Omaggio a Matteo Molinari, autore (insieme a Gino e Michele) dei primi tre atti delle “Formiche” e di “Le Formiche e le Cicale (2003).
1. Io sono molto brutto. La mia bruttezza l'ho ereditata da mio padre. Sono uno scorfano di padre. |
2. Ogni volta che mi guardo allo specchio mi convinco sempre piu' che Dio abbia un ottimo senso dell'umorismo. |
3. Mia madre e' maniaca delle diete. Ci tiene cosi' a stecchetto a casa che sono convinto che, una volta sepolto, saro' io ad andare a cercare i vermi. |
4. La mia vita č tutta rose e fiori, ma io sono allergico. |
5. Il sogno americano č fare soldi e riuscirci; il sogno italiano č nascere con un padre ricco. |
6. Non mi piace abbronzarmi. Sono di carnagione chiara. Sembra che mi abbiano trapiantato la pelle di un morto. L'ultima volta che sono stato al mare e mi sono svestito, un medico ha insistito per farmi un'autopsia. |
7. Non sono un
genio, ma preferisco non dirlo. 8. Ho un amico idiota che ha
fatto il militare in aviazione. Ha collaudato l'aereo invisibile, poi si č
dimenticato dove l'ha posteggiato e ora si sta facendo tutto l'aeroporto a tentoni. 9. Dicono che noi italiani
siamo dei grandi amanti. E' vero, posso confermarvelo; fino a ora non sono riuscito a trovare un americano in grado di
masturbarmi bene come faccio io. 10. Mi chiamo Matteo. 'Matteo'
e' un'antica parola italiana che significa 'Colui che
non scopa mai'. La miglior vendetta č vendicarsi.
(Alberto Molinari, padre di Matteo) |