Omaggio a Gianni Solla, poeta napoletano, autore de Il fiuto dello squalo, romanzo edito da Marsilio X (Amazon)

1.     I miei vicini hanno messo cos tante luci sul balcone che quando le accendono il Molise resta al buio.

2.     Prego che Dio ci renda tutti laici. 

3.     Secoli di poesia d'amore spazzati via dalla faccina con gli occhi a cuore di Whatsapp. 

4.     Oramai sono cos vecchio che non faccio pi in tempo a morire giovane.

5.     The martian la storia di un uomo abbandonato su un pianeta sconosciuto e ostile. In pratica la mia storia. 

6.     Quando dico: per sempre, intendo fino a marted. 

7.     Il navigatore non mi indica mai una via di fuga. 

8.     Protocollo 894
su uno scoglio avvolto in una coperta termica,
sdraiato nel doppiofondo di un camion,
galleggia a faccia sotto nello stretto di Sicilia,
cerca i pezzi della sua gamba nel mercato di Gaza,
sulle punte, al semaforo,
lava i vetri di un suv troppo alto per i suoi nove anni,
ha una cintura di tritolo,
dorme in macchina da due mesi,
fa la badante a un vecchio che le mette le mani addosso,
raccoglie pomodori a Caserta,
vende fazzoletti a un incrocio,
viaggia con un ovulo nello stomaco. 

9.     Uso il "tuttavia" per fare le curve a gomito nella scrittura. 

10.  Non adeguarsi allandazzo generale, resta latto pi sovversivo. 

11.  Protocollo 892
Mi hanno detto che il tuo cuore ha un nuovo cliente,
[e le tue gambe un nuovo inquilino],
e che hai cambiato numero [e serratura].
Io sto bene,
cado a pezzi,
ma mi sento bene.
Faccio la spesa in supermercati sentimentali,
carne a basso costo,
i saldi vengono per tutti.
Ogni giorno ne sono due,
ogni notte un mese,
ogni sigaretta un solo tiro. 

12.  Lasciamo perdere internet e vogliamoci bene come si faceva nel Paleolitico. 

13.  Protocollo 891
Ho il sonno troppo leggero,
per non mettermi a scrivere la notte.
Sono ostaggio degli allarmi delle automobili,
delle resistenze dei frigoriferi,
e dei colpi di tosse di chi mi dorme accanto.
Trasferisciti in montagna, mi hai detto,
s, come no, e i grilli? 

14.  I diari sono macchine del tempo, le poesie tappeti volanti, i romanzi vite possibili. 

15.  Protocollo 903
Mia cara,
sono mortificato,
ma il tuo specialista in crudelt domestiche,
[e dilettante in abbandoni],
questa notte dormir sul divano,
un trasloco indolore,
[niente ostaggi in camera da letto],
e se le mie rappresaglie fanno ridere,
sappi che fino all'alba, il salotto diventer la mia Tienanmen,
quindi,
cerca di non fare rumore quando andrai a prendere il bicchiere d'acqua delle due,
perch potrei tenderti un agguato tra il corridoio e il bagno e trascinarti nella mia scomoda tana,
e mentre ti spoglio,
[quanti vestiti che metti per dormire],
avremo il tempo di litigare continuando lo show per i vicini,
e prima che ti deciderai a baciarmi,
[niente compromessi fuori dalla camera da letto],
io potrei consegnarmi al nemico,
oppure saltare oltre il filo spinato del ballatoio,
e correre verso lascensore.
Sono uno spettro nella mia Siberia sentimentale,
l'unico superstite su quest'isola coi cuscini imbottiti di questo terribile colore verde. 

16.  Protocollo 902
Ragazza con il bancomat nel cuore,
fammi un preventivo e finanziami un bacio,
e mentre tutti lavorano,
portami al cinema,
scendiamo alla fermata Malinconia,
e andiamo allalbergo dei ricordi,
dove affittano camere per amori a orologeria. 

17.  Protocollo 901
Con i gastroprotettori [e gli antidolorifici],
la nostra relazione va meglio.
[Per tacere degli ansiolitici.]
A noi che finanziamo la ricerca medica,
[per non parlare di quella sentimentale],
dovrebbero spedirci nello spazio e studiarci.
[A te in una galassia, a me in unaltra.] 

18.  L'unica percentuale che hanno a cuore gli italiani quella della batteria del cellulare.

19.  Protocollo 929

 

La ragazza sale nel tram,

un giovane dagli occhi chiari la guarda facendola arrossire,

unoperaia anziana le racconta che assomiglia a sua figlia e le accarezza il viso,

un bambino con la tutina azzurra le fa ciao con la mano e lei ricambia,

la ragazza felice,

dopo due fermate scende e quando sparisce in un portone,

lautista del tram parla al microfono.

Va bene, siete stati tutti bravi, ma il professore non doveva entrare in azione?

Scusate, ho dimenticato la parte, dice un uomo con gli occhiali.

Ma dico io, lo facciamo tutti i giorni, come fa a dimenticare la parte, mica vogliamo che prenda il tram di unaltra compagnia?, dice l'autista.

Lei un deficiente, dice loperaia anziana alluomo.

Ho chiesto scusa, ripete luomo.

Va bene, lasciamo stare, tra due fermate sale il ragioniere Marelli, mi raccomando tutti in posizione. Tettona, suora e cieco ci siete?, dice l'autista.

Ci siamo!

Allora andiamo in scena.

 

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