasse dimezzate? Poi è arrivato il nuovo Codice della Strada. Lei conosce bene l'amore storico che l'italiano medio ha nei confronti dell'auto sportiva, e devo dire che lì ho cominciato a incazzarmi un po'. Non è piacevole passare da potenziale onesto cittadino a potenziale incallito criminale, dimostrare la mia innocenza a patto di denunciare mia moglie o mio figlio. Se mi permette un piccolo appunto, si usa sempre più spesso la parola "repressione" invece che la parola "prevenzione", e questo a dire il vero mi preoccupa un po'. Ma su questo non la disturbai più di tanto, perché Lei aveva cose più importanti a cui pensare, come per esempio studiare nuovi metodi per ridurre le tasse, come promesso.
    Colgo l'occasione e La ringrazio per aver fatto della Rai un ente etico e pubblico, rispettoso del canone dei cittadini, estraneo alle mere logiche di mercato che caratterizzano invece le tivù commerciali. Bravo, anche se personalmente tutti quegli spot nei programmi sportivi e nei film mi rompono un po' i coglioni. Ma seguirò il Suo consiglio: girerò su Canale 5, dove di spot ce ne sono di meno. E poi, per avere meno tasse qualche piccolo sacrificio ci sta, no? Tra le righe devo dirLe anche che ci rimasi male quando dovetti sopprimere il mio amato e fedele pastore tedesco. Mi dissi: mah, cazzo c'entrano i pastori tedeschi col morbo mordace dei pitbull? Come dire: qualche italiano ruba, arrestiamoli tutti e il problema si risolve. Ma non volevo apparire uno sporco comunista, così le rinnovai la fiducia. Sa, per via delle tasse... A dire il vero, però, c'era un'inquietudine che mi angosciava: prima, con un bancomat tiravo avanti una settimana, ora ce ne vogliono due. E non riuscivo a capire, l'inflazione era bassa... sarò stronzo io, pensai. Invece poi scoppiò lo scandalo dei prezzi raddoppiati. Mi pareva, mi dissi, ma mi tranquillizzò sapere che non era colpa Sua Mia moglie mi chiese se eravamo diventati più poveri, io le dissi di no, che era un fattore contingente, frutto di speculazioni provvisorie, di contingenza internazionale... beh si, eravamo diventati più poveri. Ma non dovevamo preoccuparci. Grazie al Suo consiglio bastava mangiare metà porzione e tutto sarebbe tornato a posto, dando inoltre il nostro contributo alla lotta contro quegli ingordi dei grassoni. E poi che diamine, infondo Lei avrebbe dimezzato le tasse e alla fine tutto si sarebbe sistemato. Finalmente avrei potuto pensare serenamente alla mia futura pensione: il 2008 infondo è vicino, mi dicevo... No, qui non Le dico nulla, sarebbe come sparare sulla croce rossa. Ma vengo al dunque. Orbene, il mio commercialista mi ha appena detto che quest'anno pagherò le stesse tasse degli anni scorsi, anzi di più, per via dell'inps, ici, ispdap, irap, cicop, rsu, cdl... Con tutto il rispetto, mi consenta, questa volta non posso proprio esimermi dal mandarLa cortesemente affanculo e con la presente La informo ufficialmente che alle prossime elezioni non voterò più per Lei. Si, perché Le sarà forse sfuggito che da buon italiano medio, la mia prima priorità non sono i Suoi abbracci a Putin, i giudici impazziti, la Telekom serbia, il Consiglio dei Saggi, il WTO, il PIL, lo SME, il CICR, ma la sopravvivenza della mia famiglia, i miei soldi, il mio lavoro, il mio tempo libero. Insomma delle grandi riforme non mi frega un cazzo, se le piccole mi fanno essere meno libero e più povero. Comunque, non si affligga per il mio voto perso: non voterò i comunisti, così potrà tornare a far soldi come prima. Né mi fregherà col trucchetto della scheda bianca. Farò un'altra cosa che forse la spaventerà un po'. Voterò per un piccolissimo partitello a caso, che so, il Sud Tirolen Volk Spartai, la Lega dei Pensionati, o qualcosa di simile. Si, perché - non ci crederà - ho scoperto che questo è il solo, unico, vero voto di protesta possibile, se mi sarà consentito. Con ossequi.
    PS: Non si preoccupi, il francobollo lo pago io.
     
  1. Quanti burocrati ci vogliono per avvitare una lampadina ? Due. Uno per assicurare che si sta facendo tutto il possibile mentre l'altro avvita la lampadina nel rubinetto.   
  1. Ho un amico che è molto appassionato di campeggio. E' così patito che si è beccato persino una tendinite.   
  1. Quand'ero piccolo, ricordo che non volevo mai i ghiaccioli alla menta. In realtà pensavo fossero acerbi.   
  1. Intervistato il domestico di Berlusconi. Il fatto:
    G: "Berlusconi è basso, secondo lei?"
    D: "Ah, basso Berlusconi? Non direi. E che cazzo..."

    Così la notizia compare l'indomani in alcune testate:
    Il Giornale: "Alla domanda se Berlusconi fosse basso, il domestico mi ha risposto raggiante: Basso Berlusconi? Non direi, è un grand'uomo. E' più basso quando lo aiuto a togliersi le scarpe ha ha ha. L'umorismo e la serenità non mancano in casa Berlusconi."

    L'Unità: "Rivolta in casa Berlusconi! Anche i domestici si ribellano al presidente e gridano in coro: Abbasso Berlusconi! Ma lui li censura e li obbliga al silenzio."

    Repubblica: "Intrighi in casa Berlusconi. Secondo fonti non ufficiali, pare che il domestico del presidente, cugino del fratello di un amico di Paolo Capicchioli, noto agente del Sisde ora in pensione, legato al caso Calvi e coinvolto con Mario Montorsi al tentativo di depistaggio nell'affare Telekom Serbia, appoggi un complotto per fare le scarpe all'uomo politico. Intervistato, il domestico fa infatti pesanti affermazioni sulla statura politica del presidente, lasciando intendere una possibile operazione pseudo segreta per minare la sua credibilità politica."

    Il Foglio: "Da un'intervista si apprende che i domestici hanno una grande ammirazione per il presidente, anche per i suoi non indifferenti attributi fisici."

    Cronaca Vera: "Scandalo a Palazzo. Il domestico di Berlusconi e il presidente sono gay. Lo lascia intendere chiaramente il domestico stesso, che in un'intervista fa affermazioni sugli attributi sessuali del presidente e sulle loro posizioni preferite"

    Il Secolo XIX: "Sarà basso, ma Berlusconi c'ha gli attributi, due palle così. Se ne sono accorti anche i domestici, rigorosamente italiani."

    Padania: "Il presidente ce l'ha sempre duro. Lo confermano i domestici"
     
  1. Il commercialista mi ha detto che devo denunciare il mio reddito, ma io ho deciso che non lo farò. Dopo tutto il bene che mi ha fatto.   
  1. E' uscito l'ultimo CD di Bocelli e Pierangelo Bertoli. Si intitola: "Ti vedo correre".   
  1. Si parla molto della malattia del Papa. La Sacra Sindrome.   
  1. Una giornata storta. Ieri è stata una giornata storta, e oggi la pigrizia ha preso il sopravvento, che sottovento puzza. Ha affilato la sua lama sottile, combatterla è ardua contesa. E allora provo a sorprenderla alle spalle, e scrivo. Si, ma cosa scrivere? Beh, potrei parlare per esempio dell'alterco che ho avuto ieri sera con mio figlio. Lui voleva andare fuori a picchiare i negri, come fa di solito, ma stavolta non sono rimasto indifferente ai valori di civiltà in cui credo, e sono intervenuto pesantemente. Gli ho ricordato con forza che viviamo in un paese civile. Picchiare i negri. E che diamine, un po' di rispetto. Oggi si chiamano extracomunitari. Allora lui ha fatto l'offeso e si è rifiutato di mangiare. Ma io sono stato irremovibile: sui principi non transigo. Così, per punizione l'ho mandato a letto senza cena. Figli? Meglio cominciarne cento che finirne uno. Mia moglie invece ieri è andata a fare shopping ed è tornata a casa con un bel maglione di cachemere, che quando mi ha detto quel nome pensavo fosse una cagata e invece costava un mucchio di soldi. Io le ho detto che mi sembrava un po' caro, e lei mi ha risposto che l'ha preso perchè le piaceva un sacco. Mah, dico io, se le piaceva un sacco, perchè allora ha preso un maglione? Io le donne proprio non le capisco. Comunque, ho cercato di cogliere la palla al balzo, ma purtroppo è rimbalzata troppo in alto. Siccome ero un po' arrapato le ho chiesto se le andava di fare l'amore e lei, per ripicca, mi ha detto che sarei dovuto passare sul suo cadavere. Beh, è come abbiamo sempre fatto, ho replicato io, e lei si è infuriata come una bestia. O imbestiata come una furia, fa lo stesso. Giornata di merda. Allora me ne sono andato al bar, per tirarmi un po' su. Mi sono appoggiato stancamente al bancone e ho chiesto a Gianni, l'amico barista, di prepararmi un Bull Margareth. Lui mi guarda stupito e mi fa: Cazzo è? La sua ignoranza non avrebbe dovuto sorprendermi, effettivamente l'unico cocktail che conosce è il caffè macchiato. Trattenni l'incazzatura e gli chiarii che bisognava miscelare 1/3 di vodka, 1/3 di gin, 1/3 di cherry ed 1/3 di acqua tonica. Lui mi guarda e da buon rompicoglioni, incurante della mia giornata storta mi fa: A Ma'... Ma cosi' fanno quattro terzi!  Non ne potevo proprio più. Anche il bar, luogo di rifugio, diventa luogo di problemi e idiozia. "E tu preparamelo in un bicchiere più grande, no?" Ringhiai. Possibile che in questo mondo devo sempre essere io a risolvere i problemi degli altri?   
  1. Se il coniglio non mangia, tagliagli la carotide. 
  1. Poiche' la compagnia stava attraversando un momento difficile, venne offerta una ricompensa di cento dollari a chi avesse trovato un modo per risparmiare denaro. La ricompensa ando' ad una segretaria che suggeri' di limitare le future ricompense a dieci dollari.   
  1. L'ubriacone ha fatto fiasco.   
  1. Io giro spesso con la patta dei pantaloni aperta. Non è una dimenticanza, è che a volte mi capita di dover contare più di dieci.   
  1. Il presidente di una compagnia entra nella sua limousine e nota che c'è un autista nuovo. "Ma bene! Un nuovo autista. E mi dica, come si chiama?". "Peppino, signore". "Bene, capisco, il fatto è che non sono abituato a chiamare per nome i miei impiegati. Mi può dire qual è il suo cognome?". "Certo, signore, mi chiamo Peppino Tesoro". "Ah, bene... puoi partire, Peppino".   
  1. Che farei io se vincessi il superenalotto? Beh, per prima cosa pagherei tutti i debiti. Cosa farei col resto? Beh, che aspettino.   
  1. Chissà se chi ha i piedi piatti li lava nella lavastoviglie.   
  1. Le frazioni vennero inventate da Enrico Ottavo.   
  1. Uno staff di ingegneri aeronautici sta studiando un curioso problema: le ragazze con le curve più aerodinamiche sono quelle che oppongono la maggiore resistenza.   
  1. Grazie al sistema di designazione arbitrale si evitano favoritismi di sorta. La prossima partitissima, per esempio, sarà arbitrata da uno dei dirigenti iuventini sorteggiato assolutamente a caso.   
  1. "Ehi pupa, ho come il presentimento che io e te ci intenderemo alla perfezione". "What?".   
  1. Partita del cuore, il ricavato andra' in beneficenza. Sul campo, la selezione nazionale cantanti contro la selezione internazionale dei mostri. Da una parte le star piu' famose della canzone: Ramazzotti, Morandi, Mogol... dall'altra i celeberrimi Frankenstein, Licantropo, i fratelli Mummia (Mummia I e II), Zio Fester, Pirotti... Reitano e' stato a lungo indeciso su quale selezione scegliere. Il risultato e' ancora inviolato, grazie ai falli tattici di Jack lo Squartatore (peraltro molto bravo nei cross tagliati). A dire il vero, tra i mostri anche Levi Sandri ha usato spesso il fallo tattico in lattex, ma e' stato espulso per atti osceni. Buona la prestazione di Belfagor, fantasmagorico, e del mostriciattolo di Alien, che ha preso la partita di petto. Il mostro di Lochness non si e' invece praticamente visto. Da rilevare al quindicesimo l'espulsione di Kappa, che incitato dal pubblico ("mostri, mostri") si tirava giu' la patta e mostrava il fallo, ovviamente di mano. A causa del fallo di Kappa, Frankenstein rimane a terra piegato dalle risate e viene portato fuori in barella. Coro di disapprovazione del pubblico ("Pooh! Pooh!"). Dario Argento, allenatore dei mostri, stizzisce, osserva i giocatori in panchina e fa cenno a Dracula di scaldarsi. Dracula si toglie il mantello e comincia il riscaldamento attorno al termosifone. "Arbitro! Cambio! Esce Frankenstein ed entra Dracula". L'arbitro Moreno annulla un gol e acconsente. Dracula saltella nervosamente ai bordi del campo, all'assenso dell'arbitro si appresta ad entrare, si inginocchia, fa il segno di croce e muore. Si chiude sullo Zero a Zero, Renato e' visibilmente soddisfatto.   
  1. Il medico mi ha proibito di sollevare oggetti pesanti, e così ho dovuto farmi accompagnare per fare la pipì.   
  1. Io bevo per dimenticare che sono alcolizzato.   
  1. Era un tale così moroso che quando Dio creò la luce, lui aveva già tre bollette ancora da pagare.   
  1. Una donna cinese si reca dal ginecologo: "Dottole, desidelo ploplio tanto avele un figlio e...". "Molto bene. Si spogli e si accomodi". "No, no, dottole... Vollei avere un figlio cinese".   
  1. Scanzano Jonico, Matera, anno 2010. In un negozio una cliente chiede due etti di burro. Il negoziante taglia un pezzo, lo pesa e chiede alla cliente: "Signora, sono due o tre nanocurie in più ... va bene lo stesso?".   
  1. Casualmente, la moglie di un tale muore lo stesso giorno in cui affonda la vecchissima barchetta del fratello gemello. Alcuni giorni dopo, una vecchietta incontra il secondo, e scambiandolo per il vedovo gli dice: "Sono davvero dispiaciuta per la tua perdita. Ti sentirai malissimo". Pensando che la vecchietta si riferisse alla sua barca, il gemello risponde: "Il fatto e' che da una parte sono contento di essermene liberato. Fin dall'inizio era vecchia e marcia. La sue parte bassa era tutta bucherellata e puzzava come un pesce morto da un secolo, e lei perdeva sempre acqua. Aveva una brutta fessura dietro, ed anche un buco parecchio grande davanti. Ogni volta che la usavo, il buco si allargava e lei perdeva un mucchio d'acqua. Credo che l'abbia stroncata il fatto che l'ho affittata a quattro ragazzi che volevano spassarsela. Li avevo avvertiti del suo stato pietoso, ma loro l'hanno voluta lo stesso. Quegli scemi hanno provato ad entrarle dentro tutti assieme, e cosi' si e' crepata nel mezzo...". La vecchietta svenne.   
  1. Stolto è colui che vive di certezze. Almeno credo.   
  1. "Lodo Maccanico". "Sempre sia lodato".   
  1. La chiesa si schiera a fianco di Scanzano:  la nanocuria.   
  1. Stamattina mi sono alzato con le palle girate. Ho perso un quarto d'ora per risistemarle.   
  1. Ieri in autobus ho davvero toccato il fondo. Poi lei si è girata e mi ha mollato uno schiaffone.   
  1. Accordo economico tra il petroliere Moratti e il neo ministro dell'economia iracheno. Il paese fornirà il petrolio, mentre Moratti fornirà i bidoni.   
  1. Dieta drastica: il kalakili.   
  1. Campo nudisti: l'ano solare.   
  1. Abrogate le pensioni baby: più lavoro e menopausa.   
  1. Il tartaro: Gengiv Khan.   
  1. Asmatico: un paziente a fischio.   
  1. Non dimentichiamo che molte donne festeggiano il capodanno stappando una bottiglia di detergente.   
  1. L'animale più simile all'uomo non è la scimmia, è la donna.   
  1. La crisi economica dell'Italia sta assumento livelli preoccupanti. Ieri ho incontrato un amico e gli ho offerto un caffè. Mi ha risposto che, se per me era lo stesso, preferiva che gli dessi i soldi.   
  1. Pensavo che la S di Superman fosse l'iniziale del suo soprannome. Invece ho scoperto che il suo costume era di taglia small.   
  1. Molte donne sono convinte che agli scacchi vince chi riesce a mangiare il re con l'altro re.   
  1. C'era una volta un pulcino dentro un uovo, mollò una scoreggia e morì asfissiato.   
  1. Ho un problema che mi assilla da parecchio tempo. Da piccolo, ero un bambino molto, molto religioso. In risposta alle mie preghiere, un giorno mi apparve un angelo di Dio, e mi chiese cosa volevo avere dalla vita, se una memoria prodigiosa o un pisello grandissimo. Il problema è che purtroppo non ricordo assolutamente cosa scelsi.   
  1. Sono molto triste, mia moglie ha detto che non mi avrebbe più parlato per un mese. E oggi è l'ultimo giorno.   
  1. Il mese scorso andai alla fiera dell'elettronica a Kioto e vidi una cosa strabiliante. La prima segretaria-robot del mondo. Il venditore giapponese mi fece una dimostrazione impressionante: stringendo il capezzolo destro registrava la tua voce, stringendo quello sinistro scriveva al computer: word, excel, power point... Leccandole l'orecchio destro ti preparava il caffè, e soprattutto sapeva scopare come una donna vera. Una cosa veramente stupefacente, così l'acquistai. Una volta in ditta aprii il pacco e scoprii che le istruzioni erano in giapponese. Poco male, pensai, più o meno avevo capito come funzionava. Bastava un po' di intuito e di esperienza. Così almeno pensavo. Ora, da questo letto d'ospedale, mi dico quanto stronzo sono stato quando ho cercato di metterglielo nel culo. Avrei dovuto domandarmi dove cazzo le avessero sistemato il temperamatite.   
  1. Non è vero che ho un naso lungo. E' solo che tengo la faccia molto più indietro.   
  1. Le donne sono come le bottigliette dei distributori automatici. Se non ci metti i soldi, non escono.   
  1. "A scuola tutti mi chiamano pigro". "E tu che fai?". "Niente".   
  1. Il ministro dell'interno Pisanu ha disposto che tutte le forze dell'ordine si schierino lungo le spiagge. Informative dei servizi segreti confermano l'arrivo una nuova ondata criminale.   
  1. Erano malviventi così tonti che rapirono una famiglia intera e non seppero più a chi chiedere il riscatto.   
  1. Papà, perchè stai gettando tutte le cose dalla finestraaaaaaaaa...   
  1. Era così basso, ma così basso, che per passare sotto la porta doveva salire su una sedia.   
  1. La figlia di otto anni di un mio amico ha chiesto alla madre di comprarle una confezione di pillole anticoncezionali. Dice che non vuole che Babbo Natale le porti ancora bambole.   
  1. Secondo una recente statistica, la frase più letta durante le feste di Natale è: "Batterie non incluse".   
  1. Se il ramoscello d'ulivo è il simbolo della pace, qual è il simbolo della guerra? Il ramoscello di fiori d'arancio.   
  1. No alla prostituzione. Si' al sesso gratis.   
  1. Basta con la manipolazione! Vogliamo libere erezioni!   
  1. E' assodato che i fagioli contengono ferro. Infatti, le mie mutande sono sempre ossidate.   
  1. La pecora era affamata: aveva una fame da lupo.   
  1. Era una donna così intelligente che tutti la chiamavano Mario.   
  1. Gli uomini sono come gli stracci di cucina: li lasci alla finestra e se li porta via la vicina.   
  1. Cosa fanno un milione di negri sulla luna? Un'eclissi.   
  1. "Dunque lei si propone per il posto di colf... Vediamo... ha qualche raccomandazione?". "Si', che non sporchiate troppo la casa".   
  1. Lo ammetto, scrivere qui da anni mi ha portato una certa notorietà. Sono molti i fan che mi scrivono quotidianamente, sono anzi letteralmente sommerso di posta da tutta Italia e dal mondo. Sinceramente, non credevo che questo NG fosse così seguito. Molti fan si preoccupano per me e per la mia salute, come Marina J., che si augura che io abbia un pene molto grande, offrendo eventualmente i suoi servigi per ingrandirlo. Oppure anche persone molto altolocate, come un famoso principe della Nigeria, che mi offre la possibilità di investire molti soldi, o gente che - preoccupata per le voci che qui non si tromba - mi offre ragazze e bambine di compagnia attraverso siti internet. Insomma, una gran mole di fan, e certo non posso rispondere a tutti. Ho saputo che hanno addirittura fondato un club, che hanno chiamato "SPAM", che credo significhi Sezione Primi Amici di Mauroemme". Beh, la notorietà è proprio una bella cosa, è confortante sapere che si è pieni di amici in tutto il mondo, che ti scrivono ogni giorno e si preoccupano per te.   
  1. L'altro giorno, la mia segretaria mi ha chiesto come si scrivesse "pallottola". Io le ho risposto che si scrive esattamente come suona. Lei allora ha scritto: "Pum!".   
  1. L'altro giorno in ufficio è stato assunto un nuovo ingegnere. Durante il suo primo giorno di lavoro, cercò di appendere alla parete il suo attestato di laurea. Dopo molti tentativi falliti di piantare il chiodo al contrario, gli si avvicinò un collega, anch'egli ingegnere, e gli ha fece notare che aveva sbagliato a comprare i chiodi. Infatti, quelli erano per una parete contraria.   
  1. Le auto dei carabinieri saranno dotate di tergicristallo sul lunotto posteriore. Nel caso dovesse piovere durante il ritorno...   
  1. Ma il voto del silenzio di alcune suore, include anche le scoregge?   
  1. Davanti alla porta della chiesa c'era un mendicante con un cartello che diceva: "Sono cieco, sordo, muto, e credo anche negro".   
  1. "Di chi sono queste belle orecchiette? Eh?" ... "E questo bel nasino di chi è? Cicciccì" ... "E queste belle manine, di chi sono, eh?". ... "E questi piedini così carucci, di chi sono? Fa solletico? No?" ... . "Dottore, non vorrei disturbarla, ma il suo predecessore faceva le autopsie più rapidamente".   
  1. Si racconta che Rommel un giorno avesse chiesto a Hitler: "Mio fuhrer, lei a cosa si dedica durante il tempo libero?". "Io colleziono barzellette su di me". "Ah si? E quante ne ha raccolte?". "Tre campi di concentramento".   
  1. "Come si chiama quell'uccellino?". "L'ignoro". "Eh, ma che bello che è quel lignorino !".   
  1. L'ultimo dell'anno sono stato in un albergo di una nota località turistica. Ho chiesto i prezzi di una camera doppia e il receptionist mi ha risposto: 150 Euro per vista sulle montagne e 3.000.000 di Euro per vista sul mare. Ingenuamente ho chiesto come mai questa disparità di prezzi, e  lui mi ha risposto che per la vista sul mare avrebbero dovuto girare l'hotel.   
  1. "Pierino, coniuga il verbo andare". "Io... io... io vado... tu... tu vai... egli... egli va...". "Più in fretta, più in fretta Pierino!". "Noi corriamo, voi correte, essi corrono".   
  1. Un tale se ne sta nella sua comoda stanza d'hotel quando ode nella stanza attigua: "Vieni qui, bella troietta, che ti voglio violentare". "No, no, sono ancora una bambina!". "Ma chissenefrega! Adesso ti spacco in due!". "No, no, pietà, sono troppo piccola per queste cose!...". Il tale si preoccupa molto, corre giù alla reception e dice affannosamente: "Ascolti! sono alla stanza 204, nella stanza accanto stanno violentando una minorenne!". Il receptionist con tutta calma si infila gli occhialetti, consulta il registro e dice: "Ah... stanza 205... E' il signor Gigi, il ventriloquo. Ogni volta che si fa una sega ci crea sempre un casino".   
  1. Un rospo entra in un ristorante e chiede un piatto di zuppa. Il cameriere gliela porta, il rospo la guarda e dice indispettito: "E la mosca??".   
  1. "Pronto, parlo col medium?". "No. Qui è il mignolum".   
  1. Dall'otorino: "Complimenti, signore, la sua prova uditiva è favorevole". "Eh?".