- Una
       coppia in auto. Lei dice: "Trombardo, Trombardo, dove mi
       porti?". "Ehi, mi chiamo Edoardo". "Oh, scusa,
       chissa' a cosa stavo pensando...".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - PRIMA
       E DOPO IL MATRIMONIO
 
       Prima: Tre per notte 
       Dopo: Tre al mese. 
       Prima: Mi lasci senza fiato! 
       Dopo: Mi stai soffocando! 
       Prima: Non fermarti! 
       Dopo: Non cominciare! 
       Prima: Febbre del sabato sera. 
       Dopo: Domenica di calcio. 
       Prima: Mi piaccione le donne in carne 
       Dopo: Non ho mai sopportato le grasse! 
       Prima: Mi domando cosa farei senza di lui. 
       Dopo: Mi domando cosa faccio con lui. 
       Prima: Erotica. 
       Dopo: Neurotica. 
       Prima: Sembra che stiamo insieme da sempre. 
       Dopo: Stiamo sempre assieme! 
       Prima: Stanotte l'abbiamo fatto sul sofa'. 
       Dopo: Stanotte ho dormito sul sofa'. 
       Prima: C'era una volta... 
       Dopo: ...Fine 
          
   
   | 
 
 
  
  
   - I
       miei hobby preferiti sono le donne e la caccia. Cosa caccio? Le donne,
       naturalmente.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Paolo
       entro' nel grande ospedale con la consapevolezza di fare finalmente
       qualcosa di buono. E camminava fiero, col petto rigonfio d'orgoglio e
       silicone. Varco' la sogliola sotto gli occhi di un attento vigilante,
       che guardava intensamente il suo culo e quello degli altri. Infatti, piu'
       che una guardia, era un guardiano. Paolo si avvicino' agli ascensori,
       assieme ad  una torma di gente, e attese pazientemente il tuo turno.
       Esendo in un ospedale, essere paziente e' una cosa normale. Poi
       comincio' ad agitarsi, si agito', si agito' sempre di piu' finche'
       finalmente venne, il suo turno. Si fumo' una sigaretta, mentre
       l'ascensore si apri'. Quattrocentocinquanta persone si accalcarono
       all'interno, le porte si richiusero tranciando di netto dodici braccia e
       ventisette gambe; ma che culo che avevano avuto, erano gia'
       all'ospedale. Giunti al primo piano, si contavano gia' due parti e
       tredici infarti. Paolo non pote' non apprezzare l'organizzazione
       dell'ospedale: al primo piano, infatti, si trovava ilreparto di
       ostetricia e cardiologia. Scese al secondo piano, dove un  cartello
       diceva: prelievi del sangue. Si fece coraggio e poco dopo si ritrovo'
       seduto su una poltrona sgualcita, mentre un omone grande e grosso con
       spessi occhiali al naso tentava di penetrarlo. In un braccio, con un
       grosso ago. Paolo era terrorizzato, e cerco' di tranquillizzarsi
       buttandola sulla professionalita'. Chiese all'omone: "E' da molto
       che fa questo mestiere, vero?". "Oh, no, solo pochi
       giorni..." Paolo sbianco' "...ma non si preoccupi ho una lunga
       esperienza. Sono vent'anni che lavoro ai prelievi, ufficio imposte
       dirette di Roma". Paolo si senti' piu' tranquillo. D'altronde, lo
       aveva deciso lui di donare il sangue, per quei poveri bambini malati;
       che diamine, qualcuno doveva pur dare il buon esempio. L'omone
       occhialuto sollevo' l'ago al cielo, si chiese se quello che stava
       palpeggiando fosse un braccio o una gamba, poi avuta rassicurazione che
       era il collo, una tetra risata riecheggio' a lungo nella stanza, seguita
       dall'urlo agghiacciante di Paolo. (Si omette questa parte, in rispetto
       alla particolare sensibilita' dei lettori. Eccheccazzo, non e' mica un
       racconto horror). Paolo, pallido ed emaciato, segnato dalla tremenda
       esperienza, si avvio' tentennante all'ascensore. Si senti' immerso nella
       calca fino al collo. C'era talmente tanta gente stipata che una
       scoreggia avrebbe creato un'embolia al vicino. La porta si apri' e
       furono subito cazzi meteorologici. Una corrente fresca di cinquemila
       persone usci' dall'ascensore, scontrandosi con una corrente calda di
       quattromilacinquecento persone proveniente da sud, che cercavano di
       entrare. Da est, gli ipertesi formavano un nucleo di alta pressione, che
       conflui' su una corrente nordica, una donna di Bolzano rimasta appesa a
       un filo elettrico. Venti freddi calarono su venti calde, dandoci dentro
       a piu' non posso. Dopo venti minuti, il temporale si placo' e Paolo
       pote' finalmente entrare in ascensore. Fu li' che inavvertitamente mise
       il piede su qualcosa di caldo e flaccido. Era Kappa. "Ehi, Paolo, e
       tu che ci fai qui?". "Beh, sono venuto per donare il sangue,
       al secondo piano, e tu?". "Sangue? Oh, no. Io vengo qui una
       volta alla settimana, al terzo piano, alla banca del seme. Pensa, ti
       accolgono delle infermiere fichissime, ti fanno vedere un filmetto
       porno, godi e alla fine ci guadagni pure venti euro tondi tondi per ogni
       donazione". Paolo allora ripenso' tristemente ai suoi miseri cinque
       euro, ma tutto sommato in cuor suo era felice, quanti bambini malati
       aveva salvato? Una settimana dopo, l'impavido Paolo era ancora in
       quell'ascensore dell'ospedale. Combinazione, dietro di lui arrivo'
       pimpante Kappa: "Ehi, Paolo, ancora qui, come va?" Paolo era
       di spalle e non rispose. Kappa non ci fece caso, si avvicino' ai bottoni
       dell'ascensore e chiese gentilmente: "Che piano?" Paolo si
       giro', e con la bocca strapiena disse "Mmmhhh", indicando con
       la mano il numero tre.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Tempo
       fa io e mia moglie decidemmo di ripulire gli armadi, per donare alla
       croce rossa tutti gli indumenti che non usiamo piu'. Fu cosi' che trovai
       in una tasca di un vecchio paio di pantaloni una ricevuta di una
       calzoleria. Osservai la data, risaliva addirittura a dodici anni fa.
       Allora chiesi a mia moglie: "Sara' possibile che abbiano ancora le
       scarpe?". "Bah, non credo" mi rispose lei. "Forse
       vale la pena andare a vedere" le dissi, e misi la ricevuta nel
       portafoglio. Poi andai al negozio. Il vecchio calzolaio era li', chino a
       sistemare un paio di scarpe malconce. Gli consegnai la ricevuta. Senza
       dire una parola,  scomparve nel retrobottega per cercare le scarpe. Poco
       dopo udii la sua voce: "Eccole qui!!". "Davvero?"
       Chiesi io incredulo "Che fortuna! Non lo credevo davvero, dopo
       cosi' tanto tempo". Il calzolaio ricomparve poco dopo, senza le
       scarpe, e mi disse: "Saranno pronte per giovedi'".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'avvocato
       al cliente: "Ho una buona notizia. Sua moglie rinuncia alla
       ripartizione dell'eredita' che lei ricevera' dopo il divorzio".
       "Fantastico, ma come ha fatto?". "L'ho convinta a sposare
       suo padre".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Paolo
       si sposa, e la prima notte di nozze lui e lei si ritrovano finalmente
       soli in camera. Allora Paolo prima di spogliarsi si avvicina alla donna
       e le dice: "Cara, ti devo confessare una cosa... vedi, ho una gamba
       di legno... mi vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti
       amore". "Non e' tutto, vedi... io ho un braccio artificiale.
       Mi vergognavo troppo a dirtelo". "Non preoccuparti,
       caro". "Ancora una cosa, tesoro, mi dispiace di non avertelo
       detto prima, ma ho anche un occhio di vetro e un cuore artificiale. Mi
       vergognavo a dirtelo". "Non preoccuparti, caro". Un attimo
       di pausa poi lui riprende: "Tesoro, io...". "Ehi, ma
       insomma! Non hai proprio niente di naturale tu?". "Si, un
       figlio, ma mi vergognavo a dirtelo".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Pelche'
       tutti tilano alla polta dell'Intel? Pelche' li' c'e' un Toldo.
 
       Il terzino dell'inter e' rimasto a terra dopo il fallo al basso ventre.
       E' stata colpita la noce di Coco. 
       Da quando c'e' Materazzi, la difesa dell'inter dorme sempre.  
       Deve avercelo bello grosso, hanno detto "che gran fallo di
       Okan" 
       Il centrocampo dell'inter ha giocato da cani, in particolare Dalmat. 
       L'inter ormai ci ha abituato a perdere le occasioni importanti. Ma non
       ce la prendiamo piu', ormai ci abbiamo fatto il Kallon. 
       L'Inter ha la sua arma biologica, El Chino. Lo mandano in campo sperando
       che gli avversari temano la Sars. 
       Bella prova del debuttante terzino dell'Inter. La sorpresa Pasquale. 
       La difesa dell'Inter e' appesa a una Cordoba.    
   
   | 
 
 
  
  
   - Mi
       sono incazzato come una iena con mia moglie. L'altro giorno il capo mi
       chiama e mi dice che sarei dovuto partire per un viaggio di lavoro a
       Praga. Allora io, sapendo che mia moglie da tempo desiderava
       ardentemente di andarci, ho chiesto al capo se la mia signora mi poteva
       accompagnare. Il capo ha storto un po' il naso, ma visto che tutto
       sommato un premio me lo meritavo, ha acconsentito. Allora tutto contento
       ho telefonato a mia moglie e le ho chiesto a bruciapelo: "Tesoro,
       vuoi venire con me a Praga?". E lei entusiasta mi ha risposto:
       "Certo, molto volentieri... ma chi parla?".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'altra
       sera e' venuta a trovarci un'amica di mia moglie. Abbiamo chiaccherato
       tutti insieme del piu' e del meno, visto che lei insegna matematica al
       liceo, poi inevitabilmente il discorso e' caduto sul suo recente
       matrimonio. Allora lei ci ha confessato tra le lacrime che era molto
       delusa, perche' Mario non aveva piu' fatto l'amore con lei dalla notte
       precedente il matrimonio. "Ma e' orribile..." ha esclamato mia
       moglie "...dovresti chiedere il divorzio!" E Lei: "Il
       divorzio? Che c'entra, Mario non e' mica mio marito".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ultimamente
       ho aperto gli occhi sul ruolo della donna entro le mura di casa, su
       quanto indispensabile sia. Penso che sia giunto il momento di parlare
       seriamente con mia moglie. Si, mi sono finalmente reso conto di quanto
       sia difficile tirare avanti una famiglia e una casa, e penso sia giunta
       l'ora di lasciar perdere l'egoismo e la pigrizia che da sempre ci
       contraddistingue... Si, ci ho riflettuto e ho deciso, le diro' che da
       domani ci divideremo da buoni coniugi tutti i lavori domestici e i
       doveri di casa. No, non e' che voglio sembrare un marito modello, e' che
       mi sono rotto i coglioni di fare tutto io.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Lo
       voglio cotto a puntino" come disse la virgola.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Alle
       olimpiadi, la finalissima di lotta libera si disputa tra il campione
       russo e quello italiano. Poco prima dell'incontro, l'allenatore italiano
       avverte il suo lottatore: "Attento! Questo russo ha una mossa
       speciale, la Pretzel. Tutti quelli che l'hanno subita sono finiti
       all'ospedale, non esiste modo di uscirne. Quindi, per nessun motivo devi
       permettergli che te la applichi. Se ti prende, sei fottuto!".
       Comincia l'incontro. Il russo e l'italiano si girano attorno,
       guardinghi. All'improvviso, il russo attacca e applica all'italiano la
       temuta Pretzel. Tra il pubblico, i piu' sensibili svengono alla vista
       della terribile presa, mentre l'allenatore italiano si copre gli occhi.
       All'improvviso, si ode un grido terrificante. L'istruttore riapre gli
       occhi e vede il suo atleta sollevare il russo e gettarlo violentemente a
       terra, poi gettarcisi sopra e vincere l'incontro, tra il tripudio
       generale. Cosi' l'italiano vince la medaglia d'oro. Incredulo, mentre
       ritornano negli spogliatoi, l'allenatore italiano chiede all'atleta:
       "Dimmi... ma come hai fatto a liberarti dalla Pretzel? Finora
       nessuno c'era mai riuscito". "Veda, mister, quando mi ha
       applicato la Prentzel, mi stavo per arrendere. Ma all'improvviso ho
       aperto gli occhi e mi son visto davanti un paio di palle. In quel
       momento, ho morso quelle palle con tutta la forza che mi era rimasta".
       "E allora?". "Sa una cosa, mister? Lei non ha idea della
       forza che uno acquisisce quando si morde le palle!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Quando
       l'avvocato impazzisce, perde il giudizio.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Non
       era una grande cima, a scuola. Ogni volta che il maestro cancellava la
       lavagna, lui cancellava il quaderno.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Anche
       il consumismo ha la sua etica, o meglio, etichetta.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Io
       non bacio piu' le donne sulle labbra. L'ultima volta, ha chiuso
       improvvisamente le cosce e mi ha rotto gli occhiali.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Conosco
       una ragazza che ha sposato un negro, per paura di passare la prima notte
       in bianco.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Io
       da grande voglio fare il coglione. Ogni volta che esco con mio padre,
       lui dice sempre: "che bella casa che ha sto coglione, che bella
       macchina che ha sto coglione..."   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'ultima
       litigata e' stata colpa mia, lo ammetto. Mia moglie mi ha chiesto:
       "Cosa vedi in Tivu'?" E io le ho risposto: "Abbastanza
       polvere".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ogni
       volta che usciamo assieme, io e mia moglie ci teniamo sempre per mano. Se
       la mollo, comincia a girare per i negozi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Colmo
       per una puttana francese: fare un Pompidou a un gran Le Pen con il mal
       De Gaulle.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       pianta sorrise brevemente. Gli stavano facendo una fotosintesi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       carabiniere viene mandato dal maresciallo a comprare il caffe per tutti
       i commilitoni della caserma, e gli consegna un thermos. Il carabiniere
       entra nel bar e chiede al barista: "Senta, secondo lei ci stanno
       sei tazze qui?". "Si, credo di si...". "Bene, allora
       mi da' due espressi, due macchiati, un cappuccino e un
       decaffeinato".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Mi
       sono trovato per caso a un congresso di avvocati, e sempre per caso ho
       conosciuto una persona molto cortese, affabile, sorridente, dall'aria
       onesta e disponibile. Insomma, veramente una brava persona, quel
       cameriere.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       volta, molti anni fa, avevo una ragazza che si chiamava Viola. Ma era
       rosa, come tutte le altre. Una sera ci siamo appartati con l'auto in una
       stradina di campagna. Per fortuna non ci abbiamo trovato i cugini
       perche' stavano cantando con la loro vocina in citta'. Io ho cominciato
       a spogliarmi, mentre lei rimaneva ferma. Allora le ho detto di
       spogliarsi, e lei mi ha risposto candidamente: "Perche'?". E
       io, un po' seccato: "Viola carissima, ma come, non ti ha detto
       niente la mammola?".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Oggi
       il bigne' e' felice. E' diventato baba'.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Metta
       la mano destra sulla Bibbia e giuri di dire la verità, tutta la verità,
       niente altro che la verità. Dica lo giuro!". "Lo giuro!"
       disse Mohammed.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'avvocato
       telefona al suo cliente: "Ma come? Ha mandato una cassa di
       champagne al giudice? Quell'uomo è il più onesto ed incorruttibile che
       io abbia mai conosciuto! Non vinceremo mai la causa!!!". "Non
       ti preoccupare... l'ho mandata a nome del pubblico ministero..."   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - C'e'
       qualcosa in Novella che mi attrae, ma è la stessa cosa che hanno tutte.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Ciao
       Gigi, ma te sei in pensione? E per cosa ci sei andato?". "Sono
       invalido di guerra...". "E dove ti hanno ferito?".
       "Sul CARSO...". "Uh, son parti tanto delicate!!!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Si
       e' scoperto perche' Sharon non canta mai l'inno israeliano. Il fatto e'
       che Sharon... Stone.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Paolo
       Levi Sandri nacque molti, moltissimi anni fa, quando l'anagrafe ancora
       non esisteva. Per lui non fu bello venire alla luce, perche' si
       vergognava un po'. Infatti poi preferi' sempre venire al buio (quelle
       rare volte). Anche per le ciofeche che riusciva a abbordare. Nacque in
       una umida grotta silviense, piu' precisamente in una mangiatoia, riscaldato
       dall'alito due animali ghiotti di cipolle, un Koala ricchione e un
       Pocolione. Il Pocolione non e' un animale molto conosciuto, perche' si
       estinse molti e molti anni dopo, a causa del diluvio universale. Deve il
       suo nome al fatto che non volle salire sull'arca, perche' la riteneva
       poco sicura. PLS quando nacque era un bimbo bellissimo, peggioro' poi.
       Il suo viso irradiava un bagliore lucente, quasi sovrannaturale,
       riflesso. Anche allora aveva pochi capelli. Sua madre gia' vedeva per
       lui un radioso futuro come statale, nell'Enel, ed e' per questo che lui
       crebbe con il recondito desiderio di non fare un cazzo. La leggenda
       narra che quando nacque, in cielo comparve  una stella dalla luce molto
       intensa, che indicava la via ai viandanti erranti. Qualcuno la chiamo'
       fede, altri astro del ciel, altri ancora scoreggia divina. Studi
       successivi accertarono che invece si trattava di un fenomeno fotonico
       atipico, che si manifesta generalmente dall'alba al tramonto, meglio
       noto ai giorni nostri con il nome di "Sole". Secondo la
       tradizione, appena dopo la nascita la madre puli' il neonato. Era appena
       nato e gia' si era cagato addosso. Insomma si era adattato bene alla
       nuova importante esperienza che l'attendeva, quella della vita. Poi la
       madre lo poso' dolcemente ed amorevolmente sulla mangiatoia, e il
       Pocolione protesto': "Che cazzo, ha appena cagato e adesso lo metti
       dove dobbiamo mangiare noi? Saro' un Pocolione, ma non del tutto!"
       Il Koala ricchione invece non diceva nulla, osservava commosso la scena,
       aveva capito che quello che aveva davanti agli occhi era un evento
       storico, unico, e lui era li', avrebbe potuto raccontarlo ai posteri, a
       tutti gli altri koala ricchioni. Kappa piu', kappa meno. Guardo' fuori:
       tirava un fresco Venticello, che fece gol. Il koala allora alzo' gli
       occhi al cielo e grido' felice: "Questo magico momento e' ora tutto
       dentro di me. Evviva". E tutti gli angeli in coro gli risposero:
       "Ricchio'". Narra la leggenda che dopo tre giorni, tre
       importanti Re vennero da terre lontane per omaggiarlo, ma ogni traccia
       storica di questo fatto venne cancellata da un certo Mamo. Sempre
       secondo la leggenda, uno di essi, Re Chione gli porto' un vibratore, Re
       Cidivo gli porto' un vibratore, Re Gipetto gli porto' due bocce cosi'.
       Il bimbo ne fu molto felice, ma siccome il vibratore ce l'aveva doppio,
       uno venne regalato al Koala ricchione. Lui mostro' il vibratore alla
       madre e le chiese cosa fosse, lei gli rispose che era una specie di
       ciuccio. Allora lui capi' subito come funzionava, ricordandosi della
       sera prima, quando si era inavvertitamente seduto sul ciuccio. Le bocce
       invece per lui furono subito un'ossessione. Con quelle grosse palle ci
       giocava da mattina a sera. Un giorno disse: "Mi sono cadute le
       palle!" e sua madre disse: "Basta giocare con le palle, me le
       hai davvero rotte!" e tutta la gente convenuta grido':
       "Miracolo". C'era sempre molta gente a trovare il bambinello,
       per lo piu' poveri pastori, pedofili e testimoni di Geova di passaggio.
       E lui donava a tutti un sorriso, un ampio, benevolo sorriso. Si
       accorsero solo dopo molti anni della paresi. E tutti tessevano lodi, e
       lui si chiedeva: "Cazzo, ma a Lodi sono tutti sarti?". E tutti
       dicevano: "Un giorno questo bimbo sara' qualcuno", ma sarebbe
       stato meglio se fossero stati un po' piu' specifici. Pochi giorni dopo
       la nascita di PLS un altro bimbo venne alla luce poco lontano, in una
       grotta attigua, un uomo che sarebbe poi diventato una grande e
       controversa figura della storia dell'umanita', un uomo che con la sua
       conoscenza e sapienza cambio' le sorti del mondo. Il cucco.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       mia auto e' un po' vecchia, ma va ancora bene. I tergicristalli hanno un
       problema: da un po' di tempo ognuno va in senso opposto all'altro. Al
       distributore me li volevano cambiare. Pare che avessero dei polacchi in
       offerta. In compenso i vetri sono elettrici. Infatti ogni volta che
       tocco il pomello prendo la scossa. Le gomme sarebbero da cambiare
       perche' sono completamente lisce. Ho scoperto che ogni sera, in garage,
       si fanno la ceretta. Pero' ho dei bellissimi cerchi in lega. Un regalo
       di Bossi. Hanno solo un piccolo problema, ogni volta che incrocio una
       macchina del sud fanno uno strano rumore, una specie di "terùn
       terùn...". L'autoradio l'ho comprato di seconda mano da un croato.
       Prende solo le stazioni slave, ma in compenso funziona bene. L'antenna
       e' di tipo moderno, completamente incorporata nel lunotto posteriore. E'
       accaduto dopo l'ultimo incidente. Me lo ricordo, quell'incidente: stavo
       portando dei sacchetti di immondizie al centro raccolta, quando sono
       stato tamponato violentemente da un TIR caricato di bramme di acciaio.
       Il bagagliaio ora non si apre piu', e forse sara' per questo che ogni
       volta che parto sono sempre inseguito da tutti i gatti del quartiere.
       Funzionano bene anche le luci di cortesia. Pensate che ogni volta che
       premo l'interruttore, prima di accendersi chiedono sempre per favore. Il
       cric e' molto robusto, non ne ho mai visti di cosi' potenti. Invece di
       alzare la macchina, pensate, abbassa il mondo. Il motore, quando era
       nuovo, faceva un rombo impressionante. Adesso al massimo fa un
       triangolo. Ma mi va bene, perche' cosi' quando mi fermo mi fa anche da
       segnalatore di emergenza. La marmitta e' catalizzata. E' del tipo
       riconosciuto dal manuale delle giovani marmitte. Funziona bene, il suo
       unico difetto e' che fa un rumore che catalizza sempre l'attenzione
       della polizia. C'ho anche il condizionatore, in macchina. E' cosi'
       potente che ogni volta che l'accendo si allarga il buco dell'ozono, su
       Marte. Il cambio e' discreto, ma la retro e' marcia. Il contagiri e' un
       modello economico, funziona solo in testacoda. A volte dovrei tirare il
       freno a mano, ma non lo faccio mai. E' che mi secca poi doverlo andare a
       riprendere. Per la mia auto non ho bisogno di antifurto. C'e' tutta una
       procedura particolare per avviarla. Si mette la chiave, si alza il
       cofano motore, si da' una pedata alla ruota anteriore sx, si fa girare
       il volante tre volte a destra e cinque volte a sinistra, come una
       cassaforte. Poi si gira la chiave, tenendo fra i denti i cavi dello
       spinterogeno. Se la centralina rileva che hai una carie, l'auto non
       parte. E' comunque un'esperienza sempre elettrizzante. D'altra parte,
       l'auto e' cosi' malmessa che chi vuoi che me la rubi? Pensate che gli ho
       fatto un'assicurazione contro il furto, e il rischio era cosi' basso
       che  la compagnia ha deciso di pagarmi lei il premio annuale. Il mese
       scorso ho avuto dei problemi ai cilindri, cosi' ho portato l'auto da
       Berto, il meccanico, il mago dei motori. Non ci crederete: da uno dei
       cilindri ha estratto un coniglio. Gli ho chiesto quanta strada posso
       fare ancora e lui non mi ha dato molte speranze, tant'e' che al posto
       delle candele mi ha montato dei lumini. Pero' ho deciso che non la
       vendo, perche' per me ha un grosso valore sentimentale. Mi ricorda
       quando ero giovane, che andavo a fare cose sporche, molto sporche con la
       Pinuccia in aperta campagna. Dopo tutte quelle esperienze, ora lei ha
       aperto un autolavaggio. La cosa che mi fa pensare e' che lava anche le
       corriere.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       previsione della seconda serata di Vasco Rossi, la magistratura milanese
       ha sequestrato lo stadio di San Siro, per motivi di accertamento sulle
       norme di sicurezza. Solo in tarda serata lo stadio e' stato
       dissequestrato. La sera stessa, in sessantamila sono accorsi per
       assistere allo sconcerto di Vasco Rossi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       differenza tra dittatura e democrazia e' che un sistema politico e'
       pieno di ladroni, assassini e truffatori, e nell'altro sistema uno puo'
       reclamare.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ricordo
       quando a Londra entrai in un pub. E' stata davvero una bella scopat.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Io
       ho una vista eccezionale. Pensate che riesco a vedere fino a
       trecentomila chilometri di distanza anche se e' buio. Infatti, quando
       c'e', riesco a vedere distintamente la luna.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Mangiare
       peperoncini e' disastroso per la tua salute. Un recente studio ha
       infatti dimostrato che tutti quelli che hanno mangiato peperoncino dal
       1845 al 1850 sono morti. Ora, se i peperoncini sono dannosi,
       immaginiamoci gli ospedali. Tutto il mondo sa che le tue probabilita' di
       morire in un ospedale sono molto piu' alte che quelle di morire in
       qualsiasi altro posto.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       barzelletta piu' corta del mondo e': "Lassativo!". ... Si',
       d'accordo, fa cagare.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       perversione sessuale del noto ricercatore Paolo Levi Sandri - finora
       solo sospetta - ha avuto oggi la sua ufficializzazione. L'uomo e' stato
       infatti colto in flagrante mentre armeggiava con una pila sul corpo nudo
       di una donna. Pare che il noto fisico si sia difeso dicendo che voleva
       solo fare luce sulla scoperta.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Ehi
       John, lo sai che Jim è caduto dal 130° piano?". "E'
       morto?". "Ancora no!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Fu
       grazie alla tredicesima mensilita', magnanimamente concessagli da
       Berlusconi, che Paolo Levi Sandri decise di fare il viaggio tanto
       bramato, alla fonte delle sue arcaiche origini: la piramide piu' antica,
       eretta da Imhotpe per il faraone Gioser, illustre antenato, padre e
       nonno di tutti i faraoni. Paolo era eccitato, avrebbe affrontato il
       lungo viaggio dal Cairo a Saqqara alla maniera dei suoi predecessori,
       seduto fra le gobbe di un cammello, visto che fra le gobbe di Silvia non
       era fisicamente possibile. Cosi' in un caldo meriggio di sole Paolo
       scese la scaletta dell'MD11 e poso' finalmente piede al Cairo, dicendo
       la storica frase: "Azz...l'ho pestata". Ah, l'Egitto... ne
       assaporo' l'essenza con un profondo respiro. Quanto aveva atteso quel
       momento, quegli effluvi inebrianti di cicoria fritta, sterco di
       cammello, cloaca e salmonella. Aria di casa. Si reco' nella locale
       agenzia Hertz, usata con frequenza, molte Volt. L'incaricato lo guardo'
       e sputo'. Paolo fece altrettanto. Era un'antica usanza, che in Europa e'
       sopravvissuta solo nei campi di calcio. "Buongiorno, vorrei
       noleggiare un cammello". L'impiegato smise di curarsi le lorde
       unghie dei piedi e gli tese cordialmente la mano. "Io avere giusto
       qui bel modelo, quaranta litri sedici pustole full optional turbo in ter
       culer scarico posteriore catarrizzato, sessanta sterline
       anticipate" Paolo tento' di scuotere il capo, ma il capo era fuori
       ufficio. "Non avrebbe qualcosa di piu' economico?" L'impiegato
       lo guardo' e sputo'. "Ci essere questo, venti litri, scarico libero
       e servosterco, potenza 1 CV (NdR Cammello Vapore - la potenza di un
       cammello non si misura in Cavalli), vekio ma bono gajardo...solo venti
       sterline". Paolo tratto' a lungo sul prezzo, come d'uso, e alla
       fine la spunto' a sole trenta sterline. L'impiegato sputo', gli
       consegno' le briglie e chiamo' l'attendente. Questi entro', guardo'
       Paolo e sputo'. Si avviarono stancamente al parco cammelli. In mezzo a
       tutte quelle gobbe, il pensiero di Paolo cadde inevitabilmente su Angie,
       ma non le fece male perche' il suo pensiero pesava poco. Il cammello
       prescelto era una vera catafecchia, non aveva neanche il clima. Si
       avvicino' e controllo' la dentatura, il cammello lo guardo' e sputo'.
       Paolo si ripuli', non perse altro tempo e lo monto' schiacciandosi le
       palle, come vuole la tradizione. Dopo averlo montato, si accese una
       sigaretta, si risollevo' i calzoni e sali', adagiandosi tra le flaccide
       gobbe. Il cammello protesto', sbraitando e ruminando qualcosa di
       assolutamente incomprensibile. "Si chiama Prospero, non gli faccia
       caso" disse l'attendente. Dopo vari giddap finalmente il cammello
       si mise in moto e Paolo punto' deciso verso sudest, in direzione del pietroso
       deserto di Hammada. D'altronde, cosi' facevano anche i suoi erranti
       antenati. In lontananza, poteva udire la dolce melodia dei graziosi
       uccelletti del deserto, i Gypaetus Barbatus, i famosi avvoltoi barbuti.
       Ma l'entusiasmo duro' poco. L'andatura del cammello era fiacca e
       indolente, il sole picchiava int'acapa piu' delle nocche di Angie,
       l'ondeggiare della nave del deserto sfracugliava ora la palla destra,
       ora la sinistra, mentre l'esiguo batacchio dondolava inerte come il
       campanaccio di San Vicente, che lo scuoti e l'agiti pe' gnente, o quello
       di santa Filippa, che s'agita solo per una pippa. Fu allora che a Paolo
       venne l'idea del turbo aspirato. Estrasse dalla sacca una manciata della
       sua erba preferita e la fece sniffare al cammello, il quale venne preso
       da una frenesia incontrollata e comincio' a correre all'impazzata,
       facendo ondeggiare al vento la fluente chioma dorata di Paolo... No no
       questa la taglio. Ma l'ebbrezza fu breve: dopo pochi chilometri il
       cammello si fermo' esausto. Paolo non si perse d'animo, prima che il
       cammello si mettesse di profilo se lo carico' sulle spalle e prosegui'
       il cammino (NdR Leggasi qui solita battuta sul fisico, che sottintendo).
       D'altronde, penso', cosi' facevano anche i suoi valorosi antenati. A
       lato del sentiero comparve un cartello. Era completamente giallo, e
       spiccava una freccia con una scritta: "Voi siete qui".
       Impreco'. Ma poco dopo un secondo cartello lo riempi' di gioia:
       "Kamel Center Ahmed - Rivitalizzazione cammelli 10 km". Tre
       ore dopo raggiunse esausto il Kamel Service. Un omone grande e grosso
       sedeva oziosamente sull'uscio. Paolo si avvicino'. L'omone lo guardo' e
       sputo'. Poi termino' di scaccolarsi e gli tese la mano: gli egiziani, si
       sa, sono persone cordiali. Paolo rabbrividi': infatti ruppe il ghiaccio
       e chiese con voce ansimante: "Mi scusi, sono diretto a Saqqara ma
       il mio cammello e' rimasto completamente senza forze, puo' fare
       qualcosa?". L'omone rispose con apparente noncuranza: "Io
       risolve problema. Dieci sterline. Tu mette kamelo in quela rampa".
       Paolo obbedi'. L'arabo si alzo' svogliatamente, si avvicino' al cammello
       e gli tiro' un portentoso calcione nei genitali. Il cammello parti' a
       razzo, perdendosi in breve all'orizzonte. Stupito, Paolo si rivolse
       nervosamente all'arabo: "Ehi, genio, e adesso mi spieghi come cazzo
       lo raggiungo?" L'arabo lo guardo' e sputo'. "No problema.
       Dieci sterline. Tu sale su quela rampa...". Meno di mezz'ora dopo,
       superato il cammello, Paolo raggiungeva Saqqara tra gli applausi e gli
       sputi dei molti curiosi. D'altronde, cosi' facevano anche i suoi
       ingegnosi antenati quando andavano di fretta.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - (Materiale
       circolante in rete dai tempi in cui PLS era segretario personale di
       Nabucodonosor) 
 
       Il sabato sera è un classico per gli ihuisti. Ti puoi rendere conto che
       la serata butta male dal tono di voce con cui la tua donna ti invita a
       seguirla al party dell'amica: più è mielosa, meno chances ci sono di
       divertirsi; e siccome il sabato sera non ti puoi inventare la scusa-tipo
       "... devo studiare" (scusa che solitamente adotti per poter
       trascorrere qualche ora in più davanti al monitor), eccoti bello e
       fregato costretto a "divertirti" e a "essere più
       sociale". Ogni volta la speranza è la stessa: la donna si ammala o
       non può uscire, e tu prepari birrozza fantozziana, panini e mars per una
       sessione di almeno 6 ore su Itapac; la realtà invece è che la tua donna
       sta benissimo, e ti sta guidando senza pietà verso la festa. La casa è
       piena di gente che non hai mai visto, e dopo appena 2 minuti cerchi se
       per caso da qualche parte (non si sa mai) hanno installato un terminale
       da poterci smanettare. Il classico amico che non vedi da un anno ti
       presenta alle donne come "quello del computer di cui vi
       parlavo...", ma le donne non gradiscono per niente, però l'uomo di
       una ti si avvicina e ne approfitta per estorcerti informazioni preziose
       sulla programmazione in BASIC del C64. Tu, che il C64 lo odi e che da
       poco cominci a credere di conoscere sul serio Unix, lo guardi male e
       pensi: bifolco. Lui insiste, divaga sul "drive" del suo giocattolo,
       tu annuisci e pensi "controlpi cielle-erre".  
       La biondina che è arrivata sola ti si avvicina mentre tu, pensieroso,
       stai ripensando alla c-shell di uno strano Ultrix che hai hackato. Lei
       probabilmente pensa tu abbia dei problemi (vero, i metacaratteri della
       c-shell creano sempre problemi...) e ti rivolge un promettente
       "Ciao" tutto da interpretare (o compilare, a seconda di come
       ti senti). "ACP: COM", pensi dentro di te, e ricambi
       sorridendo il saluto; già ti stai facendo strane idee, quando alle tue
       spalle noti la sagoma inconfondibile della tua donna. "ACP: RESET
       RPE" le vorresti dire, ma la situazione è fin troppo chiara: la
       portante è già caduta. La festa è fiacca, si formano i gruppetti mentre
       tu pensi che in questo momento probabilmente c'è Pengo ad Altos che
       chiacchiera con Blau. Un tizio è tempestato di domande, scopri che fa
       deltaplano; li guardi mentre lo invidiano, loro non sanno che tu -
       proprio ieri! - sei entrato nel VAX della DynaComp, e hai fatto partire
       l'UAF... Dove si va in vacanza questa estate? Confusione spaventosa con
       proposte geograficamente azzardatissime (Kilimangiaro???); tu le idee in
       proposito le hai ben chiare: prima tappa a Monaco per visitare Altos,
       seconda tappa ad Essex (i terminali di Mud si devono vedere almeno una volta
       nella vita...), terza e ultima tappa Parigi, dove c'è un Univac 1100 che
       ti fa impazzire... Hey, c'è uno che fa informatica... bene bene, cerchi
       subito - come prima cosa - di sapere nome e codice di addebito della sua
       password sui terminale di facoltà. Si specializza in
       telecomunicazioni... mhm... sai che cos'è un dialout?". No, il tipo
       non conosce i dialout. "Ignorante" concludi. Grosso vociferare
       di maschi: è arrivata una sbarba scosciatissima. Per due ore con quella
       - tu pensi - saresti disposto a dare via la NUI a 1200 baud. Intanto
       arriva la torta; mentre azzanni una fetta, concludi che la prima cosa da
       fare una volta a casa è controllare se per caso hanno riaperto quella
       Gateway in Belgio... la donna ti guarda malissimo: in tutta la serata ti
       sei fatto i fatti tuoi alla grande; per farti perdonare balli un lento.
       Lei ti stringe, tu tentenni. Ripensando a Telenet, quella NUA che hai
       trovato non può essere un X25, al massimo è un vax-cluster... Finalmente
       finisce, se Dio vuole. Saluti e baci, ciao e grazie, di corsa a casa. La
       donna non molla: i parents sono out. Ahia... Un problema... cosa gli
       puoi raccontare? La balla del sonno non sta in piedi, si vede benissimo
       che sei talmente in forma che potresti sollevare un pad... Le chiavi,
       hai dimenticato le chiavi e quindi prima torni meglio è dato che devi
       svegliare i tuoi. Accipicchia che tardi (in chat ci saranno solo gli
       australiani), ciao e buonanotte. Il percorso garage-casa-modem lo copri
       in tre minuti, corsa in ascensore, accensione monitor, hard disk e
       computer, modem, itapac... ACP:CLR NC. Come NC??? Tutto NC, anche il
       Cilea. Un lungo, pietoso lamento disturba il sonno dei vicini. Pensi
       che, dopotutto, la vita è una continua commutazione dei tuoi pacchetti,
       entri nel letto maledicendo Itapac, spegni la luce.  Ti addormenti
       sperando, almeno, di sognare a 9600 baud...    
   
   | 
 
 
  
  
   - Oroscopo
       del giorno: VERGINE: Datevi una mossa.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Finalmente
       una donna a capo della scuola italiana. Ha gia' annunciato che
       sviluppera' maggiormente l'insegnamento dell'educazione sessuale.
       Insomma, finalmente un ministro della pubica istruzione.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Accidenti,
       fa cosi' caldo che non riesco a spegnere la sigaretta.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - I
       germi evitano XXXYYY. Non vogliono ammalarsi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Quando
       XXXYYY ti gira le spalle, si riesce a parlare direttamente al suo
       cervello.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'ultima
       volta che ho visto qualcosa come XXXYYY ho preso l'aspirina e ho
       chiamato il dottore.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Beh,
       ora non vorrei che XXXYYY pensasse male di me. Ma viste le volte che
       pensa, sono tranquillo.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       differenza fra XXXYYY e una scoreggia? La scoreggia a volte e'
       silenziosa e non puzza.
 
       La differenza tra XXXYYY e un mulo? Il mulo l'ha gia' capita. 
       La differenza tra XXXYYY e una cagata? XXXYYY puzza. 
       La differenza tra XXXYYY e un paio di corna? Le corna crescono libere. 
       La differenza tra XXXYYY e Berlusconi? Uno e' unto dal signore, spara
       sempre cazzate e si crede padrone del mondo, l'altro e' un semplice
       presidente del consiglio. 
       La differenza tra XXXYYY e il cervello? La Fossa delle Marianne. 
       La differenza tra Picasso e XXXYYY? Uno e' morto di fama e l'altro di
       fame. 
       La differenza tra XXXYYY e il legno? Il legno pensa. 
       La differenza tra XXXYYY e PLS? PLS lavora. 
          
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       un matematico che aveva una personalita' tanto negativa, ma tanto
       negativa, che quando arrivava a una festa gli invitati si guardavano
       attorno stupiti e domandavano:"Chi se ne e' andato?".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Stamattina
       stavo cosi' male, ma cosi' male, che decisi di suicidarmi inghiottendo
       1000 aspirine. Ma poi non lo feci, perche' dopo aver preso la seconda mi
       sono sentito meglio.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       tale va in casa dell'amico e vede in bella esposizione una coppa:
       "Ehi, e questa coppa dove l'hai vinta?". "A un concorso
       di matematica". "Non sapevo tu fossi forte in
       matematica". "Beh, non e' stato facile, in effetti. Han
       chiesto quanto fa 7 + 7, io ho risposto 12, e sono arrivato terzo".
         
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Anno
       2050. Un tale va ad acquistare un biglietto per trascorrere un week end
       sulla luna. "Mi dispiace, signore, ma il volo e' stato
       cancellato". "Cancellato? E perche'?". "Perche' la
       luna e' piena".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       cosi' brutto, ma cosi' brutto che quando nacque sua madre si costitui'
       alla polizia.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Io
       una volta ero un tipo indeciso, oggi pero' non ne sono piu' tanto
       sicuro.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - VAPE:
       soprannome di Vaspes Aka Ghar, artista del secolo V, discepolo del
       Piaggio. Fin da bambino manifesto' una particolare predilizione per le
       cagate, tant'e' che tifava Inter. Appena adolescente, lascia la casa
       paterna per dedicarsi agli studi, trasferendosi presso la Sorbona, una
       vecchia baldracca bolognese. Dopo un lungo corso di studi e
       approfondimenti sulle pippe, forse influenzato dal Piaggio, decide di
       mollare tutto e cosi' fa una grossa cagata. Quella di cercare vie
       artistiche innovative. Ma i suoi esperimenti non ebbero grande successo,
       finirono sulcesso. Tra le sue opere maggiori si cita l'Ape Cross, la
       Vespa a pedali, il Ciao antizanzare. Detto anche "Il Diarrea"
       per l'inconfondibile stile delle sue opere, Vaspes non molla, tiene
       duro, e aspetta l'evolversi della situazione. Nonostante le lotte
       intestine, i sordi brontolii della critica, si trattiene dall'esplodere
       la sua forte carica artistica finche' un giorno, presso il villaggio di
       Tappinkullen, una violenta esplosione pose fine alla sua esistenza.
       Testimoni oculari riferirono di aver visto un grosso limone (altri
       sostennero si trattasse di un'anguria) schizzare via e cadere ad almeno
       cento leghe di distanza. Del V. restano oggi numerose opere, perlopiu'
       relegate nei gabinetti di diversi musei, in memore ricodo. (dall'
       "Enciclopedia Tregatti")   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Mario
       va in vacanza e scrive un telegramma al padre: "Qui va tutto bene.
       Questo ping pong mi sta appassionando sempre più". La risposta del
       padre: "Non importa che sia cinese, basta che sia un bravo
       ragazzo".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Perche'
       le piume non fanno il solletico ai passeri?   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Come
       si sa, il segnale di divieto di sorpasso e' rappresentato da un'auto
       rossa e una nera. Passando per Pontida, ho notato che sotto il segnale
       il comune ha fatto scrivere: "Per tutti i colori".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       una strega cosi' brutta, ma cosi' brutta, che volava su uno scopettone
       del WC.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       tale vuole portare la sua donna a teatro per celebrare le nozze
       d'argento. La moglie, di natura volgare, per non sfigurare inizia a
       spruzzarsi deodorante dappertutto, sulle ascelle, sul collo, sul petto,
       sui piedi, sulle braccia... Il marito, seccato di udire tutti quei
       psssss, le dice: "Oh Maria, tutti quei pssssss... e al buco
       dell'ozono non ci pensi?". "Ah, si', me n'ero scordata.
       Psssssssss".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Gesu'
       e San Pietro percorrono annoiati in Ferrari le vie della citta' quando
       San Pietro dice: "Maestro, guarda, li' c'e' Lazzaro".
       "Ah, bene, adesso gli facciamo prendere un bello spavento!".
       Detto e fatto, Gesu' accelera e investe il povero Lazzaro, che viene
       scaraventato violentemente a terra. Gesu' frena e retrocede fino al
       corpo esanime, abbassa il finestrino e dice: "Lazzaro, alzati e
       cammina!". Ma il cadavere rimane immobile. "Lazzaro, alzati e
       cammina!!". Ma non ottenne alcun risultato. Gesu' - un po'
       preoccupato - scende dall'auto e si avvicina al morto, lo osserva e
       ritorna di corsa all'auto, gridando: "Pietro, andiamocene di qui,
       presto! Quello non era Lazzaro!"
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Osservando
       il casino che c'e' in Italia dopo la salita al potere di Berlusconi, Dio
       manda a chiamare suo figlio. "Gesu', ho una missione per te. Va a
       vedere che cazzo succede in Italia e informami". "Ah, no...
       col cazzo! L'ultima volta che sono stato sulla terra mi hanno inchiodato
       su una croce, e mi ha fatto parecchio male". "Figlio, inutile
       che fai il viziato. Ora scendi e vai a vedere cosa succede. E' un
       ordine!". E cosi' Gesu' fu costretto a scendere dalla sua comoda
       nuvoletta, e sfiga volle che capitasse in pieno centro di Napoli durante
       l'ora di punta. In men che non si dica, venne investito da un
       camioncino, da un'auto truccata e da un'Ape cross. Scaraventato vicino
       al marciapiede, Gesu' e' conciato proprio male. Allora una donna che ha
       assistito all'incidente inizia a gridare: "Presto! Chiamate la
       croce, la croce rossa!". All'udire quel grido, Gesu' balza in piedi
       con uno scatto felino, si spolvera i vestiti malconci e dice con aria
       indifferente: "Ma che culo... Fatto niente!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Tre
       parroci si trovano al bar e conversano sul problema comune che hanno,
       ossia la presenza di pipistrelli nella loro chiesetta di campagna. Uno
       dei tre inizia: "Io ho provato col fucile, ma l'unico risultato e'
       stato riempire di buchi la chiesa". "Io invece ho provato col
       veleno, e per un po' erano effettivamente spariti, ma non c'e' niente da
       fare, dopo poco tempo sono ricomparsi". "Io invece - dice il
       terzo - ho trovato la soluzione. Li ho battezzati, poi li ho cresimati,
       e da allora in chiesa non si sono fatti piu' vedere".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       anziana signora chiama il manicomio: "Scusate, per caso vi e'
       scappato un pazzo, di recente?". ""Si". "Un
       pervertito sessuale?". "Si". "Bene, domani mattina
       ve lo riporto".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - All'insigne
       artista di questo NG, PLS detta il suo numero di telefono: "Allora
       scrivi: tre quarantasei cinque zero quattro sette". E lui appunta:
       "46 46 46 00000 7777".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Papa',
       papa', questa e' una rosa?". "No, e' una mora". "E
       perche' e' rossa?". "Perche' e' ancora verde".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Lo
       ammetto, essendo astemio raramente ricordo di mettere il vino in tavola.
       E' capitato anche l'altra sera, ad una cena di amici. Notando la grave
       mancanza, uno di loro mi ha chiesto: "Ehi, hai ancora quel vinello
       che abbiamo bevuto la scorsa settimana?" "Si', certo!"
       "Bene, allora portaci dell'acqua minerale".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       mia vecchia bicicletta. Ho un bellissimo ricordo della mia prima
       bicicletta. Era minuscola, con delle ruote piccolissime. Per gonfiarle
       non serviva la pompa: bastava un pompino. Erano cosi' piccole che invece
       delle camere d'aria aveva camerette e invece dei copertoni aveva
       copertine. Aveva anche dei piccoli cuscini, praticamente dei cuscinetti.
       I cerchioni non avevano raggi ma razze, di due colori: bianco e nero. La
       razza nera era quella piu' sollecitata e cio' provocava degli strani
       cigolii blues. Le razze erano collegate al mozzo: ricordo che era molto
       bravo, mi lavava la bici ogni giorno. Sulla ruota anteriore c'era una
       dinamo di zagabria, proveniva da una serie di partite difettose: infatti
       aveva perso molte volt. Sulla ruota posteriore avevo montato un grosso
       pignone, che proveniva da un grosso Abete, per gli amici Pino. Per un
       periodo ha avuto anche un brutto catarifrangente, che poi passo' grazie
       allo sciroppo per tosse. D'altra parte, devo dire che aveva ottimi
       riflessi. La catena la mettevo solo in caso di neve, perche' aveva le
       maglie di lana. La chiamavo Standa per le sue dimensioni, era una grande
       catena di distribuzione. La bici all'inizio aveva anche il carter, poi
       sostituito dal reagan, dal bush e dal clinton. A quel punto lo tolsi
       definitivamente, faceva casino con la pompa. Godevo molto nel montare la
       mia bici, perche' i freni inibitori non funzionavano mai e si lasciava
       andare che era un piacere. Aveva un pedigree di tutto rispetto, era nata
       da un incrocio tra una cyclette bulgara e un ciclo di Carnot. Tra gli
       avi, pare, un grande ciclo anarchico portoghese, il famigerato
       Anti-ciclone delle Azzorre. Quando nacque non fu un parto facile: si
       presentava in posizione pedalica. Io pero' non assistii al parto perche'
       ero partito. Ricordo che anche Lazio-Roma era partita. Inizialmente la
       bici era dotata di campanello, e per un certo periodo anche di
       portinaio. Poi installai un videocitofono, ma dopo un po' lo spensi. Ogni
       sera arrivava un tale che rompeva i coglioni chiedendo se c'era un certo
       Gigi. Io gli rispondevo che non c'era, e lui insisteva: "E la
       Cremagliera?". Il sellino era anatomico ed ergonomico, progettato
       appositamente per il mio culo, cosi' almeno mi disse il venditore. Bah,
       non capisco, era sempre rotto. Il telaio era in lega. Me lo aveva rubato
       Galliani. Anche il manubrio era in lega, e cio' mi metteva in imbarazzo.
       Infatti, ogni volta che incrociavo un terrone mi ripeteva: "Bravo,
       crocifiggili tutti!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       cosi' piccolo, ma cosi' piccolo, che quando passo' davanti a una
       pasticceria gli venne l'acquolina in bocca e annego'.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       90% degli incidenti stradali avvengono per colpa degli uomini. Per aver
       prestato l'auto alle donne.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - C'era
       una volta un millepiedi che camminava nel bosco, ad un tratto sul
       viottolo cadde un ramo e lui inciampo', inciampo', inciampo', inciampo',
       inciampo'...   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       farmacia: "Mi scusi... avete pastiglie per il nervosismo?".
       "Si', certo!". "Allora ne prenda una scatola. Questa e'
       una rapina!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       un tribunale, entra il giudice. In quel preciso momento, il pm si alza e
       grida all'avvocato difensore: "Lei e' un ladrone
       delinquente!". E il difensore, di rimando: "E lei e' un maledetto
       truffatore!". Il giudice si siede e dice con aria tranquilla:
       "Bene. Adesso che le parti si sono identificate, possiamo dare
       inizio all'udienza".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Ragazze,
       tutte sedute, che oggi parleremo di educazione sessuale". "Mi
       scusi, prof, quelle che sono incinte possono fare ricreazione?".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Senta,
       desideravo dirle che sono pazzamente innamorato di sua figlia, e
       certamente non per i soldi". "Ah, bene... e di quale delle
       quattro?". "Ah, una qualsiasi, una qualsiasi".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Mamma,
       mamma, perche' a scuola tutti mi chiamano Festiva?". "Ora
       basta, Domenica".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       un ladro cosi' grasso che la polizia non riusci' a circondarlo.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Tempo
       fa sono rimasto senza luce a causa di un guasto e ho chiamato
       l'elettricista, il quale mi ha risposto che arrivava subito. Dopo
       quattro ore, innervosito dal fatto che non si era ancora presentato, lo
       richiamai. Lui mi disse che era stato a casa mia, aveva suonato piu'
       volte il campanello, ma nessuno gli aveva aperto.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       impresario multimilionario possedeva, oltre ai soldi, una tenuta di
       migliaia di ettari, migliaia di capi di bestiame e una bellissima figlia
       di 20 anni, unica erede di tutte le sue ricchezze. Un giorno, decise di
       organizzare un party nella sua splendida villa e invito' tutto il
       jet-set del paese. Allo scoccare della mezzanotte, porto' tutti in
       giardino, dove si trovava una splendida piscina di 500 metri. Nella
       primi 100 metri la piscina era popolata da temibilissimi piranhas
       sudamericani, nel secondo tratto da coccodrilli africani, nel terzo da
       pericolosi barracuda dei Caraibi, nel quarto da murene dell'atlantico e
       nel quinto da terribili squali bianchi del Pacifico. L'impresario fece
       fare silenzio, poi raduno' tutti accanto ad un estremo della piscina e disse:
       "Credo fermamente che la gioventu' d'oggi sia tutta rammollita, non
       esistono piu' uomini veri. E allora se tra di voi qualcuno vuole
       dimostrarmi che e' un vero uomo, lo invito a tirar fuori il suo coraggio
       ed attraversare questa piscina! Chi ci riuscira' potra' scegliere tra la
       meta' delle mie terre, la meta' dei miei capi di bestiame o la mano
       della mia unica figlia". Non fece in tempo a terminare la frase che
       un giovanotto si tuffo' nella piscina, la attraverso' tra mille
       peripezie per poi risalire mezzo distrutto dalla parte opposta. Il
       vecchio impresario, molto emozionato ed impressionato dal coraggio del
       giovane, gli si avvicino' e gli disse: "Mai e poi mai avrei
       immaginato di vedere tanto coraggio prima di morire; dimmi, ragazzo,
       vuoi dunque la meta' delle mie terre?". "No" rispose
       fermamente il ragazzo. "Allora vuoi la meta' del bestiame?".
       "Niente affatto!" replico' il ragazzo. "Ah ha, ho
       capito... birbante! Vuoi sposare mia figlia e diventare unico erede,
       eh?". "No, non voglio niente di tutto cio'!" grido' il
       ragazzo, infastidito. "E allora cos'e' che vuoi?" chiese
       confuso il milionario. E il giovane, strizzandosi la giacca:
       "Voglio solo sapere chi e' stato quel figlio di puttana che mi ha
       spinto in acqua!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ti
       sei fatto la zia Cindy, e passi. Ti sei fatto mia figlia, e passi. Ti
       sei fatto pure mio marito, il nonno, il pastore Harold e tutta la
       citta', e passi anche questa. Ma non ti perdonero' mai di esserti fatto
       anche mia madre. Cazzo, (omissis) era morta da appena due ore!   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Prima
       o poi anche la donna raggiungera' Plutone. Dopo che avra' pulito Marte,
       Giove, Saturno...   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Le
       donne hanno un grosso vantaggio sugli uomini. Quello che non devono
       sposarsi con una donna.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Come
       si suddivide il braccio di una donna? Braccio, avambraccio e scopa.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       cosi' brutto, ma cosi' brutto che invece dell'uccello aveva un
       pipistrello.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Cosa
       e' verde e vola per tutta la cucina? Superlattuga.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       facile morire per una donna, il difficile e' vivere con lei.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Quando
       Berlusconi decidera' di suicidarsi, bastera' che salga sul suo ego e
       salti.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - AAA
       ragazzo timido cerca una... ehm... no, niente.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Ho
       visto Fassino un po' teso, ultimamente". "Bah, avra' qualcosa
       in serbo".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - PLS
       è così vecchio, ma così vecchio che quando dorme i suoi parenti lo
       vegliano.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       comprovato che gli uomini hanno milioni di neuroni più delle donne. Ma
       non facciamoci illusioni, in realtà funziona come con gli spermatozoi:
       bisogna averne tanti affinche' ne funzioni almeno uno.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       benzina e' una droga? L'abitudine ormai fa parte di noi, ci fa
       assimilare tutto. Assimilazione come droga, un'eroina molto diversa da
       Anita Garibaldi, un surrogato davvero stupefacente, dal quale non
       riusciamo a staccare il cordone ombellicoso. I giornali parlano di
       aumento della benzina? E noi protestiamo, ci rendiamo conto che un litro
       di benzina ormai costa più del trans di Via San Venerio (loro santo
       protettore) e ci ripromettiamo di protestare silenziosamente, di non
       mettere più piede in una stazione di servizio, non fare più benzina,
       cascasse il mondo su un piede. D'accordo, quelli che fanno gasolio sono
       avvantaggiati, ma questa e' un altro discorso. E tu ti ripeti ripetutamente
       ripetendoti che no, il benzinaio non l'avrà vinta, questa volta no no no
       e poi no. Ma è tutto inutile: la crisi di astinenza si fa sentire, il
       benzinaio lo sa e ride. Ride. Maledetto. Lo fa apposta. Quando ti
       presenti con una donna in macchina, lui ti strizza l'occhio e ti chiede:
       "Dotto'... pompatina?". Chettefrega, fatti i fatti tuoi! E
       l'arroganza dei benzinai? A mia moglie è arrivato persino a chiedere -
       quel depravato -  "Bella signo', guardi qui: che, me regge
       l'asta?". Ma controlla l'olio e lasciaci in pace, perdio. L'altro
       giorno, dopo fatto benzina, gli chiesi: "E i bollini?" e lui:
       "Subito dotto'!" e ha tirato un paio di calcioni sulla
       portiera. Maledetto. Ma niente in confronto a stamattina. Vado li', come
       al solito, e gli chiedo distrattamente di fare il pieno. Lui mi guarda
       con aria strafottente e mi fa: "Niente da fare, dotto', oggi la
       benzina non gliela fo" E io a insistere, a supplicare... ma lui
       nisba, irremovibile. Non c'è stato niente da fare. Allora, sconsolato e
       in piena crisi di astinenza, non ho potuto far altro che girare la
       bicicletta e andarmene.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       moglie del direttore, curiosa, interroga il marito, che come al solito è
       rincasato molto tardi. "Allora? E' arrivata la nuova
       segretaria?". "Si, ha cominciato oggi". "E ha belle
       gambe?". "Bah, non so, non ho fatto caso". "E di che
       colore sono i suoi occhi?". "Ah, guarda, non nemmeno avuto il
       tempo di farci caso". "E come si veste?". "Ah, si,
       molto rapidamente".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Pierino,
       che mestiere fa tuo padre?". "Mio padre è prete". "E
       tua madre?". "Mia madre è suora". "Ah, hanno gettato
       gli abiti?". "No, solo rimboccati un po'".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       generale dei carabinieri chiama il segretario: "Appuntato, convochi
       una riunione del vertice dell'arma per venerdì". "Scusi...
       signor generale... venerdì va con l'accento o senza?". "Uhm...
       spostala a sabato".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       occasione dell'inaugurazione del nuovo centro sportivo dell'arma dei
       carabinieri di Roma, il generale ha tagliato la rete di un campo di
       tennis.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Sono
       appena tornato dagli Stati Uniti. Lì hanno due grossi problemi: il primo
       è la pesantissima discriminazione razziale che esiste, il secondo è che
       il paese è pieno di maledetti negri.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Durante
       una recente sperimentazione a Frascati, PLS ha scoperto un elettrone che
       suonava la carica.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       tizio va a confessarsi in chiesa: "Monsignore, le confesso che sono
       omosessuale". "Uh... allora mi chiami pure Monsi".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Salve,
       come ti chiami?". "Benvenuto". "Ma che combinazione!
       Come il mio zerbino!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Quella
       famiglia era così numerosa che la cicogna ormai dormiva con loro.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Cosa
       fa il cervello di una donna in un cucchiaino di caffè? Galleggia.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Secondo
       una recente statistica, su 10 politici, 11 si sentono superiori agli
       altri 10.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Gli
       uomini sono come la sigaretta: prima si accendono e poi è solo fumo.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Da
       quando mio zio ha iniziato a usare la tintura verde fosforescente non
       perde più i capelli. Beh, per cadere gli cadono lo stesso, ma con questo
       colore almeno li ritrova subito.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - A
       seguito della recente grave siccità, le mucche hanno dato latte in
       polvere.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - AAA
       Cambio pastore tedesco con uno che parli italiano.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - AAA
       Venticinquenne scapolo e libero affitta mezzo letto.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Per
       fare i cubetti di ghiaccio, i carabinieri bevono un sorso d'acqua e poi
       infilano la testa nel congelatore.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Hai
       cambiato la tua auto? Ora è rossa mentre prima, se ricordo bene, era
       bianca". "No, è la stessa. Solo che ogni tanto si surriscalda
       un po' ".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       dottore mi ha tolto il whisky, le sigarette e le droghe. Come secondo
       lavoro fa il doganiere alla Malpensa.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Si
       racconta che quando Churchill incontrò Stalin a Yalta, i due statisti
       discussero tra l'altro dei loro hobby. Churchill disse: "Io
       raccolgo le barzellette che la gente racconta su di me". "Che
       coincidenza - ribattè Stalin - io raccolgo la gente che racconta
       barzellette su di me".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Pino
       gioca spesso a ramino.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - In
       casa ho un libro veramente antico e raro, dal valore inestimabile. Si
       tratta di una Bibbia autografata.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       balzello è una tassa che si paga saltellando.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ieri
       sono andato dall'oculista perchè vedevo delle strane macchie davanti
       agli occhi. L'oculista mi ha prescritto un paio di occhiali ed ora devo
       dire che vedo ancora le macchie, ma molto più nitide.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Lettera
       dell'italiano medio a Berlusconi. Egregio Cav. Berlusconi,
 
       Non ci siamo mai incontrati, ma credo Lei mi conosca bene. Sono
       l'italiano medio, e visto che Lei mi pregia di scrivermi spesso, mi sono
       finalmente deciso di fare altrettanto. Lei sa bene che io non ho colore
       politico, voto sempre per chi mi pare, in genere chi garantisce i miei
       interessi e la mia famiglia. Nel buiame politico generale, qualche anno
       fa mi comparve improvvisamente la Sua figura, rilucente, unta dal
       Signore: mi mostrava il Suo verbo, che scoprii poi essere un contratto.
       Azz, mi dissi, questo è l'uomo che ci vuole, l'impresario, razionale,
       efficiente, che farà piazza pulita dei boriosi e dei corrotti, che
       abbasserà le tasse, che farà dell'Italia un'azienda affidabile,
       competitiva, efficiente. Ma soprattutto che garantirà alla mia famiglia
       un avvenire prospero e sereno, un liberismo che porrà fine alle tediose
       ingerenze dello stato nella vita del cittadino medio. Ebbene si, Le
       confesso che La votai entusiasta ed impaziente. Una volta al potere,
       prima di tutto Lei sistemò le Sue beghe personali. E vabbè, tutto
       sommato non mi rompeva i coglioni più di tanto, mi dissi. E così non ci
       feci caso. Qualche primo segno di preoccupazione lo ebbi quando rischiai
       di perdere il posto, grazie al famigerato art. 18. Ma poi tutto rientrò
       e così mi tranquillizzai. Con un po' di sospetto. Quando poi si scoprì
       la truffa delle assicurazioni ero estasiato dall'idea del rimborso. La
       vittoria del diritto. Ma siccome Lei è buono, condonò loro quel piccolo
       peccatuccio veniale.  
       Che diamine, mi dissi a malincuore, siamo o non siamo garantisti?
       Infondo a rincuorarmi c'era il discorso della riduzione delle tasse. Poi
       fu la volta della crociata contro il fumo. Mi trovai costretto a
       eliminare il mio unico e amato vizio, quello della sigaretta. Certo, lo
       so che la mia salute è al primo posto delle Sue attenzioni: chissà
       quanto avrà investito il Suo governo per la ricerca sul cancro al piloro
       o all'intestino, dove le sigarette non c'entrano un cazzo. E aspetto
       fiducioso la prossima campagna contro lo smog di Marghera, che di malati
       ne produce molti di più di una misera sigaretta. Ho buttato un amato
       vizio - mi son detto - ma vuoi mettere i vantaggi di avere le tasse
       dimezzate? Poi è arrivato il nuovo Codice della Strada. Lei conosce bene
       l'amore storico che l'italiano medio ha nei confronti dell'auto sportiva,
       e devo dire che lì ho cominciato a incazzarmi un po'. Non è piacevole
       passare da potenziale onesto cittadino a potenziale incallito criminale,
       dimostrare la mia innocenza a patto di denunciare mia moglie o mio
       figlio. Se mi permette un piccolo appunto, si usa sempre più spesso la
       parola "repressione" invece che la parola
       "prevenzione", e questo a dire il vero mi preoccupa un po'. Ma
       su questo non la disturbai più di tanto, perché Lei aveva cose più
       importanti a cui pensare, come per esempio studiare nuovi metodi per
       ridurre le tasse, come promesso. 
       Colgo l'occasione e La ringrazio per aver fatto della Rai un ente etico
       e pubblico, rispettoso del canone dei cittadini, estraneo alle mere
       logiche di mercato che caratterizzano invece le tivù commerciali. Bravo,
       anche se personalmente tutti quegli spot nei programmi sportivi e nei
       film mi rompono un po' i coglioni. Ma seguirò il Suo consiglio: girerò
       su Canale 5, dove di spot ce ne sono di meno. E poi, per avere meno
       tasse qualche piccolo sacrificio ci sta, no? Tra le righe devo dirLe
       anche che ci rimasi male quando dovetti sopprimere il mio amato e fedele
       pastore tedesco. Mi dissi: mah, cazzo c'entrano i pastori tedeschi col
       morbo mordace dei pitbull? Come dire: qualche italiano ruba,
       arrestiamoli tutti e il problema si risolve. Ma non volevo apparire uno
       sporco comunista, così le rinnovai la fiducia. Sa, per via delle
       tasse... A dire il vero, però, c'era un'inquietudine che mi angosciava:
       prima, con un bancomat tiravo avanti una settimana, ora ce ne vogliono
       due. E non riuscivo a capire, l'inflazione era bassa... sarò stronzo io,
       pensai. Invece poi scoppiò lo scandalo dei prezzi raddoppiati. Mi
       pareva, mi dissi, ma mi tranquillizzò sapere che non era colpa Sua Mia
       moglie mi chiese se eravamo diventati più poveri, io le dissi di no, che
       era un fattore contingente, frutto di speculazioni provvisorie, di
       contingenza internazionale... beh si, eravamo diventati più poveri. Ma
       non dovevamo preoccuparci. Grazie al Suo consiglio bastava mangiare metà
       porzione e tutto sarebbe tornato a posto, dando inoltre il nostro
       contributo alla lotta contro quegli ingordi dei grassoni. E poi che
       diamine, infondo Lei avrebbe dimezzato le tasse e alla fine tutto si
       sarebbe sistemato. Finalmente avrei potuto pensare serenamente alla mia
       futura pensione: il 2008 infondo è vicino, mi dicevo... No, qui non Le
       dico nulla, sarebbe come sparare sulla croce rossa. Ma vengo al dunque.
       Orbene, il mio commercialista mi ha appena detto che quest'anno pagherò
       le stesse tasse degli anni scorsi, anzi di più, per via dell'inps, ici,
       ispdap, irap, cicop, rsu, cdl... Con tutto il rispetto, mi consenta,
       questa volta non posso proprio esimermi dal mandarLa cortesemente
       affanculo e con la presente La informo ufficialmente che alle prossime
       elezioni non voterò più per Lei. Si, perché Le sarà forse sfuggito che
       da buon italiano medio, la mia prima priorità non sono i Suoi abbracci a
       Putin, i giudici impazziti, la Telekom serbia, il Consiglio dei Saggi,
       il WTO, il PIL, lo SME, il CICR, ma la sopravvivenza della mia famiglia,
       i miei soldi, il mio lavoro, il mio tempo libero. Insomma delle grandi
       riforme non mi frega un cazzo, se le piccole mi fanno essere meno libero
       e più povero. Comunque, non si affligga per il mio voto perso: non
       voterò i comunisti, così potrà tornare a far soldi come prima. Né mi
       fregherà col trucchetto della scheda bianca. Farò un'altra cosa che
       forse la spaventerà un po'. Voterò per un piccolissimo partitello a
       caso, che so, il Sud Tirolen Volk Spartai, la Lega dei Pensionati, o
       qualcosa di simile. Si, perché - non ci crederà - ho scoperto che questo
       è il solo, unico, vero voto di protesta possibile, se mi sarà
       consentito. Con ossequi. 
       PS: Non si preoccupi, il francobollo lo pago io. 
          
   
   | 
 
 
  
  
   - Quanti
       burocrati ci vogliono per avvitare una lampadina ? Due. Uno per
       assicurare che si sta facendo tutto il possibile mentre l'altro avvita
       la lampadina nel rubinetto.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ho
       un amico che è molto appassionato di campeggio. E' così patito che si è
       beccato persino una tendinite.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Quand'ero
       piccolo, ricordo che non volevo mai i ghiaccioli alla menta. In realtà
       pensavo fossero acerbi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Intervistato
       il domestico di Berlusconi. Il fatto:
 
       G: "Berlusconi è basso, secondo lei?" 
       D: "Ah, basso Berlusconi? Non direi. E che cazzo..." 
        
       Così la notizia compare l'indomani in alcune testate: 
       Il Giornale: "Alla domanda se Berlusconi fosse basso, il domestico
       mi ha risposto raggiante: Basso Berlusconi? Non direi, è un grand'uomo.
       E' più basso quando lo aiuto a togliersi le scarpe ha ha ha. L'umorismo
       e la serenità non mancano in casa Berlusconi." 
        
       L'Unità: "Rivolta in casa Berlusconi! Anche i domestici si
       ribellano al presidente e gridano in coro: Abbasso Berlusconi! Ma lui li
       censura e li obbliga al silenzio." 
        
       Repubblica: "Intrighi in casa Berlusconi. Secondo fonti non
       ufficiali, pare che il domestico del presidente, cugino del fratello di
       un amico di Paolo Capicchioli, noto agente del Sisde ora in pensione,
       legato al caso Calvi e coinvolto con Mario Montorsi al tentativo di
       depistaggio nell'affare Telekom Serbia, appoggi un complotto per fare le
       scarpe all'uomo politico. Intervistato, il domestico fa infatti pesanti
       affermazioni sulla statura politica del presidente, lasciando intendere
       una possibile operazione pseudo segreta per minare la sua credibilità
       politica." 
        
       Il Foglio: "Da un'intervista si apprende che i domestici hanno una
       grande ammirazione per il presidente, anche per i suoi non indifferenti
       attributi fisici." 
        
       Cronaca Vera: "Scandalo a Palazzo. Il domestico di Berlusconi e il
       presidente sono gay. Lo lascia intendere chiaramente il domestico
       stesso, che in un'intervista fa affermazioni sugli attributi sessuali
       del presidente e sulle loro posizioni preferite" 
        
       Il Secolo XIX: "Sarà basso, ma Berlusconi c'ha gli attributi, due
       palle così. Se ne sono accorti anche i domestici, rigorosamente
       italiani." 
        
       Padania: "Il presidente ce l'ha sempre duro. Lo confermano i
       domestici" 
          
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       commercialista mi ha detto che devo denunciare il mio reddito, ma io ho
       deciso che non lo farò. Dopo tutto il bene che mi ha fatto.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       uscito l'ultimo CD di Bocelli e Pierangelo Bertoli. Si intitola:
       "Ti vedo correre".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Si
       parla molto della malattia del Papa. La Sacra Sindrome.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       giornata storta. Ieri è stata una giornata storta, e oggi la pigrizia ha
       preso il sopravvento, che sottovento puzza. Ha affilato la sua lama
       sottile, combatterla è ardua contesa. E allora provo a sorprenderla alle
       spalle, e scrivo. Si, ma cosa scrivere? Beh, potrei parlare per esempio
       dell'alterco che ho avuto ieri sera con mio figlio. Lui voleva andare
       fuori a picchiare i negri, come fa di solito, ma stavolta non sono
       rimasto indifferente ai valori di civiltà in cui credo, e sono
       intervenuto pesantemente. Gli ho ricordato con forza che viviamo in un
       paese civile. Picchiare i negri. E che diamine, un po' di rispetto. Oggi
       si chiamano extracomunitari. Allora lui ha fatto l'offeso e si è
       rifiutato di mangiare. Ma io sono stato irremovibile: sui principi non
       transigo. Così, per punizione l'ho mandato a letto senza cena. Figli?
       Meglio cominciarne cento che finirne uno. Mia moglie invece ieri è
       andata a fare shopping ed è tornata a casa con un bel maglione di
       cachemere, che quando mi ha detto quel nome pensavo fosse una cagata e
       invece costava un mucchio di soldi. Io le ho detto che mi sembrava un
       po' caro, e lei mi ha risposto che l'ha preso perchè le piaceva un
       sacco. Mah, dico io, se le piaceva un sacco, perchè allora ha preso un
       maglione? Io le donne proprio non le capisco. Comunque, ho cercato di
       cogliere la palla al balzo, ma purtroppo è rimbalzata troppo in alto.
       Siccome ero un po' arrapato le ho chiesto se le andava di fare l'amore e
       lei, per ripicca, mi ha detto che sarei dovuto passare sul suo cadavere.
       Beh, è come abbiamo sempre fatto, ho replicato io, e lei si è infuriata
       come una bestia. O imbestiata come una furia, fa lo stesso. Giornata di
       merda. Allora me ne sono andato al bar, per tirarmi un po' su. Mi sono
       appoggiato stancamente al bancone e ho chiesto a Gianni, l'amico
       barista, di prepararmi un Bull Margareth. Lui mi guarda stupito e mi fa:
       Cazzo è? La sua ignoranza non avrebbe dovuto sorprendermi,
       effettivamente l'unico cocktail che conosce è il caffè macchiato.
       Trattenni l'incazzatura e gli chiarii che bisognava miscelare 1/3 di vodka,
       1/3 di gin, 1/3 di cherry ed 1/3 di acqua tonica. Lui mi guarda e da
       buon rompicoglioni, incurante della mia giornata storta mi fa: A Ma'...
       Ma cosi' fanno quattro terzi!  Non ne potevo proprio più. Anche il bar,
       luogo di rifugio, diventa luogo di problemi e idiozia. "E tu
       preparamelo in un bicchiere più grande, no?" Ringhiai. Possibile
       che in questo mondo devo sempre essere io a risolvere i problemi degli
       altri?   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       il coniglio non mangia, tagliagli la carotide.  
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Poiche'
       la compagnia stava attraversando un momento difficile, venne offerta una
       ricompensa di cento dollari a chi avesse trovato un modo per risparmiare
       denaro. La ricompensa ando' ad una segretaria che suggeri' di limitare
       le future ricompense a dieci dollari.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'ubriacone
       ha fatto fiasco.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Io
       giro spesso con la patta dei pantaloni aperta. Non è una dimenticanza, è
       che a volte mi capita di dover contare più di dieci.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       presidente di una compagnia entra nella sua limousine e nota che c'è un
       autista nuovo. "Ma bene! Un nuovo autista. E mi dica, come si
       chiama?". "Peppino, signore". "Bene, capisco, il
       fatto è che non sono abituato a chiamare per nome i miei impiegati. Mi
       può dire qual è il suo cognome?". "Certo, signore, mi chiamo
       Peppino Tesoro". "Ah, bene... puoi partire, Peppino".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Che
       farei io se vincessi il superenalotto? Beh, per prima cosa pagherei
       tutti i debiti. Cosa farei col resto? Beh, che aspettino.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Chissà
       se chi ha i piedi piatti li lava nella lavastoviglie.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Le
       frazioni vennero inventate da Enrico Ottavo.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Uno
       staff di ingegneri aeronautici sta studiando un curioso problema: le
       ragazze con le curve più aerodinamiche sono quelle che oppongono la
       maggiore resistenza.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Grazie
       al sistema di designazione arbitrale si evitano favoritismi di sorta. La
       prossima partitissima, per esempio, sarà arbitrata da uno dei dirigenti
       iuventini sorteggiato assolutamente a caso.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Ehi
       pupa, ho come il presentimento che io e te ci intenderemo alla
       perfezione". "What?".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Partita
       del cuore, il ricavato andra' in beneficenza. Sul campo, la selezione
       nazionale cantanti contro la selezione internazionale dei mostri. Da una
       parte le star piu' famose della canzone: Ramazzotti, Morandi, Mogol...
       dall'altra i celeberrimi Frankenstein, Licantropo, i fratelli Mummia
       (Mummia I e II), Zio Fester, Pirotti... Reitano e' stato a lungo
       indeciso su quale selezione scegliere. Il risultato e' ancora inviolato,
       grazie ai falli tattici di Jack lo Squartatore (peraltro molto bravo nei
       cross tagliati). A dire il vero, tra i mostri anche Levi Sandri ha usato
       spesso il fallo tattico in lattex, ma e' stato espulso per atti osceni.
       Buona la prestazione di Belfagor, fantasmagorico, e del mostriciattolo
       di Alien, che ha preso la partita di petto. Il mostro di Lochness non si
       e' invece praticamente visto. Da rilevare al quindicesimo l'espulsione
       di Kappa, che incitato dal pubblico ("mostri, mostri") si
       tirava giu' la patta e mostrava il fallo, ovviamente di mano. A causa
       del fallo di Kappa, Frankenstein rimane a terra piegato dalle risate e
       viene portato fuori in barella. Coro di disapprovazione del pubblico
       ("Pooh! Pooh!"). Dario Argento, allenatore dei mostri,
       stizzisce, osserva i giocatori in panchina e fa cenno a Dracula di
       scaldarsi. Dracula si toglie il mantello e comincia il riscaldamento
       attorno al termosifone. "Arbitro! Cambio! Esce Frankenstein ed
       entra Dracula". L'arbitro Moreno annulla un gol e acconsente.
       Dracula saltella nervosamente ai bordi del campo, all'assenso
       dell'arbitro si appresta ad entrare, si inginocchia, fa il segno di
       croce e muore. Si chiude sullo Zero a Zero, Renato e' visibilmente
       soddisfatto.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       medico mi ha proibito di sollevare oggetti pesanti, e così ho dovuto
       farmi accompagnare per fare la pipì.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Io
       bevo per dimenticare che sono alcolizzato.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       un tale così moroso che quando Dio creò la luce, lui aveva già tre
       bollette ancora da pagare.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Una
       donna cinese si reca dal ginecologo: "Dottole, desidelo ploplio
       tanto avele un figlio e...". "Molto bene. Si spogli e si
       accomodi". "No, no, dottole... Vollei avere un figlio
       cinese".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Scanzano
       Jonico, Matera, anno 2010. In un negozio una cliente chiede due etti di
       burro. Il negoziante taglia un pezzo, lo pesa e chiede alla cliente:
       "Signora, sono due o tre nanocurie in più ... va bene lo
       stesso?".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Casualmente,
       la moglie di un tale muore lo stesso giorno in cui affonda la
       vecchissima barchetta del fratello gemello. Alcuni giorni dopo, una
       vecchietta incontra il secondo, e scambiandolo per il vedovo gli dice:
       "Sono davvero dispiaciuta per la tua perdita. Ti sentirai
       malissimo". Pensando che la vecchietta si riferisse alla sua barca,
       il gemello risponde: "Il fatto e' che da una parte sono contento di
       essermene liberato. Fin dall'inizio era vecchia e marcia. La sue parte
       bassa era tutta bucherellata e puzzava come un pesce morto da un secolo,
       e lei perdeva sempre acqua. Aveva una brutta fessura dietro, ed anche un
       buco parecchio grande davanti. Ogni volta che la usavo, il buco si
       allargava e lei perdeva un mucchio d'acqua. Credo che l'abbia stroncata
       il fatto che l'ho affittata a quattro ragazzi che volevano spassarsela.
       Li avevo avvertiti del suo stato pietoso, ma loro l'hanno voluta lo
       stesso. Quegli scemi hanno provato ad entrarle dentro tutti assieme, e
       cosi' si e' crepata nel mezzo...". La vecchietta svenne.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Stolto
       è colui che vive di certezze. Almeno credo.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Lodo
       Maccanico". "Sempre sia lodato".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       chiesa si schiera a fianco di Scanzano:  la nanocuria.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Stamattina
       mi sono alzato con le palle girate. Ho perso un quarto d'ora per
       risistemarle.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ieri
       in autobus ho davvero toccato il fondo. Poi lei si è girata e mi ha
       mollato uno schiaffone.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Accordo
       economico tra il petroliere Moratti e il neo ministro dell'economia
       iracheno. Il paese fornirà il petrolio, mentre Moratti fornirà i bidoni.
         
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Dieta
       drastica: il kalakili.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Campo
       nudisti: l'ano solare.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Abrogate
       le pensioni baby: più lavoro e menopausa.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       tartaro: Gengiv Khan.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Asmatico:
       un paziente a fischio.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Non
       dimentichiamo che molte donne festeggiano il capodanno stappando una
       bottiglia di detergente.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'animale
       più simile all'uomo non è la scimmia, è la donna.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       crisi economica dell'Italia sta assumento livelli preoccupanti. Ieri ho
       incontrato un amico e gli ho offerto un caffè. Mi ha risposto che, se
       per me era lo stesso, preferiva che gli dessi i soldi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Pensavo
       che la S di Superman fosse l'iniziale del suo soprannome. Invece ho
       scoperto che il suo costume era di taglia small.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Molte
       donne sono convinte che agli scacchi vince chi riesce a mangiare il re
       con l'altro re.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - C'era
       una volta un pulcino dentro un uovo, mollò una scoreggia e morì
       asfissiato.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ho
       un problema che mi assilla da parecchio tempo. Da piccolo, ero un
       bambino molto, molto religioso. In risposta alle mie preghiere, un
       giorno mi apparve un angelo di Dio, e mi chiese cosa volevo avere dalla
       vita, se una memoria prodigiosa o un pisello grandissimo. Il problema è
       che purtroppo non ricordo assolutamente cosa scelsi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Sono
       molto triste, mia moglie ha detto che non mi avrebbe più parlato per un
       mese. E oggi è l'ultimo giorno.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       mese scorso andai alla fiera dell'elettronica a Kioto e vidi una cosa
       strabiliante. La prima segretaria-robot del mondo. Il venditore giapponese
       mi fece una dimostrazione impressionante: stringendo il capezzolo destro
       registrava la tua voce, stringendo quello sinistro scriveva al computer:
       word, excel, power point... Leccandole l'orecchio destro ti preparava il
       caffè, e soprattutto sapeva scopare come una donna vera. Una cosa
       veramente stupefacente, così l'acquistai. Una volta in ditta aprii il
       pacco e scoprii che le istruzioni erano in giapponese. Poco male,
       pensai, più o meno avevo capito come funzionava. Bastava un po' di
       intuito e di esperienza. Così almeno pensavo. Ora, da questo letto
       d'ospedale, mi dico quanto stronzo sono stato quando ho cercato di
       metterglielo nel culo. Avrei dovuto domandarmi dove cazzo le avessero
       sistemato il temperamatite.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Non
       è vero che ho un naso lungo. E' solo che tengo la faccia molto più
       indietro.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Le
       donne sono come le bottigliette dei distributori automatici. Se non ci
       metti i soldi, non escono.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "A
       scuola tutti mi chiamano pigro". "E tu che fai?".
       "Niente".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Il
       ministro dell'interno Pisanu ha disposto che tutte le forze dell'ordine
       si schierino lungo le spiagge. Informative dei servizi segreti
       confermano l'arrivo una nuova ondata criminale.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Erano
       malviventi così tonti che rapirono una famiglia intera e non seppero più
       a chi chiedere il riscatto.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Papà,
       perchè stai gettando tutte le cose dalla finestraaaaaaaaa...   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       così basso, ma così basso, che per passare sotto la porta doveva salire
       su una sedia.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       figlia di otto anni di un mio amico ha chiesto alla madre di comprarle
       una confezione di pillole anticoncezionali. Dice che non vuole che Babbo
       Natale le porti ancora bambole.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Secondo
       una recente statistica, la frase più letta durante le feste di Natale è:
       "Batterie non incluse".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Se
       il ramoscello d'ulivo è il simbolo della pace, qual è il simbolo della
       guerra? Il ramoscello di fiori d'arancio.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - No
       alla prostituzione. Si' al sesso gratis.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Basta
       con la manipolazione! Vogliamo libere erezioni!   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - E'
       assodato che i fagioli contengono ferro. Infatti, le mie mutande sono
       sempre ossidate.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - La
       pecora era affamata: aveva una fame da lupo.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Era
       una donna così intelligente che tutti la chiamavano Mario.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Gli
       uomini sono come gli stracci di cucina: li lasci alla finestra e se li
       porta via la vicina.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Cosa
       fanno un milione di negri sulla luna? Un'eclissi.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Dunque
       lei si propone per il posto di colf... Vediamo... ha qualche
       raccomandazione?". "Si', che non sporchiate troppo la
       casa".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Lo
       ammetto, scrivere qui da anni mi ha portato una certa notorietà. Sono
       molti i fan che mi scrivono quotidianamente, sono anzi letteralmente
       sommerso di posta da tutta Italia e dal mondo. Sinceramente, non credevo
       che questo NG fosse così seguito. Molti fan si preoccupano per me e per
       la mia salute, come Marina J., che si augura che io abbia un pene molto
       grande, offrendo eventualmente i suoi servigi per ingrandirlo. Oppure
       anche persone molto altolocate, come un famoso principe della Nigeria,
       che mi offre la possibilità di investire molti soldi, o gente che -
       preoccupata per le voci che qui non si tromba - mi offre ragazze e
       bambine di compagnia attraverso siti internet. Insomma, una gran mole di
       fan, e certo non posso rispondere a tutti. Ho saputo che hanno
       addirittura fondato un club, che hanno chiamato "SPAM", che
       credo significhi Sezione Primi Amici di Mauroemme". Beh, la
       notorietà è proprio una bella cosa, è confortante sapere che si è pieni
       di amici in tutto il mondo, che ti scrivono ogni giorno e si preoccupano
       per te.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'altro
       giorno, la mia segretaria mi ha chiesto come si scrivesse
       "pallottola". Io le ho risposto che si scrive esattamente come
       suona. Lei allora ha scritto: "Pum!".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'altro
       giorno in ufficio è stato assunto un nuovo ingegnere. Durante il suo
       primo giorno di lavoro, cercò di appendere alla parete il suo attestato
       di laurea. Dopo molti tentativi falliti di piantare il chiodo al
       contrario, gli si avvicinò un collega, anch'egli ingegnere, e gli ha
       fece notare che aveva sbagliato a comprare i chiodi. Infatti, quelli
       erano per una parete contraria.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Le
       auto dei carabinieri saranno dotate di tergicristallo sul lunotto
       posteriore. Nel caso dovesse piovere durante il ritorno...   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Ma
       il voto del silenzio di alcune suore, include anche le scoregge?   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Davanti
       alla porta della chiesa c'era un mendicante con un cartello che diceva:
       "Sono cieco, sordo, muto, e credo anche negro".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Di
       chi sono queste belle orecchiette? Eh?" ... "E questo bel
       nasino di chi è? Cicciccì" ... "E queste belle manine, di chi
       sono, eh?". ... "E questi piedini così carucci, di chi sono?
       Fa solletico? No?" ... . "Dottore, non vorrei disturbarla, ma
       il suo predecessore faceva le autopsie più rapidamente".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Si
       racconta che Rommel un giorno avesse chiesto a Hitler: "Mio fuhrer,
       lei a cosa si dedica durante il tempo libero?". "Io colleziono
       barzellette su di me". "Ah si? E quante ne ha raccolte?".
       "Tre campi di concentramento".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Come
       si chiama quell'uccellino?". "L'ignoro". "Eh, ma che
       bello che è quel lignorino !".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - L'ultimo
       dell'anno sono stato in un albergo di una nota località turistica. Ho
       chiesto i prezzi di una camera doppia e il receptionist mi ha risposto:
       150 Euro per vista sulle montagne e 3.000.000 di Euro per vista sul
       mare. Ingenuamente ho chiesto come mai questa disparità di prezzi, e 
       lui mi ha risposto che per la vista sul mare avrebbero dovuto girare
       l'hotel.   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Pierino,
       coniuga il verbo andare". "Io... io... io vado... tu... tu
       vai... egli... egli va...". "Più in fretta, più in fretta
       Pierino!". "Noi corriamo, voi correte, essi corrono".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       tale se ne sta nella sua comoda stanza d'hotel quando ode nella stanza
       attigua: "Vieni qui, bella troietta, che ti voglio
       violentare". "No, no, sono ancora una bambina!". "Ma
       chissenefrega! Adesso ti spacco in due!". "No, no, pietà, sono
       troppo piccola per queste cose!...". Il tale si preoccupa molto,
       corre giù alla reception e dice affannosamente: "Ascolti! sono alla
       stanza 204, nella stanza accanto stanno violentando una
       minorenne!". Il receptionist con tutta calma si infila gli
       occhialetti, consulta il registro e dice: "Ah... stanza 205... E'
       il signor Gigi, il ventriloquo. Ogni volta che si fa una sega ci crea
       sempre un casino".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Un
       rospo entra in un ristorante e chiede un piatto di zuppa. Il cameriere
       gliela porta, il rospo la guarda e dice indispettito: "E la
       mosca??".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - "Pronto,
       parlo col medium?". "No. Qui è il mignolum".   
 
   
   | 
 
 
  
  
   - Dall'otorino:
       "Complimenti, signore, la sua prova uditiva è favorevole".
       "Eh?".   
 
   
   |